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Nella serata di lunedì 9 marzo, tramite un'edizione straordinaria del TG, il premier Conte ha parlato al Paese annunciando il nuovo decreto legislativo "IO RESTO A CASA" per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Le nuove norme impongono la chiusura di tutti i centri di aggregazione e vietano a tutti di uscire di casa, se non per motivi di primaria necessità, estendendo così la "zona rossa" all'intero territorio nazionale. Inutile dire che nessuno si sarebbe mai aspettato di trovarsi in una condizione anche lontanamente simile, ma l'importante ora è rispettare le regole che ci sono state imposte, per tornare il prima possibile alla normalità. Intanto avremo molto tempo libero a disposizione e dovremo cercare di sfruttarlo al meglio. Come?

 

Ecco 10 idee pratiche e creative per trascorrere queste lunghe giornate.

- Sistemare la casa: ci lamentiamo sempre di non avere abbastanza tempo per mettere in ordine, ora ci si può finalmente dedicare con calma alle faccende domestiche. Spolverare, lavare in terra, pulire i vetri, le tende, sistemare scaffali e credenze. Insomma non abbiamo più scuse!

- Fare ordine negli armadi: approfittarne per fare una cernita dei vestiti che abbiamo e preparare delle buste dove inserire quelli che non indossiamo più, da portare ai più bisognosi quando la quarantena sarà finita. Possiamo estendere il riordino anche agli scaffali del bagno, ai portagioie e ai beauty case pieni di quei campioncini delle profumerie che nessuno utilizza mai. Vedrete che vi sentirete subito meglio!

- Fare pulizia nei dispositivi elettronici: Abbiamo le caselle mail intasate? Ora è il momento di pulirle, disicriviamoci dalle news letter che non ci interessano, facciamo il backup delle foto e dei video e trasferiamoli sull'hard disk esterno. Non ne siamo capaci? È il momento buono per imparare. Oppure possiamo cliccare "esegui" sulla notifica dell'aggiornamento che rimandiamo da mesi e ancora possiamo fare una cernita dei contatti che non ci servono o dei profili social che non ci interessa seguire.

- Prendiamoci cura di noi: il decreto "IO RESTO A CASA" prevede anche la chiusura dei centri benessere, ma chi ci dice che non possiamo improvvisarne uno in casa? Accendiamo una candela profumata, mettiamo della musica rilassante e trascorriamo del tempo con noi stessi. Facciamo una maschera, uno scrub, cambiamo lo smalto alle unghie o semplicemente spalmiamoci la crema idratante così quest'estate per la prima volta avremo la pelle liscissima. Ovviamente maschietti questa proposta è anche per voi!!!

- Chiamiamo gli amici: questa condizione è estesa a tutti quindi come noi ci sono tante altre persone chiuse in casa. Al momento non possiamo vedere i nostri amici ma possiamo sentirci al telefono e passare lo stesso del tempo insieme. Possiamo anche chiamare quell'amica che non sentiamo da tanto o quel parente lontano approfittando per riallacciare i rapporti e coltivare le relazioni.

- Dedichiamoci alle nostre passioni: qualunque esse siano. Ascoltiamo della musica, leggiamo un libro, disegnamo, usciamo in giardino o sul balcone per prendere una boccata d'aria e approfittiamone per fare giardinaggio. Non si può uscire per andare in palestra, ma nessuno ci vieta di fare esercizio fisico in casa. Il web è pieno di video tutorial per un allenamento fai da te. In questo modo non ci annoieremo e rimarremo anche in forma che ricordate, l'estate è vicina!!!

- Cuciniamo le nostre ricette preferite: dopo che avremo fatto sport potremo permetterci di mangiare senza sensi di colpa una porzione di lasagna o una fetta di quella torta che ci piace tanto che questa volta ci sembrerà ancora più buona perché preparata da noi. E poi si sa il cibo è come l'amore, tira su il morale!!!

- Impariamo qualcosa di nuovo: Le nostre vite sono sempre così piene e frenetiche che non abbiamo mai il tempo di dedicarci a qualcosa di nuovo. Internet è pieno di tutorial di qualunque genere, ci sono corsi gratuiti per imparare una lingua ed una quantità infinita di podcast su qualsiasi argomento. Le università forniscono lezioni online a volte anche gratis per tutti, questa è l'occasione giusta per tornare studenti!!!

- Tenere un diario: dedicate una parte della giornata a scrivere, raccontare di voi, cosa provate in questo momento. Abbiamo tanto tempo per pensare e questo non è mai un male, riportate su carta le vostre riflessioni e una volta che tutto sarà finito rileggete quello che avete scritto cercando di arrivare a delle conclusioni.

