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Dal 1 al 15 Dicembre nei “Musei di San Salvatore in Lauro” del Pio Sodalizio dei Piceni si terrà l’Esposizione Triennale di Arti Visive. Giunta alla sua quinta edizione, la rassegna si conferma polo d’interesse per il pubblico, tra gli ospiti del primo dicembre il conte Daniele Radini Tedeschi, autorevole voce dell’arte italiana.

Il tema portato in mostra dal titolo La poetica delle differenze. Alla ricerca di un nuovo Umanesimo”risulta quanto mai attuale in un periodo storico come questo dove i conflitti armati sono la tragica normalità di molte nazioni. Multietnicità, integrazione ma anche fiducia nel valore profetico dell’arte, vista quest’ultima come strumento di emancipazione sociale.

“Autopoiesi”, “Oltre l’essenza”, “Anàstasis”, “Memorie sospese nello spazio”, “Nel grembo del mondo”, “Ascensione”, Archetipi”, sono solo alcuni titoli delle opere in esposizione che sembrano voler rimandare a un piano programmatico, a un’utopia in grado di ispirare un processo di rinnovamento sociale al pari, secoli fa, de Il sole di Pellizza da Volpedo o, in architettura, dei progetti visionari di Bruno Taut. E ancora saranno presenti sculture totemiche o biomorfiche incise nel cemento, nella resina o nel legno come “Guardo oltre”, “Fructus amoris”, “Guardiano di stelle” in cui il plasticismo rimanderà a reminiscenze naturali che ricollegano l’uomo alla terra e alle geometrie vegetali, echi di quella concezione secondo cui l’arte non è artificio bensì generata spontaneamente dalla natura e sublimata dall’attività creativa.

 

Artisti solitari e visionari che ragionano sulla “necessità interiore”, vagheggiando una società che possa custodire la memoria seppur orientata verso un futuro ideale. La tematica della rassegna parte da un’idea di Stefania Pieralice che da anni porta avanti - in Biennale di Venezia Arte, per il Padiglione Nazionale Grenada - una “estetica della terra”, in cui ogni terra è senza limiti e senza origini razziali. In tale contesto la curatrice riconosce d’aver seguito: “un approccio non curatoriale, in cui l’interesse è stato volto alle personalità degli artisti piuttosto che alle loro opere, al mondo interiore inteso come narrazione di ognuno, in prima persona, riconoscendo in tali autobiografie il preludio a una crescita spirituale comunitaria secondo una concezione romantica e wagneriana dell’arte e della vita.

 

Partendo dal fallimento del linguaggio, oggetto di separazione tra culture, etnie oltre che prigione del senso, l’iniziativa si propone di ricercare una modalità di comunicazione metastorica, che possa riconfigurare il tempo e lo spazio, attraverso l’arte visiva. Tra i partners della rassegna l’Università eCampus che ospita la prima mostra fotografica del poeta-paesologo Franco Arminio; la Galleria dei Miracoli con la personale dello scultore Arkeo; la RUFA- Rome University of Fine Arts.

 

ARTISTI INVITATI

Agarla Matteo, An Tatiana, Antonelli Emanuele - Ema, Arkeo, Ariano Franco – Maestro Illu Minato, Arminio Franco, Avantaggiato Massimo Vito, Bachiocco Piera, Balzanella Gianni, Behrend Christin, Benoit Oliver, Bertolelli Sabrina, Bobbone Lidia, Bruno Laura, Bursi Mauro, Caleffi Jole, Carletti Franco, Caruso Ferruzzi Debora, Casciotti Alessandra, Ciccarelli Leonardo, Corcione Sandoval Raffaella, Correggiari Lamberto, Corvino Cristina, Costanza Rosalia, Cucciarelli Migliorini Letizia, D'Antuono Paola, De Moro Vincenzo, Depaoli Gianni, Di Nuzzo Maria Chiara, DiDiF, Drensi Valcarlo, Dupont Josine, Fafiani Cor, Fera Emanuela, Flati Giancarlo, Franca Fabrizio, Fusari Giuliana Maddalena, Fusco Donato, Galluzzo Vincenzo, Gattavecchia Aristide, Gentile Lena, Grande Marisa, Graziani Paolo, Guetta Francesca, Guidetti Carlo, Irosa Guido, KaiZer Ioannis Kaiserlis, Kintrup Pia, La Rosa Egidio, Lachi Lea – Giancarlo De Luca, Landolfi Silvana, Loliva Francesco, Lupo Tina, Magrin Alberto, Mains Asher, Mains Susan, Maira Carla Vittoria, Maltese Carlo, Mangia Giovanni, Mansueto Maria, Maresca Chiara, Margari Franco, Marin Federica, Martin Mauro, Mastroianni Umberto, Medea, Mincuzzi Marina, Misirocchi Valentina, Mitterhuber Christina, Moglia Paola, Montà Fernando, Montalto Adriana, Montanaro Anna, Montesissa Marisa, Morelli Fiamma, Mura Rosalba, Musetti Matteo, Pagnozzi Paola, Palumbo Ciro, Panfoli Michele, Panighini Marco, Panza Pietro, Paracchini Massimo, Parentela Marina, Perillo Carlo Alberto, Perna Marco, Perrone Nino, Pezzino de Geronimo Rossella, Pica Nicola, Prato Tiziana, Premoli Lorena, Pucci Osvalda, RAF, Ramoso Rebie, Ridolfini Vincenzo, Romeo Amelia, Saar Henrik, Sacchini Maurizio, Scandura Claudio, Scocco Liliana, Spinelli Antonella, Spinelli Fedora, Staiano Ruben, Stazi Jaqueline, Stefanelli Claudio, Talarico Sonia, Tesoriere Francesca, Torrisi Raffaella, Ugolotti Jucci, Uttieri Paolo, Venuti Silvia, Visentini Bernarda, Vitale Tommaso Maurizio, Wunderlich Elsie, Zagara Fiamma, Zolfo Alessia.

 

 

Quale sarà il futuro e lo sviluppo del Mascagni Festival, di cui si terrà la quarta edizione a Livorno dal 4 al prossimo 27 agosto?  Sono i temi al centro della conferenza stampa, che si è svolta alla Sala stampa della Camera dei Deputati a Roma. 
 
Un’iniziativa promossa dal Deputato Marco Simiani del gruppo PD della Camera, che è stato il primo firmatario della proposta di legge per la concessione di un contributo al comune di Livorno e alla Fondazione ‘Teatro della città di Livorno – Carlo Goldoni’ per la realizzazione del Mascagni Festival. In questo modo il Festival, promosso a Livorno a partire dal 2020 dalla Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, con la collaborazione del comune di Livorno, vuole diventare una preziosa opportunità nel panorama culturale nazionale ed internazionale. “Per sostenere, valorizzare e dare continuità a questo appuntamento – ha spiegato l’on. Simiani – è opportuno lo stanziamento di contributi pubblici stabili finalizzati a garantire una organizzazione efficace degli eventi in occasione del 160° anniversario della nascita di Mascagni. Il suo capolavoro Cavalleria rusticana fu la prima di altre quindici opere per cui Mascagni ebbe una popolarità mondiale, insieme a pochi altri compositori. Nel secondo dopoguerra, motivi ideologici connessi ad una sua presunta adesione al fascismo e difficoltà tecniche di esecuzione hanno determinato la scomparsa delle opere di Pietro Mascagni dalle stagioni operistiche e teatrali, producendo un grande impoverimento culturale che va oggi superato definitivamente, riscattando dall’immeritato oblio la quasi totalità delle composizioni di uno dei maggiori rappresentanti della cultura italiana ed europea del '900”. 
 
All’incontro di presentazione di questa iniziativa parlamentare, sono intervenuti Anna Ascani – Vicepresidente Camera dei Deputati, Marco Simiani – Deputato PD, Chiara Tenerini – Deputato Forza Italia, Luca Salvetti – Sindaco di Livorno e Marco Voleri – Direttore artistico Mascagni Festival. 
 
“Innovatore, artista visionario, sperimentatore, poliedrico. Non mi viene in mente un compositore di tale caratura che, in una sola vita, abbia ricoperto tanti ruoli diversi ed importanti in ambito artistico – ha sottolineato Marco Voleri direttore artistico del Festival – Compositore di chiara fama, direttore d’orchestra acclamato in tutto in mondo. E, ancora, direttore artistico al Teatro Costanzi di Roma, dal 1909 al 1911. Direttore, per alcuni anni, del Conservatorio di Pesaro. Fu uno tra i primi a sperimentare la composizione per il cinema. Un Mascagni protagonista assoluto dei suoi tempi, un uomo che amava la vita, le relazioni, che faceva tendenza con il suo modo di essere. Prendendo ispirazione da questa identità mascagnana, così definita nel suo spirito innovatore, in questi anni abbiamo provato a determinare le condizioni affinché il Mascagni Festival potesse diventare una manifestazione in grado di destare attenzione, con la volontà di approfondire la conoscenza di Pietro Mascagni e cercare di rendere innovativo il festival a lui dedicato. Credo che questa iniziativa parlamentare che parte da Roma, città che tanto ha amato e lo ha amato e dove si spense il 2 agosto 1945, possa costituire un momento fondamentale per fare assumere al Festival una dimensione pertinente all’importante personalità e figura artistica del Maestro livornese. Un Festival, mi preme sottolineare, che ha già il patrocinio del Comitato Promotore Pietro Mascagni”.
 
