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Sono stati presentati a Roma, presso la Sala “Caduti di Nassirya” di Palazzo Madama, i libri “Restart Metabolico” del Dott. Danilo De Mari e “Io può” del Dott. Marco Vetrano.

La presentazione è avvenuta nel corso della conferenza stampa dal titolo “Salute e benessere ai tempi del Covid”, alla quale hanno preso parte i due autori dei libri, oltre al Senatore della Lega Manuel Vescovi. A moderare l’incontro è stata la giornalista Barbara Castellani, che insieme agli autori ha analizzato il rapporto della popolazione con tematiche di costante attualità come salute e benessere, inserendole in un contesto come quello attuale, fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria.

“Restart Metabolico” presenta un metodo che si sviluppa su 31 giorni per ritrovare la forma e tornare in salute, mentre “Io può” analizza il problema dell’autostima, consigliando al lettore come accrescerla.

«L’idea alla base di questo libro – ha dichiarato il Dott. De Mari – è quella di aiutare le persone a raggiungere un benessere a 360°. Il programma prevede un riequilibrio alimentare con l’ausilio anche dell’attività sportiva. Si parte da zero con un passeggiata, la cosiddetta “passeggiata metabolica”, fino ad arrivare a dei work out un po’ più intensi. Da qui segue un lavoro di stretching ed equilibrio emotivo con esercizi di respirazione. Al tutto, ovviamente, va accompagnata un’alimentazione sana e specifica. Attraverso questo libro, quindi, spero di aiutare quante più persone possibili che, per questioni di tempo, non riescono ad entrare in contatto diretto con me».

Antonio Sorgentone torna ad esibirsi dal vivo con la sua band. L'artista, cantante e pianista, considerato tra i migliori nel suo genere in Italia incontrerà il suo pubblico e infuocherà l’estate con tante date live in giro per l'Italia, per un tuffo nelle sonorità anni '50, da Renato Carosone ai ritmi blues più sfrenati, passando per lo swing ed alcuni brani scritti da Antonio e diventati ormai familiari grazie ai diversi passaggi televisivi degli spot pubblicitari di cui sono colonna sonora.

Un vero e proprio segnale di ripartenza, che sancisce l’inizio di una nuova avventura musicale dopo lo stop forzato ai concerti del Covid19, in cui l’artista porterà sul palco la sua energia e i brani più amati del suo repertorio, gli stessi che grazie alla sua bravura sul palco e alla sua bravura tecnica gli hanno permesso di vincere l'edizione del 2019 di Italia's got talent, trampolino di lancio dell'artista. Ma negli anni Sorgentone è riuscito a conquistare tutti i tipi di pubblico, collezionando alle spalle più di 600 concerti in Italia e in Europa: Svezia, Finlandia, Francia, Germania, Belgio, Svizzera. È proprio dall'Abruzzo, sua terra natia, che è partito il tour estivo.

Dopo Roseto degli Abruzzi e Rovigo, è atteso il 7 Agosto all’Aniene Festival di Roma, il 25 Agosto a Mosciano e il 28 Agosto a Bologna. Insieme a lui una band dal vivo Remo Leonzi, chitarra, Riccardo Colasante, batteria, Federico Ullo, contrabbasso. Non un semplice calendario di eventi ma uno spartiacque tra il grande successo di Italia's got talent che l’ha reso celebre al grande pubblico e nuovi importanti progetti che lo attendono.

L’Italia riparte finalmente anche nel settore turismo, con l’allentamento sia delle normative anti-covid, sia per la riapertura di tantissime attività ricettive. Eva Bolognesi, famosa influencer toscana, ci apre le porte della sua terra, alla scoperta di località, storia, cultura che sono l’orgoglio di una regione fra le più belle che l’Italia vanta. Un viaggio fra terra e mare, passando anche per la celebre Isola D’Elba, come punto di riferimento e meta turistiche per la prossime vacanze.

 

Eva, la Pandemia si avvia alla conclusione e la voglia di tornare a viaggiare, a riscoprire la nostra bella Italia è tanta. Tu in questa prima fase del tuo ruolo di influencer dedita ai viaggi, ci parli della tua Toscana. Perchè?

Da quando è scoppiata la pandemia sono rientrata in Toscana per un lungo periodo. Per me la mia Regione è stata una vera riscoperta perché dopo 12 anni in cui tornavo solo per fare le vacanze e per passare qualche weekend ho avuto modo di riviverla come se non mi fossi mai allontanata ma osservandola con occhi esterni. Ho cercato di vivere il più possibile all’aria aperta facendo sport e lunghe camminate e guardandomi molto di più intorno.

