Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy. 

In un momento di "break" come quello che stiamo vivendo, mentre tutto il mondo si ferma a causa del Covid19, in Inghilterra si cerca di concludere un affare da sogno. Il The Rizt Hotel London, uno degli indirizzi di lusso simbolo della capitale del Regno Unito, sta per passare nelle mani di nuovi proprietari. 

Inaugurato 113 anni fa, con oltre un secolo di storia, il Ritz ha visto passare nelle sue sontuose stanze, personaggi di prim’ordine della politica, dello spettacolo e della cultura di tutto il mondo. Da Winston Churchill a Charlie Chaplin, da Jackie Onassis, a Margaret Thatcher, che proprio in una delle suite dell’albergo visse i suoi ultimi giorni di vita. 

Quando, nel 1995, gli attuali proprietari si apprestarono a comprarlo, spesero “solo” 75 milioni di sterline. Oggi il valore del Ritz, uno degli alberghi più famosi del mondo, è stimato intorno agli 800 milioni (quasi 900 milioni di euro). A breve, dunque, solo venticinque dopo l’ultimo passaggio di mano, lo storico albergo londinese potrebbe trovare un altro proprietario, che succederà ai gemelli Sir David e Sir Frederick Barclay, noti anche per detenere la proprietà del Daily Telegraph. Oggi il Ritz conta ricavi per 50 milioni di sterline e utili per 15; un impero che sarà difficile da scalare, se non da fondi d’investimento internazionali o sovrani. 

A comprarlo, invece, sarebbe stato un fondo anonimo del Qatar che, con un'offerta valutata tra 900 milioni e un 1,2 miliardi di euro, ha battuto gli altri concorrenti, tra i quali Lvmh e Sidra Capital. Qatar Investment Authority possiede già altri prestigiosi alberghi londinesi, come il Claridge’s, il Berkley e il Connaught.

Nonostante il periodo che sta passando, quindi, il The Ritz Hotel London, resta comunque uno dei simboli della capitale, che lo vede affacciarsi al fianco di Green Park e su Piccadilly. Un monumento ricco di storia, con tre ristoranti e un Casinò dalle infinite liste d'attesa, oltre all'indimenticabile apparizione nel film Notting Hill.

Il cioccolato viene ancora percepito come un prodotto pregiato, di lusso e costoso in Cina. Ciononostante, il mercato di questo settore è in continua crescita, ecco spiegato il perché Venchi stia puntando dritto al mercato asiatico. I primi target? Giappone e Cina. Venchi, storico marchio torinese oggi di proprietà di Daniele Ferrero, presidente e ceo, e azionista di maggioranza ha grandi aspettative. La solidità di Venchi è tutta nei numeri. L’azienda cresce a doppia cifra da oltre 20 anni, sia in Italia che all’estero, facendo conoscere la qualità dei suoi prodotti e del Made in Italy in tutto il mondo.

Nel 2018 Venchi ha registrato un giro d’affari di 90,5 milioni, in aumento del 14% dal 2017, triplicato in otto anni. Attualmente conta circa negozi monomarca non solo in Italia, ma anche nelle principali metropoli mondiali, tra cui New York, Singapore, Pechino, Londra, Hong Kong, Shanghai e Tokyo.

Nel 2018 Ferrero aveva chiuso due accordi di sviluppo con l’Indonesia e in Giappone, avviando una joint venture con Mitsui per aprire 40 negozi monomarca. In Cina che pesa il 15% sul fatturato, Venchi sta andando bene sul gelato. “Da qui a un anno contiamo di salire da 24 a 30-32 negozi, la Cina diventerà il nostro vero secondo mercato”, aveva dichiarato Ferrero al Corriere della Sera all’inizio del 2019.

Si è svolta a Roma, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, la terza edizione del Premio Giornalistico “Un Giglio per la Pace e la Libertà di Stampa”, promosso dall’Università eCampus con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio e in collaborazione con Roma Capitale.

Il Premio Giornalistico è dedicato ad un tema di estrema importanza per la società civile, come la libertà di stampa. Anche quest’anno si sono voluti premiare i giornalisti che si sono distinti nel loro lavoro per iniziative corrispondenti alle finalità del premio, in particolare per la corretta e libera informazione e divulgazione, per la promozione della pace e dei diritti umani e per la lotta contro le diseguaglianze. La Pace e la libertà di stampa sono gli elementi essenziali per garantire la vita democratica di un Paese civile.

