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La di Accademia del Lusso è lieta di comunicare la nascita del portale luxuryagencynews.it, una fonte di informazioni dinamica e centrata sull'argomento luxury. Lo staff dei giornalisti, coordinato dal Dr. Stefano Testini, porterà sul portale tematiche variegate riguardante il mondo Luxury e non solo.

Buona Fruizione!

Staff Luxuryagencynews

 

I marchi di vini e liquori di lusso di Moët Hennessy USA e l'attrice, produttrice e CEO pluripremiata Tracee Ellis Ross, Grammy Il DJ e produttore nominato Steve Aoki e l'attore Darren Criss, insieme, faranno il loro debutto con The New Year's Eve WISH-SHOP, una destinazione online.
 
Per l'industria che ha subito perdite devastanti quest'anno, Moet Hennessy effettuerà una donazione di 100.000 dollari alla National Restaurant Association Educational Foundation (NRAEF) attraverso la campagna Wish-Shop. 
 
Il WISH-SHOP è uno sportello unico per celebrare tutti i momenti delle vacanze che portano a questo capodanno senza precedenti a casa. Le persone avranno l'opportunità di rallegrare le loro celebrazioni con offerte speciali, vincere esperienze indimenticabili di artisti famosi e aiutare i lavoratori del ristorante facendo una donazione.
 
I marchi Moët Hennessy hanno unito le forze per creare abbinamenti personalizzati di bottiglie e cocktail per completare i molti momenti che compongono l'occasione di Capodanno, dai cocktail e la cena al conto alla rovescia e al brunch di Capodanno. 
 
Chad Stubbs, Senior Vice President of Marketing di Moet Hennessy LVMH, ha commentato: «È stato un anno davvero difficile per tutti e siamo tutti pronti a salutarci. Mentre guardiamo alle festività natalizie e allo stato della pandemia, è chiaro che questo sarà un Capodanno a casa. La nostra speranza è che con il WISH-SHOP, possiamo fare queste celebrazioni a casa un po’ più speciali».
 

Il mercato del lusso cinese crescerà di oltre il 40% entro il 2024. Attualmente circa il 32% del fatturato mondiale del settore dei prodotti d’alta gamma passa per la Cina. Stando ai dati rilasciati da BCG significa che nei prossimi anni, la Cina rappresenterà circa il 70% del mercato mondiale del lusso.

I dati hanno evidenziato anche altri interessanti spunti di riflessione: i millennials guidano il settore del lusso e l’e-commerce è una tappa fondamentale per entrare nel mercato del gigante asiatico

Oggi i “millennials” cinesi sono il segmento demografico più importante del pianeta. Un esercito di 400 milioni di persone che hanno in mano le sorti del mercato.  Ma cosa li contraddistingue? Chi sono e soprattutto, perché la lente d’ingrandimento dell’economia è puntata tutta su di loro? Si tratta della generazione nata a cavallo tra gli inizi degli anni 90 e 2000, hanno tra i 20 e 30 anni e rappresentano quasi un terzo della popolazione cinese. 

Questi millennials sono il cavallo di traino della Cina 2.0, di un Paese che si sta modernizzando divenendo un polo high-tech di prim’ordine sul palcoscenico internazionale. Indipendenti e curiosi del mondo, ma con il cuore rivolto verso la mainland cinese.

Quasi la totalità di loro possiede uno smartphone, anche di ultimissima generazione, nonché casa ed auto. Sempre connessi al “villaggio globale”, gran parte delle loro vite ruota intorno alla rete: amicizie, divertimenti persino il lavoro è incentrato sul web.

Non è quindi un caso che il report di BCG sottolinei come oltre il 50% degli acquisti nel settore dei prodotti d’alta gamma sia avvenuto online, tramite un tablet o altro dispositivo mobile.

Un dato che non sorprende se prendiamo in considerazione che le recenti previsioni stimano che nel 2018 gli introiti derivati dal cross-border e-commerce raggiungeranno quota 1.4 trilioni di dollari. Circa il 40% del traffico e-commerce globale passerà per il Dragone.

Avere una buona strategia di web-marketing può essere fondamentale in un mercato vasto come quello cinese. Anche il Dragone ha i suoi “Chiara Ferragni”, personaggi come Gogoboy o Mr. Bags sono seguitissimi sui social, ma basta tutto questo?