Mi piace riscoprire la mia Toscana che è comunque una delle regioni italiane più turistiche. Mi risulta più immediato raccontare i posti a cui sono legata da sempre, sicuramente perché sono di parte, ma per chi sceglie di visitarla per tutte le vacanze o anche solo per un fine settimana può trovare mare, montagna, collina e un’offerta enogastronomica incredibile: insomma ne abbiamo per tutti i gusti!

Firenze, Lucca, Livorno, Pisa sono città storiche che rendono orgoglio al nostro Paese. Secondo te siamo ancora capaci di attrarre turisti stranieri con le nostre bellezze architettoniche?

Assolutamente sì! Firenze, Lucca e Pisa offrono così tante cose da vedere: battisteri, musei, chiese, piazze famose in tutto il mondo che sicuramente meritano di essere visitate molte volte per poterne apprezzare le meraviglie e conoscerne una minima parte. Livorno è una città diversa da tutte le altre anche perché durante la seconda guerra mondiale è stata in gran parte rasa al suolo e successivamente ricostruita con uno stile non omogeneo, ha molto potenziale ma non è valorizzata come merita, sì sono di parte! Ma oggettivamente ci sono scorci sul mare bellissimi, la Terrazza Mascagni, e quartieri come “la Venezia” unici, inoltre trasmette un’atmosfera positiva che ti fa sentire di essere in qualche modo sempre in vacanza.

Poi c’è il turismo chiamiamolo “più estivo”. E la Toscana abbonda di location strategiche: per esempio Forte dei Marmi, Lido di Camaiore, Viareggio. Cosa piace veramente di questi posti?

La Versilia significa posti super trendy come Viareggio e Forte dei Marmi ma significa anche Pietrasanta, Massarosa e Camaiore, borghi pieni di arte e cultura. Sicuramente sono località facilmente raggiungibili da molte città come Milano, Firenze, Parma e permettono una gamma di offerte economicamente differenziate ed al tempo stesso queste località non hanno perso l’immagine patinata che già raccontava Susanna Agnelli nel suo libro “Vestivamo alla marinara”.

Ho tantissimi amici milanesi che non rinuncerebbero mai alla settimana o weekend al Forte anche per fare un salto all’affascinante mercatino del mercoledì o per passare una serata in celebri locali come la Capannina.

E non di meno importanza è l’Isola d’Elba, che però, rispetto a tanti altri atolli, offre scenari incantevoli tutto l’anno. Cosa si va a fare di interessante in terra isolana?

Sono legatissima a quest’isola perché parte della mia famiglia è originaria proprio di lì ed io la frequento fin da quando ero una bambina.

L'Isola d'Elba ha il grande fascino di essere un territorio ricco di storia, dove regna la natura, le spiagge dorate ma anche quelle di sabbia scura e paesaggi particolari caratterizzati dalle miniere. Infatti non tutti sanno che l’isola più che da pescatori è stata abitata da minatori che estraevano il ferro, in alcuni paesi come Rio Marina e Capoliveri si possono ancora visitare le miniere. Tra le spiagge che consiglio sempre ci sono Fetovaia, Capo Bianco, Cavoli e Barabarca.

I paesi sono distanti pochi Km gli uni dagli altri, ognuno con le proprie peculiarità: Porto Azzurro è il gioiellino dell’Isola, piccolo e curato nel particolare, arricchito da negozi e ristoranti molto chic, mentre Portoferraio e Marina di Campo sono sicuramente più grandi e organizzati per svolgere varie attività anche in inverno.

Da visitare è anche Marciana Alta, paesino arrampicato sui monti, con i suoi 375 mt di altitudine è il più alto dell’Isola ed uno dei più antichi, per chi desidera tranquillità e riservatezza è l’ideale, le vie sono molto strette ed accessibili solo a piedi. Starei ore a parlare di quest’isola! Non mi delude mai e mai lo farà… ogni giorno si può vivere un’emozione nuova e scoprire nuovi luoghi.

Esistono anche prodotti tipici, ritrovi caratteristici, come agriturismi, rifugi, chateau relais. Tu da esperta cosa consiglieresti?

I piatti tipici del food  elbano sono di base semplici anche se alcuni richiedono una preparazione complessa e la cucina, considerata un tempo povera, oggi con le dovute rivisitazioni è diventata raffinata. Tra le specialità abbiamo lo stoccafisso alla riese, il gurguglione, altra specialità riese a base di verdure, il famoso cacciucco o zuppa di pesce, ma anche piatti molto semplici come il polpo lesso e le sardine ripiene.

Il miglior posto dove ho assaggiato questi ottimi piatti è stato al Ristorante Da Cipolla, locale storico nella piazzetta di Rio Elba. Comunque alla fine di ogni pasto non può mancare un assaggio di Schiaccia Briaca, torta preparata con l’Aleatico dell’Elba e i pinoli.