- Organizzare delle serate a tema in famiglia: Ad esempio "serata pizza", preparate l'impasto e poi ogni membro della famiglia condirà la propria pizza con gli ingredienti che preferisce, sembrerà di essere al ristornate!!!

Oppure una "serata cinema" scegliete un film insieme scaldate dei popcorn ed il gioco è fatto.

Insomma di cose da fare ce ne sono tantissime, indubbiamente non sarà un periodo facile, ma se tutti ci aiuteremo e collaboreremo ci rialzeremo più forti di prima. Inoltre sicuramente, anche se non era tra le proposte, semplicemente per il fatto che l'articolo è esteso a tutti, sotto Natale assisteremo ad un boom di nascite considerevole!!!

 

Quindi viva l'amore e ricordate #IORESTOACASA

“Lifestyle”. Un termine che, in maniera sempre più importante, è entrato nel parlare quotidiano e informale di milioni di persone nel mondo. Ma cos’è veramente il “Lifestyle”? O meglio: come si può identificarlo?

Come detto, nel gergo di tutti i giorni, ogni cosa sembra essere riconducibile a questo termine anglofono, specialmente se si sta affrontando un discorso relativo al lusso. Macchine fiammanti, orologi con diamanti, yacht da urlo e jet personali potrebbero essere identificati come i giusti elementi (quasi basilari) che compongono il “Lifestyle” di un calciatore, di un imprenditore, di un attore o, più semplicemente, di una persona di successo.

In momenti frenetici come quelli che giornalmente viviamo, spinti da una società sempre più tesa al raggiungimento di un obiettivo, un “Lifestyle” di lusso potrebbe essere raggiunto anche attraverso azioni e gesti che, superficialmente, potremmo dare per scontati.
Prendersi il “lusso” di una passeggiata tra i Fori Imperiali di Roma, invece di dover affrontare una dura riunione lavorativa. Concedersi il “lusso” di fare shopping a via Montenapoleone a Milano, senza dover controllare mail e chiamate sul nostro smartphone. Gustarsi il “lusso” di una giornata in barca a vela, cancellando tutti gli appuntamenti in agenda, o di organizzare un viaggio in moto alla scoperta della natura.

Dedicare il proprio tempo a sé stessi, quindi, è quello che potremmo indicare come il vero e proprio “lusso”. Ognuno costruisce autonomamente il proprio stile di vita, basandosi soprattutto sull’interazione con l’ambiente circostante.

Tutto questo è il “lusso” che può definire il “Lifestyle” del nostro tempo. In questa rubrica troverete storie di personaggi, di avventure, di vivere quotidiano proprie del lifestyle.

Un’altra importante presentazione vedrà la partecipazione della stampa locale e nazionale per ufficializzare il “rush finale” di questa emozionante edizione 2021 del Mascagni Festival, alle ore 11:00 in presenza e in remoto presso l'Hotel Palazzo di Livorno “Sala degli Stucchi”.  Un’edizione che ha avuto quale filo conduttore il tema della “#Musicasalmastra”, per commemorare il grande compositore labronico Pietro Mascagni, il suo rapporto con il mare, il suo amore per le donne e, ovviamente, per la musica.

Il Festival è partito il 25 luglio dalla Fortezza Vecchia con una presenza d’eccezione: l’attore e regista Michele Placido ha reso omaggio al Compositore livornese con un monologo scritto dalla drammaturga Chiara Atalanta Ridolfi “Mascagni e il Mare”.  Tre brevi atti, pensati per essere accompagnati al pianoforte dalle originali Variazioni sulle Melodie Mascagnanescritte ed eseguite dal musicista di fama internazionaleGabriele Baldocci e dalla danza diDaniela Maccari.

 

Un lungo viaggio alla scoperta delle composizioni musicali di Pietro Mascagni per colorare, come dichiarato dal Direttore Artistico del Festival, il Maestro Marco Voleri “gli occhi di chi la guarda, restando inconfondibilmente in qualche angolo della nostra mente” e prosegue “in questo viaggio sono state vissute le composizioni di Mascagni ed i luoghi che ha vissuto: da piazza delle Erbe a Castel Sidney Sonnino, da Lago Alberto alla terrazza Mascagni, luogo che vedrà la conclusione di questa edizione. Musica e prime assolute: concerti sia in Italia che all’estero che hanno dato vita al progetto #terremascagnane, la cui finalità sarà quella di creare negli anni un fil rouge tra il Mascagni Festival ed i luoghi mozzafiato della provincia livornese. La musica, il grande connubio tra l’uomo che ritrova in sé l’armonia con il mondo, in un viaggio che percorre le stagioni della vita”.