Alessandro Onorato (Assessore Roma Capitale grandi eventi, sport, turismo e moda) ha dichiarato: «Questo è un premio importante, visto che va a valorizzare il lavoro di grandi professionisti che, spesso in condizioni difficili, portano avanti una professione nobile. Oggi più che mai c’è bisogno di giornalismo libero che aiuti a raccontare le situazioni difficili che viviamo, parlando di guerre e di difficoltà».

Valeria Baglio (Capogruppo PD in Campidoglio) si è detta «particolarmente orgogliosa di questo premio. Ringrazio tutti i giornalisti presenti: saremo sempre al loro fianco, perché i principi della libertà e della pace sono gli stessi portati avanti da Roma Capitale».

Enzo Siviero (Magnifico Rettore dell’Università eCampus) ha spiegato: «Questo premio rappresenta ormai un must. Il tema della pace è, infatti, sempre più ricorrente e noi siamo orgogliosi di poter consolidare la posizione e la vocazione dell’Università eCampus. L’università, del resto, è il luogo dove la pace si pratica da sempre».

Guido D’Ubaldo (Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio) ha sottolineato: «È sempre più importante ricordare l’importanza di questi premi e della libertà di stampa, soprattutto in un momento come questo, dove i giornalisti italiani rischiano di avere sempre più il bavaglio».

Enzo Fortunato (Francescano, giornalista e scrittore. Direttore della Comunicazione della Basilica papale di San Pietro in Vaticano, coordinatore della Giornata Mondiale dei Bambini) ha detto: «Libertà di stampa, più che un premio, dovrebbe essere un compito straordinario affidato a chi si accinge a vivere la vocazione del giornalismo. Ci sono sempre più yesman al potere, ma noi abbiamo bisogno di persone che sappiano mettere in discussione e, soprattutto, sappiano porre delle domande».

Sono stati premiati Ida Baldi (Vicedirettrice di RaiNews24), Alberto Barachini (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega a Informazione ed Editoria), Gabriele Burini (Giornalista professionista al Corriere dell’Umbria), Tiziano Carmellini (Caporedattore de Il Tempo), Aldo Cazzullo (Inviato speciale, vicedirettore del Corriere della Sera e scrittore), Nicola Cerbino (Direttore Relazioni Media e Stampa Università Cattolica del Sacro Cuore e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS), Luigi Contu (Direttore responsabile dell’Agenzia Ansa), Elisabetta Fiorito (Giornalista parlamentare di Radio 24-Il Sole 24 ore e vicecaposervizio), Enzo Fortunato (Francescano, giornalista e scrittore. Direttore della Comunicazione della Basilica papale di San Pietro in Vaticano, coordinatore della Giornata Mondiale dei Bambini), Vincenzo Frenda (Giornalista, reporter di guerra e inviato speciale del TG2), Maurizio Molinari (Direttore de La Repubblica), Sandro Piccinini (Conduttore televisivo e telecronista della Champions League su Prime Video) e Matteo Maria Zuppi (Cardinale Arcivescovo di Bologna. Presidente della Conferenza Episcopale Italiana).

Lo scorso 26 Gennaio, in seguito ad un incidente in elicottero, Kobe Bryant ha perso la vita insieme ad altri 7 passeggeri, tra cui Gianna, la sua secondogenita di soli 13 anni. La notizia della prematura scomparsa della stella del basket ha sconvolto il mondo intero. Numerosi i tributi in suo onore. Dagli Stati Uniti alle Filippine e all'India. Tutto il mondo ha voluto rendere omaggio al ricordo del "Black Mamba" - così soprannominato - icona mondiale della pallacanestro. All'appello non manca di certo l'Italia, dove Kobe ha vissuto dai 6 ai 13 anni di età. Durante la partita di Coppa Italia Milan-Torino, infatti, sulle note di "Who wants to live forever" dei Queen, sono state trasmesse sui maxi schermi dello stadio San Siro alcune immagini dell'ex stella dell'NBA - dichiaratamente tifoso rossonero.

