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Tiffany & Co. ha ricreato una celebre collana anni ’30, con un diamante da 80 carati. La maison di Alta Gioielleria, infatti, ha annunciato l’acquisizione di una straordinaria gemma dal taglio ovale. Da qui nascerà una meravigliosa collana con acquamarina, che era stata presentata per la prima volta nel corso dell'Esposizione Universale del 1939. Battendo ogni record, è già classificato come il gioiello più costoso mai realizzato.

Il modello originale, con pietra azzurra centrale e diamanti dai tagli inconsueti, verrà rinnovato tramite l'incastonatura del nuovo diamante: una rarità con grado di purezza IF, colore D, proveniente dal Botswana. L'incredibile monile tornerà ad affacciarsi agli occhi del mondo nel 2022, celebrando l’importante riapertura del flagship store Tiffany di Fifth Avenue dopo la ristrutturazione. Battendo ogni record, è già classificato come il gioiello più costoso mai realizzato.

La sofisticata collezione Virtus prende il nome e il logo dall'ambita Versace Virtus Bag. Una "V" barocca ravvivata da accenti di foglie d'acanto su fine porcellana è il segno distintivo di questa nuova collezione regalo Rosenthal incontra Versace. Soprattutto il vaso e i vassoi, sui quali la "V" è impressa in oro come rilievo tridimensionale, sembrano particolarmente eleganti. Un vaso limitato con tre rilievi completa la collezione.

Rosenthal può avere una delle più lunghe tradizioni delle aziende tedesche, ma è anche una delle più moderne. Proprio come oltre 140 anni fa, Rosenthal sviluppa prodotti sia per clienti finali esigenti che per esigenti clienti professionali del settore della ristorazione e alberghiera. I prodotti si distinguono per forma, funzione, qualità e artigianalità eccezionali e rappresentano un bene culturale “made in Germany”, che non smette mai di coniugare innovazione e creatività. 

Con il suo design in porcellana pluripremiato, le collezioni lifestyle alla moda e i classici moderni ed eleganti, il marchio Rosenthal alza il livello più volte per l'estetica e l’individualità. Figure affermate del mondo dell'architettura, del design e dell'arte, ma anche dei nuovi arrivati ​​e dei talenti più in voga nelle collezioni di tavoli da pranzo design avant-garde, favoriscono la gioia di dare e creano arredi sofisticati. 

Le collezioni sono prodotte nella fabbrica di porcellana Rosenthal a Selb e nella fabbrica di porcellana "Thomas am Kulm" a Speichersdorf, che offrono alcuni degli impianti di produzione più avanzati dell'industria della porcellana in tutto il mondo e forniscono una produzione sostenibile con un uso attento delle risorse grazie agli investimenti lungimiranti che sono stati fatti.

A metà marzo, il fondatore della Claremont Rug Company ha dovuto affrontare lo stesso enigma che migliaia di aziende in California hanno dovuto affrontare. La pandemia COVID-19 lo ha costretto a chiudere improvvisamente le porte di una galleria che aveva coltivato e maturato per quasi 40 anni a Oakland, in California. "Comprendendo la gravità della situazione", ha detto, "in quel momento, non avevamo una visione chiara di cosa fare. Ci siamo dati una settimana per pensare e pianificare, dopodiché abbiamo visto che potevamo far girare la nostra attività aggiornando notevolmente il nostro sito web, intensificando il nostro programma educativo e passando a un modello di business interamente online ".
 
Ora, otto mesi dopo, il successo di questa strategia lo ha portato a un migliore riconoscimento di ciò che è stato realizzato e dei profondi cambiamenti che ha apportato. "Deliberando, facendo un passo, deliberando ancora di più e facendo un altro passo, abbiamo evitato di cadere nella trappola dell’inerzia e siamo andati ben oltre la semplice modifica del nostro approccio. Ci siamo pienamente impegnati per un cambiamento fondamentale nel modo in cui condurre gli affari in futuro. Con una trasformazione che va dall'80% delle vendite in negozio e del 20% delle vendite online, a quasi l'esatto inverso. Ci siamo reinventati e abbiamo una formula per una crescita e un successo continui ".
 
