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E’ stata riconosciuta dall’organizzazione americana Save the Waves Coalition come la prima riserva di surf d’Europa e la seconda del mondo: si tratta della costa di Ericeira, una cittadina di pescatori a soli trenta minuti da Lisbona, dove ogni anno approdano turisti da ogni dove, ma soprattutto gli appassionanti di sport acquatici.

Surf e kitesurf qui sono di casa, grazie alle condizioni metereologiche ideali e alle onde perfette che rompono sia su beach break che reef. Essendo particolarmente esposto alle correnti, il litorale di Ericeira è più adatto ai professionisti, basti pensare che proprio qui si tengono alcune gare dei principali campionati mondiali, come l’ASP World Tour, la World Surf League (WSL) e il QuikSilver Pro Portugal. Tuttavia, nelle baie incastonate tra le rocce non mancano surfcamp adatti anche ai principianti.

Ericeira ha ricevuto questo riconoscimento in base a quattro criteri fondamentali, ritenuti indicativi dell’indiscussa peculiarità dell’area: qualità e consistenza delle onde, caratteristiche ambientali uniche, cultura del surf e supporto da parte della comunità locale.

La riserva si estende per 8 km e comprende spiagge che sono un vero e proprio punto di riferimento mondiale per chi pratica di questi sport, come quelle di Ribeira de Ilhas, di Baía dos Dois Irmãos, la spiaggia Coxos e quella di São Lourenço, dove tra un tuffo e l’altro si potrà scattare la classica foto-cartolina di Ericeira.

Per chi non volesse cimentarsi nel surf esistono altre spiagge in cui l'acqua è più calma: una di queste è la Praia dos Pescadores, inaspettatamente riparata ma sempre magnifica. Anche la cittadina di Ericeira è un gioiello da scoprire durante questa gita fuoriporta: nelle sue viuzze l’atmosfera è accogliente e lo spirito vacanziero si respira durante tutto l’anno.

Vola come una farfalla, pungi come un’ape… ma con stile. Versace sale sul ring degli accessori di super lusso e lancia sul mercato un paio di guantoni da boxe in pelle capaci di mandare al tappeto i pugili più modaioli – e facoltosi. Il nuovo accessorio fa parte della collezione Barocco della casa di moda milanese, che ripensa all’indispensabile supporto per i boxeur con lo stile eccentrico che da sempre la contraddistingue.

Il polo torna a Cortina. A distanza di sei anni dall’ultimo torneo disputato, sabato 22 febbraio la Perla delle Dolomiti tornerà a ospitare un evento di polo su neve. La versione, del tutto inedita, dell’Italia Polo Challenge-Cortina 2020 proporrà una partita con la formula dell’Arena Polo: tre giocatori per team, dimensioni del campo ridotte e massima visibilità per gli spettatori. Il match si giocherà nel Centro Sportivo “Antonella De Rigo” di Fiames e vedrà opposte due squadre di giocatori italiani, argentini e inglesi.

Alessandro Giachetti (Responsabile del Dipartimento Polo della FISE e Consigliere della Federazione Internazionale Polo) è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Luxury Agency News per presentare questo ritorno (in grande stile) del polo a Cortina.

«Questo evento nasce dalla volontà della FISE e del Comune di Cortina d’Ampezzo di riportare il polo nella Perla delle Dolomiti. Negli anni passati in tanti avevano cercato, vanamente, di riportare questo sport a Cortina. Visti i precedenti, la FISE ha deciso di prendere in mano la situazione e, grazie ad un accordo con il Comune di Cortina, è stato identificato un comitato organizzatore, che poi è lo stesso di Italia Polo Challenge (il torneo organizzato durante il concorso di Piazza di Siena dal giocatore argentino Patricio Rattagan, ndr). Cortina, quindi, andrà ad inserirsi nel circuito di Italia Polo Challenge. Visti i tempi stretti, dato che il tutto è nato solamente a gennaio di questo anno, si è però deciso di non far entrare da subito la tappa di Cortina come competitiva, ma solamente a scopo di esibizione illustrativa, seppur ad alto livello tecnico».

La novità importante sarà la location: il tutto, infatti, verrà svolto a Fiames e non più a Misurina come accadeva anni fa. «Per la prima volta – prosegue Giachetti – si giocherà a polo sulla neve ed in notturna (alle ore 18, ndr). Il tutto sarà propedeutico a dei tornei che si svolgeranno a partire dal prossimo anno per inseguire il sogno di riportare il polo tra gli sport olimpici. Essendo difficile portarlo alle Olimpiadi estive, infatti, FISE e FIP stavano puntando ai giochi invernali.  Fortuna poi ha voluto che, l’anno scorso, il CIO abbia assegnato all’Italia le Olimpiadi invernali del 2026. Sicuramente un aiuto fondamentale al progetto che la FISE e la FIP stanno portando avanti, grazie anche all’impulso importante che sta dando il Segretario Generale FISE Simone Perillo, grande appassionato della disciplina e neo giocatore».