Da annoverare sono anche le diverse aziende vinicole che consiglio di visitare e la cosa interessante è che da alcuni anni ci sono vini controllati dal marchio DOC, tra questi i più importati sono: Elba Bianco, Ansonica, Moscato ed il famosissimo Aleatico (DOCG).

Infine un itinerario preciso per un viaggio davvero emozionante e piacevole quale potrebbe essere in Toscana?

Amo molto la Toscana naturale e rilassante ed un itinerario meraviglioso che rifarò tra qualche settimana è quello della Val D’Orcia che è celebre in tutto il mondo ed è patrimonio dell’Umanità e dell’Unesco.

Passando tra colline con verdi cipressi, lunghi filari di viti e le gialle ginestre, troviamo Pienza, Montalcino e Montepulciano, famosissime per l'eccellente vino rosso. Un paio di giorni a Siena sono d’obbligo perché è un tripudio di arte ed architettura.

Parlando invece di degustazioni, a sud di Siena l’itinerario prosegue alla volta del Chianti, io consiglio di alloggiare in un’azienda agricola per poter visitare vigneti, cantine ed immergersi nei borghi pittoreschi.

Si respira un'atmosfera unica a Castellina in Chianti, sui poggi si possono ammirare fortezze, castelli ed un posto molto piacevole ed accogliente dove alloggiare è al Castello di Fonterutoli di Marchesi Mazzei.

Per completare il relax consiglio di fare un passaggio a Bagno Vignoni, località termale di epoca rinascimentale e piccolo borgo. Insomma si capisce che sono felicissima di essere nata in questa meravigliosa Regione!

In tv impazzano già le reclame natalizie e, per non farci trovare impreparati abbiamo chiesto ad Eva Bolognesi, influencer toscana da migliaia di follower su Instagram, di redigere per noi la guida ad un Natale perfetto sotto ogni aspetto: tra un consiglio di stile e l’altro, vi diamo quindi qualche suggerimento sui regali che potreste fare alla vostra lui e alla vostra lei. Ma quando addobbate casa e allestite l’albero di Natale, attenzione a non esagerare.

 

Eva, partiamo prima di tutto da cosa significa il Natale per te. Un ricordo particolare legato al clima delle Feste ce l’hai?

Il Natale per me, soprattutto da piccolina, ha significato aggregazione familiare. Ricordo queste lunghe tavolate del 25, in cui c’erano tutti: nonni, zii (che magari vivevano lontani e tornavano a casa per le Feste) e noi cuginetti che ci divertivamo un mondo. Bastava anche solo che uno zio indossasse la barba bianca per imitare Babbo Natale e per noi era già magia.

In questi giorni, le pubblicità in tv ci invitano già a pensare ai regali. Facciamo ordine: quali sono i regali perfetti per Lei?

Io punterei molto sugli accessori, quindi orecchini e bracciali. Ma vanno forte, ultimamente, anche le cinture gioiello da abbinare magari ad un tailleur nero. E infine ci sono i cosiddetti classici: sciarpe e pashmine, oppure un bel profumo.

Il profumo io l’ho sempre considerato un regalo rischioso. L’errore è dietro l’angolo.

E’ vero, regalare un profumo è sempre un rischio. Secondo me dipende molto dal livello di confidenza che c’è con una persona, da quanto conosci i suoi gusti. La regola aurea vorrebbe che chi regala un profumo dovrebbe conoscere l’odore della pelle di chi lo riceve, ma non sempre è possibile. Per questo, se si vuole regalare un profumo ad una persona con cui non si ha grande confidenza, il consiglio è di buttarsi su fragranze più commerciali, ultimi arrivi e grandi marchi.

E se poi proprio il regalo non ti piace lo puoi sempre riciclare. A te è mai capitato?

Sì, succede di riciclare un regalo (ride,ndr.) Io, per esempio, l’ho fatto con un cuscino per la cervicale da utilizzare durante i viaggi in aereo. In generale, sconsiglierei vivamente di regalare abbigliamento: il vestire è una cosa troppo personale, pensa che neppure mia madre che mi conosce bene mi regala mai un vestito senza che ci sia anche io con lei in negozio. Magari ti regalano una cosa in cui tu non ti senti a tuo agio, o di cui non ti piace il colore. E allora sì, in quel caso il riciclo è ampiamente giustificato.
Un regalo che invece trovo particolarmente azzeccato è qualcosa che abbia a che fare con il relax: un soggiorno in una spa, con tanto di massaggi, o un weekend di coppia in un hotel cinque stelle, o alla scoperta della cultura e della tradizione enogastronomica di una città.