E il Mascagni Festival da quattro anni è diventato uno degli appuntamenti culturali più importanti della città labronica, come ha ricordato anche il sindaco Luca Salvetti: ”In questi anni abbiamo puntato molto sul rilancio culturale della nostra città – ha sottolineato – e il Mascagni Festival rappresenta un po' il nostro biglietto da visita più esclusivo. Infatti la nostra manifestazione, oggi si va ad inserire tra i sei grandi Festival dedicati ai più importanti compositori italiani.  Arrivare ad ottenere questi contributi, vuol dire garantire anche un lavoro sicuro alle tante maestranze che lavorano ogni anno per realizzare questo importante evento”
 
Tanti gli spettacoli ed iniziative che animeranno la città di Livorno nel mese di agosto per questa quarta edizione del Mascagni Festival, che vedrà tra i cui protagonisti: Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Nicola Piovani, Daniele Silvestri e la Banda Musicale dell’Aeronautica Militare. La rassegna si aprirà il 4 agosto con lo spettacolo interpretato da Giuliana De Sio: “Callas@100 -Tramontata è la luna” nel centenario della nascita di Maria Callas e nel giorno della sua ultima interpretazione del ruolo di Santuzza. Questo spettacolo, sarà parte integrante della manifestazione estiva “Effetto Venezia”, che quest’anno sarà dedicata al tema del cinema, organizzata da Fondazione LEM, e che per la prima volta collabora con il Mascagni Festival in tre eventi: Callas@100, il 5 agosto La musica è pericolosa con il maestro Nicola Piovani, e il 6 agosto Sabbia Rusticana da un’idea di Marco Voleri.  
 
E anche quest’anno l’incantevole panorama della Terrazza Mascagni farà da sfondo dal 23 al 27 agosto agli eventi principali del Festival. Si parte il 23 agosto con il dramma marinaresco in due atti “Silvano”, con i Solisti della Mascagni Accademy diretti dal maestro Lorenzo Tazzieri; il 24 agosto il reading “Mascagni incontra D’Annunzio” una produzione in prima nazionale del Mascagni Festival, che vedrà la partecipazione di Alessandro Haber nei panni di Pietro Mascagni.
 
Altro appuntamento da segnalare quello del 26 agosto con la Banda Musicale della Aeronautica Militare diretta dal Maggiore Pantaleo Leonfranco Cammarano, che renderà omaggio alla città di Livorno e al suo compositore attraverso alcune tra le più note composizioni liriche del periodo verista con originali arrangiamenti bandistici; fu, tra l'altro, lo stesso Pietro Mascagni a dirigere il concerto inaugurale della compagine il 10 luglio 1937. L’evento celebra inoltre il centenario della nascita dell’Aeronautica Militare Italiana.   Infine il 27 agosto serata dedicata alla danza con il “Dancing Mascagni”, con le coreografie di Luciano Cannito, e la partecipazione straordinaria della ballerina Rossella Brescia, accompagnati dalle musiche dell’Ensemble strumentale Virtuosi Kiev.
 

E’ stata presentata a bordo della Nave più bella del mondo, il Veliero Amerigo Vespucci, in occasione della Barcolana a Trieste, la XXVI edizione dell’evento che coniuga cultura, formazione e solidarietà e che sabato 15 ottobre nella splendida Reggia Sabauda della Venaria Reale, si concluderà con una serata di charity.

Grazie alla consolidata collaborazione con la Marina Militare, come ogni anno le Debuttanti incontrano gli Aspiranti Guardiamarina all’interno della storica Accademia Navale di Livorno, quest’anno al suo 141 anniversario dalla fondazione, per una giornata durante la quale la storica coreografa della manifestazione Ida Pezzotti unirà le giovani coppie per le prime prove di ballo.

Un percorso, quello dell’evento, che vede le sia le Debuttanti che gli Aspiranti Guardiamarina, impegnati in diverse attività formative e culturali, uniti per creare quel valore di cui in nostro Paese, soprattutto in questo periodo così difficile, necessita di vivere e rafforzare.

Madrina dell’edizione 2022 sarà la Principessa Tana Ruffo di Calabria scelta per il suo impegno sociale a favore dei malati e disabili nei pellegrinaggi a Lourdes.

“Vienna sul Lago”,  è  un’iniziativa che, proprio grazie ai suoi obiettivi e ai progetti sociali realizzati durante tutta la sua storia, ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti da parte della Presidenza della Repubblica italiana e della Presidenza della Repubblica austriaca e che praticamente da sempre gode dei patrocini del Ministero della Difesa, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Piemonte, delle Ambasciate d'Austria presso il Quirinale e presso la Santa Sede e della Città di Vienna.

Il progetto che torna a puntare l’attenzione sulla campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, attraverso l’iniziativa “scarpette rosse” del progetto “Zapatos Rojos” realizzato per la prima volta nel 2009 a Ciudad Juárez, la città di frontiera nel nord del Messico dove è nato il termine “femminicidio”, in questa edizione di “rinascita” si prefigge l’obiettivo sociale di raccogliere fondi a favore di SOS Villaggi dei Bambini Onlus.  L’associazione, è parte del network di SOS Children’s Villages, la più grande Organizzazione a livello mondiale impegnata da oltre 70 anni affinché i bambini e i ragazzi che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali crescano in una situazione di parità con i propri coetanei, concretizzando appieno il proprio potenziale e la possibilità di vivere una vita indipendente.

Presente in 138 Paesi e territori, aiuta oltre 1 milione di persone tra bambini, bambine, ragazzi, ragazze e le loro famiglie. In Italia promuove i diritti di oltre 39.000 bambini e giovani e si prende cura di oltre 700 persone tra bambini, ragazzi e famiglie che vivono gravi momenti di disagio.

Un altro importante appuntamento, lanciato nell’edizione 2018 dal Comitato Organizzatore che ha voluto rendere omaggio al Gen. Delio Costanzo - uno dei suoi principali fondatori, è quello del “Premio Costanzo”: un prestigioso riconoscimento che rende onore a Donne, Uomini e Istituzioni che, attraverso il loro operato nei singoli campi professionali, hanno reso un “nobile” servizio al Paese. Per questa edizione il Premio sarà consegnato: per la sezione “Istituzioni”, alla Marina Militare, quale riconoscimento dello straordinario impegno che gli Uomini e le Donne che hanno profuso quotidianamente, per la sicurezza marittima e la tutela degli interessi nazionali, ritira il Premio il  Capo di Stato Maggiore Ammiraglio Enrico Credendino; per la sezione “Imprenditoria”, all’Azienda Azimut|Benetti Group è il più grande produttore al mondo di yacht sopra i 24 metri, da 22 anni al primo posto della classifica del Global Order Book.  ritira il premio la Dott.ssa Giovanna Vitelli; per la sezione “Sport”, all’atleta olimpica Arianna Fontana, pattinatrice italiana di Short Track. Vanta di essere la donna italiana più medagliata di sempre ai Giochi Olimpici, con ben 11 medaglie vinte ai Giochi Olimpici Invernali e Coppa del Mondo durante la sua carriera per la sezione “Informazione”, al giornalista e conduttore televisivo Rai Franco Di Mare, inviato nei Balcani nel periodo del conflitto, in Africa e in America centrale. Nel 2002 è passato al TG1 dove è stato inviato di guerra in Afghanistan e in Iraq.

L’edizione 2022 si fregia di annoverare, in qualità di media-partner Rai Canone, attraverso l’iniziativa “Un abbonato in prima fila” e Rai Italia poiché la manifestazione da diversi anni, oltre ad avere un carattere europeo, racconta ed esporta le eccellenze della nostra italianità all’estero.

Anche per questa edizione l’evento avrà una Deb selezionata da RTL 102.5, la prima radiovisione italiana e media-partner della manifestazione.

Alla serata, presentata dalla giornalista Rai Roberta Ammendola e dal giovane conduttore-giornalista di RTL 102.5 Enrico Galletti, parteciperanno - come ogni anno - numerosi personaggi del mondo della cultura, delle istituzioni e dello spettacolo, mettendo al servizio della solidarietà la propria professionalità e la propria arte.

Un folto nugolo di giornalisti ha affollato, per la presentazione della nuova Parfum Collection firmata Regina Schrecker, che si è tenuta venerdì 13 ottobre, lo splendido Palazzo Doria Pamphilj, edificio monumentale storico tra i pochi a Roma ad essere ancora dimora privata dei primi proprietari i principi Doria Pamphilj, situato in pieno centro della Capitale. 
 