Il Mascagni Festival nasce, infatti, con l’intento di rendere omaggio ad un Uomo che rappresenta il massimo esponente del verismo in musica con tutta la sua carica innovativa. Un’edizione che ha voluto affrontare la grande sfida con la voglia di rilanciare la cultura e la musica live, mettendo al centro la figura della Donna. Per questo le musiche del compositore, che già all’epoca si era conquistato la fama di influencer dell’universo femminile, sono state eseguite dalla famosa Direttrice d’Orchestra Gianna Fratta nel debutto dell’opera L’Amico Fritz e saranno affidate al Direttore d’Orchestra Beatrice Venezi, reduce dalla sua presenza al Festival di Sanremo il prossimo 3 settembre con un concerto lirico/sinfonico “da Mascagni a Morricone” con la partecipazione dell’Orchestra della Toscana.

La fase conclusiva del Mascagni Festival darà voce anche a un altro tema protagonista di questa edizione “musica e parole”: in apertura il 2 settembre la Rappresentante di Lista, in collaborazione con The Cage; sabato 4 settembre il pianista jazz italiano Danilo Rea e domenica 5 settembre una serata dedicata alle “prospettive dell’amore”, con la partecipazione di Laura Morante, vincitrice del David di Donatello nel 2001 e due Nastri D’argento, insieme adAgnese Claisse. Madre e figlia, per la prima volta, condivideranno il palcoscenico nella lettura di alcune missive scritte dal compositore alle donne più importanti della sua vita.

Ma l’emozione di questo “rush finale” sarà reso, come già sperimentato con grande successo lo scorso anno, straordinariamente coinvolgente grazie al prezioso lavoro di Immersiva. Infatti la facciata del Grand Hotel Palazzo si trasformerà in una grande tela dipinta digitalmente, dedicata alla figura innovativa di Pietro Mascagni.

Dall’1 al 5 settembre, Immersiva in collaborazione con Bright Festival, darà vita ad una fantasmagoria di immagini, luci e suoni che valorizzerà l’arte del Compositore Livornese e l’imponenza architettonica del Palazzo. Uno scenario iconico per un’espressione artistica (videomapping) che ha la capacità di reinterpretare gli edifici e i monumenti per dare forma a un nuovo modo di raccontare l’arte e la cultura.

La serata finale, prevista giovedì 16 settembre sempre alla Terrazza Mascagni, sarà affidata alla Banda della Polizia di Stato con un concerto realizzato in collaborazione tra l’Ancri e la Polizia di Stato.

Tanti appuntamenti che hanno reso unica questa edizione 2021 per ripercorrere un “viaggio” fantastico e coinvolgente sul territorio toscano attraverso i capolavori del grande Compositore. L’evento è realizzato con l’importante collaborazione del Comitato Promotore Pietro Mascagni.

 

MASCAGNI FESTIVAL 2021

Terrazza Mascagni, Livorno - Inizio spettacoli ore 21.30

 

Giovedì 2 settembre

La Rappresentante di Lista

“urlare dopo avere pianto”

in collaborazione con The Cage

 

Venerdì 3 settembre

Da Mascagni a Morricone

Concerto lirico/sinfonico

Direttore Beatrice Venezi

Soprano Francesca Maionchi

Orchestra della Toscana

 

Sabato 4 settembre

Danilo Rea e Mascagni

 

Domenica 5 settembre

Le Prospettive dell’Amore

Donna Lina Laura Morante

Anna Lolli Agnese Claisse

Drammaturgia Chiara Ridolfi

Pianoforte Massimo Salotti

Ensemble strumentale del Teatro Goldoni Direttore Massimiliano Caldi

Consulenza musicologica Fulvio Venturi

in collaborazione con Comitato Promotore Pietro MascagniMuseo di Bagnara di Romagna

 

Giovedì 16 settembre

Concerto Banda della Polizia di Stato

in collaborazione con Ancri e Polizia di Stato

Direttore Maurizio Billi

Conduce Marco Mazzocchi

Il semplice commercio online, dove basta un click per farsi recapitare a casa il prodotto, può non essere adatto quando si parla di lusso. La ricercatezza e la storia di questi prodotti, infatti, difficilmente si adatta alla semplicità e all’omologazione delle piattaforme di vendita online. Per questo motivo l’attuale tendenza della gamification, che consiste nell’immettere elementi di gioco e ludici in sistemi che non lo sono in partenza, ha trovato nei marchi di lusso degli ottimi alleati.

