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L’Hotel Indigo Verona, inaugurato lo scorso 19 giugno a seguito del restyling e rebranding dello storico Grand Hotel Des Arts, propone questa stagione, “Invito all'Opera: Aperitivo in Musica”, una nuova esperienza ispirata all’indissolubile legame della città scaligera con le figure di Romeo e Giulietta e il teatro di Verona. Si tratta di tre appuntamenti, l’8, 14 e 22 agosto, in cui risuoneranno su grammofoni d'epoca diversi brani tratti dalle opere più famose nell’incantevole contesto dei rinnovati spazi dell’Hotel dall’atmosfera davvero unica. Gli eventi saranno in concomitanza con le serate in Arena ed in collaborazione con il Museo della Radio di Verona.

Acquisito di recente per la gestione dal Gruppo HNH Hospitality e famoso per l’architettura in stile liberty e la ricca collezione d’arte, l’Hotel Indigo Verona è un punto di riferimento per la città. Per gli amanti dell’Opera, ma non solo, l’Hotel ripropone nelle tre serate, registrazioni delle Opere più rappresentative di Verdi, Rossini e Puccini accompagnate da un aperitivo nel giardino a partire dalle ore 18. La serata dell’8 agosto sarà dedicata a Giuseppe Verdi, il 14 agosto a Gioachino Rossini e il 22 agosto a Giacomo Puccini.

 L’Hotel Indigo Verona – Grand Hotel Des Arts offre 62 eleganti camere di diverse tipologie, elegantemente rivisitate e decorate, dispongono di un mix di arredi dallo stile contemporaneo ed elementi antichi, con forti contrasti tra le pareti, e le testate del letto che si ispirano agli affreschi del paesaggio della campagna veronese. Il giardino esterno è caratterizzato da uno stile romantico e intimo che riproduce un grande tappeto di rose mentre il patio interno è l’ideale per chi desidera gustare una colazione all’aperto o concedersi un aperitivo lasciandosi immergere dall’oasi di pace e tranquillità che lo caratterizza. Il Lounge bar Arya Bar & Mixology si ispira alle gallerie d'arte e alle mutevoli scenografie teatrali che si mescolano insieme ed è perfetto per degustare ottimi cocktail.

Una contemporaneità gastronomica per raggiungere (e superare) il top di gamma. Questa la scelta del Cristallo Luxury Collection Resort & Spa di Cortina, che sta per proporre un’offerta enogastronomica diversificata, così da poter raccogliere e soddisfare gusti e tendenze per tutti.

Dalla “Stube 1872” dove regna la cucina ampezzana, a “La Veranda” dedicata alla cucina italiana e mediterranea (molto apprezzata dagli ospiti stranieri), fino a “Il Gazebo” dove l’executive chef Marco Pinelli può esprimersi al meglio con la sua cultura culinaria campana.

La struttura, una vera e propria icona dell’ospitalità italiana, ha aperto i battenti nel lontano 1901 e nella sua storia ha ospitato e accolto tantissimi ospiti celebri, troupe cinematografiche e personaggi famosi come Frank Sinatra.
Cortina, già perla delle Dolomiti, si prepara ad ospitare le Olimpiadi. L’Hotel Cristallo, con queste scelte, punta sicuramente al gradino più alto del podio.

Il Vista Sky Bar dell’hotel Mediterraneo, inaugurato nel 2015, con la sua vista mozzafiato a 360 gradi sul Golfo e sulle colline di Sorrento, è diventato da subito una realtà di riferimento per gli splendidi tramonti e serate musicali in Penisola Sorrentina. Un “EVENT LOUNGE” sul roof di un Hotel in Costiera Sorrentina che replica un format vincente molto diffuso nelle varie mete cool ed internazionali come Miami, New Jork, Dubai e St.Tropez.

La musica è sempre stata la protagonista al Vista Sky Bar. Dj set e gruppi dal vivo si alternano nella programmazione artistica dell’estate. Artisti del calibro di Steve Edwards, José Padilla e Claudio Coccoluto hanno suonato su questa splendida terrazza.