La presentazione, gremita da giornalisti e alcuni ospiti, si è svolta nell’affascinante “Sala del Fuoco” degli appartamenti “segreti”, situata al piano terra, una location di rara bellezza in cui l’arte e la cultura sono state mirabilmente conservate nei suoi usi originali. 
 
I nuovi profumi creati dalla fashion designer sono tre: per donna, per uomo e unisex, racchiusi in un’originale packaging ispirato alle carte da gioco e precisamente alle carte di corte. Da qui il nome Collezione “Carte di Corte”, che raffigura la dama, Queen of Hearts, il re, King of Hearts e il Jack, the Rainbow of Hearts.
 
Anche nel mondo della fragranza, Regina Schrecker ha sempre voluto rappresentarsi come espressione di una cultura mitteleuropea con particolare focus sull’arte, dando vita ad una linea di profumi da collezione esordendo, nel più prestigioso settore della moda, con la scultura piramidale della bellissima bottiglietta disegnata da Arnoldo Pomodoro, uno dei più grandi scultori contemporanei italiani di fama anche internazionale, che lo ha reso un oggetto di culto. Oggi ispirandosi alla Pop Art e nel colore dei sogni di Chagall esprime un bouquet di emozioni che vanno direttamente al cuore.
 
Una capsule collection di bottiglie di profumo, avvolte dai disegni di carte da gioco evocanti quell'esoterismo e mistero che ogni profumo indossato deve emanare. I componenti floreali dei tre profumi sono i frutti preziosi della natura, la struttura olfattiva è opera di un raffinato lavoro di ricerca e studio di esperti del settore, le confezioni sono sofisticate scelte industriali, l’iconografia che dà armonia al tutto, è pura creazione di Regina Schrecker, il cui mantra artistico e di bellezza trasmette lo spirito di libertà vissuto nella Factory Pop Art di Andy Warhol.
 
Presenti, oltre alla stilista Regina Schrecker, alla presentazione: Andrea Marciocca, produttore di essenze e profumi; Massimo Bomba, studioso di segni e simboli, esperto di astrologia applicata, scrittore di libri riguardanti questi argomenti e specialista di oroscopi; Luca Ramaciotti, regista teatrale, maestro di ikebana, esperto di simbologia ed effetti teatrali, appassionato di magia, ha anche scritto un libro su questi temi.
 
Andrea Marciocca ha sottolineato: ”Regina Schrecker nel suo percorso artistico, ha costantemente considerato il profumo come un elemento straordinario che racchiude tutta la bellezza in sé, sia quella olfattiva che quella estetica. Per lei, la moda non rappresenta solo un modo per vestire il corpo, ma un’opportunità per esprimere l’essenza stessa di ciò che è. Il profumo, con la sua capacità di evocare emozioni e ricordi attraverso gli odori, aggiunge una dimensione completamente nuova alle sue creazioni. Nel disegnare abiti, Regina Schrecker non può fare a meno di pensare a come essi si integreranno con una fragranza. Vuole che le persone indossino i suoi capi non solo per come si sentono sulla pelle o per come appaiono agli occhi, ma anche  per come  li fanno sentire all’interno. Il profumo diventa così l’accessorio finale, l’elemento che completa il quadro e rende l’esperienza della sua moda ancora più coinvolgente. Questa connessione tra moda e profumo non solo la ispira, ma la spinge anche a cercare nuove e audaci collaborazioni con profumieri e case di profumi per creare esperienze uniche. Attraverso il suo lavoro, spera di catturare la bellezza in tutte le sue sfumature, invitando le persone  a immergersi in un mondo di sensazioni che vanno oltre il semplice indossare un abito. Il percorso artistico di Regina Schrecker é un costante viaggio di esplorazione e creatività, e non vede l’ora di condividere con il mondo   sempre nuovi modi per scoprire la bellezza in ogni sua forma, sia olfattiva che estetica”.
 
Massimo Bomba ha aggiunto: ”L’idea di Regina Schrecker è nata da una sua personale esigenza di far conoscere e trasmettere a tutti il lato magico ed esoterico del suo mondo interiore. Un mondo magico e occulto, accessibile a pochi, dove   le idee non si razionalizzano ma fluttuano di sensazioni e diventano le sue creazioni...disegni, abiti o profumi. Le carte che ha disegnato  a simbolo della sua essenza sono il gioco, il gioco della vita e nelle sue diverse possibilità. Lei sa che il mondo delle sensazioni e dell’interiorità vuole esprimersi con più forza in questo momento difficile   per tutti e queste essenze ci suggeriscono di essere tutti più se stessi e basta”.
 
Luca Ramaciotti ha affermato: “Carte, profumi e natura in apparenza tre mondi distantissimi tra di loro, in realtà non è così soprattutto se si ha uno sguardo eclettico come quello di Regina Schrecker. Ho avuto la fortuna di incontrarla alcuni anni fa nel ruolo di costumista per l’opera lirica Madama Butterfly. Ero all’inizio della mia carriera e lei era già celeberrima e da sempre ho ammirato la sua elegante signorilità e la curiosità, tipica di chi è un vero artista, di avere uno sguardo avido di conoscenza di tutte le possibili realtà del mondo. Il trinomio da lei proposto mi ha incuriosito perché pare attraversare la mia vita e le mie passioni come una freccia. Per quanto oggi i profumi siano unisex e che un profumo maschile possa essere indossato da una donna e viceversa, mi ha colpito molto il concetto che ne è alla base soprattutto per ciò che concerne la figura del Fante che in alcune versioni antiche dei tarocchi aveva un aspetto molto femminile presentando una singolare dualità di interpretazione. Ecco anche qui Regina dimostra la sua attenzione alla società in cui viviamo, perché questi tre profumi sono un gioco a carte scoperte dove la natura scorre con rimandi olfattivi tra l’uno e l’altro dei tre profumi grazie a note che si ripercuotono nell’invito a lasciarsi trasportare andando a cospargersi di tutte e tre le fragranze, lasciando così che ogni aspetto del proprio essere ne tragga beneficio”.
 
Durante l’evento è stato letto un messaggio da Luigi Cuozzo, che ha anche moderato gli interventi dei relatori che hanno partecipato alla conferenza stampa, di Claudio Strinati, noto storico dell’arte, inviato a Regina Schrecker: “La fragranza è protagonista assoluta di questo evento cui la sensibilità finissima di Regina conferisce una specie di valore aggiunto che è quello dell’arte e del disegno in particolare. Regina è un’ artista vera e personalissima ed io sono onorato di poterle rendere omaggio, sia pure non direttamente, in una circostanza così felicemente concepita e realizzata da personalità che hanno fatto del gusto e della competenza le loro bandiere”.
 
Alla conferenza stampa è intervenuto anche Mojmir Jezek, il poliedrico artista, fumettista e videomaker romano, di origini cecoslovacche, illustratore da oltre trent’anni nella rubrica del “Venerdì di Repubblica” “Questioni di cuore" di Natalia Aspesi, famoso per le sue rappresentazioni di cuori, sempre diverse a seconda dell’ispirazione alla quale si devono adattare.
 
Non sono mancati i saluti dei Principi Massimo e Gesine Doria Pamphilj, proprietari del Palazzo omonimo, da parte della figlia Irene Floridi Doria Pamphilj.
 
Tra gli ospiti presenti il Principe Guglielmo Giovanelli Marconi, Amedeo Goria e l’attrice Stefania Barca.
 
Una Parfum Collection che rappresenta appieno il brand Regina Schrecker, sempre all’avanguardia, femminile ed elegante. 

Cavalli in villa, il format promosso da FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) Veneto con la collaborazione di FISE Nazionale e con il Patrocinio di Sport & Salute e con il sostegno dell’Istituto Regionale Ville Venete (IRVV), è giunto alla quinta tappa del suo programma. 
 
Da venerdì 28 a domenica 30 luglio, infatti, la manifestazione si sposterà in provincia di Treviso e più precisamente all’interno di Villa Spineda a Volpago del Montello. Il fine settimana si aprirà il venerdì alle ore 17 con l’evento di morfologia araba che prevede l’International B Arabian horse show e la Milan International Cup in tour 2023. I migliori purosangue arabi, quindi, sfileranno a Cavalli in Villa grazie alla collaborazione con Arabite Horse Events.
 
La sera del 28 luglio spazio alla cultura con la presentazione del libro “Scoperte e rivelazioni”, a cura del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. A seguire l’intervento del Prof. Giorgio Merli sul tema “L’analfabetismo funzionale della popolazione come maggiore freno e le bellezze artistiche come una delle maggiori opportunità”; modera l’Avv. Fabio Campese. 
 
Sabato 29 si inizia al mattino (dalle ore 9 alle 11) con ore 9.00-11.00 l’esibizione dei talenti del teatro equestre, che chiuderà anche la giornata con lo spettacolo delle ore 21. Nel pomeriggio, dalle ore 17 alle ore 21, si replica l’appuntamento con la morfologia araba e, contemporaneamente, sarà aperto anche il Villaggio del bambino-Pony&Motoria, che consentirà attività gratuite per i bambini dai 3 ai 10 anni.
 