Kobe non era solo un campione del basket ma anche un businessman. Dietro di sé ha lasciato un grande impero fatto di collaborazioni con importanti brand del mondo sportivo e investimenti in molti settori. Come si legge sulla CNN, tra le partnership più famose c'è quella con il colosso sportivo Nike, iniziata nel 2003 e per la quale Kobe ha firmato diversi modelli di scarpe. Oggi Nike ha rimosso dal suo e-shop i prodotti legati al campione della pallacanestro, decisa a prendere le distanze da quanti potrebbero speculare sulla morte di quest'ultimo. Molti altri sono i brand con i quali ha collaborato, tra cui McDonald's, Sprite, Nintendo, Turkish Airlines e Adidas, suo sponsor tecnico personale dal 1996 al 2002. Nel 2017 insieme al Los Angeles Boys and Girls, ha lanciato un campionato di basket giovanile. Nel 2013 ha fondato la società di venture capital "Bryant Stibel", che oggi conta guadagni che si aggirano intorno ai 2 miliardi di dollari (circa 1,8 miliardi di euro), suddivisi tra tecnologia, media e data company. Fra gli investimenti effettuati dalla società, c'è ad esempio quello con l'azienda "Alibaba e Klarna" che si occupa di pagamenti digitali. Con quest'ultima il cestista ha collaborato personalmente nel 2015 per la realizzazione del documentario "Kobe Bryant's Muse", diffuso in Cina.

Tra gli infiniti successi del giocatore ricordiamo l'Academy Award vinto nel 2018 nella categoria miglior cortometraggio di animazione per lo short film animato "Dear Basketball", le cui sceneggiature sono state ispirate alla sua lettera di addio al basket.

Oltre al suo impegno nel mondo del business, la stella del basket verrà ricordato anche per il suo impegno benefico, avendo fondato - tra gli altri - la Kobe Bryant China Fund per favorire l'educazione scolastica e sportiva in Cina e, insieme alla moglie Vanessa, la Kobe e Vanessa Bryant Family Foundation, un impegno sociale verso i giovani abitanti di Los Angeles in difficoltà economico-sociali.

I gioielli Gismondi 1754 arrivano nei negozi Maris Collective. La società genovese quotata sull'Aim che produce gioielli di alta gamma, infatti, ha siglato un accordo con il marchio possessore di 25 multi-brand store specializzati nel retail di abiti, accessori e gioielli d'alta gamma in molti dei migliori hotel e resort di lusso del mondo.

L’accordo prevede, nel breve-medio termine, altre aperture nei Four Seasons Resort Punta Mita (Messico), Four Seasons Resort Lanai (USA), Four Seasons Resort Costa Rica, a testimonianza del processo di espansione in corso nel Nord e centro America.

“Fatto a mano in Italia, da Italiani”. Questo è il motto, e al contempo la regola base, che contraddistingue qualunque gioiello firmato Gismondi 1754.

La storia risale a sette generazioni fa, quando nel 1754 nasceva a Genova Giovan Battista Gismondi, avviato già a 9 anni all’arte del “lavorar l’argento”, appena patentato, inizia il suo percorso che lo porterà in breve a divenire fornitore della famiglia Doria e del papa Pio VI. Di generazione in generazione l’arte e le cura del cliente sono passate di mano in mano, fino ad arrivare a Massimo Gismondi, il primo, che decide di dedicare lo sguardo solamente alla gioielleria.

I gioielli Gismondi 1754, a testimonianza del grandissimo successo internazionale del prodotto, sono stati scelti ed indossati da famose star dello show business: Jane fonda, Angela Bassett, Reese Witherspoon e Gwineth Paltrow solo per citarne alcune.

La Lega Navale Italiana, dal 21 al 26 settembre, sarà presente al 63° Salone Nautico di Genova con due stand espositivi e un ampio calendario di eventi. 

I visitatori avranno l’opportunità di scoprire tutte le attività della Lega Navale Italiana, una delle più antiche istituzioni che si occupano di mare in Italia. Da 126 anni, infatti, l’associazione opera nell’ambito della diffusione della cultura marittima e delle tradizioni marinaresche, della formazione nautica, degli sport acquatici, della protezione ambientale e dell’inclusione sociale, con particolare attenzione ai giovani, alle persone con disabilità e in condizione di svantaggio sociale ed economico. 