Pensiamo un po’ anche ai maschietti. I regali perfetti per Lui?

Anche qui direi che l’accessorio è un passe par-tout. In particolare a me piace molto regalare cravatte. Ce ne sono di classiche e più particolari, per ogni fascia di prezzo. Mi è capitato spesso di regalare, se al destinatario piace bere un bicchiere ogni tanto, degli ottimi vini di cantina. Le enoteche ti aprono un mondo in questo senso: essendo anch’io un’appassionata di vini, tendo a non regalare bottiglie commerciali.

Spostiamoci per un attimo sul comparto addobbi: quali sono gli errori da non commettere assolutamente quando si allestisce l’albero di Natale?

Premetto che io amo gli addobbi natalizi, danno atmosfera di festa e di calore. Tuttavia, non mi piacciono gli alberi di Natale troppo carichi, quelli che mischiano troppe cose, tra palline di varia dimensione e festoni, e troppi colori diversi tra di loro. Preferisco per l’albero colori tenui come il bianco e il ghiaccio. Tendo all’essenziale anche quando si tratta di addobbare casa: a volte basta davvero poco, per esempio un bel centrotavola sul quale sono disegnati i simboli del Natale.

Abbiamo puntellato questo argomento prima: quali sono le mete imperdibili per chi vuole viaggiare a Natale?

Durante questo periodo è bellissimo visitare i mercatini di Natale. Ormai si può dire che ogni città ne faccia uno, per cui – anche se non sei a Innsbruck o a Vienna – sei comunque immerso in quell’atmosfera lì. Poi direi che è un’ottima idea optare anche per una Capitale europea. Mi affascina vedere come sono state addobbate le altre città, come la gente del posto vive il periodo delle Feste, e in che cosa sono diversi da noi.
Per quanto riguarda me, il Natale – fino almeno a quattro anni fa – era sinonimo di montagna e di sci. Ma diverse volte sono stata anche in posti caldi, come le Canarie o Dubai, ed è stato particolare trascorrere, all’insegna del riposo e del relax,  un periodo tradizionalmente freddo in posti che i più associano all’estate.

Il periodo delle Feste comandate è pieno di occasioni di convivialità: come ci si veste?

Posseggo una serie di abiti e abitini rossi che sfoggio solo durante il periodo natalizio. Insieme al rosso, un altro must di questo periodo è il bianco. Per cui se magari per una serata a tema natalizio indosso un abitino bianco, posso sempre aggiungere un dettaglio di colore rosso, magari le scarpe o qualche dettaglio luccicante qua e là, ma senza strafare.
In generale, credo che il periodo natalizio abbia il merito di “accendere” il nostro guardaroba, darci luce, abituati come siamo per tutto l’inverno a vestirci di nero, grigio, blu scuro. Qualche eccesso dunque, purchè portato con stile, ci può anche stare.

Born, according to mythology, from the lightning hurled by Poseidon to cut a piece of Corfu and create a private corner for him and his beloved, Paxos is the perfect destination for a romantic getaway or complete relaxation.

The Greek island, one of the smallest of those located in the Ionian Sea, is a real gem on a human scale. Liveable, quiet and with all kinds of services, Paxos over the years has become a reference point for thousands of tourists from all over the world.

The editorial staff of LuxuryAgencyNews reached for an exclusive interview Stefanos Makris of the Fougaros Rental Company of Paxos, a company that for over 20 years has been managing holiday residences (from villas to studios), car renting and all types of services for tourism on the island Greek.

IN FOTO: Stefanos Makris

 

How is the tourist season going in Paxos?

The season in Paxos in the middle of covid is going unpredictable good. In some way is like 2019.

What do tourists who arrive on the island ask and want?

They ask and want anything that makes them relax. That's why the facilities of Paxos becoming higher and higher, Nomads tourism is the new generation of tourism (work and holidays or work from home).

What are the most frequent requests?

They like to rent a villa to stay and relax - work during the day or to rent a boat day by day to go around the island Antipaxos or any other beach. In my opinion, Paxos has what should have People coming and feel at home. That's why 50% of the tourist coming every year.

How has tourism changed in recent years from pre covid to post covid?

After the bad year we had in Paxos an new project start, the agriculture work, we start Making virgin olive oil Generally we start to be more close to nature and what nature offers us.

Future projects of Fougaros Travel?

We work in tourism for more than 20 years. So we make the company be next to the guests and help them at anything they want to find and explore the island by renting cars -scooter- ATV - ebikes –boats.
Fougaros is the nickname of our family and mean chimney Nickname that coming from the past 3 generations so we named our agency to honour our grandfathers.

