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Una foto per augurare a tutti i ristoratori d’Italia una riapertura definitiva ed una ripartenza economica del Paese. Questo è il messaggio che ha voluto mandare l’ARCS Roma (Associazione Ristoranti Centro Storico),  che si sono dati appuntamento davanti al simbolo noto in tutto il mondo della città eterna. Finalmente l’Italia riapre le attività pubbliche in zona gialla, a partire da lunedì 26 aprile.

«Questa foto – ha dichiarato Angelo Giraldi, del Ristorante Angelino ai Fori associato ARCS – dimostra quanti lavoratori e quante famiglie ci sono dietro un singolo ristorante. La foto di oggi, inoltre, vuole essere di buon auspicio ed un buon viatico per quella che sarà, speriamo, l’ultima delle tre ripartenze che ci hanno riguardato come ristoratori di Roma e del Lazio. Speriamo possa essere – ha concluso – il sigillo su una rinascita economica che stiamo tutti attendendo».

Ora l’Italia può tornare ad ospitare turisti da tutto il mondo affinché possano di nuovo apprezzare l’eccellenza della nostra ristorazione. Proprio questi, infatti, sono i luoghi che, oltre ai turisti ed ai cittadini del posto, sono frequentati dalle stelle del jet set internazionale.

Da sportivi, attori e fino ad arrivare a grandi nomi della politica internazionale, sono tanti i VIP che hanno affollato e, finalmente, torneranno ad affollare i ristoranti del centro storico di Roma. Da Rafael Nadal, che durante gli Internazionali d’Italia di tennis ama frequentare i locali del centro storico di Roma, fino ad arrivare ad altri habitue come Keanu Reeves, Sylvester Stallone, George Clooney, Sarah Jessica Parker, Elton John, Wes Anderson, Tom Cruise e tanti tanti altri.

Prosegue la collaborazione tra La Martina e Pininfarina in cui si incontrano nuovamente i concetti di lifestyle sportivo e  design italiano. Sono i valori ad accomunare queste due eccellenze che condividono innovazione e passione per i dettagli. Insieme lanciano la loro prima capsule “see now buy now”, ora ufficialmente in vendita sul sito La Martina, ispirata al  design della “Modulo”, concept car disegnata da  Pininfarina nel 1970 e diventata icona di stile e di innovazione. 

La sinergia tra l’heritage di   La Martina e la prospettiva avanguardistica di  Pininfarina si sviluppa in una collezione che celebra passato e futuro, tradizione e innovazione.   La Martina, sinonimo di Polo e passione, si lega alla tecnologia d’alta gamma di  Pininfarina. 

Da questo legame vengono presentati tre capi iconici uomo, in limited edition e con il ricorrente “3”, numero  che nel gioco del Polo possiede il “regista” e miglior giocatore della squadra: un giubbotto in tessuto tecnico con collo alto e cappuccio, chiusura frontale a zip e loghi stampati sul davanti e sul braccio (€ 439), una polo a maniche lunghe in cotone regular fit con logo   La Martina ricamato e personalizzazione a contrasto sul petto (€ 199) e, infine, una t-shirt regular fit sempre con logo   La Martina ricamato e personalizzazione con dettaglio applicato  Pininfarina sulla schiena (€ 99). 

Nella capsule l’abbigliamento sportivo luxury entra in contatto con il  design e la trasformazione, rispecchiando competenze innovative, ovvero capi dalle altissime prestazioni, tecnologici nei materiali e nelle grafiche, indubbiamente performanti. Ritroviamo nel pay-off di  Pininfarina “We move dreams” una visione che rispecchia appieno la filosofia del brand  Pininfarina condivisa da   La Martina.

In vista delle prossime riaperture, il Chapter Roma rilancia le proprie ambizioni di polo dell’alta miscelazione italiana scegliendo Joy Napolitano come nuovo Bar Manager e lanciando il rooftop con vista sulla Città Eterna.