Nello stand istituzionale (TY35 - Tech Trade - Padiglione B Superiore - Accessori) e in quello dedicato agli eventi (LQ54 - Servizi Nautici) saranno presenti il personale della Presidenza Nazionale e i soci della LNI, che forniranno le informazioni al pubblico e accompagneranno giovani e adulti alla scoperta delle Hansa 303, del simulatore di vela, del remoergometro e del banco dei nodi. Visitando le aree espositive della Lega Navale, il visitatore potrà conoscere da vicino le possibilità offerte dall’associazione per consentire a tutti di avvicinarsi al mare e alle acque interne in una delle 256 strutture periferiche presenti su tutto il territorio nazionale. 

Tra le novità introdotte quest’anno, sarà possibile tesserarsi per la prima volta alla Lega Navale Italiana direttamente presso lo stand istituzionale TY35 ed unirsi al sodalizio che conta oltre 55.000 soci. Nelle giornate del Salone Nautico, inoltre, l’associazione organizza una serie di eventi allo stand LQ54.

Si inizia venerdì 22 settembre, alle ore 10.30, con l’iniziativa educativo solidale “Sail the Children, navigare in un mare d’inclusione” del disegnatore e velista Davide Besana, supportata dalla Lega Navale Italiana e realizzata in favore dei minori seguiti nei Punti Luce di Save The Children Italia. L’incontro, moderato dalla giornalista Maria Cristina Sabatini, vedrà la partecipazione dello stesso Besana insieme all’ammiraglio Donato Marzano, Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana e Matteo Delmonte, Coordinatore della Strategia di Innovazione Sociale di Save The Children Italia. 

Lo stesso giorno, alle ore 12, il Presidente di Cardioteam Foundation Onlus, il cardiochirurgo e velista Marco Diena e l’ammiraglio Donato Marzano parleranno del progetto di prevenzione cardiologica e vela solidale “Una vela per il cuore. La prevenzione, un porto sicuro”. L’iniziativa, promossa da Cardioteam Foundation Onlus in collaborazione con la Lega Navale italiana, toccherà quasi 30 porti, da Genova a Trieste, nel corso di un anno di campagna condotta a bordo di Dulcinea, una barca attrezzata di un ecocardiogramma per effettuare screening gratuiti nelle diverse tappe. 

Venerdì pomeriggio, alle ore 15, si terrà l’evento “Scuola per il diporto. Una scuola che non c’era”, con la presentazione della prima scuola pubblica di formazione dedicata alla professioni per il diporto, nata dalla collaborazione tra la Lega Navale Italiana Sezione di Lerici, l’Istituto di Istruzione Superiore “G. Cappellini - N. Sauro”, l’Istituto Comprensivo di Lerici ISA 10 e la Fondazione ITS Nuove Tecnologie per il made in Italy. A discutere del progetto saranno i rappresentanti dei diversi enti promotori. Modera l’incontro il giornalista Roberto “Beppe” Franzoni. 

Sabato 23 settembre, alle ore 11, sarà presentato per la prima volta al pubblico il museo marino virtuale “MetaSea”, progetto nato dalla cooperazione tra Digital Atom, Lega Navale Italiana Sezione di Acitrezza, Baxenergy e Università di Catania e finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Parteciperanno all’evento Francesco Vacante e Federica Cutuli di Digital Atom e Agatino Catania, Delegato Regionale della LNI per la Sicilia Orientale e Presidente della Sezione LNI di Acitrezza. Presso lo stand, inoltre, sarà possibile provare i visori per la realtà virtuale e comprendere da vicino come le tecnologie possono migliorare la progettazione navale e la presentazione delle imbarcazioni. 

Domenica 24 settembre, alle ore 11, si terrà la prima presentazione del libro “Le bandiere marittime. Storia, etichetta e regole d'uso in crociera e in regata” (Nutrimenti editore, 2023), curato dal Centro Studi Tradizioni Nautiche (CSTN) della Lega Navale Italiana. Maurizio Elvetico, collaboratore del CSTN e autore del volume insieme a Paolo Rastrelli, ne discuterà con Antonio Cosentino, Direttore della rivista “Lega Navale.” 

