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Dovrà essere “Bella come Roma” l’auto vincitrice del Reb Concours – Roma eternal beauties – un concorso internazionale riservato a vetture d’epoca dedicato all’Emozione, che porterà nella Capitale 60 sontuose auto costruite tra gli inizi del ‘900 e il 1970. Per la prima volta il giudizio prescinderà dall’assoluta e maniacale originalità, dalla perfezione del restauro o dalla rarità del modello. Il voto premierà essenzialmente lo stile e la bellezza. E a esprimerlo saranno chiamate importanti personalità, che non appartengono al mondo dei motori, e che apprezzano l’arte in tutte le sue forme.

Il concorso si svolgerà il 6 e 7 ottobre 2020 e a far parte della Giuria, presieduta da S.E. Jill Morris ambasciatore del Regno Unito in Italia, esponenti del mondo delle istituzioni, della diplomazia, dell’arte, del cinema, della letteratura, della moda, della musica, dell’architettura, del design, del giornalismo. Ci saranno vincitori in varie categorie; ma il titolo di “Bella come Roma” andrà, a insindacabile giudizio del presidente, all’auto che più lo avrà emozionato.

Sarà il più Alto rappresentante degli Stati Uniti d’America in Italia S.E l’ambasciatore Lewis Eisenberg ad inaugurare il Reb Concours. Altra particolarità, il luogo di questo incontro: il Circolo del Golf Roma Acquasanta. È il più antico ed esclusivo sodalizio del golf in Italia. Venne fondato nel 1903 – di intesa con diplomatici inglesi e americani – sui terreni dei principi Torlonia. Il corpo centrale degli edifici risale al XV secolo e offre una vista straordinaria a 360°: da un lato l’acquedotto Claudio, dall’altro il mausoleo di Cecilia Metella, fino alla basilica di San Giovanni in Laterano e alla cupola di San Pietro.

Modellini in scala che arrivano a costare quanto e (a volte) anche più di un’auto vera. Si tratta delle riproduzioni dell'Amalgam Collection, che possono arrivare a costare anche 13.000 euro, come nel caso della riproduzione fedele della McLaren Senna,

«E' la cosa che mi diverte quando scattiamo una fotografia ad alta risoluzione e la facciamo vedere a qualcuno - racconta Sandy Copeman, il 65enne fondatore della factory di Bristol al Corriere della Sera -, se non capiscono che si tratta di un modellino e pensano alla macchina vera e propria, allora vuol dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro».

Come base di partenza, gli artigiani della Amalgam impiegano i dati CAD forniti dalle case costruttrici e contano sugli ingegneri dei marchi. Tra i partner della Amalgam c'è anche la Ferrari: l'azienda, infatti, produce i modellini delle F1 della Rossa dal 1998, in piena epoca Schumacher.

Per le auto storiche, il procedimento cambia: Amalgam crea delle scansioni laser di ogni elemento, sia della carrozzeria che degli interni, scattando migliaia di foto. Per la produzione dei modellini vengono impiegate tecnologie all'avanguardia, come ad esempio la stampa 3D, ma le rifiniture di ogni esemplare vengono realizzate a mano.

HIMACS amplia la sua gamma di lavabi con nove nuovi modelli, da appoggio o incasso, che soddisfano le esigenze di stile e spazio all'interno dell'ambiente bagno.

La nuovacollezione di lavabi in HIMACS si arricchisce di nuovi straordinari modelli, da incasso e appoggio, che offrono ai designer una maggiore libertà progettuale per la realizzazione di bagni in ambienti contract e residenziali. Grazie alle sue incredibili proprietà, HIMACS permette un'installazione priva di giunti visibili e ineguagliabili caratteristiche igieniche, essenziali per l'ambiente bagno.

Alla gamma esistente di lavabi quadrati, rettangolari e rotondi si aggiungono due nuovi lavabi da appoggio dal design ovale, progettati per essere posizionati sul piano di mobili  bagno o superfici su misura.

Il Mix & Match è un trend molto diffuso, soprattutto per tutti quei progetti che prevedono design eclettici ed estremamente personali. Una tendenza che unisce materiali molto diversi tra loro, oppure elementi di arredo vintage a complementi contemporanei. 

HIMACS, con la sua estetica minimal e la texture setosa al tatto è, infatti, ideale per progetti "mix & match" poiché si abbina perfettamente ad altri materiali come cemento, legno o piastrelle dai motivi particolari.

Alla gamma si aggiungono anche sette nuovi modelli da incasso. Questi lavabi sono progettati per essere integrati in un ripiano in HIMACS, offrendo, così, una finitura incredibilmente igienica e priva di giunti. L'aggiunta di un paraschizzi o di un rivestimento a parete in HIMACS completa la configurazione.