"Dopo la prima apertura del 2019 - dichiara Jacopo Arosio, direttore del pluripremiato Hotel Chapter Roma - il 2020, nelle nostre intenzioni, doveva essere l’anno del Food&Beverage”. “Purtroppo le straordinarie circostanze che ci siamo trovati ad affrontare hanno rallentato i nostri progetti. Dopo aver già posizionato il bar a un livello molto alto, grazie anche ai vari premi ricevuti come quello della Condé Nast Hot List e il premio Best Urban Hotel di Wallpaper, la scelta di Joy Napolitano come Bar Manager del Bar del Chapter Roma - continua Arosio - rappresenta per noi il segno di questa precisa continuità nella ricerca dell’eccellenza della mixology del nostro bar”.

“Sulla scia del lavoro fatto nel 2020 - conclude il direttore - volevamo donare al pubblico romano e internazionale un profilo di bartender ambizioso e importante, con una grande esperienza nella miscelazione romana e uno sguardo sempre rivolto alle nuove frontiere della miscelazione. Il nome di Joy Napolitano è stato un accostamento quasi naturale, vista anche la similitudine fra il suo profilo e lo stile del nostro hotel, rock e fuori dagli schemi”.

Classe 1980, Joy Napolitano cresce sperimentando sul campo le diverse anime del mondo del bar, dai pub alle discoteche fino agli speakeasy. Una conoscenza del settore che gli permette di creare una propria identità chiara, perfettamente riassunta dal “The Barber Shop”, cocktail bar da lui aperto nel 2015 insieme al collega Matteo Siena. Cura per il cliente, attenzione al dettaglio, equilibrio fra classicità e ricerca, uniti a una sempre presente coscienza ambientale sono gli elementi fondanti della sua filosofia di bar.

Proprio per questo Joy Napolitano sottolinea come nella nuova identità del Bar del Chapter Roma “non ci sarà una ricerca di materie prime lontane da noi, ma un’attenta selezione di prodotti di uso quotidiano, vicini a noi e riconoscibili, esaltati attraverso l’utilizzo di diverse tecniche”. Tecnologia che, per il nuovo Bar Manager, non deve mai rappresentare un vincolo, “bisogna uscire dal luogo comune che il concetto di laboratorio sia esso stesso il bar: un laboratorio non è nient’altro che un espediente utile per la miscelazione, alla quale faccio riferimento, uno strumento”. Riportare al centro dell’attenzione la materia prima ed i sapori: questa quindi la filosofia del nuovo bar del Chapter di Roma.

Le novità 2021 previste per il Chapter Roma non riguardano però solo la nuova guida del bar. Come sottolinea il direttore Jacopo Arosio “Stiamo lavorando da mesi a un nuovo asset, il rooftop, che andrà a incrementare i punti di forza del Chapter Roma. Malgrado l’incertezza dovuta alle varie misure di distanziamento, siamo certi che questa terrazza sopra i tetti di Roma potrà aiutarci nel sentirci più uniti. Abbiamo lavorato su un concept molto particolare per il rooftop, tenendo sempre in considerazione una parte molto importate della filosofia dell'hotel, che è quella del design. Questo rooftop avrà un grande focus sulla bar mixology e sarà molto interessante il concetto di food, creato appositamente per questa terrazza".

L’Italia riparte finalmente anche nel settore turismo, con l’allentamento sia delle normative anti-covid, sia per la riapertura di tantissime attività ricettive. Eva Bolognesi, famosa influencer toscana, ci apre le porte della sua terra, alla scoperta di località, storia, cultura che sono l’orgoglio di una regione fra le più belle che l’Italia vanta. Un viaggio fra terra e mare, passando anche per la celebre Isola D’Elba, come punto di riferimento e meta turistiche per la prossime vacanze.

 

Eva, la Pandemia si avvia alla conclusione e la voglia di tornare a viaggiare, a riscoprire la nostra bella Italia è tanta. Tu in questa prima fase del tuo ruolo di influencer dedita ai viaggi, ci parli della tua Toscana. Perchè?

