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Dal 1 al 15 Dicembre nei “Musei di San Salvatore in Lauro” del Pio Sodalizio dei Piceni si terrà l’Esposizione Triennale di Arti Visive. Giunta alla sua quinta edizione, la rassegna si conferma polo d’interesse per il pubblico, tra gli ospiti del primo dicembre il conte Daniele Radini Tedeschi, autorevole voce dell’arte italiana.

Il tema portato in mostra dal titolo La poetica delle differenze. Alla ricerca di un nuovo Umanesimo”risulta quanto mai attuale in un periodo storico come questo dove i conflitti armati sono la tragica normalità di molte nazioni. Multietnicità, integrazione ma anche fiducia nel valore profetico dell’arte, vista quest’ultima come strumento di emancipazione sociale.

“Autopoiesi”, “Oltre l’essenza”, “Anàstasis”, “Memorie sospese nello spazio”, “Nel grembo del mondo”, “Ascensione”, Archetipi”, sono solo alcuni titoli delle opere in esposizione che sembrano voler rimandare a un piano programmatico, a un’utopia in grado di ispirare un processo di rinnovamento sociale al pari, secoli fa, de Il sole di Pellizza da Volpedo o, in architettura, dei progetti visionari di Bruno Taut. E ancora saranno presenti sculture totemiche o biomorfiche incise nel cemento, nella resina o nel legno come “Guardo oltre”, “Fructus amoris”, “Guardiano di stelle” in cui il plasticismo rimanderà a reminiscenze naturali che ricollegano l’uomo alla terra e alle geometrie vegetali, echi di quella concezione secondo cui l’arte non è artificio bensì generata spontaneamente dalla natura e sublimata dall’attività creativa.

 

Artisti solitari e visionari che ragionano sulla “necessità interiore”, vagheggiando una società che possa custodire la memoria seppur orientata verso un futuro ideale. La tematica della rassegna parte da un’idea di Stefania Pieralice che da anni porta avanti - in Biennale di Venezia Arte, per il Padiglione Nazionale Grenada - una “estetica della terra”, in cui ogni terra è senza limiti e senza origini razziali. In tale contesto la curatrice riconosce d’aver seguito: “un approccio non curatoriale, in cui l’interesse è stato volto alle personalità degli artisti piuttosto che alle loro opere, al mondo interiore inteso come narrazione di ognuno, in prima persona, riconoscendo in tali autobiografie il preludio a una crescita spirituale comunitaria secondo una concezione romantica e wagneriana dell’arte e della vita.

 

Partendo dal fallimento del linguaggio, oggetto di separazione tra culture, etnie oltre che prigione del senso, l’iniziativa si propone di ricercare una modalità di comunicazione metastorica, che possa riconfigurare il tempo e lo spazio, attraverso l’arte visiva. Tra i partners della rassegna l’Università eCampus che ospita la prima mostra fotografica del poeta-paesologo Franco Arminio; la Galleria dei Miracoli con la personale dello scultore Arkeo; la RUFA- Rome University of Fine Arts.

 

ARTISTI INVITATI

Agarla Matteo, An Tatiana, Antonelli Emanuele - Ema, Arkeo, Ariano Franco – Maestro Illu Minato, Arminio Franco, Avantaggiato Massimo Vito, Bachiocco Piera, Balzanella Gianni, Behrend Christin, Benoit Oliver, Bertolelli Sabrina, Bobbone Lidia, Bruno Laura, Bursi Mauro, Caleffi Jole, Carletti Franco, Caruso Ferruzzi Debora, Casciotti Alessandra, Ciccarelli Leonardo, Corcione Sandoval Raffaella, Correggiari Lamberto, Corvino Cristina, Costanza Rosalia, Cucciarelli Migliorini Letizia, D'Antuono Paola, De Moro Vincenzo, Depaoli Gianni, Di Nuzzo Maria Chiara, DiDiF, Drensi Valcarlo, Dupont Josine, Fafiani Cor, Fera Emanuela, Flati Giancarlo, Franca Fabrizio, Fusari Giuliana Maddalena, Fusco Donato, Galluzzo Vincenzo, Gattavecchia Aristide, Gentile Lena, Grande Marisa, Graziani Paolo, Guetta Francesca, Guidetti Carlo, Irosa Guido, KaiZer Ioannis Kaiserlis, Kintrup Pia, La Rosa Egidio, Lachi Lea – Giancarlo De Luca, Landolfi Silvana, Loliva Francesco, Lupo Tina, Magrin Alberto, Mains Asher, Mains Susan, Maira Carla Vittoria, Maltese Carlo, Mangia Giovanni, Mansueto Maria, Maresca Chiara, Margari Franco, Marin Federica, Martin Mauro, Mastroianni Umberto, Medea, Mincuzzi Marina, Misirocchi Valentina, Mitterhuber Christina, Moglia Paola, Montà Fernando, Montalto Adriana, Montanaro Anna, Montesissa Marisa, Morelli Fiamma, Mura Rosalba, Musetti Matteo, Pagnozzi Paola, Palumbo Ciro, Panfoli Michele, Panighini Marco, Panza Pietro, Paracchini Massimo, Parentela Marina, Perillo Carlo Alberto, Perna Marco, Perrone Nino, Pezzino de Geronimo Rossella, Pica Nicola, Prato Tiziana, Premoli Lorena, Pucci Osvalda, RAF, Ramoso Rebie, Ridolfini Vincenzo, Romeo Amelia, Saar Henrik, Sacchini Maurizio, Scandura Claudio, Scocco Liliana, Spinelli Antonella, Spinelli Fedora, Staiano Ruben, Stazi Jaqueline, Stefanelli Claudio, Talarico Sonia, Tesoriere Francesca, Torrisi Raffaella, Ugolotti Jucci, Uttieri Paolo, Venuti Silvia, Visentini Bernarda, Vitale Tommaso Maurizio, Wunderlich Elsie, Zagara Fiamma, Zolfo Alessia.