Le vendite internazionali di Claremont sono cresciute del 75% da marzo e le vendite complessive, nonostante abbia notevolmente ridotto il suo modello di vendita in galleria, sono tornate costantemente ai livelli precedenti. I tappeti, dalla seconda età dell'oro della tessitura persiana (dal 1800 al 1910 circa), hanno un valore compreso tra $ 5.000 e più di $ 500.000 per pezzo. 
 
"I nostri clienti sono estremamente ricchi e di successo", ha detto Winitz. “Sono abituati ad avere la flessibilità di viaggiare e di acquisire ciò che cercano in un ambiente privo di stress. Ma hanno scoperto che il movimento limitato ha fornito loro molto più tempo a casa per riflettere su come rendere le loro vite più appaganti, senza l'esperienza sul posto”.
 

La nuova collezione di orologi di Alviero Martini Prima Classe si fa ispirare dal fascino delle isole più belle del pianeta, tra cui spicca la splendida isola siciliana di Panarea. 

La più antica isola delle Eolie riesce ad incantare le viaggiatrici più sofisticate per la sua atmosfera sospesa tra tradizione e modernità. 

Panarea è una linea di orologi intramontabili, con cassa rettangolare fine ed elegante, che conquistano con dettagli sorprendenti. Il cinturino in pelle cocco è un delizioso dettaglio che dona un tocco unconventional chic. Il richiamo all'inconfondibile mappa Geo di Alviero Martini 1° Classe è un invito al viaggio inciso sul quadrante gold che risalta in contrasto con la cassa e il bracciale in rose gold. 

I modelli Alviero Martini 1° Classe watches sono segnatempo preziosi e iconici che abbracciano ogni avventura esotica o urbana con la giusta dose di leggerezza ed eleganza, dando un valore al proprio tempo. 

Ogni orologio è pensato per viaggiatrici contemporanee che ricercano bellezza ed eleganza e apprezzano il design creativo del Brand e vogliono essere impeccabili, sempre.  

Quest'anno segna la nona edizione del Lexus Design Award, che è stato istituito per sostenere i creatori emergenti. Il programma riconosce i nuovi talenti del design e mette in mostra le loro innovazioni su una piattaforma internazionale importante e rispettata. Nel selezionare i sei finalisti di quest'anno, i giudici hanno cercato idee innovative che incarnassero i tre principi chiave del marchio Lexus - Anticipare, Innovare e Coinvolgere - con un'enfasi sul design che porta a un domani migliore.
 
Finalisti del Lexus Design Award 2021:
 
CY-BO di Kenji Abe (Giappone)
Materiale da imballaggio sostenibile e riutilizzabile che può essere assemblato come le cellule.
 
Heartfelt di Gayle Lee e Jessica Vea (Nuova Zelanda e Tonga, con sede in Nuova Zelanda)
Un dispositivo che permette gli abbracci virtuali.
 
InTempo di Alina Holovatiuk (Ucraina)
Guanti che possono aiutare a distrarsi nelle situazioni stressanti mediante un nuovo utilizzo di ritmo e musica.
 
KnitX di Irmandy Wicaksono (Indonesia, con sede negli Stati Uniti)
Lavorazione a maglia digitale 3D di tessuti funzionali ed elettronici per un'interazione visiva, uditiva e tattile multimodale.
 
Solar Desalination Skylight di Henry Glogau (Nuova Zelanda e Austria, con sede in Danimarca)
Dispositivo che utilizza l'acqua di mare per creare luce naturale diffusa, acqua potabile e sale residuo per la creazione di energia.
 
Terracotta Valley Wind di Intsui design (Cina, con sede in Giappone)
Un sistema di raffreddamento evaporativo in terracotta per le stazioni della metropolitana che utilizza il vento indotto dal treno per funzionare.
 
