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La Sala Presidenti del CONI all’interno di Palazzo H (Roma) è stata la sede dell’ormai tradizionale appuntamento con la stampa tenuto dalla Federazione Italiana Sport Equestri all’inizio stagione. A fare il punto della situazione e parlare dei programmi di un 2024 che culminerà con i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi, sono stati il Presidente della FISE, Marco di Paola; il Segretario generale, Simone Perillo; il Direttore sportivo, Francesco Girardi e il Direttore del Centro Equestre Federale Ranieri di Campello (Pratoni del Vivaro), Deodato Cianfanelli.
Il focus dell’appuntamento è andato subito sulle attività svolte negli ultimi anni, i risultati ottenuti dal punto di vista sportivo e gestionale e naturalmente sul percorso di avvicinamento degli sport equestri che porterà ai prossimi Giochi del 2024. 
 
“Abbiamo ottenuto la qualifica per Parigi – ha detto il Presidente federale, Marco Di Paola – con la squadra di concorso completo, un binomio a titolo individuale nel salto ostacoli e la squadra di paradressage. I risultati ottenuti – ci ha tenuto a sottolinearlo il numero uno della FISE – sono di tutti i ragazzi che sono riusciti a ottenerli sul campo. È a loro che deve andare il merito. Così come successo in occasione di alcuni dei risultati che forse più di altri, sono rimasti nel cuore degli appassionati: le vittorie in coppa delle nazioni di Piazza di Siena nel 2017 e 2018 e quella di Lorenzo De Luca ottenuta nel Gran Premio Roma proprio nel 2018. Dal punto di vista gestionale – ha aggiunto Di Paola – abbiamo chiuso con due anni di anticipo il piano di risanamento e grazie al lavoro di tecnici, istruttori, e centri affiliati siamo diventati la settima federazione (sulle 48 del CONI) per numero di atleti (140 mila ndr) e terza per capacità di autofinanziamento”.
 
“Un inizio 2024 che si preannuncia avvincente e sfidante per la Federazione – ha commentato il Segretario Generale FISE, Simone Perillo - nel quale vivremo l’emozione delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Parigi 2024 per tifare i nostri colori, oltre a tanti eventi sportivi e attività per il sociale. L’Italia sarà ancora protagonista di tante manifestazioni internazionali di discipline olimpiche e non olimpiche, in occasione delle quali stiamo lavorando per impostare un piano dedicato alla sostenibilità ambientale, come ad esempio in vista dello CSIO5* di Roma Piazza di Siena in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Tra i molti obiettivi raggiunti, siamo fieri del riconoscimento del Cavallo Atleta, operazione modello per la legislazione nazionale ed europea che mi impegnerò fortemente a promuovere anche all’estero in qualità di membro del Board della EEF”.
 
A parlare dell’attività sportiva e del percorso che vedrà gli azzurri a Parigi durante la prossima estate è stato Francesco Girardi, Direttore Sportivo della Federazione. “Abbiamo lavorato tanto – ha detto il DS FISE - per ottenere la qualifica per Parigi 2024. Non era scontato, viste le molte nazioni che sono diventate competitive negli sport equestri. I miei complimenti vanno quindi a tutte le amazzoni e i cavalieri, ai loro team, a chi lavora dietro le quinte come gli uffici e lo staff federale. Questo è comunque un punto di partenza. Per il completo, per esempio, da regolamento i singoli cavalieri debbono ultimare la propria qualifica in questa stagione, in almeno una competizione a quattro stelle. Alcuni dei nostri atleti risiedono in varie parti d’Europa e per questo stiamo predisponendo un programma di gare di avvicinamento, preparazione e di qualifica con l’obiettivo di consentire a tutti di centrare questo primo risultato. Per fortuna alcune di queste importanti gare, Montelibretti e Pratoni del Vivaro, si svolgeranno in Italia, una terza sarà a Saumur, in Francia. Nel salto ostacoli, dopo una stagione molto importante Emanuele Camilli ha consegnato la qualifica all’Italia vincendo il ranking FEI B. La scelta di chi ci rappresenterà a Parigi avverrà quindi dopo una serie di gare di preparazione che serviranno per individuare il binomio più performante. Due di queste saranno sicuramente gli CSIO di Piazza di Siena e di Falsterbo, ai quali si aggiungeranno altri cinque stelle. Per il paradressage – ha detto Girardi - infine, i nostri atleti avranno la fortuna di avere due importanti appuntamenti internazionali di avvicinamento in casa, ad Ornago, che organizzerà due CPEDI. Il paradressage è uno dei nostri fiori all’occhiello con le tantissime soddisfazioni che ci ha regalato. Ma ciò che è importante è che intorno a Sara Morganti si sta costruendo una squadra molto competitiva. Il nostro obiettivo per le paralimpiadi di Parigi 2024 non è, quindi, solo quello di partecipare ma di ottenere un risultato di rilievo”.
 
L’appuntamento è stato un momento utile per la presentazione del nuovo sito (www.centroequestrefederale.it) e del video realizzati appositamente dalla Federazione per il Centro Equestre Federale Ranieri di Campello. A parlare delle attività formative e didattiche e delle manifestazioni sportive previste nel 2024 ai Pratoni del Vivaro è stato il Direttore del CEF, Deodato Cianfanelli.
 