 

 

Un folto nugolo di giornalisti ha affollato, per la presentazione della nuova Parfum Collection firmata Regina Schrecker, che si è tenuta venerdì 13 ottobre, lo splendido Palazzo Doria Pamphilj, edificio monumentale storico tra i pochi a Roma ad essere ancora dimora privata dei primi proprietari i principi Doria Pamphilj, situato in pieno centro della Capitale. 
 
La presentazione, gremita da giornalisti e alcuni ospiti, si è svolta nell’affascinante “Sala del Fuoco” degli appartamenti “segreti”, situata al piano terra, una location di rara bellezza in cui l’arte e la cultura sono state mirabilmente conservate nei suoi usi originali. 
 
I nuovi profumi creati dalla fashion designer sono tre: per donna, per uomo e unisex, racchiusi in un’originale packaging ispirato alle carte da gioco e precisamente alle carte di corte. Da qui il nome Collezione “Carte di Corte”, che raffigura la dama, Queen of Hearts, il re, King of Hearts e il Jack, the Rainbow of Hearts.
 
Anche nel mondo della fragranza, Regina Schrecker ha sempre voluto rappresentarsi come espressione di una cultura mitteleuropea con particolare focus sull’arte, dando vita ad una linea di profumi da collezione esordendo, nel più prestigioso settore della moda, con la scultura piramidale della bellissima bottiglietta disegnata da Arnoldo Pomodoro, uno dei più grandi scultori contemporanei italiani di fama anche internazionale, che lo ha reso un oggetto di culto. Oggi ispirandosi alla Pop Art e nel colore dei sogni di Chagall esprime un bouquet di emozioni che vanno direttamente al cuore.
 
Una capsule collection di bottiglie di profumo, avvolte dai disegni di carte da gioco evocanti quell'esoterismo e mistero che ogni profumo indossato deve emanare. I componenti floreali dei tre profumi sono i frutti preziosi della natura, la struttura olfattiva è opera di un raffinato lavoro di ricerca e studio di esperti del settore, le confezioni sono sofisticate scelte industriali, l’iconografia che dà armonia al tutto, è pura creazione di Regina Schrecker, il cui mantra artistico e di bellezza trasmette lo spirito di libertà vissuto nella Factory Pop Art di Andy Warhol.
 
Presenti, oltre alla stilista Regina Schrecker, alla presentazione: Andrea Marciocca, produttore di essenze e profumi; Massimo Bomba, studioso di segni e simboli, esperto di astrologia applicata, scrittore di libri riguardanti questi argomenti e specialista di oroscopi; Luca Ramaciotti, regista teatrale, maestro di ikebana, esperto di simbologia ed effetti teatrali, appassionato di magia, ha anche scritto un libro su questi temi.
 