HIMACS soddisfa i più elevati standard di igiene e funzionalità, condizioni imprescindibili  nell'ambiente bagno.

La divisione Q di Aston Martin ha rivelato la sua nuova supercar Victor. Giusto in tempo per il Settantesimo anniversario della Vantage, l'ultima supercar firmata dal reparto della casa automobilistica inglese dedicato alla realizzazione di veicoli speciali, la Victor si ispira proprio all'iconica V8 Vantage degli anni 70 e 80, così come alla DBS V8 degli anni 70.

Sotto la carrozzeria muscolosa e retrò, ispirata anche anche alla Vulcan da pista, la nuova Victor è alimentata da un motore V12 da 7,3 litri che è stato ulteriormente ottimizzato da Cosworth per produrre 836 CV e 821 Nm di coppia.

Le conglomerate del lusso targate USA puntano con insistenza sull’heritage del Made in Europe. La strategia era nell’aria da tempo, ma la scintilla che ha dato il là a tutto è stata, sicuramente, l’episodio di settembre. L’operazione che ha portato Versace nelle mani del gruppo Michael Kors, facendo nascere Capri Holdings, ha denotato la volontà a stelle e strisce.

Ma l’idea nasce da lontano, ovvero dal 2015. Cinque anni fa, infatti, Coach si era assicurato l’acquisizione di Stuart Weitzman, ampliando –nel 2017 – la portata dell’affare anche con Kate Spade. Il tutto ha dato il là per la presentazione a Wall Street come Tapestry.

Due mesi dopo, Michael Kors ha ‘risposto’ aggiudicandosi Jimmy Choo per quasi 900 milioni di sterline, stimolato delle potenzialità del marchio londinese di scarpe e accessori, famoso tra le celebrities.

Guardano da sempre al lusso, inoltre, anche le ambizioni di Calvin Klein e Tommy Hilfiger, in orbita al gruppo Pvh, che stanno provando a uscire dalla definizione di apparel company.

Superfici orizzontali e verticali, piatti doccia, interno e bordo vasca, così come minipiscine, saune, top o ante di mobili lavabo costituiscono le diverse categorie di prodotto, nell’ambito bagno, che possono essere realizzate in lapitec.

Del tutto priva di pori sulla superficie, la pietra sinterizzata permette infatti di essere impiegata a diretto contatto con l’acqua e con gli agenti di pulizia, senza subire alcun tipo di alterazione, e assicura notevoli proprietà igieniche e di sicurezza grazie alla sua composizione interamente silica-free e agli alti coefficienti di attrito di alcune finiture.

L’importante dimensione delle lastre, in formato XXL fino a 1540x3440 mm, consente di realizzare i rivestimenti doccia con una pulizia formale dovuta all’assenza di giunti e fughe, mentre la lavorabilità del materiale - che può essere fresato e inciso con la massima resa estetica grazie alla struttura ‘a tutta massa’ - agevola la personalizzazione e la creazione di arredi, anche con estetiche e colorazioni differenti. Dai toni caldi al bianco assoluto, anche con venature passanti nella collezione Musa, per arrivare alle varie tonalità di grigio e nero, la pietra sinterizzata si declina nella palette per eccellenza dell’ambiente bagno, dove le cromie naturali permettono di ritrovare il benessere personale.

Lapitec è disponibile nei tre spessori di 12,20 e 30 mm e resiste a urti e graffi, alterazioni dovute all’effetto dei raggi UV, a sbalzi termici e temperature estreme; è inospitale per muffe e batteri ed esprime le sue migliori performance in immersione, mantenendo del tutto inalterato il suo aspetto.

 

La Fiat 500 ha compiuto 63 anni e riparte con la city car elettrica da Torino, dove il 4 luglio 1957 è nato il mitico 'Cinquino', fenomeno di costume e ambasciatore del made in Italy nel mondo, tanto che nel 2017 un esemplare della prima generazione - quella che negli anni Cinquanta ha dato mobilità e libertà agli italiani - è entrato a far parte della collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMa) di New York. Con la seconda generazione, quella del 2007, la Fiat 500 è diventata un'icona di moda e stile che dall'Italia ha conquistato il mondo.

Nello stabilimento di Mirafiori completamente rinnovato è iniziata la produzione della Nuova 500, mentre al quarto piano della Pinacoteca Agnelli, al Lingotto, in occasione del compleanno, è stata inaugurata la Virtual Casa 500. Un museo virtuale per raccontare il passato, il presente e il futuro della 500, che si può visitare come una mostra permanente dal proprio smartphone, dal pc o dal tablet.