Gran finale domenica 30 luglio nella splendida Villa Spineda, complesso neoclassico costruito nel ‘700, con l’evento nell’evento “Carrozze in villa”. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Friulana Appassionati di Carrozze, ci sarà spazio per il Concorso di Tradizione Gruppo Attacchi con le tre fasi: presentazione, passeggio e abilità di guida.
Si inizia alle ore 10.30 con la partenza attacchi e la sfilata delle carrozze fino al Municipio di Volpago. Contemporaneamente ci sarà anche un’esposizione e sfilata di auto storiche, a cura del Club ASI Serenissima-
Alle ore 16 via alla gara di eleganza carrozze, seguita dalla prova di abilità combinata attacchi. 
 
Villa Spineda, anche nella giornata di domenica, accoglierà la competizione di morfologia araba, con relative premiazioni finali, il villaggio pony per i bambini e le esibizioni del teatro equestre.
 
INFORMAZIONI GENERALI “CAVALLI IN VILLA” 2023
 
“Cavalli in Villa” è un progetto promosso da FISE Veneto con il sostegno di FISE nazionale e il supporto dell’IRVV (Istituto Regionale Ville Venete). È patrocinato dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Padova e di Vicenza oltre che da tutti i Comuni coinvolti. Il 2023 vedrà otto tappe, che si snoderanno durante tutto l’anno in diverse dimore storiche del Veneto.
 
Il progetto è stato presentato alla stampa nazionale il 20 e 21 aprile scorsi aprile presso la Camera dei Deputati e l’Associazione Stampa Estera, Roma, alla presenza dell’On. Elisabetta Gardini, che ha affermato: «Sono felice di avere ospitato alla Camera, come veneta, la presentazione istituzionale di Cavalli in Villa. Un evento che è già cresciuto dall’anno scorso, passando da cinque a otto tappe», ha argomentato Gardini: «Vedo per questo progetto un futuro importante e ricco di soddisfazioni, un’iniziativa che ha senza dubbio il potere di creare una preziosa sinergia tra “cose belle” di cui c’è un profondo bisogno. Il cavallo», ha aggiunto l’Onorevole, «è qualcosa che colpisce la mia fantasia e creatività, capace di unire tante attività e progetti di valore alle eccellenze del territorio. Penso anche alle ville venete, un patrimonio che va maggiormente valorizzato, comunicato e condiviso».
Vittorio Sgarbi si conferma per il secondo anno patron di “Cavalli in Villa” e presenterà alcuni dei suoi ultimi libri tra cui “Roma”, dal Rinascimento ai giorni nostri, portando il pubblico dentro un appassionato viaggio nella storia vista dagli occhi luminosi e penetranti dell’arte. Madrina 2023 di Cavalli in Villa Katia Ricciarelli che, grazie alla sinergia con il Conservatorio di Vicenza, ha selezionato diversi giovani artisti che si esibiranno in performance canore accompagnati dal pianoforte.
L’evento promuove l’educazione stradale legata al tema della sicurezza, con un focus particolare ai ragazzi. Grazie alla collaborazione con le scuole del territorio, infatti, durante le diverse tappe dell’evento sarà presente il Pullman azzurro della Polizia Stradale, grazie alla sinergia di Cavalli in Villa con la Fondazione Gaia von Freymann. Presente il Lions Club Vicenza “La Rotonda”, per portare conoscenza e aiuti concreti sul mondo dell’autismo. Il sabato di ogni tappa dell’evento vedrà infatti l’acquarellista Gianfranco Barco – coordinatore del progetto “Pennellate d’autismo”, quest’anno alla sua terza edizione – dipingere direttamente dal vivo le scene di cavalli e persone che più lo attrarranno, a fianco ad altri artisti che hanno preso parte a questa rete solidale. I quadri saranno acquistabili dal pubblico ed esposti a FieraCavalli 2023: il ricavato sarà interamente donato alla Fondazione Cuore Blu di Verona e Vicenza per vivere gli autismi.
Cavalli in Villa 2023 è stato inoltre teatro della spettacolare cerimonia militare messa in atto dal 4º Reggimento Carabinieri a cavallo, il Carosello Storico dell'Arma dei Carabinieri con fanfara e picchetto, al termine del quale viene riprodotta la storica carica di Pastrengo, avvenuta durante l'omonima battaglia nella prima guerra d'indipendenza italiana. Molti i cavalieri di spicco presenti all’evento: da Fabio Brotto a Luca Moneta, cavalieri di calibro internazionale nel salto ostacoli, ad Andrea Giovannini, campione italiano assoluto di dressage in sella a “The Best” e vincitore del Master del Cavallo Iberico, che ha portato in campo i cavalli dell’allevamento El Palo Borracho di Francesca Mittiga.
Presenti anche i magnifici Purosangue Arabi, cavalli elegantissimi e fieri che faranno sognare il pubblico grazie a sfilate di morfologia a cura di Arabite Horse Events. Importante partner del progetto è FieraCavalli, con cui l’organizzazione condivide valori e obiettivi legati al mondo del cavallo, mentre una novità di quest’anno sarà il gemellaggio con il Raid Internazionale “Fuoco dell’amicizia”.
Cavalli in Villa 2023 vedrà la prima concreta sinergia tra due Federazioni sportive: FISE, Federazione Italiana Sport Equestri, e FCI, Federazione Ciclistica Italiana di cui il Cicloturismo è una branca: durante diverse tappe sarà possibile prenotare E-Bike per gite, aperte a tutti bambini inclusi, in partenza sia da ogni villa sia dalla città più vicina per raggiungere, attraverso strade sicure e piacevoli, ogni dimora storica. Debutto infine del “Gran Tour Cavalli in Villa 2023” un circuito che collega tutte le ville di questa edizione e percorribile sia in biciletta sia in E-Bike, oltre che a cavallo e in auto.
 

A partire dall’8 Settembre fino a data 27 il Castello Visconteo Sforzesco di Novara apre le porte alla rassegna “Congiunti” presentando una rosa di artisti internazionali, scelti nel panorama contemporaneo, trattati nell’omonima pubblicazione a marchio Giunti editore che uscirà a fine anno. L’iniziativa riguarda lo studio e l'esposizione di opere di autori viventi che presentino affinità, citazioni, legami e somiglianze con maestri del passato oltre il tempo e lo spazio.

L’arte, nel corso dei secoli, è stata fonte di ispirazioni e rimandi allo stesso modo il progetto, articolato in diverse mostre e in una pubblicazione, andrà a suggerire quei manufatti che, nonostante un linguaggio attuale, siano forieri di valori di bellezza universalmente validi. Autorevoli maestri del passato - in pittura, scultura e fotografia- troveranno nuovi "eredi" in alcuni autori di oggi secondo una prospettiva che vede il sistema artistico come una grande famiglia di modi espressivi differenti, imparentati tra loro, a dirla usando le parole di Ludwig Wittgenstein. Tante espressioni artistiche, alternate nella storia, hanno originato una “forma del tempo” genitrice di segni, opere, manufatti in cui spesso forme e stilemi attuali sono andati a riscoprire linguaggi estetici passati; per fare un esempio basti pensare al recupero, nel secondo Novecento, di quelle Avanguardie sorte molto prima e non sufficientemente sviluppate.

Il risultato delle mostre sarà registrato nel volume “Congiunti”, in uscita a conclusione dell’anno dalla storica casa editrice. Ad aprire il ciclo espositivo sarà appunto Novara, a seguire il Lago di Como con i pittoreschi ambienti della Torre delle Arti di Bellagio, fino a giungere a Roma, negli spazi di Palazzo della Cancelleria Apostolica, zona extraterritoriale della Santa Sede. Le diverse rassegne saranno inaugurate da Daniele Radini Tedeschi, autorevole personalità della cultura italiana, storico, critico e saggista di chiara fama. Tra gli enti coinvolti nel progetto anche il College International de Cannes, fondato nel 1931 dall’intellettuale Paul Valéry, ente di ricerca e studio che ha ospitato a maggio la presentazione dell’intero evento.