Martedì 26 settembre, alle ore 11, Giuseppe Perrini, responsabile ufficio sport della Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana e coordinatore dei Centri Nautici Nazionali, presenterà i corsi nautici di vela, canoa e canottaggio, rivolti ai giovani dagli 8 ai 18 anni, che si svolgono presso i quattro Centri Nautici Nazionali della LNI a Ferrara-Lago delle Nazioni, Sabaudia-Lago di Paola, Taranto-Mar Grande e Belluno-Lago di Santacroce. 

Situata nella Cina centrale, Xian è la capitale della provincia dello Shaanxi. Città ricca di storia e fascino, questa second-tier in costante crescita ancora conserva la bellezza di un tempo di un tempo. Xian è stata da sempre il cuore logistico della Cina. Sita in una posizione centrale nel Paese di Mezzo, la sua posizione strategica ha creato nei secoli condizioni agevoli per ottime connessioni nella sua provincia e nell’intero paese.

In epoca Tang la città, allora chiamata Chang’An, fu una delle prime metropoli al mondo a supera il milione di persone. Persiani, Arabi, Mongoli e persino sporadici mercanti europei venivano in questa città per fare affari. Ancora oggi la città mantiene la sua caratura di importante polo di sviluppo. Questa è difatti il centro dell’economia, della politica e della cultura dello Shaanxi ed è stata designata come hub nazionale nel piano di sviluppo MOFCOM (2015-2020) del commercio e della logistica distributiva.

Tant’è che la sola città di Xi’An  uno dei principali cluster produttivi della Repubblica Popolare. Questa città non è solo il luogo dove riposa il primo imperatore Qin Shi Huangdi, ma è anche sede oggigiorno di alcune delle principali aziende di alta tecnologia cinese che guidano il settore della ricerca aerospaziale del Dragone.

Ma la città che fu per secoli la capitale del Paese di Mezzo, sta diventando anche un polo importante per il settore del lusso, tant’è che molti analisti del settore ritengono che la prossima sfida in questo settore partirà proprio da Xian. Seguendo le orme di Pechino, Shanghai e Chengdu la città sta cominciando a beneficiare di una maggiore ricchezza. Di contro, i marchi di lusso iniziano a riconoscere il potenziale di consumo della città, e molti si chiedono se Xi’an possa diventare la prossima grande destinazione di lusso della Cina.

E la risposta sembra essere di si. Di recente SKP ha aperto un nuovo mega store da 250 mila metri quadrati proprio a Xi’An. Sintomo di come la città e il modo di acquistare della popolazione stia cambiando.

Xian gode in qualche modo anche della sua centralità geografica. Da punto di partenza dell’antica Via della Seta, a hub logistico nel cuore della Cina per le aziende del retail.

Stando agli incoraggiamenti del presidente Xi, è ragionevole sperare che lo sviluppo della nuova Via della seta, con Xian in prima linea, possa ricreare l’era prospera che esisteva durante il tempo delle antiche vie carovaniere.

Così facendo la città ritornerà ad occupare quella posizione di principale centro culturale ed economico del mondo, guida dello sviluppo economico nella Cina nord-occidentale e fulcro della prosperità economica per le altre regioni occidentali del paese.

Molte sono le sfide che il mercato di prodotti di fascia alta devono affrontare a Xi’an. Se è pur vero che un incremento dell’8% rispetto al reddito pro capite della capitale dello Shaanxi va in questa direzione. Dall’inaugurazione del nuovo SKP di Xi’An – a riguardo basti pensare che SKP Beijing è il secondo luxury store al mondo per incassi dopo Harrods – ha già visto la sottoscrizione di oltre mille marchi di lusso tra cui molti italiani.

Tuttavia, come molti analisti del settore cinesi hanno evidenziato, essendo la Cina un Paese assai esteso e vasto, ad ogni latitudine corrisponde una diversa psicologia ed approccio agli acquisti, figli anche di un processo storico diverso.

Se il Sichuan è storicamente chiamata la terra dell’abbondanza, dove gli abitanti di Chengdu hanno sviluppato uno stile di vita tutto particolare, al contrario nel centro-nord della Cina si  molto più oculati negli acquisti.

Anche la città di Xian, facendo un paragone con il capoluogo del Sichuan, si presenta più “brulla” rispetto a Chengdu. Per questa ragione quando parliamo della vendita di prodotti di alta gamma in Cina, i player del settore dovranno sicuramente analizzare il background socio-economico del mercato di riferimento. Questo perché quando parliamo di mercato cinese, bisogna tenere a mente che ci si riferisce a mercati diversi tra loro da regione a regione.

