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I ristoranti più “in” della capitale restano al buio. L’ARCS Roma (Associazione Ristoranti Centro Storico) ha infatti aderito a #blackoutdinner, l’iniziativa ideata da Andrea Graziano come forma di protesta contro i rincari di gas ed energia elettrica che stanno investendo il Paese.

"Spegniamo la luce per non spegnere il lavoro" è lo slogan ripreso dai ristoratori dell’ARCS, che per un’ora hanno spento le luci dei propri locali, lasciando accese solo le candele. E così nei locali più frequentati dal jet set romano, da politici di fama internazionale, sportivi, attori e vip di ogni genere, la luce artificiale ha lasciato spazio (dalle 20 alle 21) a quella naturale delle candele.

«Abbiamo voluto, come Associazione Ristoranti Centro Storico di Roma, aderire - spiega Lorenzo Lisi del Ristorante Pierluigi - ad un’iniziativa che sta unendo l’Italia, a causa del rincaro delle bollette luce e gas. L’aumento ha superato ogni possibile soglia prevedibile e rischia di vedere, non solo il comparto della ristorazione in crisi, ma anche tutto l’indotto».

«Ci troviamo di fronte ad un rincaro che non può essere del 200% rispetto a ottobre 2021, soprattutto dopo i due anni trascorsi con la pandemia. Il comparto è destinato a morire e con noi tutta la filiera e tutti i dipendenti.
Gli aumenti – precisa Lisi – sono visibili su ogni segmento della filiera: fornitori dell’agroalimentare, carne, pesce, pane, uova, ma anche i semplici trasporti sono aumentati di costo oppure il cartone per i contenitori e così via. Con prezzi alle stelle e inflazione senza freni, un intero comparto va allo schianto. Aumentare i prezzi al nostro pubblico non sarà la soluzione, in quanto i rincari luce e gas arriveranno anche a loro».

«Ci aspettiamo – conclude Lisi – una politica a difesa di una delle eccellenze del nostro Paese, ma ad oggi non si è visto un vero sostegno ed un intervento risoluto. A rischiare non è soltanto la ristorazione, ma tutto il mercato del lavoro e tutte le famiglie italiane».