 

 

Con opere di Agarla Matteo, Ancilotto Camilla, Askeur Massinissa (Massy), Avantaggiato Massimo Vito, Bachiocco Piera, Barbagallo Sabrina, Bertoncelli Barbara, Bertrecchi Rita, Bogliacino Mariella, Caleffi Iole, Carletti Franco, Carluccio Giorgio, Carradori Remo, Casciotti Alessandra, Castelli Gian Luigi, Ciccarelli Leonardo, Comand Patrizia, Contento Maria Pia, Coppi Maria Beatrice, Corbellini Emanuela, Corso Cecilia Anna, Corvino Cristina, DRO (De Rosa Ornella), Depaoli Gianni, Di Giustino Cleto, Digiovanni Sara, Donati Tamara, Drensi Valcarlo, Dupont Josine, Cor Fafiani, Fanfoni Giuseppe, Favilla (Fiorillo Jessica), Fera Emanuela, Flati Giancarlo, Fusari Giuliana Maria (Maddalena), Gaggio Paola, Gentile Lena, Gonzales Alba, Grande Marisa, Guetta Francesca, Irosa Guido, Lachi Lea (Giancarlo De Luca), Landolfi Silvana, Legnazzi Barbara, Leotta Angela Margherita, Ligrani Massimiliano, Lizzio Salvatore, Lo Prete Letizia, Loliva Francesco, Longhitano Laura, Lupo Tina, Magrin Alberto, Marin Federica, Marrocco Marco, Martin Mauro, Mattes Petra, Medea, Mincuzzi Marina (Art Texture Mosaic), Minutolo Mario, Moglia Paola, Moiso Carla, Montà Fernando, Montalto Adriana, Seger Olivia, Pagnozzi Paola, Parentela Marina, Patella Carla, Pepe Mario, Perghem Gelmi Michelangelo, Perin Juri, Perrone Nino, Pezzino de Geronimo Rossella, Pouget Aline, Prato Tiziana, Premoli Lorena (Lo’s), Pucci Osvalda, Rossetto Paolo, Saar Henrik, Salonia Maria Elvira, Scaglione Antonella, Scocco Cilla Liliana, Serpetti Alessio, Spatara Francesco, Susi Danilo, Talarico Sonia, Toniatti Michele, Tonini Isabella, Vacirca Francesco, Vardar Emel, Velardi Maria, Venuti Silvia, Villa Ilaria, Vinotto Alessandra, Visentini Bernarda, Vitale Tommaso Maurizio, Zenu (Lorenzo Zenucchini).

Grande successo per la 6ª tappa di Cavalli in villa – il format promosso da FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) Veneto con la collaborazione di FISE Nazionale e con il Patrocinio di Sport & Salute e con il sostegno dell’Istituto Regionale Ville Venete (IRVV) e della Regione Veneto – che si è tenuta in provincia di Padova, all’interno di Villa Bassi ad Abano Terme.

Il giorno dell’apertura, lo scultore veneto Andrea Fuson ha presentato l'imponente opera realizzata in lamine di ferro alta 4.30 metri, che rappresenta il cavallo di San Giorgio.

Sabato 23 il Sottosegretario di Stato Vittorio Sgarbi ha presentato il suo ultimo libro "Scoperte e Rivelazioni, caccia al tesoro nell'arte" e si è poi tenuta  l’esibizione – sotto l’egida di Katia Ricciarelli – del coro lirico del Teatro Verdi di Padova, composto da 45 membri, presentato dalla Dr.sa Marina Bonaccina e diretto dal Maestro Roberto Rossetto, con accompagnamento al pianoforte di Franco Massaro.

Domenica 24, invece, spazio ai motori con il “Circolo Patavino autostoriche” che ha presentato le sue auto d’epoca, che hanno anche anche per le vie centrali di Abano Terme.

La domenica, come in tutte le altre tappe, ha visto la presenza in villa del Maestro Gianfranco Barco, attualmente considerato uno dei migliori 10 acquarellisti in Italia, che ha realizzato dal vivo degli acquarelli, acquistati da Cavalli in Villa. Tale contributo servirà per sostenere il progetto umanitario "Pennellate d'Autismo".

A Villa Bassi, inoltre, è stato presente anche il Pullman Azzurro della Polizia Stradale per il progetto di sicurezza stradale per gli alunni delle scuole, a cura della Fondazione Gaya Von Freymann. Il pullman è dotato di simulatori e video appositi per fare provare cosa accade quando si guida in stato di ebbrezza, dimostrando come vengono alterati i riflessi e la cognizione dello spazio e del tempo. 

Per tutti e tre i giorni, come nelle altre tappe, è stato presente Villaggio del Bambino. Qui, i più piccoli, hanno trovato pony ed istruttori qualificati per provare l’esperienza della pratica con il cavallo, oltre che teorica con laboratori ad hoc. Il Villaggio del Bambino ha la finalità di coinvolgere nelle attività i bambini e le scuole del territorio, con esperienze totalmente gratuite.

Nella giornata di domenica 24 settembre erano presenti gli studenti della scuola primaria di Abano Terme "Giovanni Pascoli, che hanno partecipato al bando artistico “L’emozione veicola la conoscenza”. I partecipanti al bando – promosso dalla FISE Veneto per la diffusione delle attività equestri – sono stati premiati dal Sindaco e dall’amministrazione comunale di Abano Terme con un attestato e una medaglia di partecipazione.

Per quanto riguarda il programma sportivo, il fine settimana ha visto un concorso di salto ostacoli a 5 stelle del tutto particolare, con categorie spettacolari scelte ad hoc per coinvolgere il pubblico presente.

Si è iniziato con la JUMP &Ride, che ha previsto metà percorso a cavallo e l’altra metà in sella alla e-bike, seguita poi dalla spettacolare e divertentissima JUMP&run. In tale categoria i cavalieri, dopo aver percorso metà tracciato in sella, sono scesi hanno affrontato il percorso saltando le balle di truciolo presenti sul campo.

Grande successo anche per la mitica staffetta a tempo promossa da Winning round, atta a promuovere le iniziative finalizzate alla raccolta fondi a favore del "Comitato per la Vita Daniele Chinelli”.

Domenica 1 ottobre, Cavalli in Villa tornerà con un appuntamento speciale e particolare con una giornata di trekking tra le colline della Valpolicella. Un percorso che si snoda tra ville, vigneti, oliveti e cantine. Si partirà dal Circolo Ippico Valpolicella, le cui antiche scuderie fanno parte della proprietà di Villa Pule, villa veneta risalente al 1630. Alle spalle del maneggio sorge un’altra villa Veneta, Villa Costanza, anch’essa risalente alla prima metà del XVII secolo, nota per gli affreschi del pittore veronese Paolo Ligozzi, datati 1629.

Nella mattinata i cavalli consentiranno di ammirare Villa Cariana, sita sempre a San Pietro in Cariano e risalente anch’essa al XVII secolo, e la meravigliosa Villa della Torre, un capolavoro di architettura rinascimentale opera di maestri Giulio Romano e Michele Sanmicheli, ora adibita a Wine & Art Relais e sede dell’omonima azienda vitivinicola.

Da qui il sentiero si snoda tra vigneti di Corvina, Corvinone e Rondinella, le uve atte a produrre i vini tipici della zona: Valpolicella Classico e Superiore, Amarone e Recioto che si potranno degustare presso la Cantina Buglioni, la quale accoglierà i presenti a pranzo con una degustazione di prodotti tipici del territorio.

Durante la passeggiata faranno da sfondo le dolci colline costellate di paesini storici (primo tra tutti per bellezza ed importanza storica San Giorgio Inganna Poltron, con la sua pieve romanica dell’VIII secolo e la sua vista mozzafiato che si estende dal Monte Baldo passando dal Lago di Garda fino alle colline ad est di Verona), cave di marmo rosso Verona e pievi come quella di Santa Maria Valverde, anticamente tempio pagano degli arusnati dedicato alla dea Minerva.

Al rientro ci sarà il “Battesimo della Sella” per i cavalieri più giovani e un immancabile “Bicchiere della Staffa” presso il chioschetto del Circolo.

 

 

Prima giornata ricca di incontri e tavole rotonde per la seconda edizione del Festival Nazionale delle Università, in corso all'Università degli Studi LINK di Roma. Marcella Gargano (Direttrice generale dell’istituzione della formazione superiore del Ministero dell’Università e della Ricerca) è intervenuta in apertura dei lavori, portando i saluti dell’On. Anna Maria Bernini (Ministro Università e Ricerca).
 
Affrontando il tema dell’intelligenza artificiale, focus della seconda edizione del festival, la Gargano ha dichiarato: «L’intelligenza artificiale torna già utile nel presente, perché il presente è già futuro. Questo è quindi un tema che necessita di essere affrontato e sul quale bisogna confrontarci, perché offrirà sicuramente delle opportunità nel futuro. Ha, ovviamente, anche delle possibili controindicazioni. Per questo è importante che, in questa analisi, sia l’intelligenza umana a guidare l’intelligenza artificiale».
 
Intelligenza artificiale che è alla base del lavoro di RoboMate Behaviours Labs. Il co-fondatore Daniele Lombardo ha presentato il robot umanoide NAO, spiegandone le funzioni: «Il suo ruolo è quello di essere veicolo per il dispositivo medico software utilizzato nell’ambito della riabilitazione cognitivo-comportamentale di bambini con autismo e altri deficit del neuro sviluppo. NAO, inoltre, lavora anche con anziani affetti da Alzheimer e demenza senile. È, quindi, un dispositivo volto a migliorare la qualità della vita dei soggetti fragili».
 
