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“Un grande successo sia in termini di presenze sia per il valore delle testimonianze che tante autorevoli figure hanno voluto portare su un tema attualissimo e dibattuto come quello dell’intelligenza artificiale”. Il direttore operativo dell’Università degli Studi Link, Antonio Tofanelli, fa un bilancio molto incoraggiante della prima giornata della seconda edizione del Festival Nazionale delle Università, in programma fino al 19 maggio 2023, che ha visto intervenire, tra gli altri, il garante per la Privacy, Pasquale Stanzione, e il presidente della Crui, Salvatore Cuzzocrea.
Il titolo dell’evento è “Uomini e macchine intelligenti” e l’obiettivo è analizzare la simbiosi e le relazioni che si possono innescare tra intelligenza artificiale, lavoro e competenze, cercando di approfondire rischi e opportunità di questa nuova rivoluzione tecnologica e sociale. “Il cambiamento - spiega Tofanelli - è l’estensione del nostro pensiero e delle nostre capacità, da governare e non da subire. Può essere una grande opportunità per nuove occupazioni, grazie a una nuova formazione plurale e trasversale, contaminata nei diversi saperi e impegnata in comuni ambiti di ricerca”.
E in questo senso finalmente gli Atenei hanno deciso di fare squadra: “Le Università escono fuori dal concetto di lotta tra antagonisti che non si parlano e si lanciano nell'interesse condiviso del giusto impatto sociale per la crescita dei territori. I luoghi del pensare e del tradurre in pratica professionalizzante collaborano finalmente nella sana competizione tra giganti della cultura perché ponendola nobilmente al primo posto per il bene delle generazioni e delle nuove generazioni sia coralmente riconosciuta come il bene prezioso che è a vantaggio delle popolazioni. Il progresso poi sarà sempre proporzionale a quanto la persona viene messa al centro e saranno le persone ad indicare alle macchine cosa fare senza correre rischi per l'essere umano”.
“Credo che l’operazione che ha fatto il Teatro Goldoni di Livorno con la nascita della sua orchestra sia di esempio a livello nazionale tra i Teatri di Tradizione ed in particolare lo conferma il riconoscimento che ha avuto dal Ministero della Cultura con il massimo dei punteggi per le nuove istanze e per la capacità che ha di fare programmazione trasversale rispetto ad una dimensione di collaborazione nazionale. Un’Orchestra giovane che si è subito imposta in Italia: complimenti!”. Con queste parole l’on. Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera ha voluto omaggiare l’Orchestra del Teatro Goldoni, che ha presentato a Roma presso la Camera dei Deputati a Montecitorio, la nuova Stagione 2023/2024.
“E’ sicuramente un motivo di orgoglio per il Teatro di Livorno essere riuscito a creare un’orchestra in pieno lockdown – ha sottolineato il Direttore della Fondazione Goldoni Mario Menicagli – e vederla rapidamente crescere dal suo primo concerto a porte chiuse ed in diretta streaming televisiva il 10 aprile 2021 in occasione del trentennale della tragedia del Moby Prince ed in due anni divenire punto di riferimento per le nostre stagioni liriche e sinfoniche; una sfida che abbiamo raccolto consapevoli come forte fosse il desiderio di ritrovarsi, di fare musica, fino a riuscire a portare l’attività concertistica da Livorno in Italia”. Sfida lanciata, quindi, e con il ritorno del pubblico in sala si sono potute svolgere due stagioni sinfoniche che hanno ripagato gli sforzi fatti: solo a Livorno oltre 4.700 spettatori complessivi per la prima con 10 concerti e sold out a cui si aggiungono le oltre 8.400 presenze per quella appena conclusa per 15 concerti (3 in doppia data) in 18 serate complessive (nel dato sono inclusi i due concerti con l’Orchestra della Toscana).
L’Orchestra del Goldoni è gestita da Opera Music Management, il cui General manager Luciano Corona ha ricordato come le risorse utilizzate siano al 90% provenienti da privati (sponsor, vendita concerti, ecc.) e dal 10% pubbliche: “I numeri dello scorso anno (62 concerti realizzati, partecipazione a 5 produzioni liriche, 8 regioni italiane palcoscenico dei nostri concerti) sono solo il preambolo necessario a quello che la stagione 23/24 sarà pronta ad offrire. La grande capacità organizzativa, l’elevata qualità artistica, l’ottima gestione economica, la diffusione capillare su territorio nazionale, la partecipazione a progetti finanziati dalla UE, l’assunzione di centinaia di professori d’orchestra e la partecipazione a Festival internazionali – ha proseguito Corona – ci ha consentito di ottenere un grande riconoscimento da parte del Ministero dei Beni Culturali nell’ambito dei finanziamenti del Fondo unico dello spettacolo, con il punteggio più elevato tra tutti i soggetti finanziati dall’art. 23 (nuove istanze) e perciò di raddoppiare il contributo previsto per la nostra Orchestra”.
La collaborazione con Music Room, che si concretizza anche per il prossimo anno con il Festival internazionale Accordi Musicali, consente inoltre all’Orchestra di prender parte ad un progetto Europeo di ampio respiro culturale e di avere come ospiti direttori e solisti di fama internazionale. Grande attenzione ai programmi della prossima stagione che saranno caratterizzati da importanti celebrazioni come il 150° anniversario della nascita di Sergey Rachmaninov e una intera rassegna dedicata ai 130 anni dalla scomparsa di Piotr Ilic Tchaikovsky; un’attenzione anche a compositori contemporanei come Alexey Shor di cui saranno proposte opere nel Festival autunnale che vedrà impegnati 49 musicisti stabili per il teatro per 4 mesi. Il concerto inaugurale della stagione autunnale a Livorno sarà con la Sinfonia IX di Beethoven e 140 artisti sul palco e proseguirà con 20 serate complessive, oltre alla ripresa dei concerti in altre città e regioni.
Di particolare importanza anche la presenza di due laboratori orchestrali:“Opera Laboratori e Sillabe – ha affermato ha affermato Giulia Perni responsabile editoriale in rappresentanza per l’occasione anche di Opera – credono e mantengono il proprio impegno a sostegno della valorizzazione del patrimonio musicale e dei giovani, convinti come siamo che ci siano importanti margini di crescita sia a livello locale che nazionale”.