Andrea Marciocca ha sottolineato: ”Regina Schrecker nel suo percorso artistico, ha costantemente considerato il profumo come un elemento straordinario che racchiude tutta la bellezza in sé, sia quella olfattiva che quella estetica. Per lei, la moda non rappresenta solo un modo per vestire il corpo, ma un’opportunità per esprimere l’essenza stessa di ciò che è. Il profumo, con la sua capacità di evocare emozioni e ricordi attraverso gli odori, aggiunge una dimensione completamente nuova alle sue creazioni. Nel disegnare abiti, Regina Schrecker non può fare a meno di pensare a come essi si integreranno con una fragranza. Vuole che le persone indossino i suoi capi non solo per come si sentono sulla pelle o per come appaiono agli occhi, ma anche  per come  li fanno sentire all’interno. Il profumo diventa così l’accessorio finale, l’elemento che completa il quadro e rende l’esperienza della sua moda ancora più coinvolgente. Questa connessione tra moda e profumo non solo la ispira, ma la spinge anche a cercare nuove e audaci collaborazioni con profumieri e case di profumi per creare esperienze uniche. Attraverso il suo lavoro, spera di catturare la bellezza in tutte le sue sfumature, invitando le persone  a immergersi in un mondo di sensazioni che vanno oltre il semplice indossare un abito. Il percorso artistico di Regina Schrecker é un costante viaggio di esplorazione e creatività, e non vede l’ora di condividere con il mondo   sempre nuovi modi per scoprire la bellezza in ogni sua forma, sia olfattiva che estetica”.
 
Massimo Bomba ha aggiunto: ”L’idea di Regina Schrecker è nata da una sua personale esigenza di far conoscere e trasmettere a tutti il lato magico ed esoterico del suo mondo interiore. Un mondo magico e occulto, accessibile a pochi, dove   le idee non si razionalizzano ma fluttuano di sensazioni e diventano le sue creazioni...disegni, abiti o profumi. Le carte che ha disegnato  a simbolo della sua essenza sono il gioco, il gioco della vita e nelle sue diverse possibilità. Lei sa che il mondo delle sensazioni e dell’interiorità vuole esprimersi con più forza in questo momento difficile   per tutti e queste essenze ci suggeriscono di essere tutti più se stessi e basta”.
 
Luca Ramaciotti ha affermato: “Carte, profumi e natura in apparenza tre mondi distantissimi tra di loro, in realtà non è così soprattutto se si ha uno sguardo eclettico come quello di Regina Schrecker. Ho avuto la fortuna di incontrarla alcuni anni fa nel ruolo di costumista per l’opera lirica Madama Butterfly. Ero all’inizio della mia carriera e lei era già celeberrima e da sempre ho ammirato la sua elegante signorilità e la curiosità, tipica di chi è un vero artista, di avere uno sguardo avido di conoscenza di tutte le possibili realtà del mondo. Il trinomio da lei proposto mi ha incuriosito perché pare attraversare la mia vita e le mie passioni come una freccia. Per quanto oggi i profumi siano unisex e che un profumo maschile possa essere indossato da una donna e viceversa, mi ha colpito molto il concetto che ne è alla base soprattutto per ciò che concerne la figura del Fante che in alcune versioni antiche dei tarocchi aveva un aspetto molto femminile presentando una singolare dualità di interpretazione. Ecco anche qui Regina dimostra la sua attenzione alla società in cui viviamo, perché questi tre profumi sono un gioco a carte scoperte dove la natura scorre con rimandi olfattivi tra l’uno e l’altro dei tre profumi grazie a note che si ripercuotono nell’invito a lasciarsi trasportare andando a cospargersi di tutte e tre le fragranze, lasciando così che ogni aspetto del proprio essere ne tragga beneficio”.
 
Durante l’evento è stato letto un messaggio da Luigi Cuozzo, che ha anche moderato gli interventi dei relatori che hanno partecipato alla conferenza stampa, di Claudio Strinati, noto storico dell’arte, inviato a Regina Schrecker: “La fragranza è protagonista assoluta di questo evento cui la sensibilità finissima di Regina conferisce una specie di valore aggiunto che è quello dell’arte e del disegno in particolare. Regina è un’ artista vera e personalissima ed io sono onorato di poterle rendere omaggio, sia pure non direttamente, in una circostanza così felicemente concepita e realizzata da personalità che hanno fatto del gusto e della competenza le loro bandiere”.
 
Alla conferenza stampa è intervenuto anche Mojmir Jezek, il poliedrico artista, fumettista e videomaker romano, di origini cecoslovacche, illustratore da oltre trent’anni nella rubrica del “Venerdì di Repubblica” “Questioni di cuore" di Natalia Aspesi, famoso per le sue rappresentazioni di cuori, sempre diverse a seconda dell’ispirazione alla quale si devono adattare.
 