Da quando è scoppiata la pandemia sono rientrata in Toscana per un lungo periodo. Per me la mia Regione è stata una vera riscoperta perché dopo 12 anni in cui tornavo solo per fare le vacanze e per passare qualche weekend ho avuto modo di riviverla come se non mi fossi mai allontanata ma osservandola con occhi esterni. Ho cercato di vivere il più possibile all’aria aperta facendo sport e lunghe camminate e guardandomi molto di più intorno.

Mi piace riscoprire la mia Toscana che è comunque una delle regioni italiane più turistiche. Mi risulta più immediato raccontare i posti a cui sono legata da sempre, sicuramente perché sono di parte, ma per chi sceglie di visitarla per tutte le vacanze o anche solo per un fine settimana può trovare mare, montagna, collina e un’offerta enogastronomica incredibile: insomma ne abbiamo per tutti i gusti!

Firenze, Lucca, Livorno, Pisa sono città storiche che rendono orgoglio al nostro Paese. Secondo te siamo ancora capaci di attrarre turisti stranieri con le nostre bellezze architettoniche?

Assolutamente sì! Firenze, Lucca e Pisa offrono così tante cose da vedere: battisteri, musei, chiese, piazze famose in tutto il mondo che sicuramente meritano di essere visitate molte volte per poterne apprezzare le meraviglie e conoscerne una minima parte. Livorno è una città diversa da tutte le altre anche perché durante la seconda guerra mondiale è stata in gran parte rasa al suolo e successivamente ricostruita con uno stile non omogeneo, ha molto potenziale ma non è valorizzata come merita, sì sono di parte! Ma oggettivamente ci sono scorci sul mare bellissimi, la Terrazza Mascagni, e quartieri come “la Venezia” unici, inoltre trasmette un’atmosfera positiva che ti fa sentire di essere in qualche modo sempre in vacanza.

Poi c’è il turismo chiamiamolo “più estivo”. E la Toscana abbonda di location strategiche: per esempio Forte dei Marmi, Lido di Camaiore, Viareggio. Cosa piace veramente di questi posti?

La Versilia significa posti super trendy come Viareggio e Forte dei Marmi ma significa anche Pietrasanta, Massarosa e Camaiore, borghi pieni di arte e cultura. Sicuramente sono località facilmente raggiungibili da molte città come Milano, Firenze, Parma e permettono una gamma di offerte economicamente differenziate ed al tempo stesso queste località non hanno perso l’immagine patinata che già raccontava Susanna Agnelli nel suo libro “Vestivamo alla marinara”.

Ho tantissimi amici milanesi che non rinuncerebbero mai alla settimana o weekend al Forte anche per fare un salto all’affascinante mercatino del mercoledì o per passare una serata in celebri locali come la Capannina.

E non di meno importanza è l’Isola d’Elba, che però, rispetto a tanti altri atolli, offre scenari incantevoli tutto l’anno. Cosa si va a fare di interessante in terra isolana?

Sono legatissima a quest’isola perché parte della mia famiglia è originaria proprio di lì ed io la frequento fin da quando ero una bambina.

L'Isola d'Elba ha il grande fascino di essere un territorio ricco di storia, dove regna la natura, le spiagge dorate ma anche quelle di sabbia scura e paesaggi particolari caratterizzati dalle miniere. Infatti non tutti sanno che l’isola più che da pescatori è stata abitata da minatori che estraevano il ferro, in alcuni paesi come Rio Marina e Capoliveri si possono ancora visitare le miniere. Tra le spiagge che consiglio sempre ci sono Fetovaia, Capo Bianco, Cavoli e Barabarca.

I paesi sono distanti pochi Km gli uni dagli altri, ognuno con le proprie peculiarità: Porto Azzurro è il gioiellino dell’Isola, piccolo e curato nel particolare, arricchito da negozi e ristoranti molto chic, mentre Portoferraio e Marina di Campo sono sicuramente più grandi e organizzati per svolgere varie attività anche in inverno.

