Un attico con vista sui Fori Imperiali? Una villa immersa nelle campagne della Toscana? Una residenza sullo splendido mare della Sardegna? Il mercato immobiliare del lusso, da sempre, sembra ruotare intorno ai grandi classici della Penisola Italiana.
Eppure, con gli anni, anche questa ricerca sta cambiando. Lo ha spiegato Veronica Rossi Coen (Amministratore di Coanim Immobiliare, gruppo dinamico che opera a Roma da oltre 20 anni e si propone come operatore e partner primario, sia nell’attività di consulenza professionale che di intermediario), intervenuta in esclusiva ai microfoni di Luxury Agency News.
«Nonostante la mutevolezza del momento, il lusso è l’unica fascia che mantiene il suo valore rispetto ad altri comparti immobiliari. Questi, negli ultimi anni, hanno infatti avuto dei trend negativi. Il mercato del lusso, benché in alcuni momenti abbia riscontrato delle difficoltà resta una certezza per la redimibilità del bene» ha dichiarato Veronica Rossi Coen, specificando però che «alcune volte le tempistiche di vendita sono lunghe. Penso alla realtà di Roma (mercato sul quale Coanim opera, ndr), dove gli iter autorizzativi per lavori e ristrutturazioni sono più complessi che altrove. Le difficoltà – spiega – si trovano soprattutto per i tagli più grandi».
Il successo del mercato immobiliare di lusso in Italia si deve soprattutto all’amore che i compratori stranieri dimostrano (e confermano) da tempo. «In molti – spiega Rossi Coen – guardano al nostro Paese per seconde case o, perché no, per investimenti. L’Italia, ad esempio, è un target molto appetibile per i compratori provenienti dalla Russia, visto che i prezzi risultano essere maggiormente competitivi per il loro potere d’acquisto». Ma, come già detto, non è sempre tutto facile. «La problematica – prosegue l’Amministratore di Coanim Immobiliare – è rappresentata dal fatto che alcuni immobili devono essere sottoposti a restauri o ristrutturazioni ed i tempi si allungano. Tutto ciò spaventa un pochino gli investitori stranieri, ma la richiesta è comunque alta. Russi ed israeliani su tutti, infatti, vedono nell’Italia il posto giusto per un investimento immobiliare di alto livello».
Ma cosa cercano questi investitori? «Tagli piccoli e centrali, magari con uno spazio esterno da poter sfruttare: questo è l’appeal del momento. Poi è chiaro – spiega Rossi Coen – che col tempo le città mutano. Basti pensare a tanti quartieri che prima erano considerati di lusso ed ora hanno visto una svalutazione».
L’investimento, però, non è sempre e solo riguardante una seconda casa. «Diverse multinazionali si stanno interessando al nostro mercato per creare delle hospitality di lusso, andando ad incrementare anche il settore degli affitti. Come esperienza personale, ad esempio, posso dire che abbiamo un canale privilegiato con catene alberghiere israeliane e spagnole per le quali siamo alla ricerca location per alberghi. Coanim poi segue il settore retail con molta attenzione ed anche in questo caso lavoriamo sia con brand nazionali, ma principalmente con operatori stranieri».
In conclusione è inevitabile che l’allarme relativo alla diffusione del Covid-19 stia creando qualche problematica al comparto immobiliare di lusso. «Sicuramente la cosa influisce, ma a mio avviso colpisce più chi deve investire per fare impresa, quindi il settore retail: chi deve investire ci pensa su e, magari, decide di attendere. L’allarme, purtroppo, ha colpito tutti e di conseguenza anche il comparto immobiliare. La ripresa, però, ci sarà».
Niente paura, quindi. L’Italia resta ancora il posto giusto per un investimento immobiliare di lusso.