Non sono mancati i saluti dei Principi Massimo e Gesine Doria Pamphilj, proprietari del Palazzo omonimo, da parte della figlia Irene Floridi Doria Pamphilj.
 
Tra gli ospiti presenti il Principe Guglielmo Giovanelli Marconi, Amedeo Goria e l’attrice Stefania Barca.
 
Una Parfum Collection che rappresenta appieno il brand Regina Schrecker, sempre all’avanguardia, femminile ed elegante. 

Grande successo per la 6ª tappa di Cavalli in villa – il format promosso da FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) Veneto con la collaborazione di FISE Nazionale e con il Patrocinio di Sport & Salute e con il sostegno dell’Istituto Regionale Ville Venete (IRVV) e della Regione Veneto – che si è tenuta in provincia di Padova, all’interno di Villa Bassi ad Abano Terme.

Il giorno dell’apertura, lo scultore veneto Andrea Fuson ha presentato l'imponente opera realizzata in lamine di ferro alta 4.30 metri, che rappresenta il cavallo di San Giorgio.

Sabato 23 il Sottosegretario di Stato Vittorio Sgarbi ha presentato il suo ultimo libro "Scoperte e Rivelazioni, caccia al tesoro nell'arte" e si è poi tenuta  l’esibizione – sotto l’egida di Katia Ricciarelli – del coro lirico del Teatro Verdi di Padova, composto da 45 membri, presentato dalla Dr.sa Marina Bonaccina e diretto dal Maestro Roberto Rossetto, con accompagnamento al pianoforte di Franco Massaro.

Domenica 24, invece, spazio ai motori con il “Circolo Patavino autostoriche” che ha presentato le sue auto d’epoca, che hanno anche anche per le vie centrali di Abano Terme.

La domenica, come in tutte le altre tappe, ha visto la presenza in villa del Maestro Gianfranco Barco, attualmente considerato uno dei migliori 10 acquarellisti in Italia, che ha realizzato dal vivo degli acquarelli, acquistati da Cavalli in Villa. Tale contributo servirà per sostenere il progetto umanitario "Pennellate d'Autismo".

A Villa Bassi, inoltre, è stato presente anche il Pullman Azzurro della Polizia Stradale per il progetto di sicurezza stradale per gli alunni delle scuole, a cura della Fondazione Gaya Von Freymann. Il pullman è dotato di simulatori e video appositi per fare provare cosa accade quando si guida in stato di ebbrezza, dimostrando come vengono alterati i riflessi e la cognizione dello spazio e del tempo. 

Per tutti e tre i giorni, come nelle altre tappe, è stato presente Villaggio del Bambino. Qui, i più piccoli, hanno trovato pony ed istruttori qualificati per provare l’esperienza della pratica con il cavallo, oltre che teorica con laboratori ad hoc. Il Villaggio del Bambino ha la finalità di coinvolgere nelle attività i bambini e le scuole del territorio, con esperienze totalmente gratuite.

Nella giornata di domenica 24 settembre erano presenti gli studenti della scuola primaria di Abano Terme "Giovanni Pascoli, che hanno partecipato al bando artistico “L’emozione veicola la conoscenza”. I partecipanti al bando – promosso dalla FISE Veneto per la diffusione delle attività equestri – sono stati premiati dal Sindaco e dall’amministrazione comunale di Abano Terme con un attestato e una medaglia di partecipazione.

Per quanto riguarda il programma sportivo, il fine settimana ha visto un concorso di salto ostacoli a 5 stelle del tutto particolare, con categorie spettacolari scelte ad hoc per coinvolgere il pubblico presente.

Si è iniziato con la JUMP &Ride, che ha previsto metà percorso a cavallo e l’altra metà in sella alla e-bike, seguita poi dalla spettacolare e divertentissima JUMP&run. In tale categoria i cavalieri, dopo aver percorso metà tracciato in sella, sono scesi hanno affrontato il percorso saltando le balle di truciolo presenti sul campo.

Grande successo anche per la mitica staffetta a tempo promossa da Winning round, atta a promuovere le iniziative finalizzate alla raccolta fondi a favore del "Comitato per la Vita Daniele Chinelli”.

Domenica 1 ottobre, Cavalli in Villa tornerà con un appuntamento speciale e particolare con una giornata di trekking tra le colline della Valpolicella. Un percorso che si snoda tra ville, vigneti, oliveti e cantine. Si partirà dal Circolo Ippico Valpolicella, le cui antiche scuderie fanno parte della proprietà di Villa Pule, villa veneta risalente al 1630. Alle spalle del maneggio sorge un’altra villa Veneta, Villa Costanza, anch’essa risalente alla prima metà del XVII secolo, nota per gli affreschi del pittore veronese Paolo Ligozzi, datati 1629.