Prada è la prima azienda nel settore dei beni di lusso a sottoscrivere con Crédit Agricole Group un finanziamento legato alla sostenibilità. L'operazione introduce un meccanismo premiante, che consente di collegare il raggiungimento di traguardi ambiziosi in materia di sostenibilità a un aggiustamento annuale del margine.
 
 
 
Il Sustainability Term Loan (prestito a termine legato alla sostenibilità) è un finanziamento quinquennale di 50 milioni di euro, il cui tasso di interesse può essere ridotto in base al conseguimento di obiettivi relativi al numero di punti vendita con certificazioni Leed Gold o Platinum, al numero di ore di formazione per i dipendenti e all’uso di Prada Re-Nylon (nylon rigenerato) per la propria produzione.
 
 
 
«Questa operazione testimonia quanto la sostenibilità sia un elemento chiave per lo sviluppo del gruppo Prada, sempre più integrata nella nostra strategia - è il commento di Alessandra Cozzani, chief financial officer di Prada -. Siamo certi che questa collaborazione con Crédit Agricole aiuterà a estendere i benefici di una gestione di impresa responsabile anche al mondo finanziario».

È tutto pronto per la seconda edizione del Festival Nazionale delle Università, che si terrà dal 17 al 19 maggio 2023 all'Università degli Studi LINK di Roma. Le migliori eccellenze italiane del mondo accademico e degli esperti di settore, si confronteranno sul tema dell’intelligenza artificiale.
 
“Uomini e macchine intelligenti” sarà, infatti, il titolo della seconda edizione del Festival, che punta ad analizzare la simbiosi e le relazioni che si possono innescare tra intelligenza artificiale, lavoro e competenze. Una tre giorni di incontri, dibattiti, tavole rotonde, con relatori e addetti ai lavori che si confronteranno sull’interazione tra uomo e macchine e, al contempo, sull’impatto che tutto ciò ha e avrà sulla nostra società, comprese le competenze da formare per guidare responsabilmente questo processo.
 
Un programma ricco di contenuti e spunti, che si aprirà con i saluti istituzionali e la presentazione della seconda edizione del festival. Spazio poi al panel “L’Intelligenza Artificiale: garanzie, diritti e ricadute economiche”, che sarà seguito nel pomeriggio da un dibattito su “Diagnostica, assistenza, medicina di precisione” e da una tavola rotonda su “Gli impatti dell’Intelligenza Artificiale: lavoro, professioni e competenze”. La giornata si concluderà con l’incontro “Intelligenza Artificiale e professioni mediche”.
 
I lavori riprenderanno nella mattinata di giovedì 18 maggio con il panel intitolato “Robot non macchine: Intelligenza Artificiale e manufacturing” e proseguiranno con “Generazione Z e Intelligenza Artificiale” e “Intelligenza Artificiale e professioni della finanza”. Nel pomeriggio spazio a “Istruzione, Università e Intelligenza Artificiale: i produttori di contenuti e sapere”, oltre al focus su “Intelligenza Artificiale e professioni legali”. Chiuderà la seconda giornata il panel “Gaming, Metaverso e Realtà estesa”.
 
L’ultimo giorno di festival si aprirà con i dibattiti “Le frontiere dell’Intelligenza Artificiale: limiti, rischi e opportunità” e “La proprietà intellettuale nell’era delle macchine intelligenti”. Poi ancora un binomio IA/lavoro con “Intelligenza Artificiale e le professioni della cultura, della comunicazione, della creatività”. Prima delle conclusioni e dei saluti, gli ultimi due panel parleranno di “Hypernudging, algoritmi e le “spinte gentili” quali strumenti dell’Intelligenza Artificiale per l’innovazione sostenibile” e di “Gli spazi urbani alla prova dell’Intelligenza Artificiale”. Prima del brindisi conclusivo, verranno anche proposte delle esperienze di realtà aumentata.
Nato come appuntamento annuale dedicato agli Atenei italiani, il Festival vuole essere un’occasione di confronto tra Università, giovani e imprese finalizzato alla crescita economica e lo sviluppo culturale del nostro Paese, in linea con gli obiettivi del PNRR e l’Agenda ONU 2030.
 