Da visitare è anche Marciana Alta, paesino arrampicato sui monti, con i suoi 375 mt di altitudine è il più alto dell’Isola ed uno dei più antichi, per chi desidera tranquillità e riservatezza è l’ideale, le vie sono molto strette ed accessibili solo a piedi. Starei ore a parlare di quest’isola! Non mi delude mai e mai lo farà… ogni giorno si può vivere un’emozione nuova e scoprire nuovi luoghi.

Esistono anche prodotti tipici, ritrovi caratteristici, come agriturismi, rifugi, chateau relais. Tu da esperta cosa consiglieresti?

I piatti tipici del food  elbano sono di base semplici anche se alcuni richiedono una preparazione complessa e la cucina, considerata un tempo povera, oggi con le dovute rivisitazioni è diventata raffinata. Tra le specialità abbiamo lo stoccafisso alla riese, il gurguglione, altra specialità riese a base di verdure, il famoso cacciucco o zuppa di pesce, ma anche piatti molto semplici come il polpo lesso e le sardine ripiene.

Il miglior posto dove ho assaggiato questi ottimi piatti è stato al Ristorante Da Cipolla, locale storico nella piazzetta di Rio Elba. Comunque alla fine di ogni pasto non può mancare un assaggio di Schiaccia Briaca, torta preparata con l’Aleatico dell’Elba e i pinoli.

Da annoverare sono anche le diverse aziende vinicole che consiglio di visitare e la cosa interessante è che da alcuni anni ci sono vini controllati dal marchio DOC, tra questi i più importati sono: Elba Bianco, Ansonica, Moscato ed il famosissimo Aleatico (DOCG).

Infine un itinerario preciso per un viaggio davvero emozionante e piacevole quale potrebbe essere in Toscana?

Amo molto la Toscana naturale e rilassante ed un itinerario meraviglioso che rifarò tra qualche settimana è quello della Val D’Orcia che è celebre in tutto il mondo ed è patrimonio dell’Umanità e dell’Unesco.

Passando tra colline con verdi cipressi, lunghi filari di viti e le gialle ginestre, troviamo Pienza, Montalcino e Montepulciano, famosissime per l'eccellente vino rosso. Un paio di giorni a Siena sono d’obbligo perché è un tripudio di arte ed architettura.

Parlando invece di degustazioni, a sud di Siena l’itinerario prosegue alla volta del Chianti, io consiglio di alloggiare in un’azienda agricola per poter visitare vigneti, cantine ed immergersi nei borghi pittoreschi.

Si respira un'atmosfera unica a Castellina in Chianti, sui poggi si possono ammirare fortezze, castelli ed un posto molto piacevole ed accogliente dove alloggiare è al Castello di Fonterutoli di Marchesi Mazzei.

Per completare il relax consiglio di fare un passaggio a Bagno Vignoni, località termale di epoca rinascimentale e piccolo borgo. Insomma si capisce che sono felicissima di essere nata in questa meravigliosa Regione!

Avalon Waterways, compagnia di crociere fluviali di lusso di Globus family of brands, debutta sul mercato italiano proponendo speciali partenze estive dedicate unicamente ai viaggiatori italiani: un prodotto all inclusive e Italian Style con servizi a bordo e a terra in italiano. Già premiate dall’autorevole Cruise Critic come “Best River Cruise Line Cabins”, grazie alle partenze garantite da luglio a settembre i viaggiatori del Bel Paese quest’estate potranno scegliere una vacanza intima, sicura e in totale relax navigando sul Reno o sul Danubio a bordo di un boutique hotel galleggiante dal design elegante, che con un numero limitato di passeggeri garantisce ampi spazi personali.

Con una flotta globale di 15 Suite Ships - 13 in Europa e due nel Sudest Asiatico – Avalon Waterways ha reinventato il concept delle navi da crociera fluviali ridefinendo l'esperienza di viaggio. Rispetto alle grandi navi da crociera, Avalon Waterways garantisce maggiore spazio a bordo per i viaggiatori, un servizio personalizzato con un rapporto tra staff e clienti di 1:3 e una navigazione meno impattante. A questo proposito con il programma Avalon Cares, la compagnia sta tracciando un percorso ambizioso verso le emissioni zero e la sostenibilità in ogni aspetto della crociera. La flotta di Suite Ships all'avanguardia e la tecnologia più avanzata consentono di limitare l'energia, il consumo e le emissioni. Negli ultimi due anni, Avalon Waterways ha ridotto lo spreco di carta dell’80% e nel 2020 è stato eliminato al 100% l’utilizzo di plastica monouso a bordo delle navi.

