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La società d’aste Platinum Luxury Auctions, con sede a Miami, ha annunciato la prossima luxury auction® di due ville europee situate fuori Milano. Il venditore - un investitore immobiliare italiano con un ampio portfolio di proprietà - ha scelto di saltare il percorso di vendita tradizionale e metterle direttamente all’asta.

“Il venditore è un investitore esperto con un background tecnologico. Considera fondamentali efficienza e rapidità, e il processo della luxury auction® soddisfa perfettamente entrambe le caratteristiche”, ha spiegato Trayor Lesnock, fondatore e presidente di Platinum.

Le due proprietà, denominate Villa Romanelli e Villa Gavazzini, verranno messe in vendita all’asta senza riserva, ovvero saranno vendute al miglior offerente indipendentemente dall’importo dell’offerta. “Rimuovendo dal processo di vendita l’elemento del prezzo richiesto, e consentendo invece agli offerenti di stabilire il loro prezzo, si crea un’enorme efficienza di mercato e si eliminano i tempi e i costi eccessivi normalmente legati alla ricerca di un acquirente”, ha aggiunto Lesnock. Gli immobili saranno venduti singolarmente in un evento d’asta dal vivo previsto per il 21 luglio a Milano, con una tornata di offerte per ogni villa.

VILLA ROMANELLI

Villa Romanelli si trova a Lessona, un’incantevole cittadina del Piemonte, situata ai piedi delle Alpi e circondata da splendide montagne e valli. È inoltre a 50 minuti di automobile a ovest di Milano, una delle città italiane più vivaci e cosmopolite.

Villa Romanelli offre uno spazio abitativo di oltre 900 m², con 8 camere da letto, 7 bagni completi e 1 bagno di servizio. È situata su un terreno di 5.000 m2 con un paesaggio curato, racchiuso da una recinzione perimetrale dotata di cancello d’ingresso. Le caratteristiche principali sono le ampie camere da letto, i numerosi balconi e la piscina a sfioro con vista sulle montagne.

VILLA GAVAZZINI

Villa Gavazzini si trova a circa 90 minuti a sud est dal centro di Milano, in provincia di Piacenza. Costruita per la prima volta nel XV secolo, la proprietà fungeva da torre di difesa principale per il vicino Castello di Gropparello e nel corso del XVI secolo è appartenuta a diverse importanti famiglie.

Villa Gavazzini, oggi trasformata in una tenuta moderna, offre uno spazio abitativo di 800 m², con 9 camere da letto, 9 bagni completi e 1 bagno di servizio. Il numero di letti e bagni rende la villa ideale per famiglie numerose, affitti di lusso o come sede di eventi di alto livello. Dispone inoltre di un’ampia terrazza con vista sulla campagna italiana.

I broker immobiliari sono incoraggiati a far partecipare all’asta i loro acquirenti e se rappresentano il miglior offerente avranno diritto a una commissione.

PLATINUM LUXURY AUCTIONS

Platinum Luxury Auctions ha creato il modello luxury auction® per aste immobiliari multimilionarie ed è titolare dei diritti di marchio a livello federale per i termini “luxury auction” e “luxury auctions”. La società d’aste, con sede a Miami, è specializzata nella vendita “non distressed” (non in sofferenza) di proprietà multimilionarie in tutti gli Stati Uniti e in selezionati mercati internazionali, tra cui l’Italia. Ad oggi, il team Platinum ha chiuso vendite all’asta “non distressed” per oltre 1,27 miliardi di dollari e fornito consulenza o consigli su beni immobili di lusso in tutto il mondo per oltre 3,15 miliardi di dollari.

l rapporto tra clienti e istituti finanziari è destinato a cambiare ancor più radicalmente di quanto non sia accaduto finora. La tecnologia potrebbe, paradossalmente, rendere questo rapporto più inclusivo e personalizzato. Di questo si è parlato nel “Intelligenza Artificiale e professioni della finanza”, tenutosi nel corso della seconda edizione del Festival Nazionale delle Università.
 
L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale e machine learning tenderanno a sostituire l’attività umana in quelle operazioni per così dire ripetitive e/o ridondanti e a basso valore aggiunto, per dare all’uomo spazio di focalizzarsi su attività a maggior valore di analisi con trasformazioni significative sui servizi di consulenza e gestione finanziaria.
 
Per il Sen. Nicola Rossi (Economista e Professore, già Presidente Istituto Bruno Leoni) «le innovazioni che derivano dall’intelligenza artificiale esistono già in campo finanziario, ma riguardano, per ora, attività di carattere routinario e documentale. Bisognerà vedere se, in futuro, potranno arrivare a varcare il territorio del rapporto banca/cliente o se potranno dare indicazioni sulle azioni da compiere con valutazioni prospettiche. Questo è un confine delicato, che le autorità di regolamentazione si troveranno a individuare nel momento in cui saranno chiamate a dare una regolazione per queste nuove tecnologie».
 
«Le opportunità molteplici derivanti dall’intelligenza artificiale – secondo Ubaldo Livolsi (Presidente Livolsi&Partner) – sono molteplici. Si possono fare scelte molto più oculate, arrivando anche a disimpegnare l’intermediazione per chi vuole investire. Bisogna, quindi, puntare sull’intelligenza artificiale, che porterà un progresso anche nella finanza. Potremmo avere, selezionando bene gli studi, degli enormi benefici».
 