La passione per i videogiochi, secondo i dati 2019 di Global Games Market Report, nel 2019 ha coinvolto circa 2,4 miliardi di persone che hanno giocato ad un ‘mobile games’. E ora, dopo hotel, resort e Spa di lusso - che offrono console per videogiochi e chatbot ai loro clienti più facoltosi – è il turno del settore fashion.

Per quanto riguarda i grandi marchi ci sono stati già degli esperimenti. Un esempio è Hermes, che nel 2018 ha permesso di scaricare dalle principali piattaforme online il gioco Saut Hermès, versione virtuale della competizione annuale di salto ad ostacoli al Grand Palais di Parigi. Gucci, invece, alla fine dello scorso anno, ha lanciato la piattaforma ‘Gucci Arcade’ con una sezione dedicata ai videogames in stile anni '70 e '80, ha siglato una partnership con l’inglese Drest proprietaria di una app di ‘styling games’.

La ricerca dei dettagli di stile degli anni ’70 e ’80 ha portato anche altri marchi come Prada, Burberry e Valentino a siglare una collaborazione con Drest, il cui fondatore Lucy Yeomans è stato anche ex direttore del sito web di moda Net-a-Porter.

Sul sito di Lvmh, invece, si legge ‘Louis Vuitton la invita a giocare al nuovo videogioco Endless Runner, ispirato al set newyorkese e allo stile anni 80’. Ma l’interesse per i videogiochi non si ferma qui. Lo stesso gruppo ha siglato una partnership con la statunitense Riot Games in occasione del campionato mondiale di League of Legends 2019 e per l’occasione è stato prodotto un baule per trofei realizzato appositamente per contenere la Summoner's Cup, il trofeo assegnato ai campioni del mondo di questo videogames.

Il 20 e 21 ottobre prossimi la città di Crotone ospiterà l’Assemblea generale dei soci della Lega Navale Italiana (LNI), organo di vertice dell’associazione che riunisce i presidenti e i delegati delle 255 strutture periferiche della LNI presenti su tutto il territorio nazionale.

L’Assemblea generale dei soci si svolge con cadenza annuale e delibera sugli indirizzi strategici, sulle politiche generali di pianificazione, sulle verifiche delle attività dell'associazione e sulle eventuali modifiche allo Statuto da sottoporre all'approvazione del Ministro della Difesa. L’AGS 2023 è organizzata dalla Sezione LNI di Crotone, che celebra quest’anno 90 anni dalla fondazione.

Venerdì 20 ottobre alle ore 17, presso l’Hotel Lido degli Scogli a Crotone, si terrà la cerimonia inaugurale alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Ospiti speciali dell’evento saranno il giornalista, fotografo ed esploratore Alberto Luca Recchi e il compositore, maestro Roberto Soldatini.  I lavori assembleari proseguiranno nella giornata di sabato 21 ottobre con le relazioni degli uffici della Presidenza Nazionale e gli interventi dei rappresentanti delle Sezioni e Delegazioni della LNI.

La cerimonia inaugurale e i lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube della Lega Navale Italiana.

Fondata nel 1897 alla Spezia, la Lega Navale Italiana è un ente pubblico non economico a carattere associativo vigilato dal Ministero della Difesa e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’associazione ha lo scopo di diffondere nella popolazione, quella giovanile in particolare, lo spirito marinaro, la conoscenza dei problemi marittimi, l'amore per il mare e per lo sport, l'impegno in favore dell’inclusione sociale delle persone in condizione di disagio o con disabilità, la tutela dell'ambiente marino e delle acque interne. La LNI si presenta oggi costituita da oltre 55000 soci, 255 strutture periferiche tra Sezioni e Delegazioni su tutto il territorio italiano e 4 Centri Nautici Nazionali. La Lega Navale Italiana non riceve fondi pubblici e si autofinanzia dai contributi dei propri soci.

 

Burberry è stato il primo a collaborare con il servizio di streaming video live Twitch per invitare la sua comunità globale a immergersi nell'esperienza dello spettacolo Burberry Primavera / Estate 2021 ambientato all'aperto nel Regno Unito.
 
Lo spettacolo di Burberry ha utilizzato l'esclusiva funzionalità Squad Stream di Twitch, con Burberry che ha trasmesso in diretta lo spettacolo insieme in un'unica finestra. Questo ha fornito agli ospiti virtuali la possibilità di visualizzare più prospettive dello spettacolo contemporaneamente e conversare attraverso la funzione di chat di Twitch, creando un'esperienza personale e inclusiva.
 