Nella mattinata i cavalli consentiranno di ammirare Villa Cariana, sita sempre a San Pietro in Cariano e risalente anch’essa al XVII secolo, e la meravigliosa Villa della Torre, un capolavoro di architettura rinascimentale opera di maestri Giulio Romano e Michele Sanmicheli, ora adibita a Wine & Art Relais e sede dell’omonima azienda vitivinicola.

Da qui il sentiero si snoda tra vigneti di Corvina, Corvinone e Rondinella, le uve atte a produrre i vini tipici della zona: Valpolicella Classico e Superiore, Amarone e Recioto che si potranno degustare presso la Cantina Buglioni, la quale accoglierà i presenti a pranzo con una degustazione di prodotti tipici del territorio.

Durante la passeggiata faranno da sfondo le dolci colline costellate di paesini storici (primo tra tutti per bellezza ed importanza storica San Giorgio Inganna Poltron, con la sua pieve romanica dell’VIII secolo e la sua vista mozzafiato che si estende dal Monte Baldo passando dal Lago di Garda fino alle colline ad est di Verona), cave di marmo rosso Verona e pievi come quella di Santa Maria Valverde, anticamente tempio pagano degli arusnati dedicato alla dea Minerva.

Al rientro ci sarà il “Battesimo della Sella” per i cavalieri più giovani e un immancabile “Bicchiere della Staffa” presso il chioschetto del Circolo.

 

 

Il Carnevale di Venezia come non lo avevamo mai visto. E’ questo in sintesi il motivo che ha spinto la giuria del prestigioso “Premio Cinema e Industria”, consegnato in occasione della 80° Mostra del Cinema, ad assegnarlo ad Aurumovie per un’Opera prima straordinaria.

Alessandra Scardellato, la produttrice e Mattia Pantaleoni, mente e artefice delle straordinarie riprese di “Benvenuta Siora Maschera” (regia di Luca Molteni), sono intervenuti alla serata di gala raccontando le motivazioni di un progetto unico al mondo.

Nessuno prima di loro, infatti, aveva realizzato un vero e proprio viaggio, dalle origini fino al giorni nostri, del Carnevale più antico e amato del mondo. Quello di Venezia.

Mattia Pantaleoni si è cimentato nelle strepitose immagini del documentario, utilizzando tecniche all’avanguardia, che sono il vero punto di forza. Documenti storici, fotografie originali, testimonianze.

Un racconto dettagliato che ha dato vita a un piccolo gioiello, meritevole del premio vinto in Laguna, in occasione del Festival del Cinema. 

Mattia Pantaleoni è un giovane operatore drone e steadycam, con le grandi capacità da regista. Da poco ha realizzato sempre per la società di produzione cinematografica, Aurumovie, un cortometraggio sulla sicurezza stradale dal titolo “Per sempre insieme”, nel quale ha utilizzato i droni, che hanno permesso di avere immagini suggestive.

«Sono davvero fiero del premio che abbiamo ricevuto – racconta Mattia – è il risultato di un lavoro nato per caso, cui ho dato vita seguendo la mia passione perché, oltre alle telecamere drone, sono specializzato in riprese steadycam, ed aver ricevuto un riconoscimento così importante alla prima opera, mi inorgoglisce ancora di più».

«C’è un aspetto da non sottovalutare in “Benvenuta Siora Maschera” – continua Pantaleoni – perché oltre al Carnevale il nostro documentario racconta come viveva la popolazione veneziana negli anni in cui è nato. Dando spunti e informazioni inedite, di questo territorio, che molti non conoscono». Le riprese del documentario sono state curate anche da Simone Barletta, con la direzione della fotografia di Armando Barbieri.

La Aurumovie, come specificato dallo stesso Mattia Pantaleoni, è in fermento per la produzione di un lungometraggio. Segno che il talento di questo giovane, che ha solo 20 anni, è il fiore all’occhiello della casa di produzione. Ed è certamente un ottimo esperto del settore di cui, d’ora in poi, sentiremo spesso parlare. 

Quale sarà il futuro e lo sviluppo del Mascagni Festival, di cui si terrà la quarta edizione a Livorno dal 4 al prossimo 27 agosto?  Sono i temi al centro della conferenza stampa, che si è svolta alla Sala stampa della Camera dei Deputati a Roma. 
 
