Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy. 

È stato siglato a Roma un accordo di collaborazione tra l’Università della Calabria, il principale ateneo della regione e la Lega Navale Italiana, ente pubblico non economico senza finalità di lucro e associazione che conta oltre 55.000 soci e 254 strutture periferiche su tutto il territorio nazonale. L’intesa tra le parti mira allo sviluppo di attività di ricerca scientifica e di progetti congiunti su tematiche di interesse legate al mare, alla costa e alle acque interne, con particolare attenzione all’educazione e al monitoraggio ambientale.

«È molto importante per l’Università della Calabria l’accordo siglato con la Lega Navale Italiana perché ci consente di rafforzare la collaborazione sia dal punto di vista del monitoraggio ambientale che della ricerca per quanto riguarda il mare. Quest’anno l’Università della Calabria ha avviato un Corso di laurea in Tecnologie del Mare e della Navigazione che si aggiunge alle numerose attività scientifiche portate avanti dai nostri ricercatori nel contesto marino», afferma il professor Francesco Scarcello, Prorettore vicario dell’Università della Calabria.

«L’accordo con l’Università della Calabria amplia il numero di atenei con cui la Lega Navale Italiana collabora, in particolare nell’area della formazione e del monitoraggio dei parametri vitali del mare, delle coste e delle specie protette, con un numero sempre maggiore di soci coinvolti e di ricercatori e docenti che entreranno a far parte del nostro Centro Culturale Ambientale, il comitato tecnico-scientifico della LNI che supervisiona le attività dell’associazione in questo ambito», dichiara l’ammiraglio Donato Marzano, Presidente nazionale della Lega Navale Italiana. 

Il Protocollo d’intesa LNI-Unical contribuisce a rafforzare il legame dell’associazione con le istituzioni della Calabria. La Lega Navale Italiana, infatti, è riconosciuta con legge regionale del 21 dicembre 2005, n. 17 “quale Ente pubblico che svolge servizi di interesse pubblico” e “contribuisce a determinare e a realizzare l'interesse per lo sviluppo e per il progresso delle attività che hanno sul mare e sul litorale marittimo la loro operatività e il loro mezzo di azione” (art. 16 comma 1). Una funzione di servizio pubblico che è stata recentemente consolidata anche nell’ambito della formazione. Lo scorso 30 novembre, su iniziativa della consigliera regionale Katya Gentile e impulso della Lega Navale Italiana Sezione di Crotone, il Consiglio regionale della Calabria ha approvato un emendamento al citato articolo che riconosce l'importanza della collaborazione tra le Università calabresi e la Lega Navale Italiana per le attività teorico-pratiche dei corsi di studio e l'alta formazione scientifica legata al mare.

Insieme al Prorettore Scarcello e al Presidente Marzano, erano presenti in occasione della firma dell’accordo il professor Giacinto Baggetta dell’Università della Calabria, già Presidente della LNI Sezione di Davoli, Gianni Liotti, Presidente della LNI Sezione di Crotone e Giovanni Pugliese, storico socio della Lega Navale e per anni alla guida del sodalizio crotonese.

Piacevolissima serata al Mike’s Restaurant di Roma per la cena di Natale del Rotary Club Roma Cristoforo Colombo. Nell'incantevole cornice dell'ultimo piano del building che ospita anche la COIN di San Giovanni, il ristorante, gestito dalla Bar Banqueting e nato da un'idea di Andrea Azzarone, ha ospitato un evento mondano importantissimo tra convivialità, amicizia e solidarietà.

Alla serata ha preso parte anche Tonino Boccadamo, patron della maison omonima, che ha messo a disposizione della serata alcuni premi per la riffa natalizia. Boccadamo, visibilmente emozionato, è stato insignito di una targa ricordo e della carica di socio onorario del Rotary Club Roma Cristoforo Colombo: «La serata mi ha riempito di emozione. Ho avuto il piacere di conoscere tante belle persone e gli interlocutori giusti per condividere il mio impegno sociale attraverso la Fondazione Boccadamo. È stata, infatti, una nuova occasione per promuovere i progetti solidali attraverso una riffa organizzata con l'obiettivo di sostenere l'aiuto verso gli altri. In palio c'erano dieci creazioni Boccadamo e ogni partecipante ha ricevuto in dono il braccialetto della Fondazione. Al termine della serata la generosità dei rotariani ci ha permesso di raccogliere quasi 1.400 euro che in parte andranno a sostenere il progetto Mettiamoci in Gioco e anche le iniziative dell'associazione "Gli Amici di Andrea". La serata mi ha permesso di vivere anche una bellissima sorpresa visto che sono stato accolto nel Club come socio onorario e omaggiato con una targa di cristallo. Ringrazio la Presidente e tutti i rotariani che mi hanno accolto facendomi sentire tra persone amiche e piene di voglia di fare come me».