“Ho il privilegio di rappresentare la direzione del Centro Equestre Federale Ranieri di Campello dei Pratoni del Vivaro che sta vivendo un momento di grande rinascita, riqualifica, fermento e progettazione. Da parte nostra c’è tanta passione e voglia di far bene lavorando in squadra e con la massima condivisione con tutti, a 360 gradi. Lo staff del CEF lavora infatti a stretto contatto con i dipartimenti federali: dalla Formazione, per i corsi istruttori e tecnici e, in particolare, per la specializzazione in Sport Equestri della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Roma Foro Italico. Siamo in stretto contatto con i dipartimenti sportivi della Federazione, per stage, allenamenti particolareggiati, ritiri collegiali e di preparazione olimpica, con l’Ufficio Tecnico per il lavoro di riqualifica e manutenzione degli impianti e con il Comitato Regionale FISE Lazio. Nel 2024 abbiamo, inoltre, varato un programma ricco di eventi e manifestazioni sportive anche internazionali (consulta QUI), in particolare per le discipline del concorso completo e dell’endurance, specialità per le quali il Centro Equestre Federale Ranieri di Campello ospiterà i Campionati italiani”.
 
La Federazione Italiana Sport Equestri, nel frattempo, prosegue il suo percorso verso tutti quei progetti sociali dedicati alla promozione degli sport equestri, all’inclusione per uno “sport per tutti” e al benessere degli animali. Se sport, attività agonistica e servizi hanno un ruolo centrale per la Federazione, l’attuale dirigenza federale riconosce sempre di più il fondamentale ruolo sociale e culturale che essa ricopre in qualità di Istituzione di riferimento di questo straordinario e multiforme mondo del cavallo.

Natale è alle porte e la Dott.ssa Monica Sansoni (Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Lazio) ha voluto inviare un affettuoso e sentito augurio di buone feste.

«Il 2023 è stato un anno complicato, ma l’ufficio del Garante del Lazio è stato sempre in prima linea contro la violenza di genere, violenza domestica assistita dai minori d’età, oltre che terribili casi di abuso e pedofilia, oltre ad essere stati sempre al fianco delle giovani donne, abbiamo intrapreso tantissime iniziative mirate alla salvaguardia dei valori concreti dei nostri giovani. Le festività natalizie debbono evocare in noi la tenerezza del nostro passato di bambini e bambine, il nostro vivere la gioia del calore della famiglia che deve saper rappresentare con coraggio il presente, per sperare poi in un futuro di nuova luce e traguardi positivi da raggiungere. È il Natale nel cuore che diffonde il Natale nell’aria, con questo pensiero vorrei inviare i miei più sinceri auguri alle Associazioni, alle Autorità, agli Ordini Professionali, alle forze dell’ordine, ai volontari e a tutti coloro che hanno collaborato con il mio ufficio, non facendo mai mancare il supporto nel solo interesse del bene dei più piccoli.


Un pensiero carico di vivissimi auguri lo voglio rivolgere anche alle famiglie e alla comunità scolastica: è da loro che nasce e si sviluppa una umanità positiva incentrata alla sana attenzione dell’altro con educazione e rispetto del vivere sociale.


Buon Natale ai tanti bambini, bambine, ragazzi e ragazze che vivono la quotidianità in comunità o nelle case famiglia. Auguro inoltre un felice anno nuovo, che ci veda sempre più uniti: solo così si riusciranno a vincere le paure del nostro tempo. È necessario riscoprire il senso di appartenenza ad una comunità che davvero non lasci indietro nessuno. L’augurio più intenso deve vederci tutti uniti pensare e agire ogni giorno la nostra vera avventura chiamata “vita”. Felice anno nuovo per un 2024 ricco di ideali ed iniziative belle e positive: deve essere un anno colmo di buone notizie!».

ONTM – Osservatorio Nazionale Tutela del Mare, Ente che si prefigge di tutelare e valorizzare il mare, inteso quale asset strategico dell’architettura socio-economica del Paese, e Lega Navale Italiana, Ente pubblico non economico senza finalità di lucro e principale associazione in Italia che si occupa di diffondere – in particolare tra i giovani – l’amore per il mare e la conoscenza dei problemi marittimi con attività in ambito culturale, sociale, diportistico, sportivo e ambientale, hanno siglato un importante accordo di collaborazione che vede l’unione di due realtà portanti del settore del mare e della blue economy. Il principale obiettivo dell’intesa tra le parti è quello di tendere alla promozione e alla diffusione di una ritrovata sensibilità marittima nel Paese.

“Siamo davvero lieti di poter collaborare con una realtà emergente, ma con solidi rapporti nel contesto marittimo nazionale, quale l’Osservatorio Nazionale Tutela del Mare. Questa intesa rafforza l’impegno che la Lega Navale Italiana porta avanti nel campo della ricerca scientifica, dell’educazione civica marittima, in particolare verso i giovani, e della salvaguardia attiva dell’ecosistema marino, costiero e delle acque interne. Tali attività, condotte dai nostri soci, passano sotto la supervisione del Centro Culturale Ambientale della LNI, un comitato tecnico-scientifico formato da docenti e ricercatori afferenti alle Università con cui la Lega Navale collabora. Aggiungo con soddisfazione che questo accordo con l’ONTM mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e gli stakeholder in generale sulla necessità di coniugare l’innovazione tecnologica con la tutela del patrimonio ambientale, che purtroppo l’irresponsabile azione umana sta oggi pesantemente minando”. Così l’ammiraglio Donato Marzano, Presidente della Lega Navale Italiana.

La sinergia tra ONTM e LNI rappresenta un passo significativo verso la costruzione di una nuova coscienza marittima nazionale, finalmente consapevole della centralità dell’Italia e del proprio comparto marittimo nel contesto geopolitico internazionale.