Un’iniziativa promossa dal Deputato Marco Simiani del gruppo PD della Camera, che è stato il primo firmatario della proposta di legge per la concessione di un contributo al comune di Livorno e alla Fondazione ‘Teatro della città di Livorno – Carlo Goldoni’ per la realizzazione del Mascagni Festival. In questo modo il Festival, promosso a Livorno a partire dal 2020 dalla Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, con la collaborazione del comune di Livorno, vuole diventare una preziosa opportunità nel panorama culturale nazionale ed internazionale. “Per sostenere, valorizzare e dare continuità a questo appuntamento – ha spiegato l’on. Simiani – è opportuno lo stanziamento di contributi pubblici stabili finalizzati a garantire una organizzazione efficace degli eventi in occasione del 160° anniversario della nascita di Mascagni. Il suo capolavoro Cavalleria rusticana fu la prima di altre quindici opere per cui Mascagni ebbe una popolarità mondiale, insieme a pochi altri compositori. Nel secondo dopoguerra, motivi ideologici connessi ad una sua presunta adesione al fascismo e difficoltà tecniche di esecuzione hanno determinato la scomparsa delle opere di Pietro Mascagni dalle stagioni operistiche e teatrali, producendo un grande impoverimento culturale che va oggi superato definitivamente, riscattando dall’immeritato oblio la quasi totalità delle composizioni di uno dei maggiori rappresentanti della cultura italiana ed europea del '900”. 
 
All’incontro di presentazione di questa iniziativa parlamentare, sono intervenuti Anna Ascani – Vicepresidente Camera dei Deputati, Marco Simiani – Deputato PD, Chiara Tenerini – Deputato Forza Italia, Luca Salvetti – Sindaco di Livorno e Marco Voleri – Direttore artistico Mascagni Festival. 
 
“Innovatore, artista visionario, sperimentatore, poliedrico. Non mi viene in mente un compositore di tale caratura che, in una sola vita, abbia ricoperto tanti ruoli diversi ed importanti in ambito artistico – ha sottolineato Marco Voleri direttore artistico del Festival – Compositore di chiara fama, direttore d’orchestra acclamato in tutto in mondo. E, ancora, direttore artistico al Teatro Costanzi di Roma, dal 1909 al 1911. Direttore, per alcuni anni, del Conservatorio di Pesaro. Fu uno tra i primi a sperimentare la composizione per il cinema. Un Mascagni protagonista assoluto dei suoi tempi, un uomo che amava la vita, le relazioni, che faceva tendenza con il suo modo di essere. Prendendo ispirazione da questa identità mascagnana, così definita nel suo spirito innovatore, in questi anni abbiamo provato a determinare le condizioni affinché il Mascagni Festival potesse diventare una manifestazione in grado di destare attenzione, con la volontà di approfondire la conoscenza di Pietro Mascagni e cercare di rendere innovativo il festival a lui dedicato. Credo che questa iniziativa parlamentare che parte da Roma, città che tanto ha amato e lo ha amato e dove si spense il 2 agosto 1945, possa costituire un momento fondamentale per fare assumere al Festival una dimensione pertinente all’importante personalità e figura artistica del Maestro livornese. Un Festival, mi preme sottolineare, che ha già il patrocinio del Comitato Promotore Pietro Mascagni”.
 
E il Mascagni Festival da quattro anni è diventato uno degli appuntamenti culturali più importanti della città labronica, come ha ricordato anche il sindaco Luca Salvetti: ”In questi anni abbiamo puntato molto sul rilancio culturale della nostra città – ha sottolineato – e il Mascagni Festival rappresenta un po' il nostro biglietto da visita più esclusivo. Infatti la nostra manifestazione, oggi si va ad inserire tra i sei grandi Festival dedicati ai più importanti compositori italiani.  Arrivare ad ottenere questi contributi, vuol dire garantire anche un lavoro sicuro alle tante maestranze che lavorano ogni anno per realizzare questo importante evento”
 
Tanti gli spettacoli ed iniziative che animeranno la città di Livorno nel mese di agosto per questa quarta edizione del Mascagni Festival, che vedrà tra i cui protagonisti: Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Nicola Piovani, Daniele Silvestri e la Banda Musicale dell’Aeronautica Militare. La rassegna si aprirà il 4 agosto con lo spettacolo interpretato da Giuliana De Sio: “Callas@100 -Tramontata è la luna” nel centenario della nascita di Maria Callas e nel giorno della sua ultima interpretazione del ruolo di Santuzza. Questo spettacolo, sarà parte integrante della manifestazione estiva “Effetto Venezia”, che quest’anno sarà dedicata al tema del cinema, organizzata da Fondazione LEM, e che per la prima volta collabora con il Mascagni Festival in tre eventi: Callas@100, il 5 agosto La musica è pericolosa con il maestro Nicola Piovani, e il 6 agosto Sabbia Rusticana da un’idea di Marco Voleri.  
 