Alla frontiera dell'intrattenimento dal vivo, Twitch si è evoluto, dalle sue radici nel gioco online, per presentare contenuti che abbracciano un ampio spettro di interessi, tra cui musica e arte. Ispirata dal desiderio di lunga data della casa di moda di spingere i confini dell'innovazione digitale, la collaborazione con Twitch è il passo successivo nel viaggio di Burberry per impegnarsi continuamente con la sua comunità attraverso contenuti ed esperienze curati.
 
“Burberry è sempre stato un marchio di primati e la collaborazione con Twitch continua questa eredità. Twitch apre un nuovo entusiasmante spazio in cui la nostra comunità Burberry può essere trasportata digitalmente per sentirsi come se avesse un posto virtuale al nostro spettacolo dal vivo. È un'esperienza interattiva in cui gli ospiti possono entrare in contatto sia con il nostro marchio che tra di loro personalizzando il loro percorso visivo”, ha commentato Rod Manley, Chief Marketing Officer di Burberry. 
 

Ibiza: non più solamente una meta per 18enni affascinati da feste estreme divertimento facile. Negli ultimi anni, infatti, l’isola spagnola sta decisamente cambiando pelle, diventando la meta dei personaggi abbienti e celebrità internazionali.

La nuova tendenza delle celebrities oggi è infatti quella di organizzare  eventi esclusivi sull’isola, con location mozzafiato e ville da sogno ed una cornice composta da un ristretto numero di amici. Matrimoni, compleanni o semplici serate di divertimento raffinato: ormai il mondo del jet set sceglie l’isola più cool d’Europa per organizzare la propria celebrazione.

Si avvicina la 5ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, in programma a Firenze dal 28 settembre al 1 ottobre 2023.

Promosso da Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) e da Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti), con la collaborazione di SEC (Scuola di Economia Civile) e il contributo di Fondosviluppo, il Festival ha l’ambizioso obiettivo di cercare una risposta di “economia civile” agli shock e alle sfide globali nell’era dell’intelligenza artificiale e delle grandi trasformazioni sociali.

Ma il FNEC, negli anni, si è confermato anche come un contenitore di spettacolo, con artisti di fama mondiale che si sono susseguiti sul palco del Salone dei Cinquecento e in Piazza della Signoria e l’edizione 2023 non sarà da meno.

Venerdì 29 settembre alle ore 21:30, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, si terrà la serata dal titolo “L’Arte della Meraviglia”, che vedrà l’esibizione dell’Accademia Bizantina, orchestra di musica barocca di livello internazionale che è stata votata come seconda migliore orchestra del mondo per il 2021 ai Gramophone Awards. Alla serata, moderata da Filippo Simonelli (Direttore di Quinte Parallele), interverranno Ottavio Dantone (Direttore Accademia Bizantina) e il cantautore Fasma.

Sabato 30 settembre, alle ore 21:30, consueto appuntamento con “Artisti per la sostenibilità”, il talk musicale per promuovere l’economia civile e lo sviluppo sostenibile attraverso il linguaggio dell’arte e della musica. L’evento – moderato dallo scrittore e drammaturgo Stefano Massini, con la direzione artistica di Massimo Bonelli (ceo di iCompany) – vedrà la partecipazione di Malika Ayane e del duo Colapesce e Dimartino all’interno di Palazzo Vecchio, con ingresso gratuito.

In vista dell’evento, Malika Ayane ha detto: «Coniugando il titolo dell’evento, “Civil heroes”, al taglio musicale, prendo in prestito una citazione illustre per dire che tutti possiamo essere eroi, ma non solo per un giorno. Credo che ora più che mai sia necessario ripensare i modelli economici attraverso le piccole rivoluzioni che partono dal basso, in modo da trasmettere alle generazioni future nuove forme di economia sostenibile che abbiano un impatto concreto nella realtà quotidiana.E le piccole rivoluzioni partono anche da occasioni di incontro come questa».

Per Stefano Massini: «L’etimologia di “economia” ci porta a “conduzione della casa”. Ecco perché l’economia è qualcosa di civile e profondamente legato alle scelte quotidiane di ognuno di noi. L’economia è, quindi, sempre civile, poiché attiene alle scelte e al libero arbitrio. Siamo, perciò, liberi e responsabili di creare un’economia migliore, perché l’etimologia della parola “economia” ci deve far capire come questa non sia fatta di massimi sistemi, ma di scelte portate avanti dai singoli».

Il duo Colapesce e Dimartino ha invece dichiarato: «Attraverso la musica e l’arte possiamo, certamente, lanciare messaggi importanti e, come recita il titolo di questa edizione del Festival, possiamo andare “oltre i limiti”. I tempi ci stanno facendo capire come la nostra vita, sia economica che sociale, vada ripensata e incontri come quello del Festival Nazionale dell’Economia Civile ci possono sicuramente aprire la mente verso un nuovo modo di vedere le cose».

