Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy. 

Colors: Orange Color

«Il progetto ”Roma Regina Viarum” si è già affermato come modello della ripartenza di Roma nel settore strategico della ristorazione di eccellenza – ha dichiarato Silvia De Mari delegata da ARCS (Associazione Ristoranti Centro Storico) Roma nel rapporto con le scuole – il grande successo dell’iniziativa, che ha visto la partecipazione di oltre 600 studenti, ha posto le basi per un dialogo costante tra tutti gli interlocutori della filiera: dagli imprenditori dei più importanti ristoranti della Capitale, alle Istituzioni Comune di Roma, Città Metropolitana di Roma, Università Roma Tre e con tutti gli Istituti dedicati al settore alberghiero e agrario. Il conforto e la spinta di continuare sulla strada tracciata ci arriva direttamente dai Dirigenti Scolastici».

Per Cristina Tonelli dell’IPSEOA Tor Carbone «il coinvolgimento dei ragazzi nel dibattito tra operatori economici e culturali ha delineato nuove prospettive per il processo di crescita del settore, dando loro l’opportunità di diventare dei veri professionisti».

Carla Parolari, Dirigente Scolastica IPSEOA Vincenzo Gioberti, ha detto: «Il poter dialogare in modo continuativo con un polo universitario come Roma Tre e le eccellenze della ristorazione legate ad ARCS, ci ha fornito le linee guida per tenere, grazie al lavoro di Silvia De Mari, un costante tavolo di confronto molto utile ed unico. Aver unito con un filo diretto Istituzioni Scolastiche, Università ed imprenditori del settore ci consentirà di poter inserire in modo diretto i nostri ragazzi nel mondo del lavoro, dando loro delle importanti prospettive e incentivando competenze e professionalità».

Il valore di “Roma Regina Viarum” viene confermato dal Dirigente Scolastico Fabrizio Fraschetti: «L’iniziativa può rappresentare una pietra miliare nell’evoluzione dei percorsi scolastici e di formazione professionale del settore alberghiero. Per la prima volta non un singolo imprenditore, ma un gruppo organizzato di aziende che operano ad alto livello, si sono proposti fattivamente come partner in un processo di miglioramento della didattica professionale. Trovo significativo che l’incontro si sia tenuto a Roma Tre, un’università giovane e dinamica che sta investendo nel settore dell'enogastronomia e che ha recentemente inaugurato la sede di Ostia nella storica sede dell'ex enalc hotel, nel quale opera da sempre il centro di formazione professionale che ho l'onore di dirigere».

«Aver unito il polo universitario di Roma Tre e le realtà più note della ristorazione a Roma ha consentito a tutti noi – ha dichiarato Andrea Pontarelli, Dirigente Scolastico dell’Istituto Agrario Giuseppe Garibaldi – di ascoltare e interagire, acquisendo nuovi elementi di conoscenza. È stata un’ottima iniziativa per l’orientamento post diploma, così fortemente voluto dal Ministero per colmare il divario tra enti formativi e mondo del lavoro».

Per Maura Lombardi, Dirigente Scolastica dell’IPSEOA Pellegrino Artusi, «l’opportunità è stata unica. L’esperienza è stata vissuta in modo propositivo sia in ambito di orientamento, che in avvicinamento alle professioni. Siamo sempre disponibili a nuove e produttive interazioni, affinché la scuola lavori in continua sinergia con le richieste del mercato e con gli operatori del settore per una professionalità turistica di alto profilo».

Il Prof. Fabio Camilloni, Vicepreside dell’IIS Domizia Lucilla, ha sottolineato: «L’incontro ha posto le basi per istituire un tavolo permanente di scambio di informazioni e di confronto: appuntamenti mensili programmati per dare la possibilità agli studenti di interagire, in un contesto protetto, direttamente con le aziende che operano nel settore dell’alta ristorazione romana».

Ancora un importante appuntamento che unisce sport e cultura con la realizzazione di eventi collaterali all’interno dello Sporting Club Monterosa Novara. Il grande Centro ippico dal 2015 ha dato alla Regione Piemonte lustro nel settore dei concorsi di completo di equitazione, riportando il territorio novarese tra i protagonisti di questo sport. 
 
