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Daimler sposta il lusso anche sui camion. La compagnia automobilistica, proprietaria di marchi prestigiosi come Mercedes-Benz, ha annunciato una vera scissione con la divisione Truck che potrà beneficiare di una gestione indipendente ed una quotazione in Borsa, nello specifico presso quella di Francoforte ed entro la fine di quest’anno.
La situazione vedrà Daimler sarà divisa in due aziende indipendenti e si cercherà di attrarre nuovi investimenti per affrontare nel modo migliore la transizione verso l’alimentazione elettrica. I mezzi pesanti del futuro, inoltre, saranno sempre più caratterizzati dalla guida autonoma ed il Gruppo tedesco non vuole farsi trovare in alcun modo impreparato.
Daimler Truck non sarà un semplice brand teutonico, ma un punto di riferimento per quel che concerne i mezzi pesanti, in Europa e non solo. Si punta a costituire il maggior produttore mondiale di camion ed autobus, in modo da conquistare il mercato del vecchio continente, ma anche quello asiatico e nordamericano. I dipendenti dovrebbero ammontare a 100 mila unità, con sette marchi rappresentati, vale a dire BharatBenz, Freightliner, Fuso, Mercedes-Benz, Setra, Thomas Built Buses e Western Star.
Torna in scena la leggendaria Jaguar C-Type, ma è firmata Ecurie Ecosse. Per gli appassionati di auto sportive anni '50, ci sono pochi veicoli più ricercati dell Jaguar C-Type, oggi nuovamente protagonista grazie alla scuderia scozzese di Ian Stewart che ha deciso di ridare vita a sette telai gemelli di C-Type. I modelli saranno realizzati a Coventry, nello stesso edificio che all'epoca ospitava la produzione Jaguar.
Il telaio e la carrozzeria saranno costruiti a mano da artigiani e sotto al cofano prenderà posto il motore della Jaguar XK. La carrozzeria, proprio come l'originale C-Types, sarà realizzata in alluminio sottile montato su un telaio che consentirà di fare fede alle forme originali. Ecurie Ecosse ha però apportato alcuni miglioramenti, a partire dall'alimentazione potenza del motore che è stata aumentata a 4,2 litri, con 300 cv.
È una Lamborghini Miura del 1971 l'auto da sogno che ha fatto scattare il record di quest'anno per le Lambo vendute all'asta. A Parigi da RM-Sotheby’s lo scorso 13 febbraio, sono state battute a prezzi record due tra le più iconiche vetture d’epoca Lamborghini: una Miura sv telaio numero 4840 del 1971 e una Countach lp400 telaio 1120262 del 1977.
La Miura sv, certificata dal Polo Storico, è una delle 150 vetture prodotte, trasformata prima in tipo Jota e in seguito riportata al suo assetto originale: è stata aggiudicata per la cifra record di 2,4 milioni di Euro, più precisamente 2.423.750 Euro, secondo valore di sempre per una Miura sv, dopo quella venduta da Gooding & Co. a Londra lo scorso settembre.
La Countach lp400, appartenuta al cantante Rod Stewart, è stata prodotta in soli 157 esemplari: anch’essa protagonista di molteplici trasformazioni (compresa la rimozione del tetto) e restaurata alle specifiche originali, è stata aggiudicata a 775.000 Euro. Ottimi risultati anche per le altre Lamborghini d’epoca in asta come la 400 GT 2+2 del 1967, telaio 0817, aggiudicata a 477.500 Euro, l’Espada del 1968, telaio #7051, aggiudicata a 173.000 Euro e la youngtimer Murciélago LP 640-4 Versace E-Gear aggiudicata a 149.500 Euro.