Tutti gli artisti verranno insigniti del Premio di Ambasciatori dell'Economia Civile, per sensibilizzare, attraverso la musica, le persone e le future generazioni ai temi dell'economia civile. Gli artisti, inoltre, riceveranno anche una copia della Carta di Firenze per la Musica, stilata dal Comitato Promotore del Festival.

Questa ha come obiettivo quello di sensibilizzare sulla riduzione dell’impatto ambientale degli eventi e delle iniziative artistiche e musicali; promuovere l'attività di consumo responsabile e voto col portafoglio all'interno delle filiere artistiche, co-progettando e coinvolgendo attivamente le organizzazioni e le istituzioni locali; rendicontare l’impegno verso la sostenibilità di eventi e iniziative artistiche per aumentare la trasparenza e la

responsabilità sociale delle organizzazioni coinvolte; diffondere alle future generazioni, gli obiettivi di sviluppo sostenibile e i principi dell’Economia Civile attraverso i messaggi e le azioni di artisti impegnati nel rispetto delle persone e dell’ambiente.

Il Namangan Flowers Festival è una manifestazione internazionale e costituisce un’opportunità unica per vivaisti e designer di giardini, che possono esporre le loro composizioni artistiche floreali, per farsi conoscere dalle aziende sia uzbeke che internazionali e per stupire e abbagliare gli occhi di tutti gli appassionati e gli amanti della natura con tanta bellezza.

Il festival dei fiori più famoso e tradizionale dell'Uzbekistan è organizzato dal Dipartimento principale di Namangan del Ministero del Turismo e dei Beni Culturali dell'Uzbekistan.

L’evento ha molta rilevanza per il mercato uzbeko e internazionale per il forte impulso economico che ne deriva da questo settore sempre più in crescita. Sono in aumento anche le richieste di garden designer che collaborano con architetti e paesaggisti, il fascino di “arredare” il giardino attrae sempre più persone.

La portata di questo festival si è ampliata negli ultimi anni; pertanto, è aumentato il numero di turisti, locali e stranieri, che vi partecipano, provenienti dalla Corea del Sud, Russia, Turchia, Pakistan, Paesi Bassi e Paesi vicini come Kirghizistan, Tagikistan, Kazakistan e Turkmenistan.

Il Namangan Flowers Festival è seguito non solo dai media locali, ma anche dai media stranieri, inclusi, Cina, Turchia, Iran, Russia, India e Paesi vicini.

L'Ambasciata dell'Uzbekistan in Italia sta sostenendo la manifestazione attraverso i media, per fare conoscere il festival e richiamare turisti e aziende.

Il Festival Internazionale dei Fiori contribuirà a promuovere il turismo nella regione di Namangan e lo scambio culturale, nonché la conoscenza con la popolazione locale e quella proveniente da altri Paesi.

In totale, oltre 200 imprenditori fioristi e 120 aziende parteciperanno all'evento. L'anno scorso sono stati piantati 10 milioni di alberelli e quest’anno verranno piantati 25 milioni di fiori, anno dopo anno il numero aumenta considerevolmente.

La Flower Parade si svolgerà nelle strade centrali della città di Namangan. In questa parata più di 200 mezzi di trasporto come automobili, mietitrebbie, camion dei pompieri, trattori, cingolati e ambulanze decorati con fiori e la bandiera simbolo nazionale, si sposteranno attraverso la città fino al parco ricreativo Zahiriddin Mukhammad Bobur.

La Festa dei Fiori colma di bellezza la città con le sue coreografie floreali e si distingue dalle altre cerimonie primaverili per il suo aspetto etno-ecologico, la disciplina che studia il legame tra popolazione e natura, un approccio multidisciplinare che cerca di capire come una popolazione, sulla base delle sue conoscenze e credenze, veda il suo ambiente e faccia uso delle risorse naturali a sua disposizione. L'etno-ecologia si concentra sull'analisi delle conoscenze ecologiche locali come strumento per la gestione sostenibile delle risorse naturali.

Il Namangan Flowers Festival da quando si è tenuto per la prima volta nel 1961 è diventato un grande evento tradizionale annuale e un’esperienza indimenticabile per tutti i suoi visitatori.