Il format della domenica è Sunday Sunset Sound!!! Una programmazione che include DJ set di deep house e ospiti internazionali curata da Morgans & Partners agenzia di eventi ed intrattenimento di Piero Martingano.

Abbiamo aperto la stagione l’11 giugno con l’artista internazionale Barbara Tucker.

Domenica 16 luglio, direttamente da Londra, abbiamo ospitatoMark Doyle fondatore della prestigiosa etichetta HedKandi, specializzata nella musica house, acquistata nel 2006 by Ministry of Sound.HedKandi iniziò come etichetta discografica pubblicando una compilation non mixata di vari generi.Nel giro di un paio d’anni, si è esibito in eventi in tutto il mondo.La sua produzione discografica conta oltre 90 compilation e svariati singoli — dei quali tre entrati nelle Top Ten inglesi.

Il suo aspetto unico è stato creato dall’artista Jason Brooks e il suono e la direzione generale del marchio sono dovuti a Mark Doyle.

Domenica 6 agostoci sarà il Dj internazionale Hector Romero. Nato nel 1970 nel Bronx, NY, ha iniziato a 13 anni miscelando latin dance hip hop ed house ai party che si organizzavano per strada. Data la sua giovane età era soprannominato "Baby Hec. In seguito mixa per i clubs La Mirage ed il Devils Nest, nei quali bazzicava anche l'amico Louie Vega finchè non si sposta nei leggendari Save The Robot, The Red Zone, Palladium e Roxy. Nel 94’ Hector entra a far parte, grazie a Judy Weinstein, della Def Mix. 

In equilibrio tra business, producer, remixer e dj, lavora nelle maggiori città europee ed americane raggiungendo una vasta notorietà.

Un concept moderno e suggestivo, una “casa degli eventi” con una vista unica ed una selezione di cocktails, dai classici intramontabili a “signature cocktails”, affidata all’esperienza dell’Head Bartender Arturo Iaccarino.

Il menu “Taste & Share” propone finger food che potremmo definire anche “fashion food”: curato dello chef Giuseppe Saccone che qui si è divertito a mischiare ingredienti locali con altri internazionali di maggior tendenza.
Piatti iconici: i gamberoni in pasta Kataifi con salsa agrodolce ed il gran crudo di mare che si abbina perfettamente alle bollicine. 

Il lunedì protagonista è la musica live; si esibiranno dal vivo artisti, performer e band di jazz, bossa nova e pop; il mercoledì dj set con musica lounge.

Tutti i venerdì la serata è “Lunare”: il sound e le atmosfere sono curate dai DJ di Lunare Project – Radio Yacht: la radio svizzera dal design italiano. Un contenitore di prestigio dove trova espressione un nuovo concetto del lusso e della tendenza.

Lo Vista Sky bar è aperto anche agli ospiti esterni, dove la musica fa da piacevole sottofondo ai tramonti indimenticabili ed è una location molto ambita per matrimoni, cerimonie di vario genere, feste e shooting fotografici.

Le Massif, esclusivo hotel di Courmayeur, del brand Italian Hospitality Collection, ha in programma per tutti i weekend dell’estate una serie di appuntamenti gourmet per regalare, agli ospiti interni ed esterni, un’esperienza unica di gusto durante la loro vacanza in montagna. A partire da questo fine settimana, venerdi 24 e sabato 25 luglio e a seguire, l’hotel darà il via a "Cocktail Pairing", cene caratterizzate da abbinamenti di deliziose ricette a raffinate proposte di cocktail in grado di esaltare il gusto di ogni piatto, il tutto in una location di charme dall’atmosfera molto piacevole.

Il bartender Bernardo Ferro e lo chef Nicola Ricciardi hanno lavorato in sinergia per creare proposte uniche e saranno a disposizione per soddisfare ogni curiosità. In anticipo sulla degustazione, sarà previsto il racconto di ogni portata e di ogni abbinamento in cui il piatto ispira la texture del drink e il drink completa l’esperienza nel palato. Le serate saranno un viaggio tra i sapori e gli aromi e anche l’occasione per scoprire le ultime tendenze della mixologist, lasciandosi trasportare in un mondo di sensazioni.