Il panel di giuria e mentori del #lexusdesignaward2021 è stato annunciato lo scorso settembre 2020: Leading figures in global design complete the judging and mentoring line-up for the #lexusdesignaward2021.
Il giudice Greg Lynn ha dichiarato: “Nel mezzo di un clima mutevole e di una pandemia globale, c’era un’urgenza prevedibile per i problemi affrontati dai progettisti. In tutte le proposte che abbiamo visto, c'era anche un'umanità e un aspetto intimo”.
 
A metà gennaio i sei finalisti hanno partecipato a un workshop di cinque giorni con i quattro mentori del Lexusdesignaward2021: Joe Doucet, Sabine Marcelis, Mariam Kamara e Sputniko!. Dopo il workshop, il mentore Mariam Kamara ha detto: “Le sessioni di mentoring sono state molto stimolanti. Sono stata colpita dal livello di ottimismo e impegno che i finalisti hanno mostrato nei loro progetti. In questo nuovo mondo rimodellato dal COVID-19, le loro visioni e sensibilità sono un dono per tutti noi. Ognuno di loro era incredibilmente appassionato ai progetti e ha dimostrato una forte motivazione ad approfondire e fare le ricerche necessarie per rafforzare il risultato finale. Sebbene il mentoring fosse da remoto, una combinazione di potenti strumenti online e finalisti ben preparati ha reso il processo fluido, produttivo e divertente. Non vedo l'ora di scoprire dove porteranno i loro progetti nei prossimi mesi”. 
 
I finalisti continueranno a lavorare con i mentori mentre sviluppano i loro progetti verso la selezione del Grand Prix. Una giuria composta da rinomati leader del design: Paola Antonelli, Dong Gong, Greg Lynn e Simon Humphries selezioneranno il vincitore del Grand Prix sulla base dei loro progetti finali e delle loro presentazioni ad aprile 2021.
 

“Mi piacciono i tavoli perché credo siano, in un certo senso, la cosa che maggiormente si avvicina all’architettura” – con queste parole Robin Rizzini, designer Italo-Britannico noto per i suoi arredi essenziali, funzionali ed espressivi capaci di unire sapientemente il linguaggio tecnico-industriale a quello decorativo, introduce la collezione Toa, disegnata per Pedrali e presentata nel corso del 2020.
 
Leggero ed essenziale alla vista, il tavolo Toa è caratterizzato da una robusta struttura in pressofusione di alluminio dalla forma geometrica e fluida, capace di sostenere anche ripiani di grandi dimensioni. Elemento caratterizzante sono le gambe a ponte dalla forma affusolata realizzate in pressofusione di alluminio che, più sottili alla base, si allargano verso l’alto confluendo sotto al ripiano in un elemento a “T”. “Credo che tra le cose più affascinanti di questo tavolo spicchino la sua leggerezza e allo stesso tempo la robustezza della sua struttura” – racconta il designer.
 
Un tavolo modulabile in termini di lunghezza e larghezza che risulta altamente performante all’interno degli spazi lavorativi, dando forma ad ambienti differenti. Toa è pensato per arredare un light office, un ufficio direzionale, oppure uno spazio domestico, grazie alle sue dimensioni contenute. Può diventare inoltre un desk per un ufficio elegante, un meeting table oppure, proposto con tre ponti gamba e dalle dimensioni generose, un conference table.
 
La versatilità e l’anima multitasking di questo arredo si individuano anche nelle possibilità di gestire i cavi necessari all’elettrificazione attraverso tre tipologie diverse di top access customizzabili in base alle richieste del cliente e di soddisfare le esigenze di tutti i mercati.
 
Per rispondere alle esigenze di mobilità e configurabilità dei moderni working spaces oltre che alle esigenze di distanziamento, #robinrizzini disegna inoltre Toa Folding Screen, un pannello divisorio fonoassorbente da tavolo in grado di definire e separare lo spazio. “L’idea è quella di avere un prodotto adatto per i tempi che stiamo vivendo ma, soprattutto, che si adatti anche in un’ottica futura. Un elemento flessibile da poter essere usato sia in ambito residenziale sia in ufficio” – spiega Rizzini. In caso di smart working risulta infatti uno strumento ottimale per ritagliarsi uno spazio all’interno del proprio contesto domestico.
 