When it comes to luxury consumption, Chinese consumers have been ranking first for three years now, accounting for one-third of the global spending.

Chinese spending on high-end consumer goods accounted for 33% of the annual global $294 billion-market in 2018, followed by the US and Europe whose contribute accounted for 22% and 18% respectively.

However, for the luxury industry, the approach to e-commerce has not been as immediate as for other sectors such as electronics or cosmetics. The spread of online counterfeits and the risk of providing a lower-level service to consumers are among the main concerns that prevent both high-end companies and luxury customers from approaching e-commerce services.

Although luxury brands were used to rely on offline sales rather than online ones, the digital world has become the one and most effective channel to talk to the younger generations, which account for 27% of luxury consumers.

Therefore, while consumers in first and second-tier cities can immediately go to a local offline store to buy new products, for the Millennials or even Generation Z, the convenient e-commerce platform shopping experience is now much more attractive than offline store shopping. Let’s see which are the Dragon’s 5 preferred luxury e-commerce platforms.

 

Tmall Luxury Pavilion

 

Although Tmall was originally born as the most structured, organized and credible version of Taobao, today, it not only aims to be a primary channel of access to the Chinese market for Chinese and international brands, but it also aims to be a top-level player in the world of luxury. In August 2018, in fact, Tmall officially launched a new platform entirely dedicated to luxury, called Luxury Pavilion. Designed for high-end users, this platform was created to offer a tailor-made service to maximize user experience and brands’ relationships with consumers. Despite it is addressed to a small niche, Luxury Pavilion has a presence of over 500 million users and could become the largest e-commerce platform for luxury brands. Today, it counts over 100 brands, ranging from apparel and beauty items to watches and luxury cars, including Alexander McQueen, Bottega Veneta, Valentino, Burberry, Versace, Stella McCartney, Maserati, and Givenchy.

 

Farfetch

 

Founded in 2007, the online luxury fashion retail platform Farfetch received a $397 million investment by China’s e-commerce giant JD.com, which aimed to provide this “premier luxury gateway to China” to Chinese customers who wish to make luxury purchases.

Founded by the Portuguese entrepreneur José Neves, today, Farfetch allows JD.com’s 300 million customers to have immediate access to over 3,000 luxury brands through its network made of over 1,000 boutique partners all over the world.

In February 2019, a new agreement provides that Toplife – the luxury e-commerce platform launched by Chinese online giant JD.com in 2017 – will merge into Farfetch China, which aims to become the luxury leader in the Dragon by acquiring a “Level 1” entry point in JD.com app.

 

Little Red Book – 小红书

 

Founded by Charlwin Mao in 2013, XiaoHongShu (小红书), literally Little Red Book, is the Middle Kingdom’s hottest app of the moment. Hosting a high-end community, it is the greatest place to sell luxury products thanks to the presence of many Key Opinion Leaders, who produce super quality content.

XiaoHongShu is a platform aimed at women aged 18 to 35, who want to buy luxury products from overseas, discover new trends, exchange shopping tips and share their shopping experiences.

It now counts more than 100 million users and it bases its success on the influence and trust of information shared by the users themselves. However, although it started as a social network, Little Red Book’s built-in influencer network provides brands with direct access to millions of young Chinese females with the intent to shop, leading the app to become a real e-commerce platform where users are able to buy products directly from merchants, while maintaining its social aspect though.

Its most popular items include foreign cosmetics, beauty supplies, and health products, and they are currently making a push to grow their fashion segment.

 

Secoo – 寺库

 

Founded in 2008, Secoo (寺库) is one of the largest Chinese multi-brand luxury B2C sites. It currently operates under a partnership with Tencent in order to create data profiles for their more than 3 million registered shoppers.

Secoo specializes in luxury clothing and accessories for men and women from big-name brands, including Burberry, Hermes, Rolex, and Bulgari. Additionally, to cater to Chinese consumers’ growing desire for a high-end lifestyle, the platform introduced cars from brands such as Bentley and Porsche as well as yachts and personal jets on the site.

The company approaches e-commerce with an omnichannel strategy, running its website and mobile app alongside offline boutiques located in both mainland China as well as Hong Kong, Milan, and Tokyo. When an order is made online, the item is shipped directly from abroad, and consumers can either have it delivered to their home or pick it up at Secoo’s stores in Beijing, Shanghai, and Chengdu, where customers can also have the authenticity of their purchases verified.