Il menu’ della serata include le seguenti portate e cocktail abbinati: Tartare di Angus Irlandese con aria di Barolo e cipolle di Tropea, reblec di capra, briciole di biscotto alle nocciole e cialda di riso venere. (cocktail abbinato: Americano) - Risotto allo Champagne, carpaccio di gamberi, pesto di pomodoro confit e dressing al basilico e zenzero. (cocktail abbinato: Cocktail Champagne) - Filetto di manzo, fumo di betulla Alpina con salsa di Champignon alla senape di Dijon. (cocktail abbinato: Boulevardier) - Original Chocolat. (cocktail abbinato: Spuma di Vodka Sour alla mela Granny Smith).

This week, French tire company Michelin announced the starred restaurant selections for its 65th guide to Italy. With 374 Michelin-starred restaurants, the guide to Italy is the second most starred in the world, according to Michelin. The list of 33 new starred restaurants includes 30 with one star, two with two stars, and one with three stars, Michelin’s most coveted distinction typically reserved for expensive tasting menus.

Ritorna a Capri dopo diversi anni, “Lunare Project” nella splendida cornice di Villa Marina, nato per veicolare un modo di essere, pensare e intendere la vita, e fonda le sue radici sulla raffinatezza e sostenibilità ambientale e fa di etica ed estetica il proprio credo. Villa Marina potrà raccontarsi in maniera diversa, attraverso suggestioni sonore con l’utilizzo di un veicolo emozionale ed identificativo universale: la musica.
 
Un progetto di identità che posiziona Villa Marina all’interno di coordinate quali bellezza, cultura, tendenza e intrattenimento, in un mood classico con prospettive d’avanguardia, creato per superare confini territoriali e culturali.
 
“Lunare Ritual” con il suo mood sofisticato è apprezzabile da un target trasversale ma di buon gusto e quindi particolarmente adatto ad una location esclusiva come Villa Marina.
 
Sono previsti 4 appuntamenti a tema questo sarà “a touch of silver”, con l’obiettivo di sollecitare i sensi dei nostri ospiti e realizzare delle serate indimenticabili all’insegna della buona musica e del buon cibo con il finger food curato dallo chef Manuele Cattaruzza. Un menu composto da un aperitivo, due primi e una selezione di dolci, così si potranno assaggiare alcuni dei piatti proposti dal ristorante “Ziqu” accompagnati dai vini della cantina Capri Moonlight.
 
Dress Code della serata “Lunare Caprese” in linea con tutta la comunicazione.
 
Lunare Project diffonde e promuove i propri valori ad una audience vasta grazie a Radio Yacht attraverso tutte le modalità digitali: "App", "Radio Streaming” e "Social media".

Il cibo e l'alimentazione giocano un ruolo di fondamentale importanza sullo stile di vita di ciascuna persona, riflettendo sulla sicurezza e sui comportamenti di ciascuno di loro. Si può constatare sulla propria pelle e sul proprio corpo, come un uso inappropriato ed indiscriminato delle risorse culinarie possa portare ad uno squilibrio fisiologico che, prima o poi, presenta il conto. 
E' dunque, di fondamentale importanza, porre in primo piano la giusta scelta del cibo da portare sulle tavole e nelle case di tutti.  

Oltre ad essere considerato un bene primario però, attraverso i secoli, il cibo ha assunto anche un valore più prestigioso e ricercato, tanto da essere considerato, talvolta, un lusso per i palati più raffinati.
Ciò che attribuisce valore a quello che si mangia o si beve è il suo processo di invecchiamento, come nel caso del vino. Ma esistono anche altri alimenti che si giocano il loro gusto e la loro bontà in una lotta tra il "vecchio" e il "nuovo"; la carne, il pesce, le uova e i formaggi, il riso, e tanti altri.

A seguito della macellazione, la carne, deve subire un processo di stagionatura detto "Frollatura", che la rende più morbida e ricca di sapori e profumi. Tale processo viene effettuato tramite delle regole ben precise nel rispetto della temperatura e dell'umidità. Le regole si differenziano a seconda della tipologia della carne; razza, taglia dell'animale, tipo di allevamento e alimentazione. 
Questo procedimento può durare anche mesi, a seguito dei quali la carne si presenta di un colore scuro, ma sotto il primo strato ha maturato delle prerogative del tutto eccezionali. I processi d'invecchiamento, che rendono la carne un piatto gourmet, avvengono in molte parti del mondo, come il Giappone o la Spagna, e comprendono molti tipi di animali come ad esempio il maiale, che riposa da 24 mesi a 8 anni prima di essere commercializzato. 