Ma cos’è l’arena polo? «È – spiega Giachetti – una variante del polo, ma sicuramente molto più fruibile del polo classico. Normalmente i campi e le attrezzature sono molto impegnativi, basti pensare che ogni giocatore deve avere almeno quattro cavalli per cambiarne uno a tempo. Questa è sempre stata la difficoltà di sviluppo del polo. Con questa nuova tipologia di competizione, invece, la partita si disputa in un arena con dimensioni del campo ridotte, sfidandosi in un tre contro tre con meno tempi di gioco».

I vantaggi, ovviamente, sono molteplici: «Così facendo si abbattano enormemente i costi, anche perché i campi per l’arena polo esistono già in tutti i centri di equitazione. O basta anche un campo da calcio, presente in qualsiasi località. La cosa più importante, inoltre, è che con un campo ridotto gli spettatori fruiscono maggiormente delle spettacolo a livello visivo. Un discorso importante anche per le riprese televisive». Più fruibilità per gli spettatori, ma anche una strategia per portare il polo nel cuore delle città, come spiega Giachetti: «Il polo, viste le grandi dimensioni richieste per i normali impianti, si deve giocare sempre distante dal centro cittadino, mentre con questa nuova variante ci sarà la possibilità di arrivare nel cuore delle città».

Il polo nel cuore delle città, passa proprio da Cortina. Una location unica che, da 40 anni, ha legato il suo nome a questa disciplina. «Negli anni sono cambiati molti scenari, con centralità sul lago di Misurina che, però, non appartiene al Comune di Cortina ma a quello di Auronzo. Per vari motivi, tra cui le temperature non ottimali per giocare su un fondo ghiacciato, si era accantonata per un po’ la location. Anche per questo motivo – spiega Giachetti – l’evento del 22 febbraio è in programma di notte».

Ma Cortina, ovviamente, non può non tener conto del lifestyle! Ecco allora che dopo la partita, nel puro stile del mondo del polo, la serata proseguirà nella tensostruttura allestita a bordo campo, per festeggiare il ritorno nella Regina delle Dolomiti. «Abbiamo pensato di organizzare l’evento alle ore 18 per creare anche convivialità. Dopo una bella sciata ci si potrà gustare un aperitivo con vista sulla partita di polo!».

Ma quali sono i progetti futuri del polo in Italia? Ce li illustra lo stesso Giachetti: «Innanzitutto, come federazione, puntiamo ad allargare iniziative come questa dell’Italia Polo Challenge, progetto che sta a cuore alla FISE, in diverse città. L’obiettivo principale, poi, è quello di arrivare alle Olimpiadi come disciplina.
In questa prima fase di sviluppo per l’arena polo, inoltre, stiamo anche coinvolgendo i bambini. Siamo infatti entrati nei vari circoli italiani, facendo giocare i bambini sui pony. Attualmente i numeri sono incoraggianti, con più di 150 bambini che si sono avvicinati al polo pony. Stiamo sviluppando dalla base un approccio diretto al polo».

L’evento del 22 febbraio è organizzato da Italia Polo Challenge e dal Dipartimento Polo della Federazione Italiana Sport Equestri, con il patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo e della Federazione Internazionale Polo. Fanno parte del comitato promotore Marco Di Paola (presidente FISE), Simone Perillo (segretario generale FISE), Alessandro Giachetti (responsabile Dipartimento Polo FISE), Patricio Rattagan (Italia Polo Challenge), Enrico Meneghetti e Fabrizio Paratore.

Lo slittino più esclusivo del mondo arriva dal Nord Europa ed è, naturalmente, foderato in pelle. Si tratta di STIGA Sports X NN07 Snowracer, modello nato dalla collaborazione tra la svedese STIGA Sports, specializzata nella produzione di tavoli da ping pong e articoli per sport all’aperto, e la danese NN07, marchio d’abbigliamento con base a Copenaghen. Lo slittino rappresenta una sorta di variazione sul tema rispetto al modello base dello Snowracer King Size Gt normalmente prodotto da STIGA Sports.

Il golf, si sa, è roba da ricchi. Forse, o soprattutto, per questo Mercedes ha allungato la sua mano sul settore. La casa della stella, collaborando con Daimler Think & Act Tank Business Innovation e con il noto produttore di golf Garia, ha elaborato un buggy per scarrozzare gli appassionati sui green.

Mercedes-Benz Style Edition Garia Golf Car, che ben presto potrebbe diventare un vero e proprio must del green, nasce dai consigli che la casa di Stoccarda ha chiesto ai diretti interessati. Nel 2013, infatti, Mercedes aveva lanciato dei sondaggi riguardanti il mondo del golf. Il risultato è l’elegante buggy della stella.

Il mezzo elettrico è spinto da 3 kW di potenza, che permette una velocità massima di 30 km/h. Per un “pieno” alle batterie agli ioni di litio, servono circa 6 ore. Il cart, che pesa circa 440 kg e ne può caricare altri 460, mantiene l’animo Mercede anche sul green di gioco.

Frigorifero posizionato sotto la panchetta, uno scomparto per riporre le palline da golf e portabevande sul quadro strumenti. Ottimo l’impianto vivavoce con Bluetooth – con cui si possono connettere telefono e gallerie musicali – ed altoparlanti Hi-Fi integrati nella parte posteriore del padiglione. Inoltre si possono visualizzare i contenuti del proprio smartphone sul touchscreen della Golf Car.

L’eleganza di Mercedes non conosce confini. Neanche quelli del green.

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