E anche quest’anno l’incantevole panorama della Terrazza Mascagni farà da sfondo dal 23 al 27 agosto agli eventi principali del Festival. Si parte il 23 agosto con il dramma marinaresco in due atti “Silvano”, con i Solisti della Mascagni Accademy diretti dal maestro Lorenzo Tazzieri; il 24 agosto il reading “Mascagni incontra D’Annunzio” una produzione in prima nazionale del Mascagni Festival, che vedrà la partecipazione di Alessandro Haber nei panni di Pietro Mascagni.
 
Altro appuntamento da segnalare quello del 26 agosto con la Banda Musicale della Aeronautica Militare diretta dal Maggiore Pantaleo Leonfranco Cammarano, che renderà omaggio alla città di Livorno e al suo compositore attraverso alcune tra le più note composizioni liriche del periodo verista con originali arrangiamenti bandistici; fu, tra l'altro, lo stesso Pietro Mascagni a dirigere il concerto inaugurale della compagine il 10 luglio 1937. L’evento celebra inoltre il centenario della nascita dell’Aeronautica Militare Italiana.   Infine il 27 agosto serata dedicata alla danza con il “Dancing Mascagni”, con le coreografie di Luciano Cannito, e la partecipazione straordinaria della ballerina Rossella Brescia, accompagnati dalle musiche dell’Ensemble strumentale Virtuosi Kiev.
 

Cavalli in villa, il format promosso da FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) Veneto con la collaborazione di FISE Nazionale e con il Patrocinio di Sport & Salute e con il sostegno dell’Istituto Regionale Ville Venete (IRVV), è giunto alla quinta tappa del suo programma. 
 
Da venerdì 28 a domenica 30 luglio, infatti, la manifestazione si sposterà in provincia di Treviso e più precisamente all’interno di Villa Spineda a Volpago del Montello. Il fine settimana si aprirà il venerdì alle ore 17 con l’evento di morfologia araba che prevede l’International B Arabian horse show e la Milan International Cup in tour 2023. I migliori purosangue arabi, quindi, sfileranno a Cavalli in Villa grazie alla collaborazione con Arabite Horse Events.
 
La sera del 28 luglio spazio alla cultura con la presentazione del libro “Scoperte e rivelazioni”, a cura del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. A seguire l’intervento del Prof. Giorgio Merli sul tema “L’analfabetismo funzionale della popolazione come maggiore freno e le bellezze artistiche come una delle maggiori opportunità”; modera l’Avv. Fabio Campese. 
 
Sabato 29 si inizia al mattino (dalle ore 9 alle 11) con ore 9.00-11.00 l’esibizione dei talenti del teatro equestre, che chiuderà anche la giornata con lo spettacolo delle ore 21. Nel pomeriggio, dalle ore 17 alle ore 21, si replica l’appuntamento con la morfologia araba e, contemporaneamente, sarà aperto anche il Villaggio del bambino-Pony&Motoria, che consentirà attività gratuite per i bambini dai 3 ai 10 anni.
 
Gran finale domenica 30 luglio nella splendida Villa Spineda, complesso neoclassico costruito nel ‘700, con l’evento nell’evento “Carrozze in villa”. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Friulana Appassionati di Carrozze, ci sarà spazio per il Concorso di Tradizione Gruppo Attacchi con le tre fasi: presentazione, passeggio e abilità di guida.
Si inizia alle ore 10.30 con la partenza attacchi e la sfilata delle carrozze fino al Municipio di Volpago. Contemporaneamente ci sarà anche un’esposizione e sfilata di auto storiche, a cura del Club ASI Serenissima-
Alle ore 16 via alla gara di eleganza carrozze, seguita dalla prova di abilità combinata attacchi. 
 
Villa Spineda, anche nella giornata di domenica, accoglierà la competizione di morfologia araba, con relative premiazioni finali, il villaggio pony per i bambini e le esibizioni del teatro equestre.
 
INFORMAZIONI GENERALI “CAVALLI IN VILLA” 2023
 
“Cavalli in Villa” è un progetto promosso da FISE Veneto con il sostegno di FISE nazionale e il supporto dell’IRVV (Istituto Regionale Ville Venete). È patrocinato dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Padova e di Vicenza oltre che da tutti i Comuni coinvolti. Il 2023 vedrà otto tappe, che si snoderanno durante tutto l’anno in diverse dimore storiche del Veneto.
 