Il museo virtuale per raccontare il passato, il presente e il futuro di 500 si può visitare come una mostra permanente dal proprio smartphone, dal pc o dal tablet. Una visita dinamica, dagli anni Cinquanta a oggi per raccontare una storia che appartiene a tutti noi, proprio come 500. Si vuole così dare un’anteprima virtuale di cosa sarà “Casa 500” che verrà ospitata negli spazi della Pinacoteca al Lingotto e che sarà pronta per essere inaugurata nella primavera del 2021.

Il gruppo Fca mette in mostra la sua storia. All’interno del Mirafiori Motor Village – voluto fortemente nel 2006 da Sergio Marchionne – verrà infatti inaugurato un percorso che accompagnerà avventori ed appassionati lungo la storia ultracentenaria del gruppo.

Ad Autoretrò 2020, Fca mette in mostra tre modelli appartenenti ad epoche che hanno fatto la storia della motorizzazione. Si tratta della “veterana” A.L.F.A. 24 HP del 1910 carrozzata Castagna (ovvero “la mamma di tutte le Alfa”, essendo stata il primo modello del marchio scaturito dall’accordo tra il cavaliere Ugo Stella e il progettista piacentino Giuseppe Merosi).

Ampio spazio per l’Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928 (la vettura vincitrice dell’edizione 2019 della Mille Miglia) e ad una popolarissima “quarantenne”: un esemplare di Fiat Panda 30 del 1980.

Gianni Chiarini rinnova la sua collaborazione con Liberty Fabric per una seconda capsule collection dall’ésprit flower power. Le affinità elettive condivise fra le due maison si traducono in una collezione raffinata e trasversale in cui l’anima dinamica e sofisticata di Marcella, l’iconica it-bag di Gianni Chiarini, incontra ancora una volta le lussuose stampe della collezione classica di Liberty Fabric. La nuova capsule collection si propone di esplorare nuove soluzioni di dialogo creativo, trasformando Marcella in una tela passe-partout e sostenibile. La shopping bag diventa uno scrigno green, realizzato anche questa volta attraverso processi produttivi rispettosi dell’ambiente e con cotone organico, seguendo una filosofia 100% Marcella, 0% Waste.

Le sofisticate stampe di collezione, che si ispirano a ricchi e profumati bouquet floreali, si adagiano per questa nuova capsule collection su Marcella, questa volta in un’inedita versione Reverso. La canvas esterna si propone in nuance monocromatiche essenziali, dal nero al panna, passando per il grano e il militare. Il rivestimento interno invece, insieme con la piccola pochette svuota tasche, si colorano con le print di Liberty Fabric, dall’opulenta Ciara alla romantica Poppy Forest, fino ad arrivare alle stampe dal touch impressionista di Clementina e Poppy and Daisy. Marcella esalta così il suo spirito dinamico e sempre in evoluzione, insieme con la sua assoluta trasversalità. Le print della maison britannica diventano un rigoglioso divertissement variopinto che dona all’essenziale bellezza di Marcella un touch ricercato e unico.

Oltre alla rielaborazione Reverse di Marcella, giannichiarini esplora anche la realtà petite di Miss Marcella. La mini bag dell’universo di Marcella Club si aggiorna seguendo il fil-rouge flower power della capsule collection, e le stampe di Liberty Fabric la rendono un accessorio dall’allure libero e romantico, vintage e assolutamente contemporaneo al contempo.

Infine, la capsule si arricchisce con le Maxi Pouch, sempre customizzate con le print di Liberty Fabric. Dinamiche e trasversali, possono essere indossate a spalla o portate a mano, e si propongono come alleate keep-all in cui riporre il nécessaire della giornata. Le palette pastellate e vivaci delle stampe incontrano il design essenziale delle proposte di giannichiarini, dando origine a un modello dall’appeal timeless.

Venticinque fortunati nel mondo, pronti a sborsare una cifra che supera abbondantemente i 3 milioni di euro, potranno guidare e soprattutto esibire una perfetta replica della Aston Martin DB5 che James Bond guidò per la prima volta nel 1964 in “Goldfinger” e che è stata protagonista in più episodi delle avventure del celebre 007.

Forte della esperienza maturata con la costruzione di più esemplari della prima DB5 - denominata Job 1 - e con la collaborazione della EON Productions e del guro degli effetti speciali Chris Corbould, la Aston Martin ha infatti avviato la produzione dei primi esemplari del clone della DB5 di 007.

Le vetture sono complete dei dispositivi (naturalmente resi innocui) che facevano parte della dotazione dell'agente segreto di Sua Maestà, come le mitragliatrici nascoste nei lampeggiatori, le targhe rotanti e il tetto apribile per fa 'eiettare' il seggiolino del passeggero. Tutte rigorosamente verniciate in argento Silver Birch, le repliche della DB5 di James Bond sono fabbricate a mano, in 4.500 ore per esemplare, presso il reparto Heritage della Aston Martini, e vista la complessità della costruzione appare più che giustificato il prezzo di 2,75 milioni di sterline tasse escluse, quindi 3,32 milioni di euro.