Per Roberto Minerdo, Presidente di ONTM, “questo accordo mira a sviluppare iniziative sinergiche di promozione e diffusione della cultura del Mare, potendo contare – da un lato – sulle competenze e sinergie già proprie del capitale dell’Osservatorio, il quale si pone l’obiettivo, tra gli altri, di riunire e accogliere a un unico grande tavolo di concertazione i rappresentanti del Cluster Mare e – dall’altro – sul principale attore nazionale del campo marittimo, capace di riunire sotto la propria bandiera oltre 55.000 iscritti, 80 basi nautiche e 254 strutture periferiche, vantando una capacità di disseminazione e di aggregazione unica nel panorama Italiano della nautica civile. Il tutto – anche sulla scorta della redazione del primo Piano del Mare Nazionale fortemente voluto dall’attuale forza di Governo, che ha visto la nascita di un organismo, quale è il CIPOM, in grado di raccogliere le istanze e gli spunti dei principali soggetti istituzionali ed economici del paese – con la finalità di porsi quale vettore sinergico per il tramite del quale costruire solide fondamenta alla nuova Politica del Mare italiana, cui tutti gli attori del Cluster oggi dovrebbero tendere”.

“La nascita di questo sodalizio vede ONTM, con le competenze proprie della propria struttura organizzativa interna e con la forza progettuale e relazionale dei propri Partner Corporate e Istituzionali, al servizio di uno dei principali operatori italiani del Cluster marittimo civile, con la finalità specifica di sviluppare iniziative volte tanto a un’attività di sempre più forte disseminazione della cultura marittima italiana nei confronti della collettività, quanto a una progettualità concreta e fattiva nel comparto dell’innovazione tecnologica ed economico sociale. D’altronde, missione di ONTM è sempre stata quella di creare un concreto impatto di valore a valle delle proprie attività: la possibilità di sviluppare parte di essa con uno storico attore italiano quale è Lega Navale Italiana creerà sicuramente i presupposti per la riuscita di progetti altrimenti non realizzabili”. Così Federico Ottavio Pescetto, Direttore Generale di ONTM.

È iniziato da Lugano il percorso della selezione per accedere alla Mascagni Academy 2024, il dipartimento della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno che si propone di accrescere nei giovani cantanti la conoscenza del repertorio mascagnano e degli autori a lui coevi. Le prossime call internazionali previste, saranno ospitate il 22 marzo presso l’Opera di Plovdiv (Bulgaria) e l’11 aprile al Teatro nazionale dell’Opera e balletto di Tirana (Albania) e si concluderanno il 13 maggio al Teatro Goldoni di Livorno
 
Ad accogliere per primi l’invito di queste call internazionali, è stato il prestigioso LAC Arte e Cultura di Lugano, un punto di riferimento culturale della Svizzera, che racconta l’identità della città lagunare del Canton Ticino con un ricco palinsesto dove protagoniste sono arte, musica e teatro. 
 
L'evento ha visto la partecipazione di talentuosi cantanti provenienti da Italia, Svizzera e Brasile: “Il livello artistico dei candidati è stato molto interessante –ha spiegato il direttore artistico del Mascagni Festival e della Mascagni Academy Marco Voleri – hanno dimostrato una buona preparazione ed un'interpretazione appassionata, confermando l’interesse internazionale che la Mascagni Academy ha saputo conquistarsi con le prime edizioni, quale punto di riferimento per la formazione ed il perfezionamento in questo particolare repertorio, impegnativo ma ricco di fascino”. Con lui Barbara Widmer, Direttore Artistico presso la Fondazione per l'Orchestra della Svizzera Italiana e Michel Gagnon, Direttore Generale LAC: “Penso sia stato estremamente importante avere qui alla LAC di Lugano un’ audizione di questo livello – ha affermato la Widmer  – Quindi ringrazio il Mascagni Festival per l'opportunità artistica offertaci e per l’occasione che volentieri abbiamo raccolto per far conoscere la nostra realtà in prospettiva anche di possibili collaborazioni future a livello artistico progettuale”. Prospettiva subito ripresa dal Direttore Generale LAC che ha sottolineato la vocazione della realtà produttiva ticinese: “Ci piace lavorare in coproduzioni e condividere progetti e speriamo vivamente che anche con Livorno si riesca a proseguire e percorrere la strada della collaborazione”.
Nella commissione, anche il baritono Massimo Cavalletti, artista ed interprete di livello internazionale che terrà al Teatro Goldoni di Livorno la masterclass finale di tecnica ed interpretazione vocale: “Ho avuto l'occasione – ha sottolineato Cavalletti - di sentire voci molto interessanti di giovani che hanno secondo me un grande potenziale e darò il mio contributo a questa Accademia a favore dei cantanti per la loro tecnica e anche per il futuro”. Tra le finalità dell’Academy, infatti, la vocazione di offrire l’opportunità di un possibile trampolino di lancio per i cantanti che vi parteciperanno, con la possibilità di rivestire eventuali ruoli nelle produzioni del prossimo Mascagni Festival 2024 e nei concerti che saranno organizzati nel corso dell’estate in Italia e all’estero.
 

Un pranzo all’insegna della convivialità, della solidarietà in linea con lo spirito natalizio. Una giornata organizzata all’Istituto Tecnico Agrario Giuseppe Garibaldi, dove si sono riunite diverse case famiglia di Roma che hanno passato alcune ore di grande felicità. L’idea è nata dall’ARCS (Associazione Ristoranti Centro Storico) di Roma, con il patrocinio del Comune di Roma Capitale e la collaborazione dell’Istituto Garibaldi e della Consigliera Capitolina Valeria Baglio, da sempre attenta al mondo scolastico essendo membro della commissione scuola del Comune di Roma ed ex Presidente della stessa.

