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Dici Tignanello e subito si accendono i sensi: la mente attraversa le vaste campagne toscane, baciate dal sole che risplende sugli acini d’uva; il palato sembra già avvertire i sentori di un gusto ricco e armonioso di uno dei vini che, ormai da 50 anni, ha fatto e fa la storia del settore enologico italiano.

Prodotto per la prima volta nel 1970 da Piero Antinori, il Tignanello nasce nella tenuta omonima che si sviluppa a San Casciano in Val di Pesa (Firenze).
Agli albori questo vino presentava la caratteristica di comprendere anche uva Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, venendo invecchiato in barrique. Una svolta storica per l’enologia toscana, che usciva così dallo schema, stabilito da Bettino Ricasoli, del vino Chianti Classico DOCG.

Dal 1975, però, la lavorazione subì un altro cambio; forse quello decisivo. L'uva bianca venne totalmente rimossa, lasciando la composizione odierna: 80% Sangiovese, 15% Cabernet Sauvignon e 5% Cabernet Franc.

Una formula quasi magica, capace di stupire ed ammaliare i palati di appassionati e cultori da tutto il mondo. Ultimi, ma solo in ordine di tempo, l’ormai ex Principe Harry e Meghan Markle.
Il distacco dalla Casa Reale, sorseggiando un calice di Tignanello, potrebbe essere meno duro.

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