Dal 21 al 25 maggio 2022 la città di Bukhara ospiterà il “Festival Internazionale del ricamo in oro e dell’arte della gioielleria”, con conferenze scientifiche e pratiche, concorsi, presentazioni, mostre, spettacoli, programmi teatrali e concertistici con la partecipazione di artisti famosi, eventi culturali ed educativi.

Lo scopo principale del Festival è di far conoscere gli artigiani esperti e di talento che lavorano nel campo del ricamo in oro e della gioielleria e che danno un contributo significativo all'industria di questo settore, alla conservazione e al ripristino di opere uniche in via di estinzione e di incentivare, con contributi finanziari, la loro attività per accelerarne lo sviluppo nel Paese e contribuire alla divulgazione delle particolari tecniche artigianali, nonché alla formazione dei giovani per la creazione di nuovi posti di lavoro. Inoltre, per portare i gioielli su scala internazionale con marchio nazionale, favorire il turismo attraverso la conoscenza delle tradizioni culturali del popolo uzbeko e promuovere il Festival su scala globale.

Durante il Festival saranno presentati un'ampia gamma di modelli di gioielli e ricami in oro, articoli per la casa, mostre di artigiani e designer che riflettono la storia, il modo di vivere, le tradizioni della scuola di artigianato di ogni regione, feste popolari, gruppi folcloristici, spettacoli teatrali, comici, concerti musicali, masterclass di maestri e percorsi escursionistici.

I designer e gli artigiani che parteciperanno al Festival verranno premiati dal Comitato Organizzatore con un diploma, un ricordo e una ricompensa in denaro dai 3.000 ai 5.000 dollari.

Il rettore dell’Università Luigi Vanvitelli, Giovanni Nicoletti, insieme adaltre autorità dell’Ateneo campano, sono attesi a maggio nella città di Bukhara per portare avanti il progetto educativo con le università locali, avendo da poco stipulato un accordo di collaborazione per favorire l’istituzione di un’università nell’antica e affascinante città di Bukhara. L’Istituto italiano supporterà la controparte uzbeka nell’impianto, avviamento e gestione di una nuova sede universitaria con l’obiettivo condiviso di poter formare nell’emergente paese asiatico laureati altamente qualificati secondo gli standard applicati nell’Università Vanvitelli e di creare allo stesso tempo una nuova istituzione in grado di fare formazione e ricerca a livello internazionale.

L’intesa tra l’Uzbekistan e la Vanvitelli si estende inoltre al “Bukhara Medical Center” e al “Bukhara Engineering-technology Institute”, con i quali sono state definite le opportunità di scambio di studenti, docenti e ricercatori.

La delegazione di Unicampania sarà anche ospite del “Festival Internazionale del ricamo in oro e dell’arte della gioielleria” insieme a rappresentanti del Centro Orafo “Il Tarì” di Marcianise, una vera e propria "città del gioiello" campana, una grande organizzazione della quale fanno parte 400 aziende della preziosa cultura e tradizione orafa. Operativo da 25 anni, il “Tarì” rappresenta un punto di riferimento indiscusso nel mondo orafo nazionale ed internazionale, tanto da giungere ad ingegnerizzare il proprio know how per offrire consulenza di alto livello a consorzi e realtà internazionali nascenti con gli stessi obiettivi. Un mondo che esprime il meglio della creatività italiana, un settore straordinario dell'economia campana,

Questi scambi culturali e di collaborazione sono fondamentali per la crescita dell’Uzbekistan ed orgoglio per l’Italia perché Bukhara è una delle città più antiche del mondo, ubicata nel cuore dell’Asia, proiettata nel futuro e nelle nuove tecnologie, mantenendo il suo fascino nelle antiche tradizioni.

L’Uzbekistan, un Paese meraviglioso, fra Oriente e Occidente, lungo la Via della Seta, tra Cina e Europa,  praticamente al centro dell'Eurasia, è nell’immaginario collettivo un luogo fiabesco, che fin da bambini attraverso il “Milione” di Marco Polo, ci ha fatto viaggiare con la fantasia… con la favolosa e antichissima Samarcanda, un tempo la città più ricca dell'Asia centrale  e dal 2001 figura nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO sotto il titolo di Samarcanda - Crocevia di culture, con la sua favolosa architettura, il profumo delle sue spezie, la magia dei suoi tappeti e delle sete pregiate. Tutto questo è l’Uzbekistan che oggi guarda anche al futuro cooperando con le istituzioni educative ed economiche italiane, due culture che si confrontano per un comune rinnovamento e crescita.