Nel convitto dell’Istituto, gli studenti hanno cucinato il pranzo e servito a tavola ai commensali presenti. Alle case famiglia, successivamente, sono stati distribuiti i pacchi natalizi comprendenti prodotti coltivati e realizzati dall’Istituto Tecnico Agrario Garibaldi.

La Consigliera Capitolina Valeria Baglio ha dichiarato: «Un’iniziativa importante e doverosa per consentire una sinergia tra il mondo della scuola, le istituzioni, le case famiglia e le eccellenze della ristorazione capitolina, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo».

«La nostra associazione – ha detto Gianni Di Matteo (Presidente ARCS) – è da sempre vicina al sociale e oggi lo confermiamo con la vicinanza all’Istituto Garibaldi e alle case famiglia.
La nostra attività – ha detto Di Matteo – riunisce le eccellenze della ristorazione romana con l’obiettivo di tutelare la categoria, ma anche di essere vicini al decoro di Roma, fornendo a turisti e cittadini una bella immagine di Roma. Tale percorso è sempre stato molto vicino a quello di Roma Capitale, al quale diamo il nostro contributo. Anche per questo siamo un po’ preoccupati per il nuovo regolamento sul suolo pubblico. Su questo servirà riattivare un confronto».

Per Massimiliano Maselli (Assessore Regione Lazio) «questa è stata certamente un’iniziativa lodevole dell’ARCS, che da anni dà segnali di solidarietà. Quella di quest’anno è stata un’ottima idea che ha visto partecipare anche un’eccellenza del territorio come l’Istituto Garibaldi».

«Questo – ha detto Andrea Pontarelli (Dirigente scolastico dell’Istituto Garibaldi) – è un piccolo passo in un lungo cammino di collaborazione con tante realtà. Siamo orgogliosi di ospitare questo evento e contribuire ad un’iniziativa sociale così importante in collaborazione con ARCS, mettendo a disposizione le eccellenze produttive portate avanti dai nostri ragazzi».

Alessandra Aluigi (Assessore alle politiche sociali del Municipio VIII di Roma) ha detto: «Sono molto contenta di prendere parte a questa iniziativa di solidarietà: un bel modo per festeggiare il Natale. Il nostro Municipio da tempo promuove la solidarietà e vedere nuove iniziative è una gioia per noi».

Laura Poli (educatrice della casa famiglia Divino Amore) ha dichiarato: «È stata una giornata molto importante. Per i bambini essere qui, soprattutto, significa essere al centro dell’attenzione per qualcuno. Si tratta di un’importante opera di aiuto per la nostra struttura, che accoglie minori dai 3 ai 14 anni in situazioni di disagio».

Nella platea del Nuovo Teatro Ateneo della Sapienza, affollata di studenti dei corsi di laurea di Fisica e Sociologia, si è svolta la tavola rotonda organizzata da Archivio Disarmo e dai Dipartimenti di Fisica e di Scienze sociali ed economiche sul tema lanciato dal volume “Dai droni alle armi autonome. Lasciare l’apocalisse alle macchine?”, a cura di Francesca Farruggia, presente in sala assieme agli altri autori.
 
Nella sua introduzione, Fabrizio Battistelli, presidente di Archivio Disarmo e Professore ordinario di Sociologia alla Sapienza, ha evidenziato il rischio che, nel vuoto normativo in materia di IA applicata all'ambito strategico, si inseriscano nuovi titolari di sovranità come le grandi piattaforme. "Il caso di Elon Musk - ha detto Battistelli - è emblematico: dopo aver denunciato nel 2017 il pericolo che la competizione tra le nazioni più forti per la superiorità nell'IA possa causare la Terza guerra mondiale, a partire dal 2022 Musk si è inserito nelle guerre vere, prima fornendo e poi ritirando il suo sistema di comunicazioni Starlink all'Ucraina, quindi promettendo la sua tecnologia prima a Gaza e poi a Israele".
 
Lavori aperti dal saluto della Rettrice di Sapienza, Antonella Polimeni: “Le crescenti tensioni che in maniera ingravescente stanno sfociando in una corsa agli armamenti, si riflettono nella tematica sollevata dal libro oggetto di questa tavola rotonda. Sapienza più volte ha rinnovato la sua opposizione alla guerra e alla violazione diritti umani: siamo convinti che le scelte dei governi debbano garantire pace, sicurezza ed equità, utilizzando anche la diplomazia scientifica. Perché l’intelligenza artificiale fa parte della quotidianità e in futuro sarà sempre più protagonista, quindi è dovere dell’uomo governare anche questi cambiamenti”.
 
Autore della prefazione del libro, il Professore emerito di Sapienza e premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi, che poco prima era stato ricevuto da Papa Francesco in Vaticano per consegnare la “Dichiarazione sulla fraternità umana”, firmata da oltre 30 premi Nobel e organizzazioni internazionali attraversa il quale si chiede di perseguire la pace: “Negli ultimi 20 anni - ha detto Parisi - sempre più scarse sono state le azioni volte al perseguimento della pace. Ci eravamo forse illusi che la pace fosse qualcosa di acquisito, ma non è mai vero. Esistono problematiche per le quali bisogna studiare e prepararsi. E in questo libro si scopre la quantità di lavoro sotterraneo che esiste dietro questi argomenti. L’intelligenza artificiale è una scoperta che cambia le cose, che ha maggior potere sull’uomo, ma il compito della società è controllare questo potere. Un esempio? Pensiamo alla stampa e alla mole di regolamentazioni che ne determinano l’utilizzo, così nel caso dell’intelligenza artificiale è necessario l’avvio di una riflessione. Fondamentale nel caso di guerre, dove esiste un problema fondamentale che è morale”. Intervento che era stato anticipato dai saluti di Federico Ricci Tersenghi del Dipartimento di Fisica e di Marco Benvenuti, Direttore Centro Sapienza Crea - Nuovo Teatro Ateneo
 