L’11 giugno a Stagira in Grecia con un’anteprima dello spettacolo Callas@100, debutterà la quarta edizione del Mascagni Festival. L’apertura ufficiale invece sarà il 4 agosto a Livorno, dove in prima assoluta in Italia, una strepitosa Giuliana De Sio interpreterà Maria Callas nella coproduzione internazionale Callas@100, dedicato al grande soprano nel centenario della sua nascita e nella data che ricorda la sua ultima interpretazione di Santuzza in Cavalleria Rusticana. La città labronica quindi, fino al 27 agosto, sarà ancora una volta il palcoscenico a cielo aperto per l’importante rassegna internazionale dedicata alle opere e alla vita del compositore Pietro Mascagni, sotto la direzione artistica del tenore Marco Voleri e prodotto dal dipartimento della Fondazione Teatro Goldoni. Questo spettacolo, sarà parte integrante della manifestazione estiva “Effetto Venezia”, che quest’anno sarà dedicata al tema del cinema, organizzata da Fondazione LEM, e che per la prima volta collabora con il Mascagni Festival in tre eventi: il 4 agosto Callas@100, il 5 agosto La musica è pericolosa con il maestro Nicola Piovani, e il 6 agosto Sabbia Rusticana da un’idea di Marco Voleri. 
 
“Sarà un omaggio alla Divina l'evento di apertura della quarta edizione del Mascagni Festival –ha spiegato il Sindaco di Livorno e Presidente Fondazione Goldoni e LEM Luca Salvetti – che sarà inaugurato il 4 agosto con lo spettacolo Callas@100 nel centenario della nascita di Maria Callas e nel giorno della sua ultima interpretazione del ruolo di Santuzza. Effetto Venezia, la festa estiva della tradizione livornese, quest'anno dedicata al cinema, accoglierà il primo evento del Mascagni Festival. 
Come ci ha abituato ormai da quattro anni, il Mascagni Festival si fonda su una commistione di stili musicali, di prosa, di spettacolo, in un abbraccio rassicurante che sa di mare e di salsedine, di storia antica e moderna. Sono certo che anche quest'anno gli appuntamenti del Mascagni Festival coinvolgeranno migliaia di cittadini e visitatori attirati dal grande prestigio degli eventi e dagli scorci pittoreschi e caratteristici”.
 
Grande soddisfazione anche da parte dell’assessore alla cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi: 
“Siamo giunti alla quarta edizione di questo Festival e ne siamo davvero orgogliosi, perché questa manifestazione oggi, non solo si è conquistata a ragione uno spazio importante nel panorama delle rassegne che omaggiano i grandi compositori, ma è diventato un elemento di promozione e di valorizzazione del nostro territorio al punto da essere presentato alla recente Bit di Milano”.
 
Mascagni diventa ancora una volta il protagonista indiscusso della città labronica, quasi un’influencer ante litteram che sin dai suoi tempi ha fatto sempre parlare di sé:
 
“Come definire Pietro Mascagni in una sola frase? Non è certo semplice. Innovatore, artista visionario, sperimentatore, poliedrico. -   ha sottolineato il direttore artistico del Mascagni Festival Marco Voleri - Un Mascagni protagonista assoluto dei suoi tempi, un uomo che amava la vita, le relazioni, che faceva tendenza con il suo modo di essere. È stato uno dei pochi compositori a cui Vanity Fair, nel 1893 - in occasione delle sue direzioni di Cavalleria rusticana, L’amico Fritz e I Rantzau al Covent Garden - dedicò la sua copertina. Lo stesso fece il Time nel 1926”. 
 
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il presidente del Consiglio Regionale Toscana Antonio Mazzeo: “Questo Festival sta crescendo molto velocemente – ha sottolineato nel suo intervento – è davvero un motivo di orgoglio per tutta la Toscana, perché si sente quanta voglia ci sia di costruire un’offerta turistico-culturale importante come quella che si sta mettendo in piedi nelle prossime settimane a Livorno. È di fatto una manifestazione giovane ma nello stesso tempo è uno dei più bei Festival operistici che si svolgono nel nostro Paese”
 
E anche quest’anno l’incantevole panorama della Terrazza Mascagni farà da sfondo dal 23 al 27 agosto agli eventi principali del Festival. Si parte il 23 agosto con il dramma marinaresco in due atti “Silvano”, con i Solisti della Mascagni Accademy diretti dal maestro Lorenzo Tazzieri; il 24 agosto il reading “Mascagni incontra D’Annunzio” una produzione in prima nazionale del Mascagni Festival, che vedrà la partecipazione di Alessandro Haber nei panni di Pietro Mascagni e di Gianmarco Tognazzi in quelli di Gabriele D’Annunzio.  
Altro appuntamento da segnalare quello del 26 agosto con la Banda Musicale della Aeronautica Militare diretta dal Maggiore Pantaleo Leonfranco Cammarano, che renderà omaggio alla città di Livorno e al suo compositore attraverso alcune tra le più note composizioni liriche del periodo verista con originali arrangiamenti bandistici; fu, tra l'altro, lo stesso Pietro Mascagni a dirigere il concerto inaugurale della compagine il 10 luglio 1937. L’evento celebra inoltre il centenario della nascita dell’Aeronautica Militare Italiana.   Infine il 27 agosto serata dedicata alla danza con il “Dancing Mascagni”, con le coreografie di Luciano Cannito, e la partecipazione straordinaria della ballerina Rossella Brescia, accompagnati dalle musiche dell’Ensemble strumentale Virtuosi Kiev.
 