Nato come appuntamento annuale dedicato agli Atenei italiani, il Festival vuole essere un’occasione di confronto tra Università, giovani e imprese finalizzato alla crescita economica e lo sviluppo culturale del nostro Paese, in linea con gli obiettivi del PNRR e l’Agenda ONU 2030.
 

La Lega Navale Italiana compie 125 anni e per sottolineare al meglio questo prestigioso traguardo, la Presidenza Nazionale ha deciso di organizzare un evento celebrativo al Porto Turistico di Roma al Lido di Ostia (RM), in programma giovedì 23 giugno 2022, alla presenza di autorità civili e militari, atleti e personalità legate al mondo del mare, presidenti e soci della LNI.

A partire dalle ore 18:30 la Banda musicale della Marina Militare – il più antico complesso bandistico militare italiano (1° gennaio 1879), diretto dal Capitano di Vascello Maestro Antonio Barbagallo – allieterà i presenti con un concerto di beneficenza. Con l’occasione, infatti, verranno raccolti dei fondi per l’acquisto di imbarcazioni classe Hansa 303, derive estremamente stabili e di semplice utilizzo che consentono di navigare a vela anche alle persone con gravi disabilità. Ai brani, che spazieranno dal repertorio classico fino al rock, si alterneranno interventi di saluto di testimonial d’eccezione per parlare di ambiente, sport e nautica solidale, da sempre tra i pilastri della missione della Lega Navale Italiana.

Dopo l’apertura musicale, il primo intervento sarà quello di Alberto Luca Recchi. L’esploratore, giornalista, fotografo e subacqueo affronterà la tematica ambientale, da sempre cara alla Lega Navale Italiana, che non ha fatto mai mancare il suo supporto ad attività di prevenzione e pulizia dell’ambiente marino grazie all’impegno delle 260 Sezioni e Delegazioni su tutto il territorio nazionale.

Spazio poi allo sport. Ospiti d’eccezione saranno i velisti Giacomo Ferrari (cresciuto sportivamente nella Sezione L.N.I. di Ostia) e Bianca Caruso attualmente nel gruppo sportivo della Marina Militare. I due sportivi racconteranno le emozioni dei successi internazionali e, soprattutto, della partecipazione alle ultime Olimpiadi di Tokyo, sottolineando l’importanza dello sport per l’inclusione sociale e il rispetto verso l’altro.

Prima dei saluti e ringraziamenti che saranno affidati al Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, Ammiraglio Donato Marzano, si parlerà di un tema tra i più cari al sodalizio: la nautica solidale. Per l’occasione Andrea Stella racconterà la sua personale esperienza e di come sia nata, nel 2003, “Lo Spirito di Stella”, la Onlus di cui è presidente, impegnata attivamente nella promozione dell’abbattimento delle barriere architettoniche e in favore della pratica sportiva per tutti.

Prima del concerto, dalle ore 17:30, sarà possibile assistere ad una dimostrazione sportiva che si terrà davanti alla spiaggia del Porto, con il coinvolgimento di 20 imbarcazioni tra Optimist, windsurf e canoe che vedrà impegnati i giovani atleti della Sezione L.N.I. di Ostia.

Il Carnevale di Venezia come non lo avevamo mai visto. E’ questo in sintesi il motivo che ha spinto la giuria del prestigioso “Premio Cinema e Industria”, consegnato in occasione della 80° Mostra del Cinema, ad assegnarlo ad Aurumovie per un’Opera prima straordinaria.

Alessandra Scardellato, la produttrice e Mattia Pantaleoni, mente e artefice delle straordinarie riprese di “Benvenuta Siora Maschera” (regia di Luca Molteni), sono intervenuti alla serata di gala raccontando le motivazioni di un progetto unico al mondo.

Nessuno prima di loro, infatti, aveva realizzato un vero e proprio viaggio, dalle origini fino al giorni nostri, del Carnevale più antico e amato del mondo. Quello di Venezia.

Mattia Pantaleoni si è cimentato nelle strepitose immagini del documentario, utilizzando tecniche all’avanguardia, che sono il vero punto di forza. Documenti storici, fotografie originali, testimonianze.

Un racconto dettagliato che ha dato vita a un piccolo gioiello, meritevole del premio vinto in Laguna, in occasione del Festival del Cinema. 

Mattia Pantaleoni è un giovane operatore drone e steadycam, con le grandi capacità da regista. Da poco ha realizzato sempre per la società di produzione cinematografica, Aurumovie, un cortometraggio sulla sicurezza stradale dal titolo “Per sempre insieme”, nel quale ha utilizzato i droni, che hanno permesso di avere immagini suggestive.

«Sono davvero fiero del premio che abbiamo ricevuto – racconta Mattia – è il risultato di un lavoro nato per caso, cui ho dato vita seguendo la mia passione perché, oltre alle telecamere drone, sono specializzato in riprese steadycam, ed aver ricevuto un riconoscimento così importante alla prima opera, mi inorgoglisce ancora di più».

«C’è un aspetto da non sottovalutare in “Benvenuta Siora Maschera” – continua Pantaleoni – perché oltre al Carnevale il nostro documentario racconta come viveva la popolazione veneziana negli anni in cui è nato. Dando spunti e informazioni inedite, di questo territorio, che molti non conoscono». Le riprese del documentario sono state curate anche da Simone Barletta, con la direzione della fotografia di Armando Barbieri.

La Aurumovie, come specificato dallo stesso Mattia Pantaleoni, è in fermento per la produzione di un lungometraggio. Segno che il talento di questo giovane, che ha solo 20 anni, è il fiore all’occhiello della casa di produzione. Ed è certamente un ottimo esperto del settore di cui, d’ora in poi, sentiremo spesso parlare. 

A Firenze, presso le Galleria degli Uffizi, si è svolta la cerimonia di lancio di un importante progetto di collaborazione e condivisione di iniziative culturali tra le Gallerie degli Uffizi e l’Uzbekistan, che ha come finalità quella di far conoscere agli studenti delle scuole Presidenziali, creative e specializzate della Repubblica dell'Uzbekistan le preziose opere del famoso e tra i più importanti musei del mondo.

All'evento hanno partecipato l'Ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov, il Direttore delle Gallerie degli Uffizi il Professor Eike Schmidt, il Vice Direttore dell'Agenzia per le Istituzioni Educative Presidenziali (APEI) Alisher Ubbiev (online), il Coordinatore del Dipartimento di Strategie Digitali del Museo Francesca Sborgi, il Responsabile del Dipartimento Cooperazione Internazionale dell'APEI Nazirulla Mannanov (on line), il Console Onorario dell'Uzbekistan nelle regioni Toscana e Umbria Leonardo Comucci, il Vicedirettore del Museo Veruska Filipperi, il Comandante del Distaccamento dei Carabinieri per la Conservazione dei Beni Culturali Claudio Mauti, gli studenti delle scuole Presidenziali, creative e specializzate dell'Uzbekistan (online), nonché i connazionali uzbeki residenti a Firenze.

L'ambasciatore dell'Uzbekistan Otabek Akbarov, nel suo discorso ha dichiarato che il sostegno ai giovani, la creazione di condizioni per lo sviluppo globale e un'istruzione di qualità sono inclusi nell'agenda della politica statale dell'Uzbekistan. Ha osservato, inoltre, che il Presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev ha avanzato una serie di proposte e iniziative sistematiche nel campo dell'istruzione, dell'educazione spirituale, morale e fisica dei giovani, che si sono riflesse nel programma statale "La Gioventù è il nostro Futuro" e nella Strategia di Sviluppo del Nuovo Uzbekistan per il 2022-2026.

Il Direttore del Museo, il Professor Eike Schmidt, nei suoi saluti di benvenuto ha sottolineato che questo progetto, lanciato alla vigilia della Giornata degli Insegnanti in Uzbekistan, è un primo passo per la realizzazione del progetto di cooperazione tra le Gallerie e il Paese centro asiatico, elaborato con l'Ambasciata dell'Uzbekistan a Roma. Si tratta di un progetto di condivisione di iniziative culturali che sta adesso prendendo forma. Gli Uffizi e l'Ambasciata uzbeka stanno lavorando duramente al programma da diversi mesi.

Il progetto ha già mosso i suoi primissimi passi: uno dei primi frutti è stato la traduzione e il doppiaggio in lingua uzbeka di una selezione di video della serie ‘La mia sala’, che illustrano i principali tesori delle Gallerie, pubblicati sia nella versione doppiata in uzbeko  che in quella italiana sottotitolata in uzbeko, e raccolti in una playlist Youtube e in una sezione dedicata del sito. 

Di conseguenza, per la prima volta, il più ricco patrimonio culturale conservato nel Museo è diventato disponibile in lingua uzbeka non solo per insegnanti e studenti dell'Uzbekistan come materiale didattico, ma anche per un vasto pubblico dato che tutti e dieci i video sono stati pubblicati sul sito della Galleria degli Uffizi.