Guglielmo Tamburrini, Professore ordinario di Logica e Filosofia della Scienza all'Università di Napoli Federico II, ha analizzato il tema alla questione “etica e giuridica in campo di diritto internazionale” legata allo “sviluppo di alcuni armamenti assolutamente autonomi”. “L’essere umano - ha detto Tamburrini - avrebbe il controllo sulla guerra, ma il ritmo del conflitto imposto dall’automatizzazione può portare a una situazione fuori da questo controllo”. C’è poi la questione legata alle responsabilità: “Se a violare i diritti è un uomo, è un crimine di guerra, se lo fa una macchina di chi è la responsabilità? A chi va attribuita?”. Per questo la Croce Rossa Internazionale ha avanzato delle proposte in ambito ONU: “La proibizione di armi autonome difficilmente prevedibili; proibirne l’uso contro esseri umani; garantire sempre un controllo umano significativo. C’è stato un dibattito all’ONU, ma alcune grandi potenze militari si oppongono a un trattato internazionale vincolante basato su questo schema”.
 
La Professoressa Emma Galli, Direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, ha sottolineato che “al pari dei temi strettamente scientifici, è cruciale riflettere anche sulle implicazioni di natura economica, etica e sociale di questi cambiamenti”. L'importanza dell'opinione pubblica internazionale, che tutti i sondaggi confermano nettamente contraria alle applicazioni dell'IA agli armamenti, è stata illustrata da Francesca Farruggia, ricercatrice del Dipartimento di Scienze sociali ed economiche della Sapienza: “Al di là delle prerogative della politica, la spinta deve arrivare dalla società civile e noi, come comunità scientifica, dobbiamo contribuire affinché essa si crei. Per questo vanno messe al servizio del pubblico le proprie competenze e con una capacità comunicativa accessibile a tutti”.
 
L’iniziativa di oggi alla Sapienza è stata realizzata con il contributo della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali-MIC e nell’ambito della Campagna internazionale "Stop Killer Robots”, nata nel 2013 e rappresentata da Francesco Vignarca (Rete italiana Pace e Disarmo): “L’impatto è più politico, che tecnologico. È fondamentale che chi si muove per la pace si metta in azione per favorire la costruzione di norme. L’affidare la guerra all’automatizzazione delle armi porta alla disumanizzazione e mancanza di responsabilità. La Campagna è in questo caso preventiva, per fare in modo che un controllo umano significativo sia sempre presente prima dello sviluppo di qualsiasi arma”.
 
Chiusura dei lavori affidata all’esibizione MuSa Classica con Evohé Adone al clarinetto e Raffaele Strippoli al pianoforte.

Il Rotary Club Roma Cristoforo Colombo, da sempre all’avanguardia nel presentare novità ed eccellenze del panorama cittadino, ha organizzato una serata conviviale per parlare dell’evento che porterà la Capitale al centro del mondo: il Giubileo del 2025.

Per illustrare l’impegno che la Regione Lazio sta già dedicando all’organizzazione dell’evento, Giorgio Simeoni (Presidente della Commissione Speciale “Giubileo 2025”) nel corso del suo intervento ha voluto sottolineare: «Lo sforzo maggiore di noi tutti sarà dedicato in primo luogo a far rispettare il cronoprogramma, vista la mole degli interventi da fare che vanno completati entro l’8 dicembre 2024. A breve è stata organizzata una prima audizione con i rappresentanti del Vaticano, poi incontreremo il Sindaco di Roma e il Presidente della Regione Lazio. Sarà un lavoro che ci vedrà coinvolti tutti e dobbiamo rappresentare la forza del nostro sistema Paese unito, per dare il massimo per questo grande evento religioso».

È intervenuto alla serata anche Nazzareno Neri (Presidente XII Commissione al Consiglio Regionale del Lazio e componente della Commissione Speciale per il Giubileo): «Questa sarà una grandissima opportunità per la nostra regione, che sta lavorando anche nel valorizzare le vie di accesso alla città come ad esempio la costruzione del porto crocieristico di Fiumicino. Nel corso dell’Anno Santo sarà un hub per i tanti pellegrini che raggiungeranno Roma. Successivamente, invece, rimarrà come fiore all’occhiello per tutta la Regione».

Per Massimo Messale (Dirigente del Consiglio Regionale del Lazio nella struttura amministrativa di supporto al Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e al Garante dell’infanzia e dell’adolescenza e supporto alla Commissione Giubileo) «il Giubileo è un’occasione unica per tutta la Regione. Basti pensare, sempre per fare un esempio, a quanti defibrillatori verranno installati in tutta la città di Roma, che ovviamente rimarranno anche dopo per contrastare le situazioni di emergenza sanitaria».

Silvia De Mari (Presidente Rotary Club Roma Cristoforo Colombo) ha voluto ringraziare gli ospiti ed ha affermato: «Questo Giubileo sarà un grande momento di apertura per il territorio e come Rotary Club abbiamo voluto dare ai nostri soci ed amici il valore di questo evento e significare la grande mole di lavoro che si sta mettendo in campo. Ringrazio il Presidente Simeoni e tutto il suo staff per aver voluto darci indicazioni e disegnarci le strategie operative che muoveranno questo grande evento».