Presente tra gli ospiti anche il padrone di casa Ezio Staffieri, Direttore della COIN di San Giovanni, che visto l’alto valore morale della serata e del Rotary Club Roma Cristoforo Colombo ha voluto donare ai soci la fidelity card COIN, dedicando loro una scontistica ad hoc sugli acquisti.

Silvia De Mari, Presidente del Rotary Club Roma Cristoforo Colombo, si è detta entusiasta della serata e ha inoltre voluto lanciare un appello forte: «L’anno che sta per concludersi non ci ha dato pace e prosperità, ma guerre in tanti paesi e una grave crisi economica. L’unico augurio da formulare, quindi, è quello di non perdere mai la speranza: sperare che l’uomo riscopra quei valori di moralità, di solidarietà e di bontà che devono essere al primo posto per garantire buoni rapporti fra uomo e uomo, fra famiglia e famiglia, fra nazione e nazione». La Presidente ha poi dichiarato: «La buona riuscita di questa serata è merito del lavoro di squadra di tutto il gruppo con il quale collaboro. Oltre a tutti i soci, infatti, vorrei ringraziare il Prefetto Diego Corbelli, il Tesoriere Orlando Mancini e il Segretario Benedetta Podestà».

La serata – allietata dalle musiche del sassofonista Oreste Monti e dalle composizioni floreali de “Il giardino fiorito” di Emilio Leva – ha visto anche l’ingresso di due nuovi soci nel club: Marco Sicurezza (presentato da Augusto Ciafrei) e Sara Colatosti (presentata da Silvia De Mari).

ONTM – Osservatorio Nazionale Tutela del Mare, Ente che si prefigge di tutelare e valorizzare il mare, inteso quale asset strategico dell’architettura socio-economica del Paese, e Lega Navale Italiana, Ente pubblico non economico senza finalità di lucro e principale associazione in Italia che si occupa di diffondere – in particolare tra i giovani – l’amore per il mare e la conoscenza dei problemi marittimi con attività in ambito culturale, sociale, diportistico, sportivo e ambientale, hanno siglato un importante accordo di collaborazione che vede l’unione di due realtà portanti del settore del mare e della blue economy. Il principale obiettivo dell’intesa tra le parti è quello di tendere alla promozione e alla diffusione di una ritrovata sensibilità marittima nel Paese.

“Siamo davvero lieti di poter collaborare con una realtà emergente, ma con solidi rapporti nel contesto marittimo nazionale, quale l’Osservatorio Nazionale Tutela del Mare. Questa intesa rafforza l’impegno che la Lega Navale Italiana porta avanti nel campo della ricerca scientifica, dell’educazione civica marittima, in particolare verso i giovani, e della salvaguardia attiva dell’ecosistema marino, costiero e delle acque interne. Tali attività, condotte dai nostri soci, passano sotto la supervisione del Centro Culturale Ambientale della LNI, un comitato tecnico-scientifico formato da docenti e ricercatori afferenti alle Università con cui la Lega Navale collabora. Aggiungo con soddisfazione che questo accordo con l’ONTM mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e gli stakeholder in generale sulla necessità di coniugare l’innovazione tecnologica con la tutela del patrimonio ambientale, che purtroppo l’irresponsabile azione umana sta oggi pesantemente minando”. Così l’ammiraglio Donato Marzano, Presidente della Lega Navale Italiana.

La sinergia tra ONTM e LNI rappresenta un passo significativo verso la costruzione di una nuova coscienza marittima nazionale, finalmente consapevole della centralità dell’Italia e del proprio comparto marittimo nel contesto geopolitico internazionale.