Il Direttore del Museo Eike Schmidt ha anche osservato che l'Uzbekistan era un importante centro strategico della Grande Via della Seta, fungendo da centro di scambio e cooperazione tra culture e civiltà diverse. L'Uzbekistan è indissolubilmente legato e si riflette nelle opere d'arte legate all'Asia, che sono state create e trasportate lungo la rotta commerciale dalla Cina all'Europa. È noto che Le Gallerie degli Uffizi custodiscono molti preziosi manufatti asiatici. Secondo Eike Schmidt l'Uzbekistan mantiene attualmente il suo posto come crocevia di interazione economica, culturale e internazionale. A questo proposito, ha ricordato il vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai tenutosi di recente a Samarcanda.

Questo progetto è stato il risultato di molti mesi di lavoro dei team della Galleria degli Uffizi e dell'Ambasciata dell'Uzbekistan a Roma. I video sono stati tradotti dall’italiano in lingua uzbeka da Komila Kirgizova, cittadina uzbeka, residente stabilmente in Italia. A sua volta l'APEI dell'Uzbekistan ha lavorato alla voce fuori campo dei video e alla creazione di sottotitoli in lingua uzbeka mantenendo il suono originale italiano.

Il progetto, nella fase iniziale, si propone di essere utilizzato nelle scuole professionali create per lavorare con giovani dotati, sostenere le loro iniziative, realizzare il talento e il potenziale delle nuove generazioni, nonché fornire formazione a specialisti di alto livello professionale in grado di rappresentare l'interesse del Paese sulla scena internazionale.

Nella fase successiva, al fine di familiarizzare l'intera popolazione dell'Uzbekistan con le inestimabili opere d'arte conservate nel Museo delle Gallerie degli Uffizi, è prevista la possibilità di utilizzare i video da parte del Ministero della Cultura e del Ministero del Turismo e dei Beni Culturali dell'Uzbekistan. Le Gallerie degli Uffizi hanno inserito questi video, doppiati in uzbeko, in una sezione speciale del proprio portale (https://www.uffizi.it/video-storie/uffizi-in-uzbeko), che aiuterà il vasto pubblico uzbeko a conoscere il patrimonio culturale unico del Museo, nonché promuovere la lingua uzbeka tra i visitatori del sito web.

Le Gallerie degli Uffizi sono il primo museo al mondo aperto al pubblico dal 1769. Lo straordinario complesso museale racchiude il nucleo delle collezioni d'arte, preziosi manufatti e libri dei Medici, degli Asburgo-Lorena e dei Savoia. Si tratta di una straordinaria raccolta di tesori che vanno dall'Antichità al Novecento e, negli anni, le collezioni di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli hanno contribuito alla fama degli Uffizi. Sin dal Rinascimento, questi tre siti museali sono stati collegati tra loro da un'ingegnosa costruzione, il Corridoio Vasariano, e insieme formano uno dei centri culturali più importanti e visitati al mondo. Le Gallerie degli Uffizi sono attualmente il miglior museo del mondo secondo la rivista "Time Out". Possiede una ricca collezione raggruppata in un unico luogo, che consente una varietà di percorsi tematici e storici, alternativi al consueto modo di visitare le gallerie. L'allestimento e l'ordinamento dei percorsi museali consente al grande pubblico di ripercorrere importanti eventi storici attraverso i celebri monumenti d'arte.

 

 

Dopo L’Adolescente di Michelangelo e i San Pietro e San Paolo di El Greco, un nuovo capolavoro delle collezioni del Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo in Russia arriva in mostra a Roma grazie al mecenatismo culturale della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti. È Giovane donna di Pablo Picasso, un dipinto cubista del 1909 mai esposto prima d’ora in Italia.

A partire dal 15 febbraio 2022, il dipinto viene presentato al pubblico presso gli spazi espositivi di Rhinoceros gallery all’interno di Palazzo Rhinoceros, il polo culturale affacciato sull’Arco di Giano e progettato da Jean Nouvel, cuore delle sperimentazioni artistiche e culturali della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti.

Raffaele Curi, che traccia la linea artistica della fondazione, costruisce intorno al dipinto di Picasso un’ampia mappa esperienziale con un approccio immersivo e multimediale, in un percorso capace di mescolare musica, danza (dal Ballet Nacional de España al balletto Parade di Erik Satie) e memorie fotografiche della vita del pittore, dedicando inoltre un focus nella mostra al rapporto tra l’artista spagnolo e l’attore italiano Raf Vallone.

Promossa dalla Fondazione Alda Fendi – Esperimenti e dal Museo Statale Ermitage e organizzata da Il Cigno GG Edizioni in collaborazione con Ermitage Italia e Villaggio Globale International, la mostra è aperta fino al 15 maggio, con ingresso libero.

È il nuovo, prezioso tassello di una collaborazione pluriennale tra la Fondazione Alda Fendi – Esperimenti e il celebre museo russo che, in occasione dei due precedenti appuntamenti espositivi dedicati a Buonarroti e a El Greco, è stata coronata da un successo di pubblico straordinario.

GIOVANE DONNA DI PICASSO

Giovane donna, olio su tela del 1909, appartiene alle opere preminenti di Pablo Picasso ed è un esempio peculiare della ricerca del pittore nella fase del Cubismo analitico. Il quadro ha partecipato a mostre internazionali ma non è mai stato esposto in Italia prima d’ora, il che rende straordinario l’evento espositivo della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti.

A posare per Picasso è la modella, per quasi 8 anni sua amante, Fernanda Olivier. Il dipinto si rifà apertamente alla tradizione del ritratto da salotto, da cui tuttavia l’artista si discosta arrivando a dipingere la donna come l’idolo di un culto sconosciuto e misterioso.

Al di fuori della rappresentazione canonica di una bellezza ideale, la donna nuda è seduta in una poltrona di forma complessa e si staglia su uno sfondo neutro, scuro e astratto. I suoi occhi sono chiusi, sembra dormiente oppure sognante e la sua testa è leggermente inclinata. Manca una fonte di luce e le parti in cui si scompone il suo corpo sembrano illuminarsi di una luce interna. La corporalità descritta da Picasso è atipica e scultorea. L’estrema semplificazione della forma che si squaderna in molteplici sfaccettature è la componente essenziale di una pittura che si libera di tutti i dettagli secondari, celebrando il trionfo del disegno con linee ora dritte ora arrotondate. “L’artista rifiuta la rigidezza e la palpabilità materiale”, scrive nel testo critico che accompagna la mostra Olga Leontjeva, curatrice della pittura francese della seconda metà del XIX e del XX secolo del Museo Statale Ermitage. “Il suo personaggio diventa quasi effimero, si dissolve nel gioco delle sfaccettature, delle macchie chiare, si fonde con lo sfondo”.

Il dipinto apparteneva a Sergej Ščukin, celebre collezionista e mercante moscovita di opere del Modernismo francese, e fu da lui acquistato direttamente dall’artista.

Il titolo Giovane donna, come quello di altri dipinti di Picasso appartenuti sempre a Ščukin, fu dato dallo stesso collezionista ed è conforme al gusto del suo tempo e alla prudenza con cui, nell’ambiente dei mercanti di Mosca dell’inizio del XX secolo, veniva trattata la nudità.  Sergej Ščukin conobbe l’arte di Picasso a Parigi, dove il pittore si era trasferito a vivere nel 1904, frequentando l’appartamento di Leo e Gertrude Stein in Rue Fleurus che custodiva la più rappresentativa raccolta delle opere prodotte dall’artista fino ad allora.

Fu Matisse nel 1908 ad accompagnare per la prima volta Ščukin nell’atelier di Picasso, dove potè ammirare Les demoiselles d'Avignon. Ci volle un anno per superare l’iniziale titubanza, ma quando il collezionista acquistò la sua prima opera cubista fu presto affascinato da questa nuova pittura, a lui prima incomprensibile, al punto da volere tutta la serie di tele di Picasso del 1908.

In mostra alla Rhinoceros gallery è presente una rara fotografia della sala del palazzo di Ščukin dedicata a Pablo Picasso nel 1914, nella quale si vede anche l’opera Giovane donna: in un ambiente di appena venticinque metri quadrati con le pareti bianche e un soffitto a cupola, si affollavano cinquantuno lavori disposti su più file appartenenti al periodo blu, rosa e cubista del pittore.

A partire dal 1909 Sergej Ščukin iniziò ad aprire la sua residenza ogni domenica all'intellighenzia artistica russa, tra cui giovani pittori che altrimenti non avrebbero mai potuto vedere le tele epocali della sua collezione. Questa visione fu fondamentale per la nascita dell’avanguardia russa.

Requisite dallo Stato a seguito della Rivoluzione del 1917, tutte le opere della straordinaria collezione Ščukin furono nazionalizzate e tenute per oltre trenta anni nei depositi, bollate come “decadenti”. Nel 1948 una parte delle di esse venne destinata all’Ermitage e solo negli anni Cinquanta iniziò finalmente a essere esposta.