Caratterizzate da un lusso informale, le navi di Avalon Waterways dispongono unicamente di cabine esterne e di due interi ponti di Cabine Panorama (18m2) dotate di una finestra panoramica da parete a parete che misura 3,4m, più ampia rispetto ad ogni altra nave da crociera fluviale, che trasforma la cabina in un balcone all’aperto, permettendo di ammirare magnifici panorami comodamente sdraiati sul letto. A disposizione degli ospiti anche le Royal Suite (28m2) e le Cabine Deluxe (16 m2) che garantiscono ampi spazi e tranquillità.

Ampia è anche l’offerta culinaria. Avalon Waterways porta in tavola il sapore locale con ingredienti freschi e del territorio utilizzati dagli chef di bordo per creare specialità regionali e piatti tradizionali da assaporare in una varietà di ambienti offrendo ai suoi ospiti la possibilità di pranzare o cenare dove meglio preferiscono e senza turni. Pranzare all’aperto con una grigliata sullo Sky Deck, gustate un’elegante cena di quattro portate nel ristorante Panorama o, per una cena informale,  le specialità selezionate nel Panorama Bistro. Non mancano le proposte salutari di Avalon Fresh.

 

 

FONTE e FOTO: Comunicato stampa Avalon Waterways

Dal bartender Antonio Masi, co-fondatore insieme a Luana Bosello, di [ lu:ni ] Consulenze & Hospitality concept, arriva il drink perfetto per l'estate, che unisce i freschi sapori tropicali del cocco e quelli del rum. Il drink Coco è un twist del classico Piña Colada che ne estremizza la freschezza con l'intento di aggiungere note fresche e renderlo più beverino.

Il drink si prepara con 50 ml di Don Papa Rum, 50 ml di Batida de Côco Mangaroca, 50 ml di Colada Mix homemade, mezzo lime spremuto, 4 foglie di basilico e del pepe rosa in grani. Per preparare il Colada Mix, miscelare in un blender dell'ananas fresco con del latte di cocco. Per il drink, versare il Don Papa Rum, la Batida de Côco Mangaroca e gli altri ingredienti, compresi il Colada Mix, il pepe rosa in grani e le foglie di basilico, in uno shaker con del ghiaccio. Agitare con decisione, versare nel bicchiere, filtrando con un passino. Aggiungere ghiaccio, un ciuffo di basilico come decorazione, frutta fresca e una spolverata di pepe rosa per dare contrasto.

Il basilico con il suo profumo e freschezza, esalta la freschezza della Batida de Côco Mangaroca e si unisce perfettamente all'ananas e al sapore tondo e inconfondibile del Rum Dom Papa. Il lime bilancia quindi le note zuccherine della frutta e il pepe rosa crea il contrasto finale, prolungando sapore e piacere. Da una parte quindi la Batida de Côco Mangaroca, liquore al cocco, cremoso e delicato prodotto sulla base della tipica ricetta brasiliana con latte, alcool e aromi di cocco.

Ma a esaltare il gusto del drink, il Don Papa, primo rum premium delle Filippine con lotti limitati e selezionati caratterizzato da un bouquet con note di vaniglia, miele e frutta candita, una lunga e avvolgente trama gustativa nel finale, che rimanda alle atmosfere dell’isola di Negros Occidentale, dove viene distillato e invecchiato per oltre sette anni in botti di rovere americano.

Nelle venature di Rum Don Papa si percepiscono la straordinaria flora e fauna, le montagne, i vulcani, gli animali esotici e le guerriglie del passato fra le colline di questo luogo, noto anche come Sugarlandia e considerato una delle più ricche e interessanti località al mondo.

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