Per Roberto Minerdo, Presidente di ONTM, “questo accordo mira a sviluppare iniziative sinergiche di promozione e diffusione della cultura del Mare, potendo contare – da un lato – sulle competenze e sinergie già proprie del capitale dell’Osservatorio, il quale si pone l’obiettivo, tra gli altri, di riunire e accogliere a un unico grande tavolo di concertazione i rappresentanti del Cluster Mare e – dall’altro – sul principale attore nazionale del campo marittimo, capace di riunire sotto la propria bandiera oltre 55.000 iscritti, 80 basi nautiche e 254 strutture periferiche, vantando una capacità di disseminazione e di aggregazione unica nel panorama Italiano della nautica civile. Il tutto – anche sulla scorta della redazione del primo Piano del Mare Nazionale fortemente voluto dall’attuale forza di Governo, che ha visto la nascita di un organismo, quale è il CIPOM, in grado di raccogliere le istanze e gli spunti dei principali soggetti istituzionali ed economici del paese – con la finalità di porsi quale vettore sinergico per il tramite del quale costruire solide fondamenta alla nuova Politica del Mare italiana, cui tutti gli attori del Cluster oggi dovrebbero tendere”.

“La nascita di questo sodalizio vede ONTM, con le competenze proprie della propria struttura organizzativa interna e con la forza progettuale e relazionale dei propri Partner Corporate e Istituzionali, al servizio di uno dei principali operatori italiani del Cluster marittimo civile, con la finalità specifica di sviluppare iniziative volte tanto a un’attività di sempre più forte disseminazione della cultura marittima italiana nei confronti della collettività, quanto a una progettualità concreta e fattiva nel comparto dell’innovazione tecnologica ed economico sociale. D’altronde, missione di ONTM è sempre stata quella di creare un concreto impatto di valore a valle delle proprie attività: la possibilità di sviluppare parte di essa con uno storico attore italiano quale è Lega Navale Italiana creerà sicuramente i presupposti per la riuscita di progetti altrimenti non realizzabili”. Così Federico Ottavio Pescetto, Direttore Generale di ONTM.

Nella platea del Nuovo Teatro Ateneo della Sapienza, affollata di studenti dei corsi di laurea di Fisica e Sociologia, si è svolta la tavola rotonda organizzata da Archivio Disarmo e dai Dipartimenti di Fisica e di Scienze sociali ed economiche sul tema lanciato dal volume “Dai droni alle armi autonome. Lasciare l’apocalisse alle macchine?”, a cura di Francesca Farruggia, presente in sala assieme agli altri autori.
 
Nella sua introduzione, Fabrizio Battistelli, presidente di Archivio Disarmo e Professore ordinario di Sociologia alla Sapienza, ha evidenziato il rischio che, nel vuoto normativo in materia di IA applicata all'ambito strategico, si inseriscano nuovi titolari di sovranità come le grandi piattaforme. "Il caso di Elon Musk - ha detto Battistelli - è emblematico: dopo aver denunciato nel 2017 il pericolo che la competizione tra le nazioni più forti per la superiorità nell'IA possa causare la Terza guerra mondiale, a partire dal 2022 Musk si è inserito nelle guerre vere, prima fornendo e poi ritirando il suo sistema di comunicazioni Starlink all'Ucraina, quindi promettendo la sua tecnologia prima a Gaza e poi a Israele".
 
Lavori aperti dal saluto della Rettrice di Sapienza, Antonella Polimeni: “Le crescenti tensioni che in maniera ingravescente stanno sfociando in una corsa agli armamenti, si riflettono nella tematica sollevata dal libro oggetto di questa tavola rotonda. Sapienza più volte ha rinnovato la sua opposizione alla guerra e alla violazione diritti umani: siamo convinti che le scelte dei governi debbano garantire pace, sicurezza ed equità, utilizzando anche la diplomazia scientifica. Perché l’intelligenza artificiale fa parte della quotidianità e in futuro sarà sempre più protagonista, quindi è dovere dell’uomo governare anche questi cambiamenti”.
 
Autore della prefazione del libro, il Professore emerito di Sapienza e premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi, che poco prima era stato ricevuto da Papa Francesco in Vaticano per consegnare la “Dichiarazione sulla fraternità umana”, firmata da oltre 30 premi Nobel e organizzazioni internazionali attraversa il quale si chiede di perseguire la pace: “Negli ultimi 20 anni - ha detto Parisi - sempre più scarse sono state le azioni volte al perseguimento della pace. Ci eravamo forse illusi che la pace fosse qualcosa di acquisito, ma non è mai vero. Esistono problematiche per le quali bisogna studiare e prepararsi. E in questo libro si scopre la quantità di lavoro sotterraneo che esiste dietro questi argomenti. L’intelligenza artificiale è una scoperta che cambia le cose, che ha maggior potere sull’uomo, ma il compito della società è controllare questo potere. Un esempio? Pensiamo alla stampa e alla mole di regolamentazioni che ne determinano l’utilizzo, così nel caso dell’intelligenza artificiale è necessario l’avvio di una riflessione. Fondamentale nel caso di guerre, dove esiste un problema fondamentale che è morale”. Intervento che era stato anticipato dai saluti di Federico Ricci Tersenghi del Dipartimento di Fisica e di Marco Benvenuti, Direttore Centro Sapienza Crea - Nuovo Teatro Ateneo
 