Arruolare degli opinion leader con milioni e milioni di follower è come giocare sul sicuro, così come è più facile per la casa gestire la comunicazione tra il KOL ed i loro follower.

Una strategia che fino ad oggi ha funzionato. Tuttavia, c’è un aspetto negativo che non prende in considerazione un aspetto molto importante: la saturazione del panorama social della Cina.

Paradossalmente, allo stato attuale, i marchi rischiano di perdere la possibilità di stabilire una reale ed autentica connessione con il pubblico. Così come quella fiducia tra consumatore e produttore. Da non sottovalutare, inoltre, il rischio del calo di popolarità e credibilità dei KOL stessi.

Se quest’ultimi lavorano in contemporanea con più marchi, dove sta quel senso di esclusività che i brand di lusso vogliono trasmettere? C’è anche il potenziale problema di della troppa sovraesposizione degli influencer che, leggendo sul web cinese, vengono a volte paragonati a mercenari.

Il panorama digitale cinese è decisamente eterogeneo. Tuttavia è possibile stilare un elenco di categorie e nomi di nuovi KOL, che esulano dalla tradizionale blogosfera della moda. Tutti influencer in ascesa, che cominciano ad essere corteggiati dalle più importanti maison che rispecchiano meglio la Cina 2.0 guidata dai millennials.

In Cina vi è una riscoperta culturale che si riflette anche sui consumi. Se i brand occidentali sembrano non accorgersi, oramai i marchi cinesi di qualità stanno adattando prodotti e marketing utilizzando il patrimonio culturale del Dragone stesso.

Oramai per avere successo sul mercato cinese le strategie tradizionali non bastano. Contare solo sulla fama del marchio è ormai riduttivo. Costruire una conoscenza più approfondita della cultura e della storia cinese è altresì importante. Uno sfondo culturale superficiale non solo non avrà successo, ma potrebbe anche far sì che i millennials si prendano gioco dei marchi stessi sul web. Un vero boomerang in fatto di marketing.

Ed è ciò che sta avvenendo attualmente sui social del Dragone. Come consuetudine i principali marchi di lusso, per il Capodanno Cinese appena passato, hanno lanciato abiti, scarpe, trucchi e molto altro con l’effige di un cane. Alcuni graditi, ma molti dei risultati sono stati fortemente osteggiati sul web.

Tante le voci contrarie. I millennials non si vogliono identificare come 土豪 (tuhao) termine che letteralmente significa “patata arricchita” ed indica i nuovi ricchi senza cultura.  C’è bisogno quindi di una conoscenza più precisa e profonda, che non deve necessariamente accondiscendere i millennials, ma li può aiutare a esplorare ulteriormente la cultura cinese.

Rianimare arti e mestieri antichi con l’aiuto di esperti e designer locali, è anche una via da percorrere. Le generazioni cinesi più giovani stanno appena iniziando a scavare nella loro cultura tradizionale, e sono ansiose di scoprire di più.

I marchi del lusso straniero possono sostenere questa rinascita culturale in atto finanziando, ad esempio, programmi culturali, o sviluppando prodotti specifici che possano coinvolgere le eccellenze artigianali locali di qualità, attingendo così al loro specifico know-how.

Il marchio francese di cognac Rémy Martin celebra la cultura del cognac e della musica attraverso una serie di film. Con la serie "Ground’s Melody", 6LACK (pronunciato "black"), che è il regista scelto dalla casa di cognac, rivela come la musica sia fortemente influenzata dalle città e dalle comunità in cui è stata creata, in modo simile alla produzione del cognac. Il primo episodio è incentrato sulla città natale di 6LACK, Atlanta.
 
6LACK spiega come l'energia della città proviene dall'interno dei suoi abitanti. Proveniente dalla comunità, una ricca storia musicale continua a caricare la città. Grandi artisti del passato e quelli che inseguono i loro sogni oggi, hanno viaggiato a Los Angeles da tutto il mondo, ognuno con una dedizione e una perseveranza simili per perfezionare il loro mestiere.
 