Prosegue la collaborazione tra La Martina e Pininfarina in cui si incontrano nuovamente i concetti di lifestyle sportivo e  design italiano. Sono i valori ad accomunare queste due eccellenze che condividono innovazione e passione per i dettagli. Insieme lanciano la loro prima capsule “see now buy now”, ora ufficialmente in vendita sul sito La Martina, ispirata al  design della “Modulo”, concept car disegnata da  Pininfarina nel 1970 e diventata icona di stile e di innovazione. 

La sinergia tra l’heritage di   La Martina e la prospettiva avanguardistica di  Pininfarina si sviluppa in una collezione che celebra passato e futuro, tradizione e innovazione.   La Martina, sinonimo di Polo e passione, si lega alla tecnologia d’alta gamma di  Pininfarina. 

Da questo legame vengono presentati tre capi iconici uomo, in limited edition e con il ricorrente “3”, numero  che nel gioco del Polo possiede il “regista” e miglior giocatore della squadra: un giubbotto in tessuto tecnico con collo alto e cappuccio, chiusura frontale a zip e loghi stampati sul davanti e sul braccio (€ 439), una polo a maniche lunghe in cotone regular fit con logo   La Martina ricamato e personalizzazione a contrasto sul petto (€ 199) e, infine, una t-shirt regular fit sempre con logo   La Martina ricamato e personalizzazione con dettaglio applicato  Pininfarina sulla schiena (€ 99). 

Nella capsule l’abbigliamento sportivo luxury entra in contatto con il  design e la trasformazione, rispecchiando competenze innovative, ovvero capi dalle altissime prestazioni, tecnologici nei materiali e nelle grafiche, indubbiamente performanti. Ritroviamo nel pay-off di  Pininfarina “We move dreams” una visione che rispecchia appieno la filosofia del brand  Pininfarina condivisa da   La Martina.

Giornata dedicata alla creatività presso l’Ambasciata dell’Uzbekistan a Roma dove si sono svolte le premiazioni del Concorso Internazionale d’Arte Uzbekistan - Italia.

Questo evento artistico, degno di nota, si è tenuto per celebrare l’anniversario dei trent’anni di indipendenza dell’Uzbekistan che nel Paese asiatico si festeggia il 1° settembre.

L’eclettica artista Aida Abdullaeva ha ideato l’evento, spinta da una vera e propria passione insieme all’Associazione VerbumlandiArt.

Aida, da sempre messaggera di arte e cultura, si propone di creare collegamenti tra la civiltà uzbeka e quella italiana; è inoltre fondatrice del “Progetto Angeli”, una prestigiosa Associazione Internazionale che unisce artisti di talento con l’intento di creare Festival, mostre e progetti artistici, per sostenere l’arte in ogni sua forma.

La giuria presieduta dall’Ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov era composta dal Console Munira Nizamova, dall’artista Aida Abdullaeva, dall’artista Miguel Angel Acosta Lara e dalla presidente di Verbumlandiart-aps Regina Resta, in collaborazione con la docente e avvocatessa Marilisa Palazzone e la docente Claudia Piccinno. Dopo un’attenta analisi di tutte le opere pervenute, valutando tutti gli aspetti caratteristici di ciascuna opera: tecnica, colori, armonia, cromaticità e attinenza al tema, sono stati selezionati solo quattro finalisti della scuola primaria e scuola media e sette artisti adulti, decretando un vincitore assoluto per i minori e uno per gli adulti.

Per la scuola primaria e scuola media è stata decretata vincitrice l’alunna Eleonora Santospago di Chieti; l’attestato di partecipazione è stato rilasciato all’alunno Daniel D’agostino, sempre di Chieti; per il disegno il riconoscimento è stato assegnato ad Alessia Ruobing e a Melissa Fortini di Castelmaggiore (Bologna). Tra gli artisti adulti la vincitrice è stata Emanuela Loscanna; l’attestato di partecipazione è stato conferito a Fernando D’Ospina, Madia Ingrosso, Stefania Siani, Teri  Voltini e Daniela Gilardoni.

Nella meravigliosa cornice dell’Ambasciata, ricca di simboli uzbeki, sono state premiate, inoltre, la giovane pittrice Lenora Santospago di Chieti e l’artista Emanuela Loscanna di Lecce. Lenora ha realizzato un disegno carico di significati e simboli tipicamente uzbeki: architetture, decorazioni e cibi che rappresentano perfettamente la fantastica cultura di questo popolo.

Emanuela ha creato un dipinto su tela che rappresenta una ragazza uzbeka in abiti tipici, un’esplosione di colori e di raffinatezza che hanno saputo cogliere l’eleganza di questo popolo.

S.E. l’Ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia Otabek Akbarov, durante la cerimonia, ha consegnato la medaglia e la pergamena alle artiste con i sinceri apprezzamenti alle opere e al Concorso che ha unito la cultura uzbeka a quella italiana. 