Alla conviviale ha partecipato, oltre ai numerosi soci del Rotary Club Roma Cristoforo Colombo, anche il Dott. Massimo Improta (Dirigente superiore della Polizia di Stato e responsabile del compartimento ferrovia per il Lazio e la Sardegna) che ha fornito alcune indicazioni in merito al massimo impegno che tutte le forze dell’ordine metteranno al servizio della cittadinanza. Presenti anche l’imprenditore Tonino Boccadamo (socio onorario del Rotary Club Roma Cristoforo Colombo) e Lucrezia Ungaro (illustre archeologa).

In conclusione Bartolomeo Bove (Rotary Club Roma Appia Antica e tesoriere distrettuale) ha fatto presente che tutti i club del Distretto 2080 Lazio e Sardegna organizzeranno una serie di iniziative per il Giubileo, sottolineando come la serata sia stata davvero una primizia che Silvia De Mari ha voluto organizzare per far vivere l’emozione di un grande evento religioso che coinvolgerà milioni di persone.

È stato siglato a Roma un accordo di collaborazione tra l’Università della Calabria, il principale ateneo della regione e la Lega Navale Italiana, ente pubblico non economico senza finalità di lucro e associazione che conta oltre 55.000 soci e 254 strutture periferiche su tutto il territorio nazonale. L’intesa tra le parti mira allo sviluppo di attività di ricerca scientifica e di progetti congiunti su tematiche di interesse legate al mare, alla costa e alle acque interne, con particolare attenzione all’educazione e al monitoraggio ambientale.

«È molto importante per l’Università della Calabria l’accordo siglato con la Lega Navale Italiana perché ci consente di rafforzare la collaborazione sia dal punto di vista del monitoraggio ambientale che della ricerca per quanto riguarda il mare. Quest’anno l’Università della Calabria ha avviato un Corso di laurea in Tecnologie del Mare e della Navigazione che si aggiunge alle numerose attività scientifiche portate avanti dai nostri ricercatori nel contesto marino», afferma il professor Francesco Scarcello, Prorettore vicario dell’Università della Calabria.

«L’accordo con l’Università della Calabria amplia il numero di atenei con cui la Lega Navale Italiana collabora, in particolare nell’area della formazione e del monitoraggio dei parametri vitali del mare, delle coste e delle specie protette, con un numero sempre maggiore di soci coinvolti e di ricercatori e docenti che entreranno a far parte del nostro Centro Culturale Ambientale, il comitato tecnico-scientifico della LNI che supervisiona le attività dell’associazione in questo ambito», dichiara l’ammiraglio Donato Marzano, Presidente nazionale della Lega Navale Italiana. 

Il Protocollo d’intesa LNI-Unical contribuisce a rafforzare il legame dell’associazione con le istituzioni della Calabria. La Lega Navale Italiana, infatti, è riconosciuta con legge regionale del 21 dicembre 2005, n. 17 “quale Ente pubblico che svolge servizi di interesse pubblico” e “contribuisce a determinare e a realizzare l'interesse per lo sviluppo e per il progresso delle attività che hanno sul mare e sul litorale marittimo la loro operatività e il loro mezzo di azione” (art. 16 comma 1). Una funzione di servizio pubblico che è stata recentemente consolidata anche nell’ambito della formazione. Lo scorso 30 novembre, su iniziativa della consigliera regionale Katya Gentile e impulso della Lega Navale Italiana Sezione di Crotone, il Consiglio regionale della Calabria ha approvato un emendamento al citato articolo che riconosce l'importanza della collaborazione tra le Università calabresi e la Lega Navale Italiana per le attività teorico-pratiche dei corsi di studio e l'alta formazione scientifica legata al mare.

Insieme al Prorettore Scarcello e al Presidente Marzano, erano presenti in occasione della firma dell’accordo il professor Giacinto Baggetta dell’Università della Calabria, già Presidente della LNI Sezione di Davoli, Gianni Liotti, Presidente della LNI Sezione di Crotone e Giovanni Pugliese, storico socio della Lega Navale e per anni alla guida del sodalizio crotonese.

È salpato il progetto UNA VELA PER IL CUORE, la campagna di screening del cuore unica promossa da Cardioteam Foundation Onlus in collaborazione con la Lega Navale Italiana.

Dopo la tappa in Toscana, Dulcinea, la barca di progetto attrezzata di sonographer ed ecocardiogramma wireless, è approdata negli scorsi giorni al Porto Turistico di Roma. L'imbarcazione toccherà quasi 30 porti italiani in 12 mesi di navigazione da Genova a Trieste, effettuando oltre 3000 ecocardiogrammi gratuiti a soggetti da 50 a 75 anni.

L'iniziativa sarà presentata ai colleghi giornalisti giovedì 7 dicembre alle ore 15 presso la Lega Navale Italiana Sezione Lido di Ostia. Interverranno per l'occasione il Presidente di Cardioteam Foundation Onlus, Dott. Marco Diena e il Vicepresidente della Lega Navale Italiana, Amm. Luciano Magnanelli.

Per accreditarsi, è possibile contattare l'Ufficio Comunicazione e Promozione della Lega Navale Italiana. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Cell. 3426525676.