Una domenica all’insegna dello sport equestre con un Concorso Nazionale di Completo ed il grande ritorno di un’iniziativa per gli amanti delle 4ruote. La manifestazione “Cavalli e…motori” realizzata in collaborazione con il Club Autoamatori di Novara e l’Associazione “Ferri Vecchi”, rappresenta un affascinante incontro tra i “cavalli” simbolo di forza e libertà e i “cavalli motore” sprigionati da una speciale rassegna di rare auto d’epoca. 
 
Tutti i radunisti, che partiranno dallo Sporting Club Monterosa, potranno percorrere con le loro autovetture le splendide strade delle colline novaresi e faranno ritorno al centro ippico per essere accolte da un pubblico entusiasta. 
 
“Ancora un nuovo anno di grandi soddisfazioni …”, dichiara il Presidente dello Sporting Club Monterosa Novara Claudio Limontini, che aggiunge “il nostro Centro Ippico, da sempre, coniuga lo sport equestre con importanti eventi collaterali. Una grande opportunità offerta a tutti per vivere giornate o weekend immersi nella natura, ma anche la possibilità di conoscere ed appassionarsi ad un compagno meraviglioso, quale è il cavallo”. 
 
Oltre alle gare nazionali ed internazionali di Completo di equitazione, lo Sporting Club Monterosa Novara ha istituito l’Accademia di Equitazione. E’ sorta infatti l’esigenza sempre più sentita dai praticanti l’equitazione, e dalle loro famiglie, di trovare un centro che accolga unicamente cavalieri ed amazzoni intenzionati a seguire un rigoroso e serio percorso formativo sportivo completamente dedicato a loro.  
 
 
 
Lo Sporting Monterosa infatti ha abbandonato l’equitazione ludica, ovvero per puro divertimento od hobby, per dedicare l’impegno dei suoi Istruttori e del suo staff esclusivamente a chi intende praticare l’equitazione sportiva in maniera seria e dedicata, seppure a costi assolutamente ordinari.
 
Le strutture di alto livello e la professionalità dello staff tecnico e logistico stanno attirando diversi cavalieri anche dall’estero, che decidono di affidarsi allo Sporting Monterosa per la propria formazione e pratica.
 
Vengono così organizzati stage tecnici con campioni olimpionici che annoverano quali visiting professor Giorgio Nuti, Francesco Zaza, Marina Sciocchetti e tanti altri ma anche lezioni teoriche di veterinaria, mascalcia e tecnica alimentare.  Una vera e propria Accademia di equitazione che ha iniziato a formare i Campioni di domani.
 

La sostenibilità integrale è diventato un elemento imprescindibile nella pianificazione e nella rendicontazione delle aziende. Nel contesto imprenditoriale italiano, composto in gran parte da PMI, il rischio è quello di utilizzare strumenti di valutazione pensati per le grandi imprese a modelli che necessitano di percorso che da una parte sia in grado di valorizzare le peculiarità di modelli organizzativi di dimensioni ridotte e dall’altra accompagni in modo graduale i processi di transizione sociale e ambientale.

Come conferma lo studio pubblicato lo scorso 8 marzo dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili «Sostenibilità, governance e finanza dell’impresa: impatto degli Esg con particolare riferimento alla PMI» la sostenibilità nelle aziende non è solamente una questione etica ma risulta essere conveniente su tutte le tre dimensioni ESG (Environmental, social, and corporate governance) che la tassonomia europea renderà sempre più stringenti e obbligatorie.

NeXt Economia, grazie alla sua rete associativa che conta oltre 50 organizzazioni della società civile, sindacali, di consumatori, datoriali ha messo a punto la piattaforma ESG online, semplice e gratuita, (esg.nexteconomia.org/aziende-sostenibili/) che utilizza il sistema di rating elaborato dal Comitato Tecnico e Scientifico dell’associazione non solo per restituire un punteggio univoco e sintetico sulla sostenibilità integrale e sui suoi tre pilastri ambiente, sociale e governance ma anche per supportare la pianificazione e la formazione sulle azioni di miglioramento da intraprendere.