Toa Folding Screen è pieghevole e leggero e può essere facilmente spostato da un luogo all’altro, configurandosi come un accessorio indispensabile da portare con sé e usare quotidianamente per creare e definire la propria postazione lavorativa, isolata sia a livello spaziale, sia acustico.
 
In base all’orientamento delle sue ante è possibile scegliere di creare postazioni singole a “U”, definendo uno spazio di lavoro di 1 m di lunghezza; due spazi, uno di fronte all’altro, scegliendo una configurazione a “S”; oppure ampliare il proprio spazio di lavoro fino a 1.5 m di lunghezza configurando il pannello a “L”. Utilizzando più pannelli, è inoltre possibile creare layout diversi dando vita a più postazioni su un unico tavolo.“Mi piacciono i tavoli perché credo siano, in un certo senso, la cosa che maggiormente si avvicina all’architettura” – con queste parole Robin Rizzini, designer Italo-Britannico noto per i suoi arredi essenziali, funzionali ed espressivi capaci di unire sapientemente il linguaggio tecnico-industriale a quello decorativo, introduce la collezione Toa, disegnata per Pedrali e presentata nel corso del 2020.
 
Leggero ed essenziale alla vista, il tavolo Toa è caratterizzato da una robusta struttura in pressofusione di alluminio dalla forma geometrica e fluida, capace di sostenere anche ripiani di grandi dimensioni. Elemento caratterizzante sono le gambe a ponte dalla forma affusolata realizzate in pressofusione di alluminio che, più sottili alla base, si allargano verso l’alto confluendo sotto al ripiano in un elemento a “T”. “Credo che tra le cose più affascinanti di questo tavolo spicchino la sua leggerezza e allo stesso tempo la robustezza della sua struttura” – racconta il designer.
 
Un tavolo modulabile in termini di lunghezza e larghezza che risulta altamente performante all’interno degli spazi lavorativi, dando forma ad ambienti differenti. Toa è pensato per arredare un light office, un ufficio direzionale, oppure uno spazio domestico, grazie alle sue dimensioni contenute. Può diventare inoltre un desk per un ufficio elegante, un meeting table oppure, proposto con tre ponti gamba e dalle dimensioni generose, un conference table.
 
La versatilità e l’anima multitasking di questo arredo si individuano anche nelle possibilità di gestire i cavi necessari all’elettrificazione attraverso tre tipologie diverse di top access customizzabili in base alle richieste del cliente e di soddisfare le esigenze di tutti i mercati.
 
Per rispondere alle esigenze di mobilità e configurabilità dei moderni working spaces oltre che alle esigenze di distanziamento, Robinrizzini disegna inoltre Toa Folding Screen, un pannello divisorio fonoassorbente da tavolo in grado di definire e separare lo spazio. “L’idea è quella di avere un prodotto adatto per i tempi che stiamo vivendo ma, soprattutto, che si adatti anche in un’ottica futura. Un elemento flessibile da poter essere usato sia in ambito residenziale sia in ufficio” – spiega Rizzini. In caso di smart working risulta infatti uno strumento ottimale per ritagliarsi uno spazio all’interno del proprio contesto domestico.
 
Toa Folding Screen è pieghevole e leggero e può essere facilmente spostato da un luogo all’altro, configurandosi come un accessorio indispensabile da portare con sé e usare quotidianamente per creare e definire la propria postazione lavorativa, isolata sia a livello spaziale, sia acustico.
 
In base all’orientamento delle sue ante è possibile scegliere di creare postazioni singole a “U”, definendo uno spazio di lavoro di 1 m di lunghezza; due spazi, uno di fronte all’altro, scegliendo una configurazione a “S”; oppure ampliare il proprio spazio di lavoro fino a 1.5 m di lunghezza configurando il pannello a “L”. Utilizzando più pannelli, è inoltre possibile creare layout diversi dando vita a più postazioni su un unico tavolo.