 

IL VIAGGIO DI CARDIOTEAM - UNA VELA PER IL CUORE

·        1 barca, Dulcinea

·        12 mesi

·        30 tappe

·        Centinaia di volontari

·        Oltre tremila miglia nautiche da percorrere

·        Più di 3000 ecocardiogrammi gratuiti da effettuare

 

Sono questi i numeri di Cardioteam - Una vela per il cuore, un progetto unico in Europa che nasce dall’idea del cardiochirurgo Marco Diena, presidente di Cardioteam Foundation Onlus, e che prosegue il grande viaggio di screening svolto dal Cardiovan di Cardioteam. Dal 2014 ad oggi Cardioteam Foundation Onlus, grazie all’aiuto di cardiochirurghi e cardiologi e professionisti non medici che fanno parte della fondazione, ha raggiunto 48 città italiane e sono stati effettuati più di 16.000 ecocardiogrammi gratuiti per informare

A percorrere le oltre tremila miglia nautiche sarà Dulcinea, una barca a vela storica di 14 metri in legno costruita nel 1991 dal cantiere Carlini su progetto di Carlo Sciarelli e iscritta al registro del naviglio della Lega Navale Italiana, che ha vinto diverse regate in Italia e all’estero nella classe “Spirit of Tradition”. Il viaggio di Dulcinea sarà supportato a livello operativo e logistico delle strutture e dei soci della Lega Navale Italiana, da 126 anni impegnata in attività socio-solidali.

Il viaggio di Cardioteam – Una vela per il cuore è diviso in due semestri: nel primo semestre, fino a febbraio, Dulcinea solcherà le coste tirreniche dell’Italia e quelle della Sicilia; da marzo a settembre 2024 Cardioteam – Una vela per il cuore si sposterà sulla costa ionica e adriatica.

Il viaggio è dedicato a due grandi uomini e marinai: l’Avv Gianfranco Putaturo e l’Ing. Sandro Buzzi.

Il programma di Cardioteam – Una vela per il cuore è sostenuto dalla Lega Navale Italiana con il prezioso contributo di Creostudios e grazie alla sponsorizzazione di Fondazione Buzzi Unicem e GSD Foundation.

Torna l’atteso appuntamento di tutti i bambini e, soprattutto, per coloro che si trovano ricoverati nei reparti ospedalieri.  “Natale con la FISE”, giunto alla sua VII edizione. Un’iniziativa della Federazione Italiana Sport Equestri dedicata ai piccoli pazienti ricoverati negli ospedali italiani e ai bambini a cui donare un sorriso.   
 
La mascotte Tony il Pony in versione “Babbo Natale”, insieme agli atleti e a testimonial vicini al mondo del cavallo faranno visita ai ragazzi, raccontando le emozioni del rapporto con il cavallo e portando loro dei doni.
 
Dopo le tappe nella Regione Lombardia al ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano e alla Regione Marche all'Ospedale Salesi di Ancona, l’iniziativa torna nella capitale e, grazie alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, porterà un sorriso a tutti i bimbi del reparto di pediatria oncologica. Testimonial di questa giornata, insieme alla nota mascotte della Federazione, il conduttore televisivo Massimiliano Ossini.  
 
«È emozionante stare a contatto con persone meno fortunate e ciò ci permette anche di andare a capire, una volta di più, l’importanza di questo splendido animale che è il cavallo. Quando gli siamo vicini, infatti, ci sentiamo meglio e lo stesso capita a chi vive momenti meno fortunati: ha più energia. Giornate come queste, quindi, diventano fondamentali e non dobbiamo essere vicino a chi è malato solo a Natale, ma durante tutto il corso dell’anno» ha detto Ossini.
 
Presente al Policlinico Gemelli, insieme ad una pattuglia a cavallo della Polizia di Stato, anche il Consigliere Federale FISE Mariagrazia Cecchini, che ha dichiarato: «Questa è una giornata di un’importanza eccezionale, che ci consente di avvicinarci, ancora una volta, al mondo dei pazienti pediatrici. Attraverso l’impegno della FISE, possono ricevere un piccolo sorriso in più. Un sorriso che arriva anche dal contatto con il cavallo, poiché il rapporto che si instaura, anche per poco tempo, tra un cavallo e una persona, specialmente se in una situazione di disagio, è fantastico. I cavalli, non dimentichiamolo mai, sono animali generosissimi; non solo a livello sportivo, ma anche a livello terapeutico».
 
«È sempre bello ritrovarsi con gli amici della FISE, ribadendo ancora una volta la grossa validità e valenza di questo progetto che portiamo avanti ormai da tempo» ha dichiarato il Prof. Antonio Ruggiero, Direttore del reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli, che poi ha aggiunto: «Oltre all’evento di Natale, però, ci terrei a sottolineare il progetto POP e gli interventi assistiti con il cavallo, che porta a distrarre il bambino da quelli che sono i ritmi ospedalieri, ma ha anche una grande valenza dal punto di vista clinico. I bambini, infatti, si avvicinano e conoscono il cavallo, ma soprattutto sviluppano quelle abilità che riguardano l’equilibrio e le funzioni motorie. Tutto ciò genera degli sviluppi e delle ricadute positive a lungo temine sul progresso di cura dei nostri piccoli pazienti».
Nel 2022, grazie alla generosità e al supporto di tesserati, sponsor, circoli ippici FISE e alla collaborazione di numerosi testimonial vicini alla FISE che hanno raccontato l’iniziativa sui propri canali social (solo alcuni di loro, tra cavalieri e personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport: Gessica Notaro, Filippo Bologni, Veronica Maya, Costanza Laliscia, Giulia Mattioli, Niccolò Trotta, Gabriele Diamanti) sono stati raccolti e consegnati più di 500 pacchetti.
 
Anche quest’anno sono stati molti i campioni della Federazione e i personaggi del mondo dello sport, spettacolo e televisione che si sono resi disponibili a partecipare all’ormai tradizionale progetto solidale della FISE, un’esperienza unica che parla di condivisione e che lascia nel cuore di tutti i coinvolti un’emozione speciale.
 