Encomio d’Onore per la designer Melissa Caldari, in arte Melissa Mil, per la collezione di orecchini che ha realizzato dopo un’attenta ricerca sulle tradizioni uzbeke, ricreando le fantasie e i colori per realizzare i suoi gioielli in legno. Il lavoro della giovane designer è state molto apprezzato dall’Ambasciatore che le ha rivolto i suoi complimenti. Al termine della premiazione la stilista Melissa Mil è stata intervista dalla TV Nazionale uzbeka.

Le rappresentanze e gli ospiti intervenuti hanno partecipato con entusiasmo all’evento, dimostrando grande interesse per l’arte italiana e uzbeka.

Presentato a Ragusa “Acque Formate”, il nuovo libro di Riccardo La Cognata. L’autore “siciliano di Ragusa”, come si autodefinisce, ha presentato il suo nuovo romanzo nell’incantevole cornice del baglio della dimora storica di Vincenzo Comitini e Claudia Guardiano, nella campagna ragusana a pochi passi dal mare di Punta Secca.

Un nuovo ed avvincente romanzo per La Cognata – dopo i successi de “La Transazione” e “Il Senso del Tempo” – che, come raccontato dallo stesso autore, «è un thriller, puro e semplice, con al centro una caccia all’uomo ingannevole. L’inseguimento di una lepre, che serve da espediente per descrivere un piano diabolico e letale, come nella migliore tradizione del genere».

Anche “Acque Formate”, proprio come successo ne “La Transazione”, parte dall’epilogo: «Mi piace sfidare il lettore, che si ritrova a leggere il finale senza però saperlo collegare alla narrazione. Un inganno bonario – spiega La Cognata – e quasi obbligato dalla circolarità della mia scrittura. Arrivi alla fine e tutto si ricollega all’inizio, come in un ciclo».

E proprio come il romanzo d’esordio di La Cognata, in “Acque Formate” torna un personaggio che è stato amato dai lettori: Naima, che ora diventa quasi un eroina. «Tutti meritano una seconda possibilità e anche la mia sicaria libanese. Una specie di ottimismo umanistico. Ho fiducia nelle capacità di riscatto di ognuno di noi. E comunque, il mondo frequentato da Naima smussa la nettezza dei confini tra bene e male, come li conosciamo noi nella vita di ogni giorno. Lei e gli altri protagonisti del romanzo vivono e agiscono ad un livello di pericolo esasperato, come è nella tradizione del thriller. Logico che assuma un connotato eroico».

Un nuovo libro da leggere tutto d’un fiato, quindi, quello lanciato dall’eclettico Riccardo La Cognata, che ancora una volta ci trascina in un turbinio di intrighi, rincorse e cacce all’uomo.

Avalon Waterways, compagnia di crociere fluviali di lusso di Globus family of brands, debutta sul mercato italiano proponendo speciali partenze estive dedicate unicamente ai viaggiatori italiani: un prodotto all inclusive e Italian Style con servizi a bordo e a terra in italiano. Già premiate dall’autorevole Cruise Critic come “Best River Cruise Line Cabins”, grazie alle partenze garantite da luglio a settembre i viaggiatori del Bel Paese quest’estate potranno scegliere una vacanza intima, sicura e in totale relax navigando sul Reno o sul Danubio a bordo di un boutique hotel galleggiante dal design elegante, che con un numero limitato di passeggeri garantisce ampi spazi personali.

Con una flotta globale di 15 Suite Ships - 13 in Europa e due nel Sudest Asiatico – Avalon Waterways ha reinventato il concept delle navi da crociera fluviali ridefinendo l'esperienza di viaggio. Rispetto alle grandi navi da crociera, Avalon Waterways garantisce maggiore spazio a bordo per i viaggiatori, un servizio personalizzato con un rapporto tra staff e clienti di 1:3 e una navigazione meno impattante. A questo proposito con il programma Avalon Cares, la compagnia sta tracciando un percorso ambizioso verso le emissioni zero e la sostenibilità in ogni aspetto della crociera. La flotta di Suite Ships all'avanguardia e la tecnologia più avanzata consentono di limitare l'energia, il consumo e le emissioni. Negli ultimi due anni, Avalon Waterways ha ridotto lo spreco di carta dell’80% e nel 2020 è stato eliminato al 100% l’utilizzo di plastica monouso a bordo delle navi.