Guglielmo Tamburrini, Professore ordinario di Logica e Filosofia della Scienza all'Università di Napoli Federico II, ha analizzato il tema alla questione “etica e giuridica in campo di diritto internazionale” legata allo “sviluppo di alcuni armamenti assolutamente autonomi”. “L’essere umano - ha detto Tamburrini - avrebbe il controllo sulla guerra, ma il ritmo del conflitto imposto dall’automatizzazione può portare a una situazione fuori da questo controllo”. C’è poi la questione legata alle responsabilità: “Se a violare i diritti è un uomo, è un crimine di guerra, se lo fa una macchina di chi è la responsabilità? A chi va attribuita?”. Per questo la Croce Rossa Internazionale ha avanzato delle proposte in ambito ONU: “La proibizione di armi autonome difficilmente prevedibili; proibirne l’uso contro esseri umani; garantire sempre un controllo umano significativo. C’è stato un dibattito all’ONU, ma alcune grandi potenze militari si oppongono a un trattato internazionale vincolante basato su questo schema”.
 
La Professoressa Emma Galli, Direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, ha sottolineato che “al pari dei temi strettamente scientifici, è cruciale riflettere anche sulle implicazioni di natura economica, etica e sociale di questi cambiamenti”. L'importanza dell'opinione pubblica internazionale, che tutti i sondaggi confermano nettamente contraria alle applicazioni dell'IA agli armamenti, è stata illustrata da Francesca Farruggia, ricercatrice del Dipartimento di Scienze sociali ed economiche della Sapienza: “Al di là delle prerogative della politica, la spinta deve arrivare dalla società civile e noi, come comunità scientifica, dobbiamo contribuire affinché essa si crei. Per questo vanno messe al servizio del pubblico le proprie competenze e con una capacità comunicativa accessibile a tutti”.
 
L’iniziativa di oggi alla Sapienza è stata realizzata con il contributo della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali-MIC e nell’ambito della Campagna internazionale "Stop Killer Robots”, nata nel 2013 e rappresentata da Francesco Vignarca (Rete italiana Pace e Disarmo): “L’impatto è più politico, che tecnologico. È fondamentale che chi si muove per la pace si metta in azione per favorire la costruzione di norme. L’affidare la guerra all’automatizzazione delle armi porta alla disumanizzazione e mancanza di responsabilità. La Campagna è in questo caso preventiva, per fare in modo che un controllo umano significativo sia sempre presente prima dello sviluppo di qualsiasi arma”.
 
Chiusura dei lavori affidata all’esibizione MuSa Classica con Evohé Adone al clarinetto e Raffaele Strippoli al pianoforte.

È salpato il progetto UNA VELA PER IL CUORE, la campagna di screening del cuore unica promossa da Cardioteam Foundation Onlus in collaborazione con la Lega Navale Italiana.

Dopo la tappa in Toscana, Dulcinea, la barca di progetto attrezzata di sonographer ed ecocardiogramma wireless, è approdata negli scorsi giorni al Porto Turistico di Roma. L'imbarcazione toccherà quasi 30 porti italiani in 12 mesi di navigazione da Genova a Trieste, effettuando oltre 3000 ecocardiogrammi gratuiti a soggetti da 50 a 75 anni.

L'iniziativa sarà presentata ai colleghi giornalisti giovedì 7 dicembre alle ore 15 presso la Lega Navale Italiana Sezione Lido di Ostia. Interverranno per l'occasione il Presidente di Cardioteam Foundation Onlus, Dott. Marco Diena e il Vicepresidente della Lega Navale Italiana, Amm. Luciano Magnanelli.

Per accreditarsi, è possibile contattare l'Ufficio Comunicazione e Promozione della Lega Navale Italiana. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Cell. 3426525676.