La collezione di Picasso del Museo Statale Ermitage a San Pietroburgo con i suoi trentotto dipinti – e tra questi parte delle opere collezionate da Ščukin – è giustamente considerata una delle più importanti al mondo per la rara completezza e per la sua qualità estrema.

L’ALLESTIMENTO, DA PARADE A RAF VALLONE

Il dipinto dell’Ermitage campeggia nello spazio espositivo della Rhinoceros gallery, offrendosi allo sguardo dei visitatori con un potere magnetico irresistibile. Raffaele Curi concepisce la mostra come un teatro, nel quale giganteggia un unico protagonista: lui, Pablo Picasso, con la sua Giovane donna seduta e scomposta secondo le regole geniali della sua invenzione artistica, il Cubismo. Il quadro emerge dal nero delle pareti e sembra illuminato da una luce interiore e preziosa. Un unico segno fortissimo, per raccontare Picasso a tutto tondo.

Racconta Raffaele Curi: “Pi-cas-so il destino di un uomo in un cognome! Ero un bambino di sette anni quando il mio maestro pronunciò per la prima volta il suono da concerto di Pi-cas-so, un artista legato fortemente alla musica. E le sue rivoluzioni pittoriche dal figurativismo al cubismo analitico seguono il classico quasi jazz di Satie, le pavane di Ravel, l’acciaio dorato di Stravinskij. Per me è musica da sempre: PI-CAS-SO”.

È musicale la chiave di lettura proposta da Raffaele Curi lungo il percorso espositivo della mostra, volta a esaltare l’intima armonia dell’arte di Picasso. Il motivo conduttore dell’intervento installativo di Curi è la danza. Si parte da un’avvolgente videoproiezione delle prove dello spettacolo La Templanza del Ballet Nacional de España, in cui il pubblico si trova direttamente immerso nella coreografia di Miguel Angel Berna, tra ritmi di nacchere e vivaci indicazioni impartite ai danzatori, e si arriva alle immagini di Parade, il celebre balletto in un atto del 1917 della compagnia dei Balletti russi di Sergej Djagilev, con musica di Erik Satie, soggetto di Jean Cocteau, coreografia di Léonide Massine, programma di Guillaume Apollinaire e con la direzione artistica di Pablo Picasso, che disegnò il sipario, le scene e i costumi.

Tutti gli ambienti della Rhinoceros gallery sono contaminati da suggestioni picassiane che alterano la percezione dei volumi. Lasciandosi alle spalle le vestigia della Roma antica che circondano il palazzo, i visitatori si ritrovano improvvisamente catapultati nella Parigi di inizio Novecento, davanti allo storico Café de Flore di boulevard Saint-Germain, luogo di ritrovo di artisti, scrittori, filosofi, intellettuali. Il café viene evocato in mostra con una finestra video, come un sogno in cui riecheggiano le voci di Edith Piaf e Charles Trenet.

Un focus nella mostra racconta il rapporto tra Picasso e l’attore Raf Vallone, uno dei pochi personaggi italiani di cui l’artista fu amico, attraverso le fotografie provenienti dall’archivio del figlio Saverio Vallone. Personaggio di rilievo internazionale, non solo attore ma anche partigiano, calciatore e giornalista, Raf Vallone fu un vero intellettuale dal profilo originalissimo. Una foto lo ritrae a casa di Picasso a Parigi. In un’altra del 1958, scattata nel suo camerino, Vallone è in compagnia del pittore, di Jean-Paul Sartre e di Jacques Prévert, dopo il suo debutto parigino nell’opera teatrale Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller con la regia di Peter Brook, che annoverò un successo di pubblico di ben seicento repliche.

Accanto alle fotografie di Vallone, una selezione di immagini della eccezionale vita privata di Pablo Picasso: scatti che lo vedono al fianco di tante personalità dell’epoca, appartenenti al mondo dell’arte, del cinema, della letteratura, della politica e che raccontano la costellazione delle sue amicizie, i suoi amori, la mondanità e l’intimità.

GERTRUDE STEIN E ALDA FENDI

Un filo rosso lega la Roma di oggi e la Parigi di inizio Novecento: quello preziosissimo del mecenatismo. Attraverso gli esperimenti artistici della sua fondazione, Alda Fendi, mecenate ribelle innamorata della Città Eterna (che con questa mostra regala ai suoi concittadini l’occasione straordinaria di ammirare per la prima volta in Italia la Giovane donna di Pablo Picasso), si fa promotrice di una riflessione più ampia sul ruolo e sull’importanza del mecenatismo culturale. Per questo, lungo il percorso espositivo, Alda Fendi si rispecchia idealmente nel ritratto di Gertrude Stein dipinto da Picasso a Parigi tra il 1905 e il 1906, subito dopo il loro primo incontro, ed evocato nell’esposizione sul grande videowall che accoglie i visitatori. Con il fratello Leo, la poetessa e scrittrice Gertrude Stein fu protettrice di artisti e nel loro studio a Montparnasse, vero e proprio cenacolo culturale tra i più vivaci del suo tempo, trovò posto una delle prime mirabili collezioni di arte cubista della storia: non solo Picasso, ma anche Matisse e Derain.

Dichiara Alda Fendi: “Gertrude Stein con il suo gesto accogliente sceglie il talento di Picasso, ne è musa e talvolta consigliera, e tra le numerosissime donne amate dal pittore, forse la preferita. Forza del Mecenatismo e impietosa legge del talento, così scintillante di perdoni e follie. Picasso, il diamante della Stein, regala, attraverso di lei, l’irradiazione che solo il genio sa donare, negando sé stesso al mondo”.

Un amore, quello di Alda Fendi per Parigi, che si fa romanzo, viepiù avvincente nella misura in cui il suo appartamento nella capitale francese, dove ama soggiornare nel corso dei suoi viaggi oltralpe, è quello in rue Bonaparte 42 che fu di Sartre.

In un continuo gioco di rispecchiamenti, se Alda Fendi (insignita della Legion d’Onore dal presidente Macron) si immagina francese e veste i panni di Stein, allo stesso modo Pablo Picasso prende temporaneamente casa a Roma nella Rhinoceros gallery.

Alessia Caruso Fendi, direttrice della galleria, sottolinea l’importanza del terzo appuntamento con l’Ermitage. “La Rhinoceros gallery è un unicum: spazio che presenta opere di artisti, evocazioni culturali, snodi concettuali resi attraverso trasformazioni digitali, ispirazioni musicali. È un contenitore di afflati artistici dalle molteplici facce”. E, in questo senso, l’esposizione di un altro capolavoro, dopo Michelangelo ed El Greco, proveniente dalla prestigiosa istituzione museale russa esalta ancora una volta l’estrema versatilità di questo luogo della cultura non solo capitolina, ma aperta al mondo.

RHINOCEROS GALLERY

Rhinoceros gallery - nato nel 2018 - è uno spazio espositivo nel Foro Boario, in un’area di centrale importanza nella Roma antica, che vede oggi il suo fulcro nello splendido Arco di Giano.

La riqualificazione dell’area comprende il recupero e la ristrutturazione - per opera dell’archistar Jean Nouvel - dello storico palazzo denominato “Rhinoceros”, tra il Velabro, il Palatino e la Bocca della Verità.

Gli spazi artistici della galleria, si snodano lungo i sei piani del palazzo e culminano con lo spazio di Rhinoceros Entr'acte - Le Restau de la Galerie, il ristorante della Rhinoceros gallery e la visione delle terrazze panoramiche.

Sei piani dedicati all’arte, dal segno forte e non convenzionale, è un motore di creatività e un luogo di cultura per produrre esperimenti in assoluta libertà e che si caratterizzano per mostre, creazioni multimediali, action, interferenze artistiche che vanno dalle arti visive a quelle performative, ma anche un modulo per abitare e per vivere l’arte e nell’arte.

Ispiratrice della proposta artistica e culturale della galleria d’arte è la Fondazione Alda Fendi - Esperimenti che ha donato alla città di Roma, l’illuminazione permanente dell’Arco di Giano, realizzata da Vittorio Storaro (vincitore di tre premi Oscar per Apocalypse Now, Reds, L’ultimo imperatore) e Francesca Storaro (lighting designer).

IL RISTORANTE RHINOCEROS ENTR'ACTE

Rhinoceros Entr’acte, Le Restau de la Galerie, il ristorante della Rhinoceros gallery è un nuovo esperimento nel cuore della Rhinoceros Gallery. Teatro, cinema, arte, magia, circo, enfatizzano la ricerca della Gallery, che ora - ospitando Rhinoceros Entr’acte sulla meravigliosa terrazza panoramica - lascia spazio anche alle possibilità infinite della ristorazione.

Non replicare mai un esperimento riuscito, sarà il leit motiv che caratterizzerà Rhinoceros Entr’acte, Le Restau de la Galerie, il ristorante della Rhinoceros gallery dove tutto sarà possibile per chi prova con curiosità e non si arrende alle scelte prosaiche di chi artificializza un successo.