Anche il pesce fresco, in particolar modo quello di grandi dimensioni, subisce un periodo di frollatura.
Ad esempio, il pregiatissimo "Tonno Jyukusei" viene realizzato dai Maestri Giapponesi di Sushi che frollano e curano le migliori parti di grandi tonni freschi fino a più di due settimane. 
L'invecchiamento può avvenire anche con le sardine, che vengono pescate, lavorate e poi inscatolate.

Per non parlare poi dell'invecchiamento del formaggio, il Veteris, ad esempio. Poche decine di forme di un preziosissimo Parmigiano Reggiano con una stagionatura di ben 15 anni, frutto di una grande selezione e di un lungo e complesso procedimento. 
In aggiunta anche le così dette "uova Centenarie" Cinesi che vengono sapientemente fermentate e lavorate con particolare cura per circa 100 giorni.

E infine il riso, altro cibo che si può sottoporre ad invecchiamento. Il "Riso invecchiato 7 anni" viene prodotto dalla pregiata ditta Acquerello, che si occupa dell'accurata e meticolosa lavorazione tramite 20 passaggi.  Vengono utilizzate tecniche di eccellenza come l'invecchiamento in silos a temperatura stabilita e la raffinazione ad elica, che permettono ai chicchi di riso di rimanere perfettamente integri.

Sarà, dunque, tutto più buono e più pregiato il giorno in cui il cibo smetterà di invecchiare e apparirà sulle tavole dei più raffinati palati gourmet.

La famosa Guida Michelin, che premia con le stelle i migliori chef e i loro ristoranti, ha assegnano per la guida 2020 ben sei stelle a ristoranti e chef della Campania. La Campania perde anche qualche stella, ma ne guadagna molte di più e continua ad essere tra le prime tre regioni con più stelle Michelin dopo Lombardia e Piemonte e ben 44 ristoranti (di cui 6 con ben due Stelle Michelin).

Roma è la meta ambita da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, che con l’arrivo della bella stagione e le giornate lunghe cominciano a frequentare ogni angolo della Capitale. L’attenzione internazionale verso le vie di Roma si arricchisce di nuove iniziative e collaborazioni, mirate a validare e migliorare le esperienze dei turisti e dei locali con l’arrivo dell’estate.

ARCS (Associazione Ristoranti Centro Storico), che rappresenta i più importanti ristoranti della Capitale, con le sue attività è in grado di esaltare le eccellenze della ristorazione e del turismo, ha voluto riunire le forze con DIAGEO. Con il colosso mondiale del bere bene e di qualità, infatti, verrà dedicata alla città una serata di eleganti cocktail estivi nei ristoranti più rappresentativi di Roma.

La grande ristorazione si apre, quindi, al mondo del bar e dei cocktail in chiave internazionale, mettendo le fondamenta per una stagione ricca di divertimento, cura dei particolari e turismo. Martedì 23 maggio sarà preparata una selezione di cocktail drinks ispirati alla primavera, in collaborazione tra ARCS e DIAGEO. Tutti i ristoranti dell’associazione avranno in loco un barman dedicato, che presenterà i cocktail ai clienti che vorranno brindare alla nuova stagione.

A Londra arriva la vera colazione da Tiffany! Quale donna non ha mai sognato di emulare Audrey Hepburn tra il classico azzurro del marchio e fragranti croissant? Ora, seppur per un tempo limitato, sarà possibile. Presso i grandi magazzini Harrods di Knightsbridge, dove un tempo sorgeva il Fendi Caffè, ha aperto il nuovo Blue Box Café.

All’interno del locale, neanche a dirlo, il colore che prevale è il caratteristico azzurro di Tiffany, con dettagli e ornamenti curati nei minimi dettagli. Decori floreali, l’uso dell’amazzonite e tante piccole sfumature permetteranno agli avventori di rivivere la celeberrima scena cinematografica.