Caratterizzate da un lusso informale, le navi di Avalon Waterways dispongono unicamente di cabine esterne e di due interi ponti di Cabine Panorama (18m2) dotate di una finestra panoramica da parete a parete che misura 3,4m, più ampia rispetto ad ogni altra nave da crociera fluviale, che trasforma la cabina in un balcone all’aperto, permettendo di ammirare magnifici panorami comodamente sdraiati sul letto. A disposizione degli ospiti anche le Royal Suite (28m2) e le Cabine Deluxe (16 m2) che garantiscono ampi spazi e tranquillità.

Ampia è anche l’offerta culinaria. Avalon Waterways porta in tavola il sapore locale con ingredienti freschi e del territorio utilizzati dagli chef di bordo per creare specialità regionali e piatti tradizionali da assaporare in una varietà di ambienti offrendo ai suoi ospiti la possibilità di pranzare o cenare dove meglio preferiscono e senza turni. Pranzare all’aperto con una grigliata sullo Sky Deck, gustate un’elegante cena di quattro portate nel ristorante Panorama o, per una cena informale,  le specialità selezionate nel Panorama Bistro. Non mancano le proposte salutari di Avalon Fresh.

 

 

FONTE e FOTO: Comunicato stampa Avalon Waterways

Roma ha dato il via alla nuova stagione con il primo evento, a metà tra sport e spettacolo, dai soleggiati campi dell’Olimpic Padel Club, nella storica zona portuense della Capitale. Tanti vip e tanta solidarietà nel primo Trofeo Bindi, che con la tappa dello scorso weekend ha segnato la terza carrellata di competizioni della PadelArtisti.

La squadra formata da Simone Barazzotto e composta da personaggi della tv, del cinema e dello sport sposa da sempre iniziative di solidarietà. Per il tour PadelArtisti ha scelto di sostenere Micol, una bimba toscana di 4 anni affetta da una rarissima malattia genetica (malformazione del gene WWOX). Grazie alla collaborazione del Bioparco di Roma il giorno prima dell'evento la piccola Micol, insieme alla mamma Beatrice e alla nonna, ha potuto visitare il parco e vedere da vicino i suoi amatissimi animali.

Roma, considerata ormai la capitale italiana del Padel, ha risposto positivamente all’iniziativa, e sono stati molti gli appassionati che sono corsi a bordocampo per tifare. Alla fine a trionfare sono stati l’attore Andrea Preti assieme alla fidanzata Susanna Giovanardi, che hanno avuto la meglio sugli altri due finalisti, la coppia formata dagli attori Matteo Branciamore ed Emiliano Ragno.

Preti e Giovanardi dunque si aggiungono ai vincitori della altre due tappe del Trofeo Bindi: Mara Santangelo e Marcelo Fuentes (Versilia) e Marco Vivio assieme a Matteo Nicoletta (Sicilia). Le prossime due tappe si giocheranno a Milano in ottobre e la finalissima a novembre in una location internazionale che ufficializzeremo a breve.

Tanti gli altri vip in campo e fuori: Federico Moccia, Samuel Peron, Moreno Morello, Roberto Ciufoli, Stefano Meloccaro, Marcelo Fuentes con Sofia Bruscoli, Gilles Rocca, Antonio Mezzancella con Georgia Manci, Ludovico Fremont, Marco Vivio, Simone Colombari, Valentina Principi, Lorenzo Amoruso con Manila Nazzaro, Laura Freddi, Jonis Bascir e Gianguido Baldi.

La terza tappa del Trofeo Bindi si è conclusa con una cena di gala nell’elegante cornice del Grand Hotel del Gianicolo.     

Tanti gli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa: Bindi Dessert, Salumificio Fratelli Beretta, Prosciutto di Carpegna, Givova, Federici Sofà, Mangia’s  Resort e Huracan.

Dal bartender Antonio Masi, co-fondatore insieme a Luana Bosello, di [ lu:ni ] Consulenze & Hospitality concept, arriva il drink perfetto per l'estate, che unisce i freschi sapori tropicali del cocco e quelli del rum. Il drink Coco è un twist del classico Piña Colada che ne estremizza la freschezza con l'intento di aggiungere note fresche e renderlo più beverino.

Il drink si prepara con 50 ml di Don Papa Rum, 50 ml di Batida de Côco Mangaroca, 50 ml di Colada Mix homemade, mezzo lime spremuto, 4 foglie di basilico e del pepe rosa in grani. Per preparare il Colada Mix, miscelare in un blender dell'ananas fresco con del latte di cocco. Per il drink, versare il Don Papa Rum, la Batida de Côco Mangaroca e gli altri ingredienti, compresi il Colada Mix, il pepe rosa in grani e le foglie di basilico, in uno shaker con del ghiaccio. Agitare con decisione, versare nel bicchiere, filtrando con un passino. Aggiungere ghiaccio, un ciuffo di basilico come decorazione, frutta fresca e una spolverata di pepe rosa per dare contrasto.