Ci si può saziare con una fettuccina burro e alici oppure innevarla di tartufo bianco d’Alba a quattromila euro al chilo. In entrambi i casi i morsi della fame verranno placati, ma nel secondo alla necessità avremmo aggiunto uno sfarzo inutile, ossia non necessario. E infatti, Coco Chanel che di queste cose si intendeva, sosteneva che il lusso è una necessità che inizia quando la necessità finisce. Nell’immaginario collettivo, del resto, è lusso tutto ciò che è sovrabbondante, inutile ed esorbitante le normali necessità. Insomma, lusso è circondarsi o consumare cose preziose ed esclusive, accessibili solo a pochissimi privilegiati. In quest’accezione, includo un bene intangibile inestimabile, che è negletto rispetto a quelli materiali che appagano la definizione di lusso: il tempo. Warren Buffett (un altro che di lussi se ne intende) lo ha definito “la risorsa più preziosa che abbiamo”. Del resto, quante volte abbiamo dovuto rinunciare a qualcosa non perché fosse sfacciatamente costosa, ma per una più prosaica e banale mancanza di tempo? Quante volte gli obblighi lavorativi o le corvée familiari ci hanno negato il lusso, appunto, di prenderci, dedicarci e goderci del tempo, magari solo per contemplare l’universo osservando il nostro ombelico?

State sospirando, vero? Smettete subito e cominciate piuttosto a respirare. Poi sedetevi, chiudete gli occhi e riflettete. Siete davvero sicuri che il vostro tempo sia già interamente occupato o limitato al minimo?

Alla soglia dei miei cinquanta, a questa domanda ho dato una risposta ribelle, anzi oserei dire rivoluzionaria per i miei standard di pigrizia e strafottenza. Mi sono detto: il tempo è mio e lo gestisco io. Sembra la parafrasi di un più noto slogan sessantottino, ma se ci pensate bene è una banalissima verità. E non è questione di discernere tra importanza e urgenza. Non è cioè una questione di priorità, perché se così fosse rischieremmo di cadere ancora una volta nel circolo vizioso del necessario (spesso per altri) che occupa il voluttuario (nostro), e saremmo inevitabilmente portati (a continuare) ad anteporre i presunti bisogni degli altri, ai nostri. Infondo, quando ne hai tanto di tempo non ci pensi, ma quando cominci a consumarlo, ti accorgi che non ti basta mai e dedicarselo senza rimorsi, diventa il lusso più grande che possiamo permetterci.

Così, ad inizio autunno di due anni fa, in pieno rush lavorativo, ho scelto (si è una scelta ovviamente) di dedicare dieci giorni al mio più grande piacere: viaggiare in moto. Non ci ho pensato due volte: ho attrezzato la motocicletta e sono scappato dove potevo: in Sardegna. Timidamente ho dato gas un giovedì sera, così si notava meno la mia assenza durante il week-end. Poi ho riflettuto che anche questo scrupolo era una concessione alle necessità altrui e ho calato una saracinesca mentale inespugnabile, tagliando fuori tutto ciò che potesse distrarmi o distogliermi dal mio personalissimo lusso. Per dieci splendidi giorni mi sono letteralmente estraniato da tutte le routine, immergendomi nel piacere del tutto egoistico e appagante di dondolare i cilindri della mia moto, senza fretta, senza mete obbligate, senza itinerari preconfezionati, nelle curve di alcune tra le più belle strade di una delle isole più affascinanti del Mediterraneo. Mi sono fermato quando ho voluto. Ho chiacchierato con chi mi pareva. Ho percorso tratti inesplorati e  ho respirato l’aria salmastra mista alla resina dei pini della costa di Arbatax e quella intrisa di mirto, sale e polvere della costa occidentale del Sinis. Mi sono inebriato di Vermentino di Gallura e Cannonau di Mamoiada e ho assaporato la cucina del mare e quella dei monti, girovagando con calma, come i viaggiatori del Grand Tour dell’800. E me la sono goduta. Oh come la sono goduta! Al punto che l’ho rifatto, più e più volte e in altri luoghi. L’esperienza è stata talmente appagante da uscirne stregato, anzi dipendente. Sono diventato un lussurioso, ma non di beni tangibili superflui. Ma del mio esclusivissimo e personalissimo tempo. Insomma, quando ne ho voglia e non solo quando posso, io scelgo di prendermi del tempo e dedicarmelo. Viaggiare in moto non è necessariamente la scelta obbligata. Posso semplicemente leggere un libro o scriverne uno, visitare un museo o riscoprire il gusto di andare al cinema, interrompendo la catena di consumazioni televisive on-demand. Oppure, passeggiare senza meta, contemplando i miei pensieri o senza averne affatto. Da solo? Si! Anche. Perché no? L’importante è consumare del tempo a mio esclusivo piacere e vantaggio. Senza rimorsi. E anche se dovessi averne, è sempre meglio che soffrire di rimpianti.