Il progetto è stato presentato alla stampa nazionale il 20 e 21 aprile scorsi aprile presso la Camera dei Deputati e l’Associazione Stampa Estera, Roma, alla presenza dell’On. Elisabetta Gardini, che ha affermato: «Sono felice di avere ospitato alla Camera, come veneta, la presentazione istituzionale di Cavalli in Villa. Un evento che è già cresciuto dall’anno scorso, passando da cinque a otto tappe», ha argomentato Gardini: «Vedo per questo progetto un futuro importante e ricco di soddisfazioni, un’iniziativa che ha senza dubbio il potere di creare una preziosa sinergia tra “cose belle” di cui c’è un profondo bisogno. Il cavallo», ha aggiunto l’Onorevole, «è qualcosa che colpisce la mia fantasia e creatività, capace di unire tante attività e progetti di valore alle eccellenze del territorio. Penso anche alle ville venete, un patrimonio che va maggiormente valorizzato, comunicato e condiviso».
Vittorio Sgarbi si conferma per il secondo anno patron di “Cavalli in Villa” e presenterà alcuni dei suoi ultimi libri tra cui “Roma”, dal Rinascimento ai giorni nostri, portando il pubblico dentro un appassionato viaggio nella storia vista dagli occhi luminosi e penetranti dell’arte. Madrina 2023 di Cavalli in Villa Katia Ricciarelli che, grazie alla sinergia con il Conservatorio di Vicenza, ha selezionato diversi giovani artisti che si esibiranno in performance canore accompagnati dal pianoforte.
L’evento promuove l’educazione stradale legata al tema della sicurezza, con un focus particolare ai ragazzi. Grazie alla collaborazione con le scuole del territorio, infatti, durante le diverse tappe dell’evento sarà presente il Pullman azzurro della Polizia Stradale, grazie alla sinergia di Cavalli in Villa con la Fondazione Gaia von Freymann. Presente il Lions Club Vicenza “La Rotonda”, per portare conoscenza e aiuti concreti sul mondo dell’autismo. Il sabato di ogni tappa dell’evento vedrà infatti l’acquarellista Gianfranco Barco – coordinatore del progetto “Pennellate d’autismo”, quest’anno alla sua terza edizione – dipingere direttamente dal vivo le scene di cavalli e persone che più lo attrarranno, a fianco ad altri artisti che hanno preso parte a questa rete solidale. I quadri saranno acquistabili dal pubblico ed esposti a FieraCavalli 2023: il ricavato sarà interamente donato alla Fondazione Cuore Blu di Verona e Vicenza per vivere gli autismi.
Cavalli in Villa 2023 è stato inoltre teatro della spettacolare cerimonia militare messa in atto dal 4º Reggimento Carabinieri a cavallo, il Carosello Storico dell'Arma dei Carabinieri con fanfara e picchetto, al termine del quale viene riprodotta la storica carica di Pastrengo, avvenuta durante l'omonima battaglia nella prima guerra d'indipendenza italiana. Molti i cavalieri di spicco presenti all’evento: da Fabio Brotto a Luca Moneta, cavalieri di calibro internazionale nel salto ostacoli, ad Andrea Giovannini, campione italiano assoluto di dressage in sella a “The Best” e vincitore del Master del Cavallo Iberico, che ha portato in campo i cavalli dell’allevamento El Palo Borracho di Francesca Mittiga.
Presenti anche i magnifici Purosangue Arabi, cavalli elegantissimi e fieri che faranno sognare il pubblico grazie a sfilate di morfologia a cura di Arabite Horse Events. Importante partner del progetto è FieraCavalli, con cui l’organizzazione condivide valori e obiettivi legati al mondo del cavallo, mentre una novità di quest’anno sarà il gemellaggio con il Raid Internazionale “Fuoco dell’amicizia”.
Cavalli in Villa 2023 vedrà la prima concreta sinergia tra due Federazioni sportive: FISE, Federazione Italiana Sport Equestri, e FCI, Federazione Ciclistica Italiana di cui il Cicloturismo è una branca: durante diverse tappe sarà possibile prenotare E-Bike per gite, aperte a tutti bambini inclusi, in partenza sia da ogni villa sia dalla città più vicina per raggiungere, attraverso strade sicure e piacevoli, ogni dimora storica. Debutto infine del “Gran Tour Cavalli in Villa 2023” un circuito che collega tutte le ville di questa edizione e percorribile sia in biciletta sia in E-Bike, oltre che a cavallo e in auto.