“Mascagni - ha evidenziato Mario Menicagli Direttore Fondazione Teatro Goldoni - è stato operista, direttore d’orchestra, direttore del Conservatorio di Pesaro, intellettuale e figura di riferimento del suo tempo, oltre ad incredibile testimonial moderno con un modo di porsi e di valorizzare attraverso la sua immagine tutto un comparto e quello che gli si muoveva intorno. Allora come oggi. Questa poliedricità, questo riassumere nella sua stessa persona più fisionomie ed aspirazioni artistiche, c’è sembrato ben intuito e rappresentato nell’immagine scelta per questa edizione ad opera dell’illustratore livornese Maddalena Carrai, che unisce all’eleganza del tratto sensazioni molteplici ed ulteriori, testimoni di una sensibilità creativa capace di cogliere quel volgere lo sguardo in più direzioni, fatto che era assolutamente connaturato con l’iter creativo del musicista livornese”.
 
Ma il Festival non si ferma solo a Livorno. Infatti anche per questa edizione non può mancare il #mascagnifuoriporta cioè lo spin off del Mascagni Festival nei luoghi del mondo che lo ospitano. Così quest’anno, #mascagnifuoriporta arriva fino in Giappone. Infatti dopo l’anteprima di giugno di Callas@100 in Grecia, che sarà ospitata il prossimo 11 giugno a Stagira (Penisola Calcidica) nella cornice del Simposio etrusco - ellenico, un format ideato e patrocinato da Toscana promozione turistica e Halkidiki Tourism Organization,  il 28 luglio #mascagnifuoriporta arriva a Coimbra dove in collaborazione con l’Orquestra Classica Do Centro di Coimbra, i solisti della Mascagni Accademy si esibiranno in “Callas@100 Omaggio a Maria Callas nel centenario della sua nascita”; mentre il 9 e 10 settembre a Kitakyushu Geijutsu Theater, in Giappone la Mascagni Accademy insieme all’Orchestra e al Coro Kitakyushu Geijutsu Theater metterà in scena il capolavoro mascagnano “Cavalleria Rusticana”.
 
“Abbiamo provato – ha evidenziato il direttore artistico Voleri - a determinare le condizioni affinché il Mascagni Festival potesse diventare una manifestazione in grado di destare attenzione, con la volontà di approfondire la conoscenza di Pietro Mascagni e cercare di rendere innovativo il festival a lui dedicato. Sono nate così collaborazioni con istituzioni nazionali ed internazionali, in questi anni di costruzione e di cammino continuo, che hanno determinato in noi una certezza: Pietro Mascagni merita di essere ascoltato nella sua musica, nella sua storia, nel suo assoluto modo di essere, moderno e sfrontato. Caratteristica, dopo tutto, assolutamente labronica”.
 
“Per noi è davvero un grande onore portare questa opera ispirata alla vita della Callas nei luoghi di origine della famiglia della Divina. – ha sottolineato Francesco Tapinassi direttore di Toscana Promozione Turistica – #Mascagnifuoriporta diventa allora il nostro traino prezioso per raccontare ancora una volta le bellezze della nostra terra, e fonderlo in un posto ricco di storia come la Grecia rappresenta sicuramente un arricchimento, emozionale e culturale per tutti”.
 
Un mix di progetti e collaborazioni che rendono ancora più forte ed evidente la vocazione culturale e di immagine che il Mascagni Festival sta assumendo con conseguenti effetti positivi alla visibilità stessa di Livorno a livello nazionale ed internazionale. 
 

Al via la seconda edizione del torneo Polo for the Cure a favore di Komen Italia che si terrà nella splendida cornice dell’Acquedotto Romano Polo Club dal 28 giugno al 2 luglio. La location che ospiterà l’iniziativa nasce grazie allo spirito imprenditoriale di Marco e Massimiliano Elser che hanno rilevato e trasformato un’azienda agricola di 80 ettari semi abbandonata in un meraviglioso circolo di Polo ad impatto zero, all’insegna del rispetto per la natura e della filosofia bio. Il circolo offre lezioni di Polo a chi volesse avvicinarsi a questo sport. I lavori di restauro hanno portato a nuova luce un acquedotto alessandrino del III sec. (da cui il nome del circolo) che si staglia maestoso lungo il viale che percorre la tenuta, resa ancora più bella dagli oltre 2000 alberi. Una cornice unica che rende imperdibile questa manifestazione di solidarietà.  
Un torneo charity interamente al femminile con giocatrici internazionali di altissimo livello che il 27 giugno sfileranno nel cuore di Roma in sella ai loro cavalli, da Piazza del Popolo a Largo Goldoni, grazie alla collaborazione con l’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale. 
Il torneo è aperto a tutti. Le partite inizieranno il 28 giugno e proseguiranno fino al 2 luglio, data in cui si terranno le finali e il grande evento a favore di Komen Italia, associazione impegnata nella promozione della prevenzione del tumore del seno e nella realizzazione di progetti per la tutela della salute femminile. Per partecipare è richiesta una donazione minima di 30 Euro. https://www.americanclubrome.org/events-1/american-independence-day-celebration-polo-for-the-cure-1
 