 

IL VIAGGIO DI CARDIOTEAM - UNA VELA PER IL CUORE

·        1 barca, Dulcinea

·        12 mesi

·        30 tappe

·        Centinaia di volontari

·        Oltre tremila miglia nautiche da percorrere

·        Più di 3000 ecocardiogrammi gratuiti da effettuare

 

Sono questi i numeri di Cardioteam - Una vela per il cuore, un progetto unico in Europa che nasce dall’idea del cardiochirurgo Marco Diena, presidente di Cardioteam Foundation Onlus, e che prosegue il grande viaggio di screening svolto dal Cardiovan di Cardioteam. Dal 2014 ad oggi Cardioteam Foundation Onlus, grazie all’aiuto di cardiochirurghi e cardiologi e professionisti non medici che fanno parte della fondazione, ha raggiunto 48 città italiane e sono stati effettuati più di 16.000 ecocardiogrammi gratuiti per informare

A percorrere le oltre tremila miglia nautiche sarà Dulcinea, una barca a vela storica di 14 metri in legno costruita nel 1991 dal cantiere Carlini su progetto di Carlo Sciarelli e iscritta al registro del naviglio della Lega Navale Italiana, che ha vinto diverse regate in Italia e all’estero nella classe “Spirit of Tradition”. Il viaggio di Dulcinea sarà supportato a livello operativo e logistico delle strutture e dei soci della Lega Navale Italiana, da 126 anni impegnata in attività socio-solidali.

Il viaggio di Cardioteam – Una vela per il cuore è diviso in due semestri: nel primo semestre, fino a febbraio, Dulcinea solcherà le coste tirreniche dell’Italia e quelle della Sicilia; da marzo a settembre 2024 Cardioteam – Una vela per il cuore si sposterà sulla costa ionica e adriatica.

Il viaggio è dedicato a due grandi uomini e marinai: l’Avv Gianfranco Putaturo e l’Ing. Sandro Buzzi.

Il programma di Cardioteam – Una vela per il cuore è sostenuto dalla Lega Navale Italiana con il prezioso contributo di Creostudios e grazie alla sponsorizzazione di Fondazione Buzzi Unicem e GSD Foundation.

Mercoledì 6 dicembre, alle ore 10, si svolgerà al Nuovo Teatro Ateneo della Sapienza, Città universitaria, la tavola rotonda “Intelligenza Artificiale: pace o guerra?”, organizzata dall’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche e dal Dipartimento di Fisica della Sapienza Università di Roma.

Dietro una cortina di riservatezza, l’intelligenza artificiale applicata alla guerra sta ispirando la ricerca, lo sviluppo e la futura operatività di sistemi d’arma noti giornalisticamente come “robot killer” e tecnicamente come “Armi Letali Autonome” (LAWS).

All’incombente proliferazione di macchine di distruzione che sfuggono al controllo umano, ci sono due alternative. La prima è l’impegno della società civile, innanzitutto delle università e della comunità scientifica, unici attori in grado di parlare a tutta l’opinione pubblica. La seconda sono gli accordi internazionali per il controllo dell’Intelligenza Artificiale e per la proibizione della ricerca e sviluppo delle Armi Letali Autonome.

Ne parlano Giorgio Parisi (Premio Nobel 2021 e Professore emerito del Dipartimento di Fisica di Roma Sapienza), Guglielmo Tamburrini (Professore ordinario di Logica e Filosofia della scienza, Napoli Federico II/International Commitee for Robots Arms Control), Francesco Vignarca (Rete Italiana Pace e Disarmo/Campaign Stop Killer Robots). Introduce e coordina Fabrizio Battistelli (Professore onorario di Sociologia di Roma Sapienza/Presidente di Archivio Disarmo), a partire dal libro a cura di Francesca Farruggia “Dai droni alle armi autonome. Lasciare l’Apocalisse alle macchine?”, Angeli, 2023, prefazione di Giorgio Parisi, scritti di: Fabrizio Battistelli, Sofia Bertieri, Francesca Farruggia, Barbara Gallo, Adriano Iaria, Diego Latella, Michael Malinconi, Giorgio Parisi, Juan Carlos Rossi, Maurizio Simoncelli, Gian Piero Siroli, Guglielmo Tamburrini.

Seguirà l'esibizione di MuSa Classica con Evohé Adone al clarinetto e Raffaele Strippoli al pianoforte.

 

I più letti