Sia nella creazione di musica che nella produzione di Cognac, c'è un'ammirazione per le comunità che promuovono una cultura di eccellenza. Per la musica, l'ispirazione è presa dal ritmo di una città, un quartiere o un territorio: ognuno di questi porta il cuore e l'anima di chi ci vive.
 
Rémy Martin produce i suoi liquori solo a Cognac, in Francia, rendendolo unico per qualità e artigianato. Questo terreno fisico che ha coltivato l'eredità e lo spirito di Rémy Martin è la ragione per cui la casa del cognac si trova saldamente dietro il suo territorio.
 
Non è la prima volta che Rémy Martin ha celebrato la musica che unisce le persone. Ad esempio, la serie Rémy Producers ha onorato l'esplorazione di nuovi suoni da artisti di livello locale e ha creato una nuova piattaforma per produttori musicali e DJ.
 

Fino agli anni ‘90 il consumo degli alcolici in Cina era principalmente associato a occasioni sociali o cene di lavoro. Ma oggi si è andata a diffondersi anche nel Paese di Mezzo una vera cultura del bere. Tanti i marchi internazionali approdati nel mercato cinese ragione per il quale gli esperti ritengono che il mercato delle bevande alcoliche sarà più diversificato e competitivo in Cina.

Il tutto grazie al cross-border e-commerce.  Secondo gli analisti, il passaggio alle piattaforme digitali cambierà profondamente il mercato delle bevande alcoliche, introducendo un vasto numero di marchi e concepts che non dipenderanno dalle grandi catene di vendita al dettaglio.

Un maggiore potere d’acquisto della classe media sia nelle top-tier che nelle lower-tier del Dragone, unito a dei sostanziali cambiamenti nello stile di vita dei consumatori, ha infatti permesso a molti l’accesso a vini e liquori stranieri.  Basti pensare che il consumo di whisky o cognac, ha visto un’inaspettata crescita della domanda nell’ultimo anno.

Il whisky si è rivelato estremamente popolare a Shanghai con circa 6,85 milioni di litri, per un valore di 59 milioni di dollari, consumati in città durante l’ultimo periodo, molto più avanti rispetto a Pechino, o alle province del Guangdong, e Fujian.

Una ricerca, pubblicata su Frontiers in Nutrition, ha concluso che le strategie di marketing basate sul gusto potrebbero rivelarsi il modo più efficace per promuovere cibi a base di insetti. Secondo i ricercatori ci si dovrebbe concentrare sulla promozione degli insetti come "gustosi", "lussuosi" o "prelibatezze esotiche" per cambiare l'atteggiamento verso gli alimenti che contengono proteine derivanti dagli insetti.
 
L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura sostiene argomenti relativi agli insetti commestibili dal 2003. L'agenzia sottolinea che il consumo di insetti può essere associato a benefici per la salute e l'ambiente. Gli insetti commestibili contengono proteine, vitamine e amminoacidi di alta qualità. Sono ricchi di fibre, rappresentano una buona fonte di grassi sani come gli omega-3 e sono ricchi di nutrienti come calcio, ferro, vitamine del gruppo B, selenio e zinco. La FAO stima che i grilli abbiano bisogno di sei volte meno mangime dei bovini, quattro volte meno degli ovini e la metà dei maiali e dei polli da carne per produrre la stessa quantità di proteine.
 
Tuttavia, secondo i ricercatori, molte persone sono "diffidenti" o "disgustate" al pensiero del cibo a base di insetti. Ma, molte di queste stesse persone mangiano aragoste o gamberi anche se il loro aspetto è simile a quello di un insetto. I ricercatori hanno dunque indagato i fattori che influenzano gli atteggiamenti nei confronti del cibo a base di insetti.
 
Hanno chiesto a membri del pubblico di Colonia, in Germania, di partecipare allo studio. In primo luogo, i partecipanti hanno visualizzato un annuncio pubblicitario per un'azienda che offre cibo a base di insetti. Il team di ricerca ha scoperto che le pubblicità che promuovevano benefici per la salute e l'ambiente erano "significativamente meno efficaci" di quelle che promuovevano aspetti piacevoli del cibo. 
 
I risultati del team suggeriscono che le future campagne di marketing dovrebbero ritrarre il cibo a base di insetti come "delizioso, alla moda o addirittura lussuoso" se vogliono cambiare efficacemente le abitudini alimentari delle persone. 
 

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