Il “NeXt Index ESG - Impresa Sostenibile®” è il primo marchio di certificazione in Italia riconosciuto dal Ministero delle Imprese e del Made Italy, al suo interno racchiude il valore di non di un singolo soggetto “consulenziale” ma di una una grande rete non profit nazionale che aggrega già tutti quei soggetti in grado di supportare la crescita in sostenibilità delle PMI. Infatti, a differenza degli indici tradizionali solo “expert based”, è uno strumento “community based” costruito sulla base delle competenze di stakeholder, esperti, e utilizzatori, che rende la misurazione più efficace e apre alla concreta possibilità di sviluppare azioni e strategie di miglioramento condivise.

Favorire l’accesso al rating ESG alle aziende è un’esigenza concreta che deve fare i conti con i problemi derivanti dal fenomeno green & social washing, con casi piccoli e grandi che costellano la cronaca nazionale e internazionale, e dalla complessità degli strumenti esistenti, ad oggi predisposti per le grandi aziende e multinazionali.

“Il mercato della valutazione sicuramente rischia di essere saturo di professionisti e consulenti che reputano i percorsi ESG solo un modo per fare profitto e non uno strumento di crescita verso la sostenibilità integrale - dichiara Luca Raffaele, Direttore Generale di NeXt Economia - l’indice e la piattaforma che abbiamo costruito è pensato in particolare per le PMI e per tutto il mondo della cooperazione e delle imprese sociali: semplice, di facile accesso e che integra tutte le informazioni sintetiche di sostenibilità aziendale, dagli standard ESRS, ai GRI, fino ad arrivare agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e agli indicatori nazionali del BES dell’Istat”.

Occuparsi, quindi, di tematiche ESG non è solo una questione di responsabilità, ma permette di acquisire dei vantaggi concreti e duraturi nel tempo. Ad esempio avere una buona valutazione (un buon rating) di sostenibilità agevola le imprese nei loro rapporti con il sistema creditizio e consente un più agevole accesso alle risorse finanziarie, grazie al miglior merito creditizio.

“Lo sviluppo e l’approfondimento dei pilastri della “S” e della “G” - prosegue Luca Raffaele - valorizza gli elementi di partecipazione, benessere organizzativo e coinvolgimento della comunità locale che saranno i punti di riferimento della nuova tassonomia sociale europea.

L’indice è composto da 6 aree di valutazione, che attraverso 30 indicatori prendono in considerazione i tre pilastri: ambiente, sociale e governance. La valutazione quali-quantitativa guidata con criteri oggettivi e progressivi, con descrizioni precise dei diversi livelli, è quindi approvata da un comitato etico trasversale garantito da NeXt Economia e permette di ri-conoscersi attraverso la rilevanza e il valore delle diverse azioni che sono state messe in campo. La tassonomia europea, ci ricorda che oltre a dare conto di quel che si è fatto in modo più o meno approfondito, devono sempre tenere conto dei bisogni e delle domande che emergono dalla società civile.

Ad oggi, le oltre 500 aziende e organizzazioni coinvolte da NeXt Economia hanno dimostrato come l’applicazione di uno strumento di valutazione, funzionale alla progettazione delle strategie di sostenibilità integrale, possa migliorare e far crescere alcuni ambiti particolarmente significativi per le aziende:

-        tracciabilità e misurazione della sostenibilità della catena di fornitura;

-        livelli di benessere e partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici;

-        strumenti di conciliazione vita lavoro e di equità di genere/intergenerazionale;

-        supporto allo sviluppo locale e alla misurazione dell’impatto sociale e ambientale generato in azienda e sul territorio.

Questi e molti altri temi saranno affrontati anche in occasione della sesta edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile che si terrà a Firenze dal 3 all’6 ottobre 2024.

“La sfida di occuparsi di questi temi non è rivolta solo alle aziende ma anche alle organizzazioni e alle banche - conclude Luca Raffaele - che se vorranno essere coerenti con i loro valori di cooperazione e mutualismo, e supportare i percorsi di miglioramento delle loro aziende dovranno inevitabilmente scegliere rating integrali e multistakeholder. Il rischio non è solo quello di una perdita di reputazione, che sarà anche perdita economica e di rappresentanza, ma soprattutto quello di non riuscire a supportare per tempo i percorsi di sviluppo sostenibile e di accesso al credito dei soggetti imprenditoriali considerati più vulnerabili rispetto a questi adeguamenti normativi”

 

NeXt Nuova Economia per Tutti APS ETS, da 13 anni promuove il valore della sostenibilità integrale ESG, attraverso la valutazione, la formazione e l’accompagnamento allo sviluppo sostenibile delle aziende e delle organizzazioni di Terzo Settore presenti su tutto il territorio nazionale.

www.nexteconomia.org

Si è concluso il primo appuntamento internazionale con l’eccellenza degli sport equestri, allo Sporting Club Monterosa Novara. 
 