Il basilico con il suo profumo e freschezza, esalta la freschezza della Batida de Côco Mangaroca e si unisce perfettamente all'ananas e al sapore tondo e inconfondibile del Rum Dom Papa. Il lime bilancia quindi le note zuccherine della frutta e il pepe rosa crea il contrasto finale, prolungando sapore e piacere. Da una parte quindi la Batida de Côco Mangaroca, liquore al cocco, cremoso e delicato prodotto sulla base della tipica ricetta brasiliana con latte, alcool e aromi di cocco.

Ma a esaltare il gusto del drink, il Don Papa, primo rum premium delle Filippine con lotti limitati e selezionati caratterizzato da un bouquet con note di vaniglia, miele e frutta candita, una lunga e avvolgente trama gustativa nel finale, che rimanda alle atmosfere dell’isola di Negros Occidentale, dove viene distillato e invecchiato per oltre sette anni in botti di rovere americano.

Nelle venature di Rum Don Papa si percepiscono la straordinaria flora e fauna, le montagne, i vulcani, gli animali esotici e le guerriglie del passato fra le colline di questo luogo, noto anche come Sugarlandia e considerato una delle più ricche e interessanti località al mondo.

In vista delle prossime riaperture, il Chapter Roma rilancia le proprie ambizioni di polo dell’alta miscelazione italiana scegliendo Joy Napolitano come nuovo Bar Manager e lanciando il rooftop con vista sulla Città Eterna.

"Dopo la prima apertura del 2019 - dichiara Jacopo Arosio, direttore del pluripremiato Hotel Chapter Roma - il 2020, nelle nostre intenzioni, doveva essere l’anno del Food&Beverage”. “Purtroppo le straordinarie circostanze che ci siamo trovati ad affrontare hanno rallentato i nostri progetti. Dopo aver già posizionato il bar a un livello molto alto, grazie anche ai vari premi ricevuti come quello della Condé Nast Hot List e il premio Best Urban Hotel di Wallpaper, la scelta di Joy Napolitano come Bar Manager del Bar del Chapter Roma - continua Arosio - rappresenta per noi il segno di questa precisa continuità nella ricerca dell’eccellenza della mixology del nostro bar”.

“Sulla scia del lavoro fatto nel 2020 - conclude il direttore - volevamo donare al pubblico romano e internazionale un profilo di bartender ambizioso e importante, con una grande esperienza nella miscelazione romana e uno sguardo sempre rivolto alle nuove frontiere della miscelazione. Il nome di Joy Napolitano è stato un accostamento quasi naturale, vista anche la similitudine fra il suo profilo e lo stile del nostro hotel, rock e fuori dagli schemi”.

Classe 1980, Joy Napolitano cresce sperimentando sul campo le diverse anime del mondo del bar, dai pub alle discoteche fino agli speakeasy. Una conoscenza del settore che gli permette di creare una propria identità chiara, perfettamente riassunta dal “The Barber Shop”, cocktail bar da lui aperto nel 2015 insieme al collega Matteo Siena. Cura per il cliente, attenzione al dettaglio, equilibrio fra classicità e ricerca, uniti a una sempre presente coscienza ambientale sono gli elementi fondanti della sua filosofia di bar.

Proprio per questo Joy Napolitano sottolinea come nella nuova identità del Bar del Chapter Roma “non ci sarà una ricerca di materie prime lontane da noi, ma un’attenta selezione di prodotti di uso quotidiano, vicini a noi e riconoscibili, esaltati attraverso l’utilizzo di diverse tecniche”. Tecnologia che, per il nuovo Bar Manager, non deve mai rappresentare un vincolo, “bisogna uscire dal luogo comune che il concetto di laboratorio sia esso stesso il bar: un laboratorio non è nient’altro che un espediente utile per la miscelazione, alla quale faccio riferimento, uno strumento”. Riportare al centro dell’attenzione la materia prima ed i sapori: questa quindi la filosofia del nuovo bar del Chapter di Roma.

Le novità 2021 previste per il Chapter Roma non riguardano però solo la nuova guida del bar. Come sottolinea il direttore Jacopo Arosio “Stiamo lavorando da mesi a un nuovo asset, il rooftop, che andrà a incrementare i punti di forza del Chapter Roma. Malgrado l’incertezza dovuta alle varie misure di distanziamento, siamo certi che questa terrazza sopra i tetti di Roma potrà aiutarci nel sentirci più uniti. Abbiamo lavorato su un concept molto particolare per il rooftop, tenendo sempre in considerazione una parte molto importate della filosofia dell'hotel, che è quella del design. Questo rooftop avrà un grande focus sulla bar mixology e sarà molto interessante il concetto di food, creato appositamente per questa terrazza".