Indeed, Secoo has also incubated China’s largest luxury authentication team, as well as the world’s largest luxury care factory and cross-border shopping consultant team across the globe.

 

VIP International

 

VIP.com or Vipshop was founded by Eric Ya Shen and Arthur Xiaobo Hong in 2008. It is specialized in online discount sales and, currently, it is the third largest e-commerce platform in China, right after JD.com and Tmall, with a market share of 15.7%.

In 2014, VIP International was launched as the cross-border e-commerce sub-platform of VIP.com but with a different goal. Not only it seeks to further its overseas expansion but the platform now also aims to add more luxury products to its portfolio in order to gain new customers, while also encouraging existing customers to spend more.

The popular flash sales platform now focuses on selling international fashion to Chinese consumers at a discount. VIP.com has been working a lot to upgrade its cross-border platform by adding more high-end overseas products to its catalog and by improving authenticity, selection, price of products, and after-sales service.

Like other cross-border platforms, authenticity is paramount for VIP International, which insists on purchasing products directly from the place of origin. They employ professional buyer groups in 11 countries and regions to guarantee product authenticity from the supply chain.

The Chinese large luxury market is currently witnessing the migration of customers from offline to online, especially in smaller cities. Moreover, an increasing percentage of consumers is now buying directly from mainland China through its multiple luxury e-commerce platforms.

More and more luxury brands hope to reach younger Chinese consumers through new technological means and media, and now they can finally find in Chinese top luxury e-commerce platforms not only a sales website but also a place to create interaction and effective marketing initiatives for their consumers.

La Simply Education Travel di Latina offre la possibilità di usufruire di moltissimi servizi turistici tailor-made innovativi per il mercato italiano. Il tutto grazie ad un team giovane e vivace con esperienza decennale nel settore dell’organizzazione viaggi studio all’estero e vacanze all’estero.

Studiare all’estero, del resto, è un’occasione per conoscere sé stessi e accrescere il proprio bagaglio, sia culturale che umano. Simply Education Travel è, quindi, la nuova frontiera di viaggi e vacanze studio e lavoro.

Gli assistenti, le guide e gli insegnanti che accompagneranno e condurranno nel viaggio di studio, lavoro o di semplice divertimento, sono sempre molto preparati, motivati e disponibili. Tutti i pacchetti offerti da Simply Education Travel garantiscono la sicurezza di un’assistenza continua e qualificata di un team orientato alla massima soddisfazione del cliente.

Il tutto è orchestrato da due professionisti del settore come Francesco D’Elia (Ceo & Founder) e Valeria Baratta (Administration Manager).

 

IN FOTO: Francesco D’Elia e Valeria Baratta

Ancora un grande appuntamento che unisce sport e cultura, attraverso la realizzazione di eventi collaterali all’interno dello Sporting Club Monterosa Novara, che dal 2015 ha dato alla Regione Piemonte grande lustro nel settore dei concorsi di completo di equitazione, riportando il territorio novarese tra i protagonisti di questo sport.  

Un lungo weekend all’insegna dello sport internazionale con la tappa del Concorso di Completo e la tappa Mipaaft e una domenica - quella del 21 maggio – con il ritorno di un’iniziativa per gli amanti delle 4ruote. La manifestazione “Cavalli e…motori” unisce i “cavalli naturali” ai “cavalli meccanici” con un simpatico raduno di auto d’epoca che in questa edizione vede la collaborazione con l’Associazione “Ferri Vecchi”. 

Tutti i radunisti, che partiranno dallo Sporting Club Monterosa, potranno percorrere con le loro autovetture le splendide strade delle colline novaresi e faranno ritorno al centro ippico per essere accolte dal numeroso pubblico.  

“Un nuovo anno di grandi soddisfazioni …”, dichiara il Presidente dello Sporting Club Monterosa Novara Claudio Limontini, che aggiunge “il nostro Centro Ippico da, sempre, coniuga lo sport con gli eventi collaterali, poiché rappresenta non solo una grande opportunità di vivere giornate o weekend immersi nella natura, anche all’insegna del grande sport internazionale, ma perché offre la possibilità di conoscere ed appassionarsi ad un esemplare meraviglioso, quale è il cavallo, ed assistere a competizioni sportive di alto livello”.