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Un capolavoro assoluto, un continuo crescendo di pathos dove le emozioni si trasferiscono intatte all’ascoltatore: è la Sinfonia n.6 “Patetica” di Pëtr Il’ic Tchaikovsky, attesa sabato 19 novembre, alle ore 21 al Teatro Goldoni per la Stagione sinfonica, nell’esecuzione dell’Orchestra del Goldoni diretta da Mario Menicagli.

«La considero la migliore, e cosa più importante, la più sincera tra le mie opere. La adoro come non ho mai adorato nessun altro mio lavoro musicale»: così scriveva il grande compositore russo al fratello Modest, a cui si deve probabilmente il titolo “Patetica” all'indomani della prima esecuzione avvenuta a San Pietroburgo il 16 ottobre 1893, sotto la direzione dell’autore, nove giorni prima della sua improvvisa morte. Una vicenda, questa, che unita agli accenti struggenti e melanconici che la pervadono dalla sua introduzione fino alla chiusura (che per la prima volta nella storia della sinfonia avviene con un tempo lento quasi intimistico, dove le note si dissolvono nel silenzio), contribuì a dare a quest’opera meravigliosa il senso quasi di testamento artistico di una personalità emotivamente tormentata: «È sconcertante come la mia ultima Sinfonia, quella che ho appena finito, sia intrisa di un'atmosfera non diversa da quella di un Requiem, particolarmente nel tempo finale», così ancora Tchaikovsky nelle sue lettere.

E’ certo che la “Patetica” con pagine di incredibile bellezza melodica (tra cui il celeberrimo tema del primo tempo) e con un’orchestrazione di straordinaria sapienza  ed abilità, è un’opera che conquista dal primo ascolto e rappresenta una sfida esecutiva impegnativa quanto affascinante: “E’ con grandissimo piacere che torno a dirigere l’Orchestra del Teatro – afferma Mario Menicagli, che del Teatro Goldoni è anche direttore amministrativo – una compagine nata nel momento più difficile del lockdown, con i Teatri chiusi ma che per noi rappresentava una scommessa e che oggi, a due anni da allora, ci ha permesso di triplicare l’offerta musicale con una stagione sinfonica ricca di 17 appuntamenti e soprattutto di triplicare il pubblico a partire dagli abbonati. Dati positivi che rinsaldano la convinzione che stiamo lavorando nella direzione che è propria di un Teatro di Tradizione quale il nostro e che ci ha permesso, inoltre, di stringere un proficuo rapporto di collaborazione con un Festival quale Accordi Musicali International Classical Music di Malta, a tutto vantaggio della programmazione di qualità”.

Proprio in forza di questo rapporto, i primi concerti in cartellone hanno permesso di conoscere e familiarizzare con la musica di Alexey Shor (nato a Kiev nel 1970), compositore in house del Festival maltese, i cui lavori – come è stato correttamente sottolineato – rappresentano un’interessante deviazione da gran parte del repertorio contemporaneo, rifiutando l'avanguardia e altre forme di espressione astratta, concentrandosi invece su melodie comprensibili e armonie basate sulla tradizione, spesso ancorate ad esperienze e sensibilità di vita reali. Sabato sera, per l’ultimo appuntamento con le sue opere, sarà eseguito “Carpe Diem” - Concerto per Bandoneon nell’esecuzione come solista di un esperto assoluto di questo strumento argentino per eccellenza tanto caro ad Astor Piazzolla: si tratta di Fabio Furia, concertista, compositore e arrangiatore di fama mondiale, considerato uno dei bandoneonisti più importanti d'Europa. “Carpe Diem”, o “Cogli l’attimo”, rende bene il senso di un brano musicale dove l’ottimismo e la vivacità esprimono un forte entusiasmo per la vita. Trascinato dal bandoneon, l'opera rappresenta una miscela di sapori sudamericani, con alcuni elementi jazz che si sposano ad un’orchestrazione classica, e dove il compositore fa ricorso ad un uso intensivo delle percussioni.

“C’è un ulteriore elemento che caratterizzerà questo concerto – aggiunge il direttore Menicagli – ed ho voluto evidenziarlo con il brano che aprirà la serata, la brillante Sinfonia da Le maschere di Pietro Mascagni: un omaggio al compositore livornese che fu il primo ad eseguire la Patetica in Italia. Tra l’altro, questa commedia lirica e giocosa dall’ascolto raro, vero inno in musica alla Commedia dell’Arte italiana, è attesa al Teatro Goldoni nel periodo di Carnevale 2023 con una nostra nuova produzione, dopo che avremo adeguatamente ricordato e festeggiato Mascagni nel giorno in cui ricorre l’anniversario della sua nascita (il 7 dicembre) con un concerto lirico che vedrà ancora protagonista l’Orchestra del Goldoni diretta da Valerio Galli”.

 

FOTO: Trifiletti-Bizzi

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