Ma non spargete troppo la voce, altrimenti che lusso sarebbe?

Dopo aver vinto la prima edizione del Grande Fratello Vip albanese (attuale testimonial Digitalb), Ilir Shaqiri torna al suo primo amore – la danza – ed entra nella giuria di Dance Albania, il nuovo show di Klan Tv in onda ogni lunedì e condotto da Alketa Vejsiu, nota presso il pubblico italiano per essere stata una delle co-conduttrici del Festival di Sanremo 2020 accanto ad Amadeus.
 
Il format di Dance Albania! ricalca quello di molti dance-show che vanno in onda anche in Italia: un gruppo di vip, ognuno in coppia con un maestro di ballo, scende letteralmente in pista mettendosi alla prova tra merengue, cha cha cha e rumba.  Tutto sotto l’occhio vigile di una giuria di espertissimi formata, tra gli altri volti noti, dal nostro Ilir Shaqiri.
 
 
Le dichiarazioni della vigilia di Shaqiri
 
Ilir Shaqiri, noto in Italia per aver fatto parte del corpo di ballo di trasmissioni storiche come “Buona Domenica”, “La Sai l’Ultima” e “Amici”, approda a Dance Albania! dopo sette anni da presidente di giuria a Dancing With The Stars (format internazionale BBC da cui è tratto anche il nostro Ballando con le Stelle) e anticipa:
 
“Sarà uno spettacolo puro, all’insegna del divertimento. Giudicare non è mai facile, ma c’è grande sintonia con i miei colleghi, pur nella sacrosanta diversità di vedute. Per sette anni Dancing With The Stars mi ha dato grandi soddisfazioni, le stesse che mi aspetto da questa nuova esperienza”.
 
E ancora: “Il Grande Fratello Vip Albania è stato uno spartiacque importantissimo per la mia vita e per la mia carriera. Tornare a lavorare in Italia? Mi piacerebbe, magari partecipando ad un reality come l’Isola dei Famosi che metta in mostra il mio carattere forte e tutto l’altruismo di cui sono capace”.
 
 

Anche nel bel mezzo della pandemia e della divisione politica COVID-19, Hong Kong rimane la città più costosa per affittare un appartamento di lusso, secondo le nuove scoperte di Knight Frank. Alla fine del 2020, gli affitti principali a Hong Kong erano in media di $ 6,70 per piede quadrato, il che significa che un affluente inquilino con un budget di $ 10.000 al mese sarebbe stato in grado di affittare meno di 1.500 piedi quadrati. Mentre i prezzi degli affitti principali in alcune città sono diminuiti all'inizio della pandemia quando i residenti hanno lasciato alloggi più spaziosi, i mercati urbani stanno assistendo a una ripresa.

"Non appena il numero di passeggeri tornerà attraverso i principali snodi di trasporto, assisteremo a una correzione abbastanza rapida delle recenti riduzioni degli affitti", ha affermato David Mumby, responsabile delle principali locazioni del centro di Londra presso Knight Frank. "Le azioni torneranno sul mercato degli affitti di Airbnb a breve termine e con una normalizzazione dell'occupazione degli uffici, la scarsa offerta di proprietà di prima qualità farà aumentare gli affitti".

Knight Frank ha valutato i prezzi degli affitti in otto città, classificando che offrono lo spazio più grande in cambio di un budget mensile di $ 10.000. I confronti si basano su appartamenti con tre camere da letto in posizioni centrali, con l'avvertenza che le case unifamiliari in alcuni mercati possono avere premi più elevati. New York è il secondo mercato degli affitti di lusso più costoso, con un budget mensile di $ 10.000 che fornisce una media di 2.250 piedi quadrati.

Hong Kong e New York sono seguite da Singapore, Londra e Sydney, dove un budget di $ 10.000 può permettersi affitti di prima qualità tra 2.500 e 3.000 piedi quadrati. Dubai e Madrid offrono lo spazio più grande in cambio di $ 10.000 al mese, rispettivamente a 4.800 e 5.000 piedi quadrati.

Sebbene gli affitti nel centro di Londra e Manhattan siano diminuiti del 14% nell'anno fino a febbraio 2021, Knight Frank riferisce che il tasso di diminuzione degli affitti sta rallentando e che i nuovi contratti di locazione si stanno riprendendo in entrambi i mercati. Ciò è in gran parte motivato da sconti significativi e da inquilini che tornano nei centri urbani per ridurre i pendolari di lavoro una volta rimosse le restrizioni pandemiche.