Lo scorso 26 Gennaio, in seguito ad un incidente in elicottero, Kobe Bryant ha perso la vita insieme ad altri 7 passeggeri, tra cui Gianna, la sua secondogenita di soli 13 anni. La notizia della prematura scomparsa della stella del basket ha sconvolto il mondo intero. Numerosi i tributi in suo onore. Dagli Stati Uniti alle Filippine e all'India. Tutto il mondo ha voluto rendere omaggio al ricordo del "Black Mamba" - così soprannominato - icona mondiale della pallacanestro. All'appello non manca di certo l'Italia, dove Kobe ha vissuto dai 6 ai 13 anni di età. Durante la partita di Coppa Italia Milan-Torino, infatti, sulle note di "Who wants to live forever" dei Queen, sono state trasmesse sui maxi schermi dello stadio San Siro alcune immagini dell'ex stella dell'NBA - dichiaratamente tifoso rossonero.
Kobe non era solo un campione del basket ma anche un businessman. Dietro di sé ha lasciato un grande impero fatto di collaborazioni con importanti brand del mondo sportivo e investimenti in molti settori. Come si legge sulla CNN, tra le partnership più famose c'è quella con il colosso sportivo Nike, iniziata nel 2003 e per la quale Kobe ha firmato diversi modelli di scarpe. Oggi Nike ha rimosso dal suo e-shop i prodotti legati al campione della pallacanestro, decisa a prendere le distanze da quanti potrebbero speculare sulla morte di quest'ultimo. Molti altri sono i brand con i quali ha collaborato, tra cui McDonald's, Sprite, Nintendo, Turkish Airlines e Adidas, suo sponsor tecnico personale dal 1996 al 2002. Nel 2017 insieme al Los Angeles Boys and Girls, ha lanciato un campionato di basket giovanile. Nel 2013 ha fondato la società di venture capital "Bryant Stibel", che oggi conta guadagni che si aggirano intorno ai 2 miliardi di dollari (circa 1,8 miliardi di euro), suddivisi tra tecnologia, media e data company. Fra gli investimenti effettuati dalla società, c'è ad esempio quello con l'azienda "Alibaba e Klarna" che si occupa di pagamenti digitali. Con quest'ultima il cestista ha collaborato personalmente nel 2015 per la realizzazione del documentario "Kobe Bryant's Muse", diffuso in Cina.
Tra gli infiniti successi del giocatore ricordiamo l'Academy Award vinto nel 2018 nella categoria miglior cortometraggio di animazione per lo short film animato "Dear Basketball", le cui sceneggiature sono state ispirate alla sua lettera di addio al basket.
Oltre al suo impegno nel mondo del business, la stella del basket verrà ricordato anche per il suo impegno benefico, avendo fondato - tra gli altri - la Kobe Bryant China Fund per favorire l'educazione scolastica e sportiva in Cina e, insieme alla moglie Vanessa, la Kobe e Vanessa Bryant Family Foundation, un impegno sociale verso i giovani abitanti di Los Angeles in difficoltà economico-sociali.