Oltre alla manifestazione sportiva, avranno luogo numerose attività collaterali e spettacoli tra cui l’esibizione dei Marines (con la presentazione della “Colour Guard” per la celebrazione dell’Indipendence Day), dei carabinieri a cavallo ed uno show aereo acrobatico. Per finire un suggestivo spettacolo pirotecnico al tramonto. Tra gli ospiti sono attesi numerosi ambasciatori, molti rappresentanti della comunità statunitense in Italia, donne in rosa (accomunate dall’esperienza del tumore del seno).
Lo scorso anno il ricavato del Polo for the Cure è stato di 36.000 euro che hanno concorso all’acquisto di un mammografo. L’obiettivo della seconda edizione è quello di raccogliere fondi per finanziare il programma di "attività fisica adattata” (AFA) presso il Centro di Terapie Integrate di Komen Italia del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. Il legame tra sport, salute e solidarietà è da sempre l’elemento distintivo dell’attività di Komen Italia impegnata, anche attraverso la Race for the Cure, la più importante manifestazione al mondo per la lotta ai tumori del seno, a diffondere la cultura dei corretti stili di vita.
A sostegno della manifestazione ci saranno importanti realtà pubbliche e private tra cui: l’Assessorato allo Sport, Grandi Eventi, Turismo e Moda di Roma Capitale, rappresentato dall’Assessore Alessandro Onorato, FISE, la Federazione Italiana Sport Equestri, rappresentata dal Presidente Marco Di Paola e dal Responsabile Dipartimento Polo Alessandro Giachetti.
Alessandro Onorato, Assessore allo Sport, Grandi Eventi, Turismo e Moda di Roma Capitale: “La prevenzione non può essere un lusso ma deve essere una concreta possibilità a disposizione di tutte. Lo sport è il veicolo più efficace per sensibilizzare le persone alla cura del proprio corpo. Complimenti alla Komen Italia, Marco Elser, Roma Polo Club e alla Fise per quest’iniziativa che abbiamo voluto portare in una location importante come Via del Corso per far vivere l’evento anche nel centro della città, garantendo maggiore visibilità”. 
 
Presidente Marco Di Paola: “Il cavallo atleta consente di condividere momenti di sport e agonismo ai massimi livelli. Non dobbiamo dimenticarci, però, che il cavallo oltre a un compagno di vita può essere in qualsiasi circostanza un vero e proprio terapeuta. Per questo dobbiamo essere felici se gli sport equestri fanno da volano a progetti sociali come “Polo for the Cure”. Si tratta di un’iniziativa di sensibilizzazione che vede non solo il cavallo ma anche la donna al centro dell’attenzione in uno sport che registra il 70% di donne tra i tesserati alla FISE e in cui uomini e donne competono nelle stesse categorie”.  
Violante Guidotti Bentivoglio, CEO di Komen Italia: “Ringrazio Marco e Flaminia Elser per aver organizzato la seconda edizione del Polo for the Cure. L’anno scorso è stato un grande successo e sono certa che anche quest’anno tantissime persone sosterranno questa bellissima manifestazione tutta al femminile. Con i fondi raccolti Komen Italia si impegnerà a finanziare il programma di "attività fisica adattata” (AFA) presso il Centro di Terapie Integrate del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, che consiste in una pratica motoria strutturata, articolata in programmi di esercizio fisico con tipologia e intensità regolate in base alle condizioni cliniche funzionali del paziente. Diversi studi hanno dimostrato che in pazienti che devono sottoporsi a un intervento chirurgico per tumore, un programma di “preabilitazione” da svolgere qualche settimana prima con costanza riduce il tempo necessario al recupero, migliora i risultati funzionali, psicologici ed oncologici. Si tratta di un programma “prehab” integrato che prevede camminate veloci o jogging, allenamenti specifici per muscoli e articolazioni, raccomandazioni alimentari, sostegno psicologico per ridurre lo stress ed incoraggiare l’astensione da fumo e alcol, monitoraggio della qualità del sonno.
Il Centro Komen Italia presso il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS è un centro di eccellenza per integrare le cure oncologiche tradizionali con terapie scientificamente validate, utili a dare risposte ai bisogni meno ascoltati delle pazienti con l’obiettivo di praticare una medicina centrata sulla persona e non sulla malattia, con piani terapeutici personalizzati che rispondano ai bisogni meno ascoltati delle pazienti, aiutandole così ad assumere un ruolo più attivo nel processo di guarigione”.
Media partner della manifestazione Radio Globo ed EQU TV che racconteranno tutte le fasi del torneo. 
 

“Un grande successo sia in termini di presenze sia per il valore delle testimonianze che tante autorevoli figure hanno voluto portare su un tema attualissimo e dibattuto come quello dell’intelligenza artificiale”. Il direttore operativo dell’Università degli Studi Link, Antonio Tofanelli, fa un bilancio molto incoraggiante della prima giornata della seconda edizione del Festival Nazionale delle Università, in programma fino al 19 maggio 2023, che ha visto intervenire, tra gli altri, il garante per la Privacy, Pasquale Stanzione, e il presidente della Crui, Salvatore Cuzzocrea.