Sei nazioni per oltre 140 partecipanti. L’Italia ospita la Germania, la Svizzera, l’Austria, l’Olanda e il Belgio. Durante il weekend sono state protagoniste le discipline del dressage e salto ostacoli, per concludersi con la spettacolare disciplina del cross country. 
 
Tra gli obiettivi principali del grande centro ippico piemontese c’è quello di promuovere la cultura equestre, mettendo in campo iniziative collaterali che coinvolgono il grande pubblico degli appassionati a quello dei curiosi. 
 
Presentato il nuovo progetto “Sereni in sella” favore dei soggetti disagiati fisici od economici.  Destinato quindi ad adolescenti e ragazzi speciali tra gli 8 e i 16 anni, per far conoscere il mondo degli sport equestri e si avvale della collaborazione degli Istituti Scolastici “Bonfantini”, “Bellini” la società sportiva R.G. Ticino, l’Istituto Immacolata e l’Istituto Sacro Cuore…
 
Nella stessa giornata è stato presentato anche il progetto “Centri C.O.N.I.”, un’esperienza multidisciplinare, sotto l’egida del Coni nazionale, che si prefigge l’obiettivo di coinvolgere ragazzi dagli 8 ai 12 anni. Lo scopo è quello di offrire una visione completa del settore sportivo al fine di poter individuare le maggiori attitudini dei giovani. Il progetto, nel periodo estivo, prosegue con gli Educamp per concludersi con la Giornata dello Sport. 
 
Un grande inizio per questo 2024 che riserverà tantissime altre novità.

Un confronto generazionale e il successo improvviso. Sono questi i capisaldi di “Una vita da favola – Quattro generazioni a confronto”, l’ultima fatica letteraria di Graziella Caliandro. Il successo di una quattordicenne, diventata all'improvviso famosa dopo un provino di canto e danza con la Walt Disney, crea la base sulla quale l’autrice – madre della ragazza – narra una vera e propria favola contemporanea, creando al contempo antefatti che risalgono ad epoche diverse.

Sfogliando le pagine entrano in gioco, man mano, altre persone fondamentali della sua famiglia: una vera e propria saga tra grandi gioie e profondi dolori in uno spazio temporale che parte dal 1900 ai giorni nostri, con quattro figure femminili protagoniste, in netto contrasto generazionale, ma accomunate da indomito coraggio ed una passione sovrana: la musica.

La “matriarca”, con grande personalità forgiata da un ambiente di antica ed austera nobiltà, nel 1902 si imbarcava su un bastimento insieme a tanti altri migranti verso il Sudamerica: un mese di navigazione infernale per poi approdare a Buenos Aires, per insegnare la lingua italiana e francese in una ricca casa coloniale. Al suo rientro in Italia, dopo essere rimasta vedova, si è trovata a gestire situazioni sempre più complesse nei confronti del marito della sua unica figlia, un despota prepotente ed irresponsabile. Fu infatti lei a mantenere con il suo lavoro per decenni figlia e nipoti.

La seconda figura femminile, cresciuta con i canoni d’irreprensibile educazione e diplomata al severo Conservatorio di Musica di Parma, si è trovata sposa innamorata di un giovane meridionale dalle radici culturali retrograde e dal carattere violento ispirato al patriarcato. Questa seconda protagonista è vittima di sfacciati, offensivi ed umilianti tradimenti ripetuti senza ritegno, e sola ad affrontare ogni sorta di sacrificio per mantenere i suoi tre figli abbandonati dall’uomo, senza alcun sostegno finanziario.

L’ombra della prepotenza, dei soprusi e della violenza ha investito appieno anche la terza protagonista femminile coinvolta in vicissitudini complicate dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Inconsciamente, lei cercava negli uomini che amava anche la comprensione e l’affetto di un padre, una figura mai presente, ma che aveva disperatamente desiderato. A lui non ha mai perdonato d’aver distrutto gli slanci ed i desideri dell’adolescenza e della sua prima giovinezza, isolata dal resto del mondo, perduta in sogni soffocati al loro nascere dietro una finestra a cercare qualcosa o qualcuno su cui far leva con le sue fantasie troncate da paura e solitudine.