 

Piacevolissima serata al Mike’s Restaurant di Roma per la cena di Natale del Rotary Club Roma Cristoforo Colombo. Nell'incantevole cornice dell'ultimo piano del building che ospita anche la COIN di San Giovanni, il ristorante, gestito dalla Bar Banqueting e nato da un'idea di Andrea Azzarone, ha ospitato un evento mondano importantissimo tra convivialità, amicizia e solidarietà.

Alla serata ha preso parte anche Tonino Boccadamo, patron della maison omonima, che ha messo a disposizione della serata alcuni premi per la riffa natalizia. Boccadamo, visibilmente emozionato, è stato insignito di una targa ricordo e della carica di socio onorario del Rotary Club Roma Cristoforo Colombo: «La serata mi ha riempito di emozione. Ho avuto il piacere di conoscere tante belle persone e gli interlocutori giusti per condividere il mio impegno sociale attraverso la Fondazione Boccadamo. È stata, infatti, una nuova occasione per promuovere i progetti solidali attraverso una riffa organizzata con l'obiettivo di sostenere l'aiuto verso gli altri. In palio c'erano dieci creazioni Boccadamo e ogni partecipante ha ricevuto in dono il braccialetto della Fondazione. Al termine della serata la generosità dei rotariani ci ha permesso di raccogliere quasi 1.400 euro che in parte andranno a sostenere il progetto Mettiamoci in Gioco e anche le iniziative dell'associazione "Gli Amici di Andrea". La serata mi ha permesso di vivere anche una bellissima sorpresa visto che sono stato accolto nel Club come socio onorario e omaggiato con una targa di cristallo. Ringrazio la Presidente e tutti i rotariani che mi hanno accolto facendomi sentire tra persone amiche e piene di voglia di fare come me».

Presente tra gli ospiti anche il padrone di casa Ezio Staffieri, Direttore della COIN di San Giovanni, che visto l’alto valore morale della serata e del Rotary Club Roma Cristoforo Colombo ha voluto donare ai soci la fidelity card COIN, dedicando loro una scontistica ad hoc sugli acquisti.

Silvia De Mari, Presidente del Rotary Club Roma Cristoforo Colombo, si è detta entusiasta della serata e ha inoltre voluto lanciare un appello forte: «L’anno che sta per concludersi non ci ha dato pace e prosperità, ma guerre in tanti paesi e una grave crisi economica. L’unico augurio da formulare, quindi, è quello di non perdere mai la speranza: sperare che l’uomo riscopra quei valori di moralità, di solidarietà e di bontà che devono essere al primo posto per garantire buoni rapporti fra uomo e uomo, fra famiglia e famiglia, fra nazione e nazione». La Presidente ha poi dichiarato: «La buona riuscita di questa serata è merito del lavoro di squadra di tutto il gruppo con il quale collaboro. Oltre a tutti i soci, infatti, vorrei ringraziare il Prefetto Diego Corbelli, il Tesoriere Orlando Mancini e il Segretario Benedetta Podestà».

La serata – allietata dalle musiche del sassofonista Oreste Monti e dalle composizioni floreali de “Il giardino fiorito” di Emilio Leva – ha visto anche l’ingresso di due nuovi soci nel club: Marco Sicurezza (presentato da Augusto Ciafrei) e Sara Colatosti (presentata da Silvia De Mari).

Mercoledì 6 dicembre, alle ore 10, si svolgerà al Nuovo Teatro Ateneo della Sapienza, Città universitaria, la tavola rotonda “Intelligenza Artificiale: pace o guerra?”, organizzata dall’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche e dal Dipartimento di Fisica della Sapienza Università di Roma.

Dietro una cortina di riservatezza, l’intelligenza artificiale applicata alla guerra sta ispirando la ricerca, lo sviluppo e la futura operatività di sistemi d’arma noti giornalisticamente come “robot killer” e tecnicamente come “Armi Letali Autonome” (LAWS).

All’incombente proliferazione di macchine di distruzione che sfuggono al controllo umano, ci sono due alternative. La prima è l’impegno della società civile, innanzitutto delle università e della comunità scientifica, unici attori in grado di parlare a tutta l’opinione pubblica. La seconda sono gli accordi internazionali per il controllo dell’Intelligenza Artificiale e per la proibizione della ricerca e sviluppo delle Armi Letali Autonome.

Ne parlano Giorgio Parisi (Premio Nobel 2021 e Professore emerito del Dipartimento di Fisica di Roma Sapienza), Guglielmo Tamburrini (Professore ordinario di Logica e Filosofia della scienza, Napoli Federico II/International Commitee for Robots Arms Control), Francesco Vignarca (Rete Italiana Pace e Disarmo/Campaign Stop Killer Robots). Introduce e coordina Fabrizio Battistelli (Professore onorario di Sociologia di Roma Sapienza/Presidente di Archivio Disarmo), a partire dal libro a cura di Francesca Farruggia “Dai droni alle armi autonome. Lasciare l’Apocalisse alle macchine?”, Angeli, 2023, prefazione di Giorgio Parisi, scritti di: Fabrizio Battistelli, Sofia Bertieri, Francesca Farruggia, Barbara Gallo, Adriano Iaria, Diego Latella, Michael Malinconi, Giorgio Parisi, Juan Carlos Rossi, Maurizio Simoncelli, Gian Piero Siroli, Guglielmo Tamburrini.

Seguirà l'esibizione di MuSa Classica con Evohé Adone al clarinetto e Raffaele Strippoli al pianoforte.