Il titolo dell’evento è “Uomini e macchine intelligenti” e l’obiettivo è analizzare la simbiosi e le relazioni che si possono innescare tra intelligenza artificiale, lavoro e competenze, cercando di approfondire rischi e opportunità di questa nuova rivoluzione tecnologica e sociale. “Il cambiamento - spiega Tofanelli - è l’estensione del nostro pensiero e delle nostre capacità, da governare e non da subire. Può essere una grande opportunità per nuove occupazioni, grazie a una nuova formazione plurale e trasversale, contaminata nei diversi saperi e impegnata in comuni ambiti di ricerca”.

E in questo senso finalmente gli Atenei hanno deciso di fare squadra: “Le Università escono fuori dal concetto di lotta tra antagonisti che non si parlano e si lanciano nell'interesse condiviso del giusto impatto sociale per la crescita dei territori. I luoghi del pensare e del tradurre in pratica professionalizzante collaborano finalmente nella sana competizione tra giganti della cultura perché ponendola nobilmente al primo posto per il bene delle generazioni e delle nuove generazioni sia coralmente riconosciuta come il bene prezioso che è a vantaggio delle popolazioni. Il progresso poi sarà sempre proporzionale a quanto la persona viene messa al centro e saranno le persone ad indicare alle macchine cosa fare senza correre rischi per l'essere umano”.

“Uomini e macchine intelligenti” sarà il titolo della seconda edizione del Festival Nazionale delle Università, in programma da mercoledì 17 a venerdì 19 maggio 2023 all'Università degli Studi LINK di Roma. Una tre giorni di incontri, dibattiti e tavole rotonde con un focus ben chiaro: la simbiosi e le relazioni che si possono innescare tra intelligenza artificiale, lavoro e competenze.
 
Dopo il successo della prima edizione, quest’anno il tema è quello dell’Intelligenza Artificiale, dei dati, della robotizzazione, dell’interazione uomo macchina e dell’impatto che tutto ciò ha e avrà sulla nostra società, le competenze da formare per guidare responsabilmente questo processo.
 
Carlo Alberto Giusti (Rettore dell'Università degli Studi LINK) aprirà i lavori e, a pochi giorni dall’inizio della seconda edizione del Festival, ha dichiarato: «Un festival che raccogliesse le varie università era da tempo nei pensieri di molti e l’Università degli Studi LINK ha fatto da precursore e pioniere in tal senso. È stato, infatti, intercettato il sentimento comune che molti Rettori italiani avevano sempre espresso.
 
Se, però, l’idea era sempre stata di impostarlo su elementi settoriale, il Festival Nazionale delle Università è invece trasversale. Come la scorsa edizione ci sarà un taglio scientifico per connotare l’agenda secondo la scelta di un argomento».
 
«Rispetto alla prima edizione – ha detto Giusti – ci sarà ancora più partecipazione. C’è stata, infatti, un’adesione pressoché totale degli atenei italiani, che parteciperanno sotto l’Alto Patrocinio della Conferenza dei Rettori Italiani. Al contempo, ospiteremo tanti player e stakeholder del mondo delle imprese, oltre alle Istituzioni del Governo italiano. Una vera e propria evoluzione degli ospiti, sulla scia del successo della prima edizione. Il Festival Nazionale delle Università sta diventando una realtà consolidata, nonostante si sia solo alla seconda edizione».
 
Per Giusti, la seconda edizione del Festival «sarà un’opportunità enorme per l’attività accademica italiana, rappresentata in tutte le sue forme scientifiche. Parteciperanno, infatti, rettori, professori e soprattutto tanti gli studenti che avranno l’opportunità di assistere a panel estremamente specializzati su un tema così importante e attuale come l’intelligenza artificiale. Un’enorme occasione di arricchimento, di dialogo, di conoscenza e pubbliche relazioni. Sostanzialmente – ha concluso il Rettore – un’opportunità fondamentale per affacciarsi al mondo del lavoro con taglio pratico».
 
Nato come appuntamento annuale dedicato agli Atenei italiani, il Festival vuole essere un’occasione di confronto tra Università, giovani e imprese finalizzato alla crescita economica e lo sviluppo culturale del nostro Paese, in linea con gli obiettivi del PNRR e l’Agenda ONU 2030.
 

“Credo che l’operazione che ha fatto il Teatro Goldoni di Livorno con la nascita della sua orchestra sia di esempio a livello nazionale tra i Teatri di Tradizione ed in particolare lo conferma il riconoscimento che ha avuto dal Ministero della Cultura con il massimo dei punteggi per le nuove istanze e per la capacità che ha di fare programmazione trasversale rispetto ad una dimensione di collaborazione nazionale. Un’Orchestra giovane che si è subito imposta in Italia: complimenti!”. Con queste parole l’on. Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera ha voluto omaggiare l’Orchestra del Teatro Goldoni, che ha presentato a Roma presso la Camera dei Deputati a Montecitorio, la nuova Stagione 2023/2024.  