La quarta figura femminile è la protagonista di una luminosa e poliedrica vita da favola, di successo e di rivincita nel mondo dello spettacolo come nella vita privata. Spesso oggetto di inevitabili invidie ma, come in tutte le favole che si rispettino, anche con momenti dolorosi pieni di avventurose incognite.             

Tutto quanto descritto, è rigorosamente vero, con precisi riferimenti storici che avvengono durante la Seconda Guerra Mondiale. Con protagonisti autentici che si muovono soprattutto nell'attualità artistica e musicale di quei tempi, con descrizioni dettagliate e coinvolgenti di viaggi ed incontri incredibili anche a livelli internazionali. Lo stile narrativo è chiaro ed essenziale, essendo l'autrice Graziella Caliendro giornalista da oltre 50 anni.

Lo spreco alimentare sta diventando, inesorabilmente, un problema a livello globale. Secondo i dati del 2023, un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo viene sprecato: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono gettate via ogni anno, per un valore di 230 miliardi di dollari. L’ultimo report rilasciato da Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability colloca il pane al secondo posto degli alimenti più sprecati al mondo. Con oltre 700 mila tonnellate prodotte, inoltre, il pane è tra gli alimenti più sprecati in Italia (1 kg all'anno per persona).

Grande Impero, azienda leader nel settore della panificazione artigianale, da tempo realizza progetti che sensibilizzino a un uso più consapevole del cibo e alla riduzione degli sprechi alimentari, tanto da sostenere e promuovere l’Associazione Meraki.

Nata un anno fa, in occasione della 10ª Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare, l’Associazione mira a promuovere la cultura del “pane autentico”, della sana alimentazione e della valorizzazione dei prodotti, le tradizioni e i sapori tipicamente italiani a tutela del Made in Italy. Il tutto con un occhio sempre vigile alla lotta allo spreco e al consumo responsabile, oltre che all’inclusione e alle pari opportunità.

Antonella Rizzato (CEO di Grande Impero), ha spiegato: «Il nostro impegno quotidiano è volto a creare la cultura per la riduzione degli sprechi, attraverso iniziative che svolgiamo all'interno e all'esterno dell'azienda, raggiungendo importanti risultati, investendo nella formazione ed informazione dei consumatori.

Ma il primo passo, però, è produrre un pane di qualità che possa essere consumato anche nei giorni successivi all'acquisto. Senza conservanti, senza lieviti aggiunti, senza alcol».

Considerando il gran numero di persone che ancora soffrono la fame a livello globale, lo spreco alimentare rappresenta un grave problema di disuguaglianza sociale. Grande Impero, nell’anno appena concluso, ha donato quasi 180.000 kg di pane a 18 tra associazioni, onlus ed enti no profit che si occupano di persone ingenti, senza tetto, centri di accoglienza, etc. Negli anni, inoltre, ha ideato e sviluppato diverse iniziative rivolte alla sensibilizzazione per la riduzione dello spreco alimentare verso i consumatori.

Con il format “cuciniamo #senzasprechi”, attraverso dei video social, Grande Impero spiega e consiglia su come riutilizzare il pane raffermo per realizzare ricette della tradizione. Nei video, inoltre, viene anche spiegato come conservare al meglio il pane. L’azienda è anche presente nelle scuole di ogni ordine e grado per formare e informare le giovani generazioni sul consumo consapevole del cibo.

Nel corso del tempo Grande Impero ha investito in qualità e professionalità, consentendo al consumatore di acquistare il pane in un arco temporale più ampio, visto che tutti i prodotti conservano la fragranza più a lungo, grazie alla pasta madre di lievitazione naturale e al non utilizzo di conservanti, lieviti chimici e alcol.

Oltre a tutto ciò, è molto sensibile e attenta al tema della distribuzione, grazie al monitoraggio costante degli ordini, che ha prodotto un’importante riduzione del reso dal mercato (-14% pari a -270mila kg) e al virtuosismo dell’utilizzo del pane invenduto, destinato alla produzione di biogas (89%) che va a creare un’economia circolare.