Si è tenuta a Roma, nella location di Piazza di Spagna, la terza edizione del Fashion & Talents dell’Accademia del Lusso, organizzata in partnership con l’Università eCampus e con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio.
La suggestiva passerella outdoor nel cuore di Roma richiama, quasi inevitabilmente, un passato in cui l’alta moda italiana incantava l’intero scenario mondiale. Eppure Fashion & Talents di nostalgico ha davvero poco, proponendosi come un vero e proprio incubatore di talenti dalla vocazione sempre più internazionale in grado di dare un forte segnale di ripresa economica e culturale in riferimento ad un settore particolarmente colpito dalla pandemia. Hanno presentato le loro collezioni, infatti, gli studenti di Fashion Design delle sedi di Accademia del Lusso di Roma, Milano e Belgrado a cui sommare le creazioni di alcuni tra i più promettenti talenti di prestigiosi istituti stranieri: la Myron E. Ullman, Jr. School of Design & Fashion dell’Università del Cincinnati, la PUC-Rio, Pontificia Universidade Catòlica di Rio de Jainero e la Carabbean Academy of Fashion dell’Università di Trinidad and Tobago.
Di seguito una selezione dei look più interessanti avvistati durante quest’edizione di Fashion & Talents.
Aurora Nobili
La capsule collection della giovane studentessa reatina gioca sulla manipolazione del tessuto e sulla contaminazione di stili diversi: sportswear ed eleganza si fondono in volumi a contrasto, plissettature in tulle, sete dalle stampe orientali, cady e lurex.
Letizia Cocciantelli
La sua formazione maturata nel campo della storia dell’arte ha condotto la designer alla rielaborazione del design e delle forme rinascimentali. Tappezzerie storiche italiane, sete, sugheri si alternano così a pizzi cangianti e tessuti laminati per (re)interpretare in chiave contemporanea il periodo storico di riferimento.
Maria Vittoria Gragnano
Fluid Concrete Materia è una collezione trasversale che fa della funzionalità e dei materiali il core della sua estetica fluida: pantaloni a vita alta, capispalla strutturati, tutine o pantaloni corti si tingono di colori vivaci, arricchiti da stampe grafiche ispirate all’architettura contemporanea.
Marta Ceccaroni
Seta, organza, jersey rigorosamente lavorati in maniera artigianale si uniscono ad elementi in pelle e stampe street art per omaggiare i murales e i graffiti delle metropolitane. I volumi over e la sovrapposizioni di immagini sembrano riprodurre la tridimensionalità che contraddistingue la vivacità delle strade urbane.
Raffaella Giaconelli
Naked Goodness è l’espressione di una femminilità felicemente glamour che mal si concilia con qualsiasi forma d’imposizione. Via libera a tessuti fluidi e trasparenti come chiffon, seta e tulle, ma anche a stoffe più rigide come eco-pelle o pvc.
Sabino Clemente
Siete davvero convinti che da una vecchia coperta di lana non si possa tirare su una collezione? Il giovane designer dà vita ad una capsule collection unisex oversize in cui i patchwork di lana, tweed e pelle divetano i capisaldi di uno stile d’ispirazione vintage, reso vivace e street dall’ampia gamma di colori utilizzati.
Che la moda sia da sempre terreno fertile per le contaminazioni artistiche e culturali più disparate è risaputo. E le manifestazioni come queste servono proprio a ricordare che il talento dovrebbe essere costantemente supportato nel pieno rispetto delle potenzialità espressive dei creativi.
Foto: Salvatore Dragone