Il menu, tra le altre cose, prevede a colazione croissant al burro, uova alla fiorentina, caviale, pancake e salmone affumicato delle isole Faroe. Per ciò che concerne il tè del pomeriggio, vero must londinese, ci sono dei deliziosi piccoli sandwich, scone appena sfornati e una meravigliosa selezione di pasticcini ispirati dai gioielli di Tiffany. La cena, da tre portate, è contornata da un’ampia scelta di vini.

Cannavacciuolo re d'Italia e sul podio del mondo secondo Tripadvisor. Il ristorante Villa Crespi dello chef campano rappresenta l'Italia nella classifica mondiale dei migliori ristoranti di lusso vincitori dei premi Travelers' Choice Restaurants piazzandosi terzo. In prima posizione il TRB Hutong di Pechino, seguito in seconda posizione dal ristorante Epicure di Parigi.

Il Golfo di Napoli e il Vesuvio. E davvero a Villa Marina si respira l’atmosfera dell’epoca in cui quest’isola era “buen retiro” di artisti, scrittori, poeti, star del cinema, capi di Stato e del fascinoso jet-set internazionale che si dava appuntamento in piazzetta per un aperitivo, tra abiti di preziosi tessuti ma dalle fogge disimpegnate e anticonvenzionali.

Capri ha sempre avuto un non so che di magico, nell’antichità era riuscita a stregare i Greci che l’avevano denominata l’isola delle sirene, ma è nel primo Dopoguerra che cominciò a diventare quello che è ora, grazie all’arrivo di un élite di villeggianti che arricchì il posto di scambi culturali e di edifici di pregevole architettura.

E’ in questo periodo che nacque Carmì, venuta alla luce nel 1924 e proprio a Villa Marina, che del suo spirito, delle sue storie, della sua tradizione continua a essere abitata. Carmì si laureò in lingue per il desiderio di comunicare con il mondo e abituò i tre figli a vivere con la porta spalancata agli amici e con la curiosità per tutte quelle persone che, anche inaspettatamente, varcavano quell’uscio. Uno spaghetto alla “chiummenzana” rigorosamente con basilico e origano appena colti in giardino, un raviolo con la caciotta fresca, un’insalata di pomodori o un piatto di totani e patate, qui non mancavano mai.

Il tocco di eleganza e l’allure da salotti internazionali a questa ospitalità li fornì l’arrivo a Capri, durante la Seconda guerra mondiale, di un’ebrea tedesca in fuga dalle persecuzioni naziste: Margì, che poi sposò un caprese e si unì alla famiglia di Carmì.

Villa Marina all’epoca era un porto in cui si incrociavano le storie, i racconti nei quali si sentiva il profumo delle genziane dell’Arco Naturale o il sapore aspro delle more della Migliera. Insomma, una sorta di “internet ante-litteram”.

E oggi questo hotel ha conservato il meraviglioso impasto di atmosfere casalinghe e internazionali. Con i figli di Carmì che, amando stare in questo posto, hanno trovato il modo di viaggiare incontrando il mondo a casa propria. Una casa, come continuano a chiamare Villa Marina, che curano in ogni dettaglio, dalla singola pietra alla singola roccia, dalle camere dedicate a 22 personaggi che hanno vissuto Capri (Neruda, Gracie Fields, Prampolini, Depero, Malaparte e altri), ai giardini panoramici sul mare che lo sguardo di Carmì ha modellato negli anni, tra bouganville, gerani, rose, le belle di notte, le russelie, le palme, gli ulivi secolari e gli agapanti che sono il simbolo dell’amore, in un’esplosione di colori e profumi ora curata dal giardiniere Alfonso.

Un luogo di sana lentezza, Villa Marina, anche nella scelta del lessico. La Spa, ad esempio, ha un nome che è un invito: “Stai”, e cioè resta, riposati, lasciati coccolare da mani sapienti, lasciati inebriare dagli effluvi degli oli e delle lavette imbevute con le gocce dei nostri limoni freschi. 

Un luogo scoperto e apprezzato ora anche da Cindy Lauper.