“E’ sicuramente un motivo di orgoglio per il Teatro di Livorno essere riuscito a creare un’orchestra in pieno lockdown – ha sottolineato il Direttore della Fondazione Goldoni Mario Menicagli – e vederla rapidamente crescere dal suo primo concerto a porte chiuse ed in diretta streaming televisiva il 10 aprile 2021 in occasione del trentennale della tragedia del Moby Prince ed in due anni divenire punto di riferimento per le nostre stagioni liriche e sinfoniche; una sfida che abbiamo raccolto consapevoli come forte fosse il desiderio di ritrovarsi, di fare musica, fino a riuscire a portare l’attività concertistica da Livorno in Italia”. Sfida lanciata, quindi, e con il ritorno del pubblico in sala si sono potute svolgere due stagioni sinfoniche che hanno ripagato gli sforzi fatti: solo a Livorno oltre 4.700 spettatori complessivi per la prima con 10 concerti e sold out a cui si aggiungono le oltre 8.400 presenze per quella appena conclusa per 15 concerti (3 in doppia data) in 18 serate complessive (nel dato sono inclusi i due concerti con l’Orchestra della Toscana).  

L’Orchestra del Goldoni è gestita da Opera Music Management, il cui General manager Luciano Corona ha ricordato come le risorse utilizzate siano al 90% provenienti da privati (sponsor, vendita concerti, ecc.) e dal 10% pubbliche: “I numeri dello scorso anno (62 concerti realizzati, partecipazione a 5 produzioni liriche, 8 regioni italiane palcoscenico dei nostri concerti) sono solo il preambolo necessario a quello che la stagione 23/24 sarà pronta ad offrire. La grande capacità organizzativa, l’elevata qualità artistica, l’ottima gestione economica, la diffusione capillare su territorio nazionale, la partecipazione a progetti finanziati dalla UE, l’assunzione di centinaia di professori d’orchestra e la partecipazione a Festival internazionali – ha proseguito Corona – ci ha consentito di ottenere un grande riconoscimento da parte del Ministero dei Beni Culturali nell’ambito dei finanziamenti del Fondo unico dello spettacolo, con il punteggio più elevato tra tutti i soggetti finanziati dall’art. 23 (nuove istanze) e perciò di raddoppiare il contributo previsto per la nostra Orchestra”.  

La collaborazione con Music Room, che si concretizza anche per il prossimo anno con il Festival internazionale Accordi Musicali, consente inoltre all’Orchestra di prender parte ad un progetto Europeo di ampio respiro culturale e di avere come ospiti direttori e solisti di fama internazionale. Grande attenzione ai programmi della prossima stagione che saranno caratterizzati da importanti celebrazioni come il 150° anniversario della nascita di Sergey Rachmaninov e una intera rassegna dedicata ai 130 anni dalla scomparsa di Piotr Ilic Tchaikovsky; un’attenzione anche a compositori contemporanei come Alexey Shor di cui saranno proposte opere nel Festival autunnale che vedrà impegnati 49 musicisti stabili per il teatro per 4 mesi. Il concerto inaugurale della stagione autunnale a Livorno sarà con la Sinfonia IX di Beethoven e 140 artisti sul palco e proseguirà con 20 serate complessive, oltre alla ripresa dei concerti in altre città e regioni.  

Di particolare importanza anche la presenza di due laboratori orchestrali:“Opera Laboratori e Sillabe – ha affermato ha affermato Giulia Perni responsabile editoriale in rappresentanza per l’occasione anche di Opera – credono e mantengono il proprio impegno a sostegno della valorizzazione del patrimonio musicale e dei giovani, convinti come siamo che ci siano importanti margini di crescita sia a livello locale che nazionale”.  

Dati e intelligenza artificiale sono essenziali per la futura medicina personalizzata e per la diagnostica medica. Di questo si è parlato nella giornata iniziale del secondo Festival Nazionale delle Università, in corso all'Università degli Studi LINK di Roma.
 
Ciò che non è evidente per il singolo medico umano, può diventarlo con l’utilizzo di grandi quantità di dati e di tecniche di intelligenza artificiale. Ciò potrebbe significare potenzialità enormi dal punto di vista della precisione diagnostica, dell’appropriatezza terapeutica e della riduzione dei costi del sistema sanitario.
Per Andrea Bairati (Presidente Associazione Italiana per la Ricerca Industriale) «avere a disposizione un’enorme mole di dati, significa mettere al servizio del medico una casistica enorme, che rende l’appropriatezza della diagnostica molto più efficace. Oggi, in più, siamo in grado di integrare dati medici di base, dati genetici, dati alimentari e contesto ambientale in cui vivono i pazienti. Così facendo, il medico può avere enormi masse di informazioni in più, rendendo più efficace la lettura degli stessi».
 
L’Intelligenza artificiale rappresenta un potente strumento al servizio della sanità e delle professioni mediche: dalla diagnostica, alla chirurgia e sono destinate a crescere. Claudio Zanon (Direttore scientifico di Motore Sanità) ha dichiarato: «Le applicazioni dell’intelligenza artificiale in campo medico sono numerosissime. Arriveremo a determinare patologie grazie all’analisi della variazione genetica, ipotizzando un farmaco ad hoc. Dal punto di vista diagnostico, invece, ci sono software che sono precisi quanto i radiologi, se non di più. La robotica, in campo chirurgico, potrebbe sostituire la figura umana, che dovrebbe solo sovraintendere all’operazione. Potremo, inoltre, capire le future malattie e prevenirle. Le applicazioni possibili sono tante e il tempo per metterle in atto non è così lontano come si crede. Il futuro, per questo, deve prevedere una stretta collaborazione tra uomo e intelligenza artificiale».
 
Nato come appuntamento annuale dedicato agli Atenei italiani, il Festival vuole essere un’occasione di confronto tra Università, giovani e imprese finalizzato alla crescita economica e lo sviluppo culturale del nostro Paese, in linea con gli obiettivi del PNRR e l’Agenda ONU 2030.
 

Il 30 aprile alle 17.15 su Rai3 andrà in onda “Testimoni di Pace”, uno speciale per celebrare gli 80 anni dalla fondazione dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, l’ente morale Medaglia d’Oro al Merito Civile preposto per legge in Italia alla rappresentanza e alla tutela delle vittime civili di guerra e delle loro famiglie.

 

Un percorso nella storia e nella memoria attraverso la voce dei testimoni della guerra e dei promotori della pace, una giornata evento condotta da Metis Di Meo, e con la regia di Andrea Conte, che vedrà la partecipazione di Francesco Pannofino, già testimonial della campagna dell’ANVCG sugli ordigni bellici inesplosi, che leggerà la poesia che Franco Leoni Lautizi – sopravvissuto alla strage di Marzabotto – ha dedicato alla madre che lo salvò facendogli scudo con il proprio corpo. E ancora Asia Argento che presterà la propria voce alla storia di Rita Francardo, una bambina sopravvissuta ai bombardamenti su Catania del 1943, una donna che ha saputo vivere con grande coraggio un destino drammatico. Ma Asia Argento ricorderà anche il bisnonno Aurelio Nicolodi, cieco di guerra e fondatore dell’Unione Italiana Ciechi e dell’Associazione Ciechi di Guerra.

Sul palco della giornata evento anche Francesca Satta Flores che leggerà “Pippo”, un testo che spiega il nome con cui venivano popolarmente chiamati, nelle fasi finali della Seconda Guerra Mondiale, gli aerei da caccia notturna delle forze alleate. Piji Siciliani con la canzone Generale e Claudia Campagnola con il monologo di Chaplin da Il Grande Dittatore. E ancora l’esibizione teatrale “La scelta” di Mara Moschini e Marco Cortesi. È previsto inoltre un video inedito di testimonianza dello scrittore Andrea Camillleri sul valore della memoria e sull’importanza della Liberazione e un contributo musicale di Simone Cristicchi.

“Testimoni di Pace” metterà al centro soprattutto la testimonianza di chi ha vissuto la guerra. Ascolteremo la voce di Ettore Fellegara, Presidente ANVCG della Sezione di Piacenza, che ancora molto giovane fu tra le vittime del bombardamento all’aeroporto di San Damiano del 14 maggio 1944. Di Gianna Vlacci, esule istriana cui sono stati uccisi entrambi i genitori nel 1945, il padre fu infoibato perché considerato fascista e ugualmente la madre fu uccisa perché ritenuta partigiana, che per la prima volta condivide la sua vicenda di sofferenza ed esilio. E ancora Liliana Del Monte, sopravvissuta all’eccidio di Bettola, Natalina Ferri, Vice Presidente del Comitato dei familiari dei piccoli martiri di Gorla, che ricorderà le 203 vittime del “fuoco amico” di una pattuglia aerea americana che colpì la scuola elementare Francesco Crispi.  E poi Nicolas Marzolino e Lorenzo Bernard, giovanissime vittime civili di guerra, oggi dirigenti dell’ANVCG, che hanno perso la vista a causa di un ordigno bellico a Novalesa, nel torinese, nel 2013.

Ci sarà spazio anche per il ricordo di Don Carlo Gnocchi e della sua attività di assistenza ai “mutilatini” con la testimonianza di Edoardo Feltrin, Presidente della sezione ANVCG di Pordenone, che aveva solo 4 anni quando venne investito dall’esplosione di una bomba farfalla rimasta silente nel cortile dell’asilo a Caneva, e Mario D’Alessandro, oggi Presidente della Sezione ANVCG di Chieti, che a soli 5 anni rimase gravemente ferito al volto dopo il ritrovamento di un ordigno inesploso.

L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra sarà raccontata anche da chi è protagonista e coordinatore, ogni giorno, delle tante attività: il Presidente Nazionale Michele Vigne, il Vice Presidente Vicario Michele Corcio che farà il punto sull’impegno internazionale dell’ANVCG e sulla collaborazione con Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo e la Vice Presidente Adriana Geretto che racconterà il lavoro di testimonianza nelle scuole e la Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo che si celebra ogni 1°febbraio.

Il gaming come apprendimento, laboratorio per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. Se ne è parlato nel corso della seconda giornata di lavori al Festival Nazionale delle Università.
 
Si tratta di quelle tecnologie che permettono l’incontro tra il mondo fisico e virtuale, creando nuovi modelli di interazione e nuovi modi di creare valore, con interessanti opportunità in svariati settori e ambiti. 
 
Il termine realtà estesa è sempre più utilizzato anche grazie agli sviluppi del metaverso. Ma come verrà utilizzata dalle aziende questa innovativa tecnologia? E in quali settori avrà maggiore impatto?
 
Maurizio Quintavalle (Direttore marketing Mkers) ha dichiarato: «Il gaming ha sempre rappresentato un campo di prova per le tecnologie avanzate e sarà così anche per l’intelligenza artificiale, che potrebbe essere uno strumento di grande evoluzione per il mondo dei videogiochi. È bene però ricordare che l’intelligenza artificiale è già presente da sempre dentro il mondo gaming. In futuro si evolverà ancora di più, andando a dare consapevolezza ai personaggi dei games per interagire in maniera totale con il videogiocatore, con esperienze ancora più immersive».
 
Dal gaming, al training, alla medicina, fino alla manifattura: la realtà estesa permette di creare un’esperienza immersiva, con vantaggi per business e singoli utenti.
Marco Accordi Rickards (Fondatore e Direttore della Fondazione VIGAMUS – Video Game Museum), a tal proposito, ha detto: «Il gaming e tutte le altre frontiere tecnologiche, creano opportunità di immersione enormi. L’immersività di questi ambienti virtuali è un nuovo territorio da esplorare. Non siamo in grado, in questo momento, di capire dove ci potrà portare, ma sicuramente scopriremo nuove opportunità per le nuove generazioni, anche a livello occupazionale».
 

Dopo il grande successo della prima edizione, torna il Festival Nazionale delle Università. Da mercoledì 17 a venerdì 19 maggio 2023, all'Università degli Studi LINK di Roma, si terranno tre giorni di incontri, dibattiti, confronti e tavole rotonde sul tema dell’Intelligenza Artificiale.
 
“Uomini e macchine intelligenti” sarà il titolo della seconda edizione del Festival, che punta ad analizzare la simbiosi e le relazioni che si possono innescare tra intelligenza artificiale, lavoro e competenze. Relatori e addetti ai lavori, quindi ragioneranno sull’interazione tra uomo e macchine e, al contempo, sull’impatto che tutto ciò ha e avrà sulla nostra società, comprese le competenze da formare per guidare responsabilmente questo processo.
 
Un parterre di relatori che sarà ricco e ben assortito, anche grazie alla massiccia partecipazione da parte dei più prestigiosi atenei italiani e stranieri. Sulla scia del successo riscosso durante la prima edizione, infatti, il Festival Nazionale delle Università è pronto a tornare con ancora più panel e ospiti. Tra loro ci sarà Salvatore Cuzzocrea, Presidente della Crui, che ha dichiarato: «Il futuro è anticipato e interpretato dall’università. Lo anticipa grazie alla ricerca, lo interpreta grazie alla riflessione sulle sue inevitabili implicazioni. Il tema di questo Festival – ha aggiunto – lo dimostra chiaramente. La transizione digitale, nelle sue varie forme, è stata immaginata nei laboratori delle università ed è lì che viene aggiornata continuamente. In eventi come questi, poi, se ne analizzano potenzialità economiche e rischi socioculturali. Dopo la formazione – ha concluso Cuzzocrea – questo è il servizio più importante che le università rendono alla società».
 
Nato come appuntamento annuale dedicato agli Atenei italiani, il Festival vuole essere un’occasione di confronto tra Università, giovani e imprese finalizzato alla crescita economica e lo sviluppo culturale del nostro Paese, in linea con gli obiettivi del PNRR e l’Agenda ONU 2030.
 

Torna il Festival Nazionale delle Università. “Uomini e macchine intelligenti” sarà il titolo della seconda edizione, in programma da mercoledì 17 a venerdì 19 maggio 2023 alla Università degli Studi LINK di Roma, che verterà sul fenomeno dell’Intelligenza Artificiale.
 
Una tre giorni di incontri, dibattiti e tavole rotonde con un focus ben chiaro: la simbiosi e le relazioni che si possono innescare tra intelligenza artificiale, lavoro e competenze. Relatori di eccezione si avvicenderanno nei vari panel, dialogando su temi di stretta attualità, ma che guardano al futuro. Prenderanno parte alla seconda edizione del Festival, tra gli altri, Elvira Carzaniga (Direttore Education Microsoft Italia), Pasquale Stanzione (Garante della privacy) e Davide Dettori (CEO Health Triage). Informazioni e programma sul sito ufficiale www.festivalnazionaleuniversita.it
 
Dopo il grande successo della prima edizione – svoltasi a novembre 2022 alla Università degli Studi LINK di Roma con un focus sulla "Cultura digitale", che ha visto la partecipazione di illustri ospiti del mondo accademico, economico, imprenditoriale e tecnologico – torna la kermesse che mira a sviluppare un contesto di dialettica permanente tra le esigenze delle Università, delle imprese e, soprattutto, quelle dei giovani.
 
Nato come appuntamento annuale dedicato agli Atenei italiani, il Festival vuole essere un’occasione di confronto tra Università, giovani e imprese finalizzato alla crescita economica e lo sviluppo culturale del nostro Paese, in linea con gli obiettivi